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last_flower

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  1. Per quanto mi riguarda, non c'erano neanche gli estremi per il rinvio a giudizio, figuriamoci per una condanna a 6 anni per omicidio colposo. Il mio era un discorso più generale: l'impressione è che la magistratura (tranne quando giudica Berlusconi, in quel caso viene idolatrata), agli occhi della maggior parte delle persone, abbia perso quel ruolo di garanzia che invece a mio parere ricopre tuttora. Di puttanate ne hanno fatte tante e ne faranno sempre (si pensi al caso Carnevale, così, giusto per fare un esempio tranquillo), però non per questo si può pensare che siano dei cazzoni messi lì a caso, è gente che si è fatta un mazzo tanto per arrivare fino a quel punto e che ha addosso una responsabilità non indifferente. Non credo che quando ad esempio un giudice decide di condannare Parolisi all'ergastolo lo faccia a cuor leggero. Dietro ci sono maree di perizie, di consulenze, insomma c'è un lavoro ENORME. Tutto qui.
  2. E gli scienziati dovrebbero lasciar il diritto ai giuristi. 1. E' logico che il diritto si occupi anche della scienza: il diritto è una materia che vive, DEVE occuparsi di tutto ciò che ci circonda. Una sentenza sbagliata (perché secondo me è profondamente sbagliata, dettata dalla ricerca di un capro espiatorio a tutti i costi) non può delegittimare agli occhi dell'opinione pubblica il potere giudiziario; 2. Nel momento in cui un giudice è chiamato a giudicare su questioni non meramente giuridiche, viene affiancato da consulenti tecnici, che almeno in teoria dovrebbero supplire all'ignoranza del giudice sulla materia in questione (il giudice poi può discostarsi dalla consulenza, ma quasi mai lo fa): questo per sottolineare quanto il nostro ordinamento sia garantista, non lascia i giudici in balia di decisioni su materie delle quali non sono esperti. Capisco che gli scienziati siano sul piede di guerra, però non accetto che sulla base di una sola sentenza sbagliata si passi a condannare un intero sistema giudiziario che, pur con tutte le pecche ENORMI che lo caratterizzano, è di certo uno dei più garantisti. I discorsi di cui sopra sono anche più populisti di quelli che ritengono che 6 anni siano pochi.
  3. Io. O meglio: dubito che si possa trovare la serenità all'università, quella è meglio cercarla altrove. Detto questo, sono oramai al quarto anno di giurisprudenza a bologna, sono in corso e nonostante le ansie, alcuni (inevitabili) fallimenti, le sere di fine estate passate in compagnia dei codici invece che degli amici e del moroso AMO quello che studio, e non vorrei fare altro nella vita. Ancora non so cosa farò una volta laureata, la strada è ancora lunga; so solo che, ripeto, non vorrei fare altro, e questo mi basta.
  4. Diana, per me continui ad essere l'utente più simpatica, volevo dirtelo da un po'.
  5. Andrea scrive qui dentro da quattro anni e non avete ancora capito com'è fatto? Non avete ancora capito chi è la persona che sta dietro tutto quel sarcasmo-tono da stadio-rosanerolè? E pensare che molti di voi lo conoscono anche personalmente. (Piccola - ed ultima - intromissione di una donna che ormai lo conosce molto bene, e che non scrive più qui perché semplicemente ha tanti impegni, ma continua a leggervi, a volte volentieri, a volte meno.)
  6. Io l'ho finito ieri, e mi trovo in tutt'altra situazione: non so cosa leggere dopo un libro del genere. Ho l'impressione che nessun libro - e nessun'altra storia d'amore - possa essere all'altezza.
  7. In realtà, un caso di retroattività esiste: se la legge penale diventa favorevole al reo, tale legge si può applicare anche retroattivamente (art.2, commi vari c.p.; art.25, co.2, Cost.; art.14 prel. c.c.)
  8. last_flower

    U2

    Io dico che è l'ennesima sparata di Bono: quando si avvicina l'uscita di un nuovo album dichiara sempre che sarà il più bello, o il più innovativo, oppure quello del ritorno alle origini. Se invece tirano fuori un album con canzoni simili a "Crazy" nella versione remix che hanno fatto al concerto di San Siro nel 2009, beh per quanto mi riguarda c'è da spararsi. Odio profondamente gli u2 tamarri. (Però d'altra parte avrebbero tutta la mia stima se pubblicassero un album tamarro con un titolo come "Songs of ascent" )
  9. Ma magari, dato il numero non indifferente di corna, il soggetto in questione stava preparando la tesi di laurea!
  10. No, decisamente no. Se lo leggi e ti fa schifo vuol dire semplicemente che non hai saputo apprezzare un bel libro, non che il libro in questione sia una sòla.
  11. Mi sono sempre rifiutata di leggere i Barbari perché me ne hanno parlato male davvero tutti. Però davvero, City è un gran bel libro, alcune scene fanno morire dal ridere e, stranamente, non è quasi per niente smieloso, aspetto invece caratteristico della maggior parte dei suoi libri che in genere tende ad allontanare buona parte dei lettori!
  12. Ma non è vero che Baricco è una truffa! Di lui bisogna accettare il fatto che, com'è già stato sottolineato, si tratta di un paroliere, a volte forse un po' troppo "esuberante". Però, a parte Oceanomare che è in assoluto il libro di Baricco che preferisco, mi sono piaciuti tantissimo anche "Castelli di rabbia", "Novecento, "Seta" e soprattutto "City", che, non so per quale motivo, viene raramente citato quando invece, per me, è secondo solo a Oceanomare e di sicuro molto più sobrio di tutti gli altri. Insomma, io amo Baricco, ma tanto anche.
  13. Personalmente, la parte di Oceanomare che ho preferito è il libro secondo, intitolato "Il ventre del mare"; Baricco sarà anche un fottutissimo paroliere, ma la sua scelta di narrare la storia di Thomas (e di Savigny) utilizzando ad ogni inizio di paragrafo lo stratagemma "La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi..." secondo me rende perfettamente la drammaticità e lo strazio di quello che è successo a quest'uomo. (Però il mio personagggio preferito resta comunque Ann Deverià. )
  14. Completamente d'accordo su questi due punti. Io, però, quando mi viene chiesto in cosa credo, non rispondo "Nella ragione", questo mi sembra già scontato, non mi sembra neanche una cosa in cui poter credere o meno. Rispondo: "Nel genere umano". Che a pensarci bene è qualcosa di ancora più fallimentare di qualsiasi Dio, è una fede ancora più difficile da coltivare e che molto spesso, per quanto mi riguarda, è stata messa in dubbio; ma del resto "La fede che non dubita non è fede"
  15. Io fino a qualche mese avevo questa suoneria, che è LA suoneria : http://www.youtube.com/watch?v=CZUV2kiUZg4 Poi compiuti i vent'anni ho pensato fosse giunto il momento di diventare una persona seria, e ora ho una suoneria normalissima preimpostata.
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