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E lo chiamate ancora "ciclismo"?


TomThom

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...Secondo me le organizzazioni ciclistiche stanno dando ottimi segnali, mentre invece i corridori non hanno ancora capito come vanno le cose...

Ma se sono i direttori sportivi e gli sponsor il primo male del ciclismo, Pan!

Ho un cugino che da dilettante era una bestia e il suo de profundis alle due ruote lo diede quando un bel giorno il suo direttore sportivo gli disse: "Ti facciamo delle iniezioni prima della partenza, tu non preoccuparti, vedrai che andrai più forte..."

Si rifiutò e non vide più una sella in vita sua. Purtroppo non sono i corridori, o non solo, ma è il liquame che ci sta attorno a rendere marcio questo mondo.

un mio amico uguale, quando è passato agli juniores gli hanno detto le stesse cose e ha smesso.

e non non è solo il ciclismo, un po' ovunque

però è certo che negli sport di "fatica" il fenomeno è assai rilevante

chiedete alla di centa cosa si faceva

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P.s.

L'epo nel sangue ce l'abbiamo tutti.

ok, hai ragione, errore mio.

ma la scusa dei valori alti è vecchia come il cucco. la usano tutti, sono tutti vittime. poveri!

io dico che le soglie non vengono fissate a caso. e se le regole sono uguali per tutti, si accettano.

Infatti sto dicendo:

Se Riccò dovesse venire confermato essere dopato, che venga punito con la stessa fermezza con cui vengono puniti gli altri.

Perchè col doping non ti giochi solo la tua carriera, ma mandi a puttane pure tutta la squadra, gli sponsor che non vogliono più pagare, i grandi giri che ti rifiutano.

Se.

Bisogna sempre lasciare aperta la parentesi della non colpevolezza.

In questo caso è più che lecita, visti i valori sballati etc etc...

;)

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premetto che sono colto da orchite ogni qual volta sento la gente fare commenti sul doping nel ciclismo (altro che l'aids, la vera malattia del nostro secolo è l'ignoranza), ci tengo a fare qualche puntualizzazione.

1. al tour de france da quest'anno è stata estromessa l'UCI (unione ciclistica internazionale) per quanto riguarda i controlli antidoping. che cosa significa estromettere il maggiore ente a riguardo da una competizione? può significare molte cose, ma quella principale è che al tour vogliono fare come cazzo vogliono. escludere/includere chi vogliono loro. perché? perché è la più grande vetrina ciclistica mondiale e ci sono molte pressioni da parte di alcuni sponsor. due anni fa se non sbaglio il tour l'ha vinto un tizio con la marmellata al posto del sangue e un livello di testosterone da uomo di cromagnon. però andava bene a tutti.

tra l'altro estromettere l'UCI non ha senso, vuol dire applicare due metodi diversi e non uniformi di giudizio.

2. per quanto riguarda Riccò non so, non ho le sue analisi tra le mie mani e quindi non posso dire nulla, tuttavia sappiamo tutti (l'avrà ripetuto migliaia di volte Bulbarelli in telecronaca) che ha un livello di ematocrito piuttosto alto di suo (il che è possibilissimo visto che l'ematocrito di una persona normale è compreso tra il 42 ed il 52%, ed il limite nel ciclismo è 50%). se si trattasse di un errore? se le sostanze ritrovate nelle urine fossero soltanto derivate dalle sostanze che deve assumere per tenere controllato il livello di ematocrito? sarebbe una gaffe clamorosa, ma ovviamente non improbabile dal momento che a fare le analisi non è l'UCI che le fa tutto l'anno (e sa come vanno fatte) ma un'altra organizzazione.

io mi auguro per Riccò che sia veramente doping (pare sia CERA, e da quella non si sfugge perché essendo una sostanza sintetica è molto più facile da rintracciare) perché se così non fosse sarebbe molto più grave.

3. la cosa che mi manda in bestia quando leggo i commenti sul ciclismo sono le solite frasi del cazzo "tutti dopati" o "non sarà mai uno sport pulito", ecc...

cioè ma siete rincoglioniti? lo sport ormai NON è pulito da nessuna parte. lo sport è diventato un affare e quando ci sono in mezzo i soldi ogni mezzo è lecito.

ma veramente pensate che calcio, basket, tennis, ping pong e freccette siano sport puliti? persino per giocare a briscola si dopano.

chiaramente poi per esempio nel calcio non vengono a galla perché ci sono talmente tanti soldi con cui si possono mettere a tacere ed accontentare tutti.

ma vi siete già dimenticati dell'Operacion Puerto, quella partita dal ciclismo e che poi si è scoperto coinvolgere diversi altri sport? bene, da quella operazione è venuto a galla che i giocatori del Real Madrid (non tutti ovviamente) erano ottimi clienti del dr. Fuentes, in particolare uno: Zinedine Zidane.

tuttavia in questo caso i giornali sono stati messi a tacere e le indagini sugli altri sport accantonate, mentre per il ciclismo si è proseguito (ricordo che Ivan Basso è stato squalificato per non aver mai usato sostanze dopanti e soltanto per aver telefonato al dr. Fuentes, mentre chissà quanti altri "sportivi" ormai l'hanno fatta franca).

sempre attualissimo e soprattutto successo in casa nostra il caso Juve. in pratica non è stato condannato nessuno (tranne Agricola chiaramente) perché le sostanze usate dal dottore della juventus sono state inserite nella lista delle sostanze dopanti solo l'anno successivo. in pratica è stato premiato per essere un precursore.

ma questa ovviamente è soltanto la punta dell'iceberg. c'è tanto di quel marcio nello sport che nemmeno ce lo immaginiamo.

il basket. negli stati uniti la lista delle sostanze dopanti è la metà rispetto all'europa. giocatori che diventano da "stecchini" a "trattori" senza che nessuno dica nulla. tanto è per lo spettacolo e per i soldi... ah ok, allora va bene.

e il baseball allora? dove gli steroidi sono legali... tra un po' colpiranno la palla direttamente con il braccio invece che con la mazza.

in pratica quello che odio è che il ciclismo venga usato come sport contro cui puntare subito il dito. capisco che essendo uno sport di fatica faccia più effetto sentir parlare di doping, però troppo spesso si tende ad esagerare, sia per pura ignoranza che per "coprire" lo spazio dedicato agli altri sport ed al loro legame con il doping.

per me il ciclismo non è morto, è solo in coma e ce l'hanno mandato dapprima i giornali e poi i commenti (peraltro spesso estremamente ignoranti) di chi li legge.

:ok:

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sinceramente la tua invettiva max mi pare un tantino esagerata, più che altro perché il succo dei commenti letti finora non è affatto "nel ciclismo tutti si dopano, altrove no".

dire che il doping nel ciclismo sia MOLTO presente non significa escludere che sia presente anche altrove.

il fatto è che il ciclismo in italia e in francia è, a livello di popolarità, inferiore probabilmente solo al calcio (anzi in francia forse è anche più popolare, come anche il rugby). quindi non è che se ne parla perché i ciclisti sono poveri e indifesi, ma proprio per il motivo opposto: perché è uno sport seguitissimo!

il doping sarà presente, in modo molto maggiore, anche nel sollevamento pesi probabilmente, ma poiché non interessa a nessuno, nessuno ne parla.

poi, sui controlli più o meno accurati, non so. credo anch'io che armstrong (se ti riferivi a lui) fosse dopato come un cavallo. c'è da dire che nei tour vinti da lui la strage cui si assiste al tour da due anni a questa parte non c'era. sì, qualche episodio, anche clamoroso (ricordo la festina di virenque, rumsas, qualche altro), ma niente di paragonabile a ciò che è avvenuto negli ultimi due anni, dove praticamente ha vinto chi è sopravvissuto ai controlli, e i favoriti tutti a casa.

poi, se anche in questi controlli c'è l'inghippo, sinceramente non lo so.

comunque, il grosso problema riguardo allo scoramento che suscita negli appassionati, è che il ciclismo è tutta fatica e resistenza. va bene la tattica di corsa, l'astuzia, il gioco di squadra, ma l'essenza del ciclismo è che vince chi pedala più forte: e il doping fa sì che l'unico valore in gioco, quello decisivo, risulta sballato.

nel calcio, come in altri sport di squadra, ci sono altri fattori: la tattica, la tecnica. questo non vuole essere una giustificazione, però forse spiega perché i casi emersi suscitano in definitiva meno clamore. oltre ovviamente ai triliardi che girano e ai processi insabbiati o mandati a puttane da sentenze-farsa, ma lì il problema si complica ulterioremente.

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sinceramente la tua invettiva max mi pare un tantino esagerata, più che altro perché il succo dei commenti letti finora non è affatto "nel ciclismo tutti si dopano, altrove no".

sinceramente, no.

non mi pare esagerata. marcata se vuoi, questo sì, e ci tengo perché secondo me è doveroso mettere un filtro alle notizie senza bere tutto indistintamente, ma esagerata no.

ci tengo a mettere i puntini sulle i perché secondo me ci sono diverse cose, che per un motivo o per l'altro non sono ancora chiare.

tu per esempio hai scritto:

al tour, poi, dove sono inflessibili e i controlli non perdonano, da anni ormai è un'ecatombe.

bene, al tour non sono affatto inflessibili e sono estremamente parziali. da anni.

per SEI anni di fila ha vinto un Armstrong talmente dopato che in salita non gli stavi dietro nemmeno con il 125 da cross.

due anni fa poi ha vinto Landis, altro corridore talmente dopato che poteva scalare le montagne in retromarcia (tra l'altro, nonostante la sua positività confermata ci è voluto un anno per togliergli la vittoria del tour).

senza parlare del caso Moreau, mai squalificato poichè francese.

la giustizia al tour è sommaria allo stesso livello di quella dell'UCI, solo che chiaramente hanno interessi diversi.

faceva comodo agli organizzatori del tour beccarsi i soldi della discovery channel per non controllare (o per controllare solo parzialmente) Armstrong. eppure è stato beccato positivo anche a distanza di anni, però è stato tutto insabbiato perché ormai è stato fatto passare per l'eroe positivo che ha sconfitto il cancro.

il problema sta nel fatto che i controlli non hanno lo stesso metro e sono spesso fatti alla cazzo. sulle tecniche di antidoping c'è poco da dire, sono avanzate e sufficienti a diminuire drasticamente il problema. il fatto è, come ho detto prima, che sono controlli fatti a caso, senza né capo né coda.

giustizia sommaria, che non porta che ad una svalutazione di uno sport che sta tentando di correggersi.

per quanto riguarda il doping nella storia beh, mi sembra sciocco dire che un tempo non c'era. innanzitutto un tempo non c'erano neppure controlli quindi è chiaro che non ci siano mai stati casi di doping "dichiarati", tuttavia sappiamo benissimo per esempio perché l'Inter di Herrera correva il doppio (i magici beveroni) o perché Merckx vinceva tutte le gare che disputava (che poi per carità, era anche forte di suo, ma era comunque impossibile mantenere una condizione del genere per mesi e mesi senza mai un calo).

il doping esiste da sempre, sono cambiate le modalità di assunzione, la reperibilità e facilità di utilizzo (il che ha portato ad un sostanziale allargamento del mercato).

per quanto riguarda il doping nel calcio piuttosto che nel ciclismo io non vedo differenza. è vero che nel ciclismo, essendo sport di fatica e di sofferenza, fa più impressione quando si sente parlare di doping, ma la sostanza non cambia. è una truffa in tutti i casi.

nel calcio il doping aumenta la resistenza, la massa fisica e non da ultimo aiuta il recupero tra una partita e l'altra. non mi sembra affatto trascurabile, per quanto magari leggermente meno influente che nel ciclismo. l'obiettivo è sempre il medesimo, vincere.

in ogni caso non ci dovrebbe essere pietà, invece a quanto pare vengono usati pesi diversi, molto diversi.

:ok:

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guarda max che landis fu squalificato a corsa conclusa, e quel tour lo vinse tale pereiro sio.

parlando di ecatombe mi riferivo agli ultimi due (ora tre) anni, come ho specificato nel secondo post

quindi edizioni 2006-2007-2008, epoca post-armstrong. probabilmente non è un caso, ma da allora mi pare si possa dire che siano piuttosto inflessibili.

sul resto non ho detto nulla in contrasto con ciò che scrivi.

rimango della mia idea sul motivo per cui il doping nel ciclismo ha più eco. un altro motivo è che si tratta di uno sport individuale. nel calcio viene beccato il singolo calciatore, e l'onta non ricade su tutta la squadra. certo, c'è stato il caso juve. è l'analogo del caso armstrong nel ciclismo. quando c'è di mezzo il pesce grosso, il modo per insabbiare o per sminuire lo trovano sempre. e non succede solo nello sport (la cronaca politica di questi giorni insegna, ma è un film già visto) :faniente:

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guarda max che landis fu squalificato a corsa conclusa, e quel tour lo vinse tale pereiro sio.

parlando di ecatombe mi riferivo agli ultimi due (ora tre) anni, come ho specificato nel secondo post

quindi edizioni 2006-2007-2008, epoca post-armstrong. probabilmente non è un caso, ma da allora mi pare si possa dire che siano piuttosto inflessibili.

sul resto non ho detto nulla in contrasto con ciò che scrivi.

la sentenza definitiva con cui è stata sancita la vittoria di Pereiro Sio è arrivata solo il 20 settembre 2007. quindi a ben oltre un anno di distanza dalla fine del tour de france 2006.

prima, agosto 2006 era stata soltanto tolta (a titolo precauzionale poiché indagato) la maglia gialla a Landis.

il nome di Pereiro Sio nell'albo d'oro del tour è stato ufficialmente scritto soltanto il 20 settembre 2007 con regolare sentenza. :ok:

per quanto mi riguarda la "giustizia" del tour continua ad essere sommaria. si permettono di "non invitare" anche chi è solo sospettato di doping (senza peraltro uno straccio di prova) e compiono gravi mancanze di rispetto nei confronti di atleti professionisti che fino a prova contraria sono innocenti (e ce ne sono stati parecchi di sospettati e poi scagionati).

l'atteggiamento arrogante, indisponente e di sufficienza della giuria francese è ciò che non tollero. il voler mostrare a tutti i costi i muscoli dando pugni qua e là ad occhi chiusi.

non è così che si va avanti e si costruisce una seria lotta al doping.

inoltre, tutte le vicende di potere e le magagne tra organizzatori del tour e UCI non fanno che peggiorare le cose.

tutti vogliono comandare ma nessuno vuole collaborare. in questo modo ci rimette il ciclismo sano, visto che quello dopato è agevolato da questa lotta intestina.

per il resto anch'io sono d'accordo sul fatto che ciclismo abbia più eco perché fondamentalmente la vittoria è del singolo, però quello che non mi piace è il modo con cui se ne parla.

giornali, telegiornali, radiogiornali... tutti pronti a puntare il dito sul ciclismo, a dire che è uno sport morto, ecc... titoloni, speciali sul doping e palle varie e poi, quando bisogna dire le cose come stanno arriva il silenzio, il trafiletto a pagina 46 appena prima delle notizie di ippica.

prendiamo il caso Basso. 20 giorni di titoloni in prima pagina tipo "anche lui c'è cascato", "cade anche l'ultimo mito", ecc... e poi, quando si è scoperto che non aveva assunto nessuna sostanza dopante la notizia finisce a pagina 39 di fianco al breve articolo su che tipo di pantofole indossano in casa i fratelli Bergamasco.

è questo che non tollero, la disinformazione che fanno i media. che poi, inevitabilmente, si percuote sulla gente che ne fruisce, senza (appunto) il cosiddetto "filtro" che ne permette di appurare la veridicità completa.

that's all folks

;)

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' date='Jul 17 2008, 06:54 PM']
guarda max che landis fu squalificato a corsa conclusa, e quel tour lo vinse tale pereiro sio.

parlando di ecatombe mi riferivo agli ultimi due (ora tre) anni, come ho specificato nel secondo post

quindi edizioni 2006-2007-2008, epoca post-armstrong. probabilmente non è un caso, ma da allora mi pare si possa dire che siano piuttosto inflessibili.

sul resto non ho detto nulla in contrasto con ciò che scrivi.

la sentenza definitiva con cui è stata sancita la vittoria di Pereiro Sio è arrivata solo il 20 settembre 2007. quindi a ben oltre un anno di distanza dalla fine del tour de france 2006.

prima, agosto 2006 era stata soltanto tolta (a titolo precauzionale poiché indagato) la maglia gialla a Landis.

il nome di Pereiro Sio nell'albo d'oro del tour è stato ufficialmente scritto soltanto il 20 settembre 2007 con regolare sentenza. :ok:

pignolo! :P

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' date='Jul 17 2008, 05:54 PM'] giornali, telegiornali, radiogiornali... tutti pronti a puntare il dito sul ciclismo, a dire che è uno sport morto, ecc... titoloni, speciali sul doping e palle varie e poi, quando bisogna dire le cose come stanno arriva il silenzio, il trafiletto a pagina 46 appena prima delle notizie di ippica.

prendiamo il caso Basso. 20 giorni di titoloni in prima pagina tipo "anche lui c'è cascato", "cade anche l'ultimo mito", ecc... e poi, quando si è scoperto che non aveva assunto nessuna sostanza dopante la notizia finisce a pagina 39 di fianco al breve articolo su che tipo di pantofole indossano in casa i fratelli Bergamasco.

è questo che non tollero, la disinformazione che fanno i media. che poi, inevitabilmente, si percuote sulla gente che ne fruisce, senza (appunto) il cosiddetto "filtro" che ne permette di appurare la veridicità completa.

that's all folks

;)

max questo è un problema della stampa non solo italiana, ma mondiale

e per qualunque cosa.

l'unico che ha più visibilità da assolto che da indagato è berlusconi.

alle volte lo assolvono da processi che nemmeno si sapeva esistessero...

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Mettici pure che nell'ambito organizzativo ciclistico c'è un casino che non si trova da altre parti.

Tipo il Pro Tour, prima si, poi no, poi i grandi giri mandano a casa l'Uci e fanno i controlli per i fatti loro, quelli che vogliono il testamento biologico, quelli che vogliono una intensificazione del sistema di rintracciamento.

Il tutto, of cuorse, per cause monetarie pesanti dietro.

Se anzichè pensare agli interessi personali si unissero ad una lotta non solo contro gli atleti che si dopano, che vanno si puniti con fermezza, ma contro chi li fornisce (caso eclatante, il CERA non si trova nelle farmacie ed in Italia è solo nella fase 4 di sperimentazione, quindi chi l'ha usato l'ha preso via mercato nero, ed è questo che mi fa più rabbrividire) andrebbe sicuramente meglio.

(e non solo, il modo per rintracciare il CERA non è ancora stato validato dalla comunità scientifica internazionale, quindi è sfuggito regolarmente a tutti i controlli nei giri precendenti

per non parlare dei falsi positivi

anche se in 6 controlli dovrebbero essere abbastanza sicuri).

Ultima nota.

I francesi mi stanno ancora più sul cazzo di quanto prima, e questo è a dir poco miracoloso, visto quanto ho odiato le organizzazioni francesi dal '98 al 2007, il signor Leblanc e l'altro organizzatore voltagabbana.

Quattro auto (o forse tre) di scorta, una 20 di gendarmi, incappucciamenti, titoli irrisori.

Manco stessimo parlando di Buscetta.

:faniente:

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(caso eclatante, il CERA non si trova nelle farmacie ed in Italia è solo nella fase 4 di sperimentazione, quindi chi l'ha usato l'ha preso via mercato nero, ed è questo che mi fa più rabbrividire)

:lol:

beh ma è chiaro che se ti dopi ti rivolgi al "mercato nero" (il mercato del doping è quello).

non è che vai in farmacia e dici "salve buon uomo, mi da una scatola di Epo e 10 siringhe?"

:D

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' date='Jul 18 2008, 06:07 PM'] beh ma è chiaro che se ti dopi ti rivolgi al "mercato nero" (il mercato del doping è quello).

non è che vai in farmacia e dici "salve buon uomo, mi da una scatola di Epo e 10 siringhe?"

in realtà negli anni 90 si andava tutti in svizzera a chiasso in farmacia e ci si rivolgeva così...

solo che se me prendevano un centinaio di siringhe

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  • 2 weeks later...

Doping, Riccò confessa l'uso di Epo

"Ho sbagliato, errore soltanto mio"

ROMA - "Davanti alla procura antidoping mi sono preso le mie responsabilità. Prima del Tour ho sbagliato, ho assunto la sostanza che tutti sapete. E' stato un errore soltanto mio". Così Riccardo Riccò, trovato positivo durante la corsa a tappe francese, ha confessato davanti al procuratore del Coni Ettore Torri l'uso dell'epo di ultima generazione.

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/s...co-ammette.html

http://www.corriere.it/sport/08_luglio_30/...44f02aabc.shtml

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Doping, Riccò confessa l'uso di Epo

"Ho sbagliato, errore soltanto mio"

ROMA - "Davanti alla procura antidoping mi sono preso le mie responsabilità. Prima del Tour ho sbagliato, ho assunto la sostanza che tutti sapete. E' stato un errore soltanto mio". Così Riccardo Riccò, trovato positivo durante la corsa a tappe francese, ha confessato davanti al procuratore del Coni Ettore Torri l'uso dell'epo di ultima generazione.

http://www.repubblica.it/2008/07/sezioni/s...co-ammette.html

http://www.corriere.it/sport/08_luglio_30/...44f02aabc.shtml

bravo

in ritardo e con le spalle al muro, comunque bravo

Il messaggio che voglio mandare a chi crede in me, però, è che prima del Tour ho sempre vinto con le mie gambe

qui non ti credo, passi dall'acqua alla cera, così..

dicci di più

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invece di parlare di un idiota come Riccò, perchè non parliamo di lui, che, doping permettendo, dominerà le grandi corse a tappe dei prossimi dieci anni?

fs042.jpg

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invece di parlare di un idiota come Riccò, perchè non parliamo di lui, che, doping permettendo, dominerà le grandi corse a tappe dei prossimi dieci anni?

fs042.jpg

già

parliamone

chi cazzo è?

SHleck (se si scrive così... :unsure: )

specifia

lui è Andy Schleck, poi c'è il fratello Frank pi+ù grande di lui

l'anno scorso è arrivato 2° al Giro d'Italia ed ha 23 anni

se non lo beccano prima o scoppia come un Popovich farà grandi cose...

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Schleck Andy l'è forte, forte, forte, forte.

In salita va come fosse pianura.

Il fratello invece pecca molto in crono e in salita non regge il passo di Andy.

Se non si impunta può diventare davvero forte.

Avrà però a che fare con Contador ( :prego: ), il ritorno di Basso che si sta ammazzando l'anima per essere in forma, Nibali e Kreuzeger che sono due ottime promesse, il primo ha il pregio della ottima difesa in crono, ma deve ancora migliorare in tenuta in salita, il secondo il contrario di Nibali; Cunego se non sbaglia di nuovo la preparazione.

Mica cazzi.

E Riccò, si, quando tornerà dall'anno di squalifica.

Di gettare altra merda su di lui non mi va.

Perciò che paghi, e quando tornerà non esiterò a tifare per lui.

Tutti hanno diritto a una seconda possibilità.

Intanto abbiamo trovato il futuro Bettini.

Visconti :ok:

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