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Il ritorno dei Grizzly Bear


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Non ancora! L'album esce a settembre ha una tracklist ma non un titolo e manco una copertina.

Ognuno fa quel che cazzo gli pare oramai quando esce un album :lol:

:lol:

ma sì, va bene così!

quindi in questo periodo (Muse, Grizzly Bear) si stanno annunciando gli album che usciranno in settembre...

:uhm:

speriamo di avere presto un big announcement anche da parte degli Atoms

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  • 1 month later...
  • 4 weeks later...

Posso capire che magari le atmosfere più morbide di Veckatimest possano non piacere. Ma sti due pezzi sono ariosi, anche rumorosi (per quanfo possano esserlo i grizzly bear), dategli una chance e ascoltate!

Morbide?!? Veckatimest è un album spigolosissimo. Solo grazie ai coretti sparsi qua e la riesce a risultare un po' più morbido. L'esempio è Two Weeks, ma ci sono dei pezzi claustrofobici, ossessivi e stratificati in una maniera assurda. Quell'album rasenta la perfezione secondo me. Poi oh, non possono piacere a tutti, poi è normale uno un po' ci gioca a fare il bastian contrario! E' un modo per divertirsi nel tempo libero :lol:

Anche in questa veste più rumorosa mi piacciono tanto. Yet Again forse è un pezzo minore rispetto a Sleeping Ute che è più a la Rossen. Però spacca i culi comunque ( a Ed Droste piacerà quest'elemento )

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  • 4 weeks later...

Grizzly Bear

Shields

Grizzly-Bear-Shields-300x300.jpg

Il trittico iniziale (Sleeping Ute, Speak In Rounds, Adelma) è davvero micidiale: le prime due guidate da chitarrone e percussioni roventi e polverose. La spora Adelma dura appena un minuto ed è pura indecifrabilità. Stupenda.

Segue una lezione di pop in grazia di Dio in tre movimenti, allegro, molto adagio, e shuffle (Yet Again, The Hunt e A Simple Answer).

La traccia 7, What's Wrong l'atmosfera si fa improvvisamente tetra, potrebbe essere la musica per un kammerspielfilm, spunta perfino un clarinetto basso con tanto di corna diaboliche. Segue Gun-Shy che riprende il discorso lasciato in sospeso nella traccia 6. Half Gate è allo stesso tempo limpida e tempestosa. Il commiato strappalacrime, Sun In Your Eyes, me lo sono immaginato intonato da Paul McCartney, quello di Ram, o da Brian Wilson: siamo a livello dell'allievo che supera i Maestri.

La genuinità della produzione, sebbene rigogliosa, dà l'impressione li sia venuto tutto naturale, che è la stessa sensazione che ho quando ascolto un certo Ok Computer.

Pop in grazia di Dio.

Dimenticavo: Chris Martin :merdinfacc:

P.S.

per la classifica datemi del tempo...

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la mia classifica:

Sun In Your Eyes (fuori scala, in quanto per me non è loro ma di Paul McCartney & Brian Wison. cioè questa è una canzone con cui si passa nella storia dalla porta principale, gazzu! :prego:)

Sleeping Ute

What's Wrong

Speak In Rounds/Adelma

Half Gate

A Simple Answer

The Hunt

Yet Again

Gun-Shy

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