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Terremoto!!


Etcetera,Etcetera

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ragazzi non se ne può più....

tra un po' impazzisco pure io... un'altra scossa piuttosto forte...

cioè, io mi dico, ho la psicosi io che sto a roma, dove non è successo praticamente un cazzo... non riesco immaginarmi come stanno quei disgraziati....   :(

Stamattina (poco meno di mezz'ora fà) ho sentito una lieve scossa.

Sono io che ormai mi sono suggestionata o c'è stata davvero? l' ho sentita solo io? :unsure:

Ieri sera ho sentito un mio amico che lavora in protezione civile ed oltretutto è aquilano d'origine...

E pensare che precisamente una settimana fà mi parlava della sua casa lì.. ora è distrutta.

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

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capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

Sono d'accordissimo con te.

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Chissà se tutti quelli che accendono candele e mandano abbracci su facebook si sono degnati di mandare almeno un sms da 1 euro; sicuramente in Abruzzo saranno tutti davanti al pc a leggere questi attestati di solidarietà.

conocordo.

Non stando in italia il mio contatto è internet attualmente. E mi fa SCHIFO vedere l'ipocrisia delle persone su i vari FB e le frasi idiote su msn.

Ieri mi sono guardata ogni foto ogni cosa. La stretta allo stomaco è stata forte davvero. Non ho parole, il resto è superfluo. Ho vissuto in giappone un terremoto ed è stata credo la piu brutta sensazione della mia vita. MA io sono viva, io ho la casa io la macchina io ho la mia vita, come tutti voi. Li c'è gente che non ha piu nulla, neanche la voglia di riprendersi penso dopo un shock del genere. Ognuno cerchi di fare il suo. MA non a parole.

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Attendo una nuova Garlasco, una sciagura aerea con 400 morti, una collisione tra un gommone carico di albanesi e lo yacht di Briatore...Così li lasceranno in pace, quei poveretti in Abruzzo.

Voglio una disgrazia nuova sulla quale discutere, please!

We want the young blood! :dance:

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

hai ragione su questo, ma la motivazione che ti spinge a fare una cosa di questo genere a mio modo deve essere quella giusta, quella di voler aiutare. Purtroppo penso che molti di quelli che sono lì, non sono lì per aiutare gli altri, ma per aiutare loro stessi. Sentirsi migliori, sentirsi con l'anima a posto, andare a fare un'esperienza di vita, raccontare quanto è fico aiutare gli altri.

Magari per chi sta lì questo non fa la differenza, ma per me la fa eccome.

Per molti versi ci vedo lo stesso sentimento che anima chi lavora in chiesa. Non la solidarietà, ma la voglia di dimostrarsi i più buoni, i migliori, come se ce ne fosse bisogno.

So che non è un'idea condivisibile, ma io la penso così

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Stavo cercando lo spezzone incriminato del tg1 su Youtube ed ho constatato che purtroppo, altro che fake...No comment.

A parte questo, mi sono imbattuto in cose raccapriccianti, tipo Questa...

Ma sta gente non può sparire dal pianeta? Quante belle personcine sarebbero da prendere ed immergere in una vasca d'acido? INUTILI.

ommioddio :ph34r:

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Chissà se tutti quelli che accendono candele e mandano abbracci su facebook si sono degnati di mandare almeno un sms da 1 euro; sicuramente in Abruzzo saranno tutti davanti al pc a leggere questi attestati di solidarietà.

conocordo.

Non stando in italia il mio contatto è internet attualmente. E mi fa SCHIFO vedere l'ipocrisia delle persone su i vari FB e le frasi idiote su msn.

Come diceva psycho siamo di fronte alla facebookizzazione di ogni evento; magari qualche demente crede per davvero che iscrivendosi a qualche gruppo aiuti quella gente, ma non è ipocrisia, è solo stupidità a livelli assoluti.

Tra l'altro appena iniziato studio merda, con sound of silence su immagini strazianti. Chapeau.

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Chissà se tutti quelli che accendono candele e mandano abbracci su facebook si sono degnati di mandare almeno un sms da 1 euro; sicuramente in Abruzzo saranno tutti davanti al pc a leggere questi attestati di solidarietà.

ma che significa?

hai detto bene: chissà?

non lo possiamo sapere e quindi come possiamo giudicarli ipocriti?

questa tragedia che è successa ci sconvolge un po' tutti credo, non si può restare indifferenti e quindi anche chi mette stati su facebook dedicati a questa cosa lo farà perchè lo sente, aldilà del fatto che possano risultare ovvii o banali o che.

ognuno ha il suo stile, che dovemo da fa'?

che poi sia inutile scrivere della nostra solidarietà "a parole" siamo tutti daccordo.

quello che conta sono i fatti, ma non credo si possano quantificare da uno stato di facebook.

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

hai ragione su questo, ma la motivazione che ti spinge a fare una cosa di questo genere a mio modo deve essere quella giusta, quella di voler aiutare. Purtroppo penso che molti di quelli che sono lì, non sono lì per aiutare gli altri, ma per aiutare loro stessi. Sentirsi migliori, sentirsi con l'anima a posto, andare a fare un'esperienza di vita, raccontare quanto è fico aiutare gli altri.

Magari per chi sta lì questo non fa la differenza, ma per me la fa eccome.

Per molti versi ci vedo lo stesso sentimento che anima chi lavora in chiesa. Non la solidarietà, ma la voglia di dimostrarsi i più buoni, i migliori, come se ce ne fosse bisogno.

So che non è un'idea condivisibile, ma io la penso così

Velocemente: ci sono delle azioni, come quella di aiutare chi è in difficoltà, che valgono per se stesse, al di fuori delle ragioni che le animano. Se una vita dipende da una tua azione, il motivo per cui la compi non conta. Poi si potrà riflettere quanto si vuole. Lo sciacallaggio dei giornalisti è però onnipresente: hanno già tirato fuori la fatidica parola "Angeli", non gli sembra vero di poter usare questi appellativi, lo sognavano da quando giornalisti in erba lo sentivano dire per l'alluvione di Firenze.

Ah, abbattete il nuovo conduttore di Matrix, per favore.

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Chissà se tutti quelli che accendono candele e mandano abbracci su facebook si sono degnati di mandare almeno un sms da 1 euro; sicuramente in Abruzzo saranno tutti davanti al pc a leggere questi attestati di solidarietà.

ma che significa?

hai detto bene: chissà?

non lo possiamo sapere e quindi come possiamo giudicarli ipocriti?

questa tragedia che è successa ci sconvolge un po' tutti credo, non si può restare indifferenti e quindi anche chi mette stati su facebook dedicati a questa cosa lo farà perchè lo sente, aldilà del fatto che possano risultare ovvii o banali o che.

ognuno ha il suo stile, che dovemo da fa'?

che poi sia inutile scrivere della nostra solidarietà "a parole" siamo tutti daccordo.

quello che conta sono i fatti, ma non credo si possano quantificare da uno stato di facebook.

Infatti il mio chissà esprimeva un dubbio non una certezza.

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

hai ragione su questo, ma la motivazione che ti spinge a fare una cosa di questo genere a mio modo deve essere quella giusta, quella di voler aiutare. Purtroppo penso che molti di quelli che sono lì, non sono lì per aiutare gli altri, ma per aiutare loro stessi. Sentirsi migliori, sentirsi con l'anima a posto, andare a fare un'esperienza di vita, raccontare quanto è fico aiutare gli altri.

Magari per chi sta lì questo non fa la differenza, ma per me la fa eccome.

Per molti versi ci vedo lo stesso sentimento che anima chi lavora in chiesa. Non la solidarietà, ma la voglia di dimostrarsi i più buoni, i migliori, come se ce ne fosse bisogno.

So che non è un'idea condivisibile, ma io la penso così

no, invece la capisco e un po' la condivido, perchè mi chiedo sempre se l'altruismo esista davvero.

quello che voglio dire è che non importa, l'importante è che qualcuno aiuti.

poi il motivo che spinge ognuno ad aiutare è personale e soggettivo, credo anch'io che spesso sia "egoistico".

ma, ribadisco, ben venga l'aiuto!

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

hai ragione su questo, ma la motivazione che ti spinge a fare una cosa di questo genere a mio modo deve essere quella giusta, quella di voler aiutare. Purtroppo penso che molti di quelli che sono lì, non sono lì per aiutare gli altri, ma per aiutare loro stessi. Sentirsi migliori, sentirsi con l'anima a posto, andare a fare un'esperienza di vita, raccontare quanto è fico aiutare gli altri.

Magari per chi sta lì questo non fa la differenza, ma per me la fa eccome.

Per molti versi ci vedo lo stesso sentimento che anima chi lavora in chiesa. Non la solidarietà, ma la voglia di dimostrarsi i più buoni, i migliori, come se ce ne fosse bisogno.

So che non è un'idea condivisibile, ma io la penso così

Hai perfettamente ragione, ma non credi che anche andare in Africa o aiutare il vecchietto sotto casa possa essere mosso dalla stessa ragione di "sentirsi migliori"? E' difficile scindere tra le due cose "vera solidarietà" e "auto-eroismo", credo che siano due componenti inevitabilmenti legate una all'altra, l'importante è equilibrarle bene secondo me.......ma ben venga il FARE qualcosa!

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Lo sciacallaggio non sta avvenendo solo da parte dei giornalisti...

Guardate il primo commento, e poi il secondo...

..............

ah ecco, ti ringrazio perchè non riuscivo a trovare sto tizio per mandargli almeno un messaggio di insulti!

x echoes:

Finta raccolta fondi Mediaset-Milan su facebook

Ci sono sciacalli non solo tra le macerie delle città colpite dal terremoto, ma anche su Facebook: Marco Pellegatti, finto nipote del giornalista di Mediaset, Carlo Pellegatti, sul suo profilo sta cercando di raccogliere fondi per un'iniziativa benefica che sostiene esser stata organizzata insieme dal Milan e da Mediaset, ma che è in realtà inesistente. "Mediasetpremium in collaborazione con Ac Milan sta raccogliendo fondi per la popolazione dell'Abruzzo colpita dal terremoto" si legge sul profilo del sedicente Marco Pellegatti. "Non ho nessun nipote che si chiama Marco, non sono iscritto a Facebook e, soprattutto, non esiste nessuna raccolta fondi organizzata da Milan e Mediaset", ha chiarito Carlo Pellegatti che ha già allertato l'ufficio legale di Mediaset e domani presenterà una denuncia alla polizia postale

non so la fonte, io l'ho copiato da un altro forum

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comunque ripeto a me sta cominciando a dare fastidio la sagra dell'ovvio che si sta sviluppando in questi giorni, a partire dai tg per finire alle persone comuni.

Striscia che parla di dati scientifici, tutti buoni, tutti santi. La gente si trasforma come a natale.

Un mio amico parte per l'aquila, mi chiedo come mai non abbia trovato nessuno da aiutare qui a modena, forse fare il volontario in croce rossa tutte le settimane (come fa un'altra mia amica) non è da eroi, non porta il senso d'avventura, non dà poi così tanto da raccontare.

capisco cosa vuoi dire, ma credo che in questo momento ce ne dovremmo fottere tutti dell'ovvio.

in questo momento servono aiuti, punto.

e chi sta aiutando è solo da lodare, non da discriminare perchè magari non è partito per l'africa o perchè nel posto in cui vive non fa niente per aiutare chi ha bisogno!

è successa una tragedia, ora è questo che ci porta ad essere solidali con loro piuttosto che con altri.

so bene che le tragedie quotidiane sono dovunque, so bene che in africa c'è una tragedia immensa.

ma chi vi dice che chi sta aiutando in abruzzo ora non aiuti anche gli altri?

hai ragione su questo, ma la motivazione che ti spinge a fare una cosa di questo genere a mio modo deve essere quella giusta, quella di voler aiutare. Purtroppo penso che molti di quelli che sono lì, non sono lì per aiutare gli altri, ma per aiutare loro stessi. Sentirsi migliori, sentirsi con l'anima a posto, andare a fare un'esperienza di vita, raccontare quanto è fico aiutare gli altri.

Magari per chi sta lì questo non fa la differenza, ma per me la fa eccome.

Per molti versi ci vedo lo stesso sentimento che anima chi lavora in chiesa. Non la solidarietà, ma la voglia di dimostrarsi i più buoni, i migliori, come se ce ne fosse bisogno.

So che non è un'idea condivisibile, ma io la penso così

no, invece la capisco e un po' la condivido, perchè mi chiedo sempre se l'altruismo esista davvero.

quello che voglio dire è che non importa, l'importante è che qualcuno aiuti.

poi il motivo che spinge ognuno ad aiutare è personale e soggettivo, credo anch'io che spesso sia "egoistico".

ma, ribadisco, ben venga l'aiuto!

rispondendo sia a te che bloom, ribadisco: per me conta il motivo, eccome.

poi sicuramente io sono fatto male, mamma mia, come sono fatto male.

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