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Parerga e paralipomena


holden

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9 hours ago, Valderrama said:

https://tg24.sky.it/cronaca/2023/10/31/campi-flegrei-allerta-arancione-musumeci

Bella merda.

Carissimi @Lacatus e @echoes, spero solo di poter godere dell'ascolto dell'LP2 degli Smile prima di evacuare/crepare a causa di una prossima eruzione media/pliniana dei Campi Flegrei.

Un abbraccio a entrambi :bye:

Cazz...ho letto adesso. Pensavo ci fosse stata qualche scossa grossa, invece è tutto sotto controllo ;) Coraggio!

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  • 3 weeks later...

Che nausa, spulciare i quotidiani italiani per scoprire che è in corso una crocifissione pubblica di questo tal Filippo-Nonsocosa :wacko: Ma scherziamo? E che cazzo è pure questa catto-ipocrisia del "sono uomo, mi vergogno e chiedo scusa" che vedo in giro?
Che questi buffoni evidentemente senza peccato la smettessero di lanciare pietre contro il capro espiatorio di turno e si occupassero dei propri, di panni sporchi di merda fetida.
Il mondo a puttane e la società ad occuparsi di calcio e di gossip. Misantropia, arrivo.

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Assolutamente d’accordo.
E che dire dell’ipocrisia di tutti quei personaggi che adesso si cospargono il capo di cenere sui social ma per anni si sono nutriti di ospitate e partecipazioni a programmi televisivi immondi che hanno sempre diffuso un certo modello di donna-oggetto fregandosene altamente delle conseguenze a livello educativo… ma tanto ci deve pensare la scuola ad educare i ragazzi…

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Io sono d'accordo a metà.

Sicuramente non sono della parrocchia del femminismo più intransigente, da tempo per me fonte di pericolose affermazioni (leggetevi il delirante articolo su Vanity Fair secondo il quale ogni uomo è uno stupratore, in quanto uomo); però sono d'accordo circa il fatto che si possa sempre migliorare. Forse se il femminismo più intransigente, invece di colpevolizzare gli uomini in quanto.. uomini, chiedesse semplicemente collaborazione anche agli uomini per eliminare certe cose che sono abbastanza insite nel rapportarsi maschile (battute sessiste, modi di dire ecc.) allora si, potrei dire che ognuno può fare la sua parte. 

A chi mi dice che è impossibile, posso rispondere che non è impossibile, è solo molto complesso; d'altro canto oggi non si parla iù di mongoloidi ma di persone disabili. E oggi se uno dice mongoloide non viene visto benissimo. 

Insomma, io credo che c'è sicuramente da controbattere questa deriva di denuncia femminista sull'uomo (e autodenuncia dell'uomo in quanto uomo), ma credo che qualcosa di buono da questo disagio si possa tirare fuori, al netto delle ipocrisie [che si esistono e lo sappiamo, ma mi chiedo: non è che a volte le denunciamo e basta anche solo per sentirci con la coscienza pulita e non fare niente?]. 

Penso sinceramente che un movimento di piazza contro una morte violenta sia comunque una buona cosa; questo al netto delle statistiche e dei numeri, che si, ci dicono che questi fatti sono in realtà in costante diminiuzione. Ma i numeri non possono spiegare tutta la realtà e se si sente un disagio, si dovrebbe uscire dalla sfera meramente numerica (che deve essere un punto di partenza, non un approdo) e vedere un po' perchè esiste questo malessere. E non riesco comunque a condannare una piazza che chiede che certe cose accadano di meno, anche se quel meno è difficile da raggiungere. 

Ovviamente questo nulla toglie alle grosse responsabilità giornalistiche nell'urlare al lupo al lupo.

Quanto al ragazzo, io mi auguro solo che abbia un processo giusto, un processo di diritto, non di piazza e amenità varie tipiche di questi scandali nazionali.

In questo senso, ho trovato enormemente stimabili e di buon senso le parole sia del padre della vittima che della famiglia del ragazzo. Un'uman ità e una dignità straordinaria. 

Per il resto, chiudo con la prima cosa che scrissi su questa vicenda:

riposa in pace. 

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6 hours ago, modifiedbear said:

Che nausa, spulciare i quotidiani italiani per scoprire che è in corso una crocifissione pubblica di questo tal Filippo-Nonsocosa :wacko: Ma scherziamo? E che cazzo è pure questa catto-ipocrisia del "sono uomo, mi vergogno e chiedo scusa" che vedo in giro?
Che questi buffoni evidentemente senza peccato la smettessero di lanciare pietre contro il capro espiatorio di turno e si occupassero dei propri, di panni sporchi di merda fetida.
Il mondo a puttane e la società ad occuparsi di calcio e di gossip. Misantropia, arrivo.

6 hours ago, @li said:

Una schifezza inenarrabile, concordo.

5 hours ago, dreambrother said:

Assolutamente d’accordo.
E che dire dell’ipocrisia di tutti quei personaggi che adesso si cospargono il capo di cenere sui social ma per anni si sono nutriti di ospitate e partecipazioni a programmi televisivi immondi che hanno sempre diffuso un certo modello di donna-oggetto fregandosene altamente delle conseguenze a livello educativo… ma tanto ci deve pensare la scuola ad educare i ragazzi…

4 hours ago, Wanderer said:

Io sono d'accordo a metà.

Sicuramente non sono della parrocchia del femminismo più intransigente, da tempo per me fonte di pericolose affermazioni (leggetevi il delirante articolo su Vanity Fair secondo il quale ogni uomo è uno stupratore, in quanto uomo); però sono d'accordo circa il fatto che si possa sempre migliorare. Forse se il femminismo più intransigente, invece di colpevolizzare gli uomini in quanto.. uomini, chiedesse semplicemente collaborazione anche agli uomini per eliminare certe cose che sono abbastanza insite nel rapportarsi maschile (battute sessiste, modi di dire ecc.) allora si, potrei dire che ognuno può fare la sua parte. 

A chi mi dice che è impossibile, posso rispondere che non è impossibile, è solo molto complesso; d'altro canto oggi non si parla iù di mongoloidi ma di persone disabili. E oggi se uno dice mongoloide non viene visto benissimo. 

Insomma, io credo che c'è sicuramente da controbattere questa deriva di denuncia femminista sull'uomo (e autodenuncia dell'uomo in quanto uomo), ma credo che qualcosa di buono da questo disagio si possa tirare fuori, al netto delle ipocrisie [che si esistono e lo sappiamo, ma mi chiedo: non è che a volte le denunciamo e basta anche solo per sentirci con la coscienza pulita e non fare niente?]. 

Penso sinceramente che un movimento di piazza contro una morte violenta sia comunque una buona cosa; questo al netto delle statistiche e dei numeri, che si, ci dicono che questi fatti sono in realtà in costante diminiuzione. Ma i numeri non possono spiegare tutta la realtà e se si sente un disagio, si dovrebbe uscire dalla sfera meramente numerica (che deve essere un punto di partenza, non un approdo) e vedere un po' perchè esiste questo malessere. E non riesco comunque a condannare una piazza che chiede che certe cose accadano di meno, anche se quel meno è difficile da raggiungere. 

Ovviamente questo nulla toglie alle grosse responsabilità giornalistiche nell'urlare al lupo al lupo.

Quanto al ragazzo, io mi auguro solo che abbia un processo giusto, un processo di diritto, non di piazza e amenità varie tipiche di questi scandali nazionali.

In questo senso, ho trovato enormemente stimabili e di buon senso le parole sia del padre della vittima che della famiglia del ragazzo. Un'uman ità e una dignità straordinaria. 

Per il resto, chiudo con la prima cosa che scrissi su questa vicenda:

riposa in pace. 

Ci siamo dentro...

h!salo_o_le_120_giornate_di_sodoma_poste

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12 hours ago, Wanderer said:

Io sono d'accordo a metà.

Sicuramente non sono della parrocchia del femminismo più intransigente, da tempo per me fonte di pericolose affermazioni (leggetevi il delirante articolo su Vanity Fair secondo il quale ogni uomo è uno stupratore, in quanto uomo); però sono d'accordo circa il fatto che si possa sempre migliorare. Forse se il femminismo più intransigente, invece di colpevolizzare gli uomini in quanto.. uomini, chiedesse semplicemente collaborazione anche agli uomini per eliminare certe cose che sono abbastanza insite nel rapportarsi maschile (battute sessiste, modi di dire ecc.) allora si, potrei dire che ognuno può fare la sua parte. 

A chi mi dice che è impossibile, posso rispondere che non è impossibile, è solo molto complesso; d'altro canto oggi non si parla iù di mongoloidi ma di persone disabili. E oggi se uno dice mongoloide non viene visto benissimo. 

Insomma, io credo che c'è sicuramente da controbattere questa deriva di denuncia femminista sull'uomo (e autodenuncia dell'uomo in quanto uomo), ma credo che qualcosa di buono da questo disagio si possa tirare fuori, al netto delle ipocrisie [che si esistono e lo sappiamo, ma mi chiedo: non è che a volte le denunciamo e basta anche solo per sentirci con la coscienza pulita e non fare niente?]. 

Penso sinceramente che un movimento di piazza contro una morte violenta sia comunque una buona cosa; questo al netto delle statistiche e dei numeri, che si, ci dicono che questi fatti sono in realtà in costante diminiuzione. Ma i numeri non possono spiegare tutta la realtà e se si sente un disagio, si dovrebbe uscire dalla sfera meramente numerica (che deve essere un punto di partenza, non un approdo) e vedere un po' perchè esiste questo malessere. E non riesco comunque a condannare una piazza che chiede che certe cose accadano di meno, anche se quel meno è difficile da raggiungere. 

Ovviamente questo nulla toglie alle grosse responsabilità giornalistiche nell'urlare al lupo al lupo.

Quanto al ragazzo, io mi auguro solo che abbia un processo giusto, un processo di diritto, non di piazza e amenità varie tipiche di questi scandali nazionali.

In questo senso, ho trovato enormemente stimabili e di buon senso le parole sia del padre della vittima che della famiglia del ragazzo. Un'uman ità e una dignità straordinaria. 

Per il resto, chiudo con la prima cosa che scrissi su questa vicenda:

riposa in pace. 

No.

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