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Battisti - Panella


kid_max

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Il discorso mutamento di interpretazione in realtà è molto complesso. Con testi come quelli di Panella si sovverte alla base il discorso stesso di intepretazione. Cosa significa interpretare correttamente quei testi? Forse fornire un'interpretazione abbastanza neutra e lasciare che le matasse mentali si dipanino nella testa dell'ascoltatore?

E' molto difficile tracciare un quadro preciso nella storia di interprete di battisti, proprio perchè la materia (il testo stesso) dell'interpretazione è mutata troppo.

Comunque l'album più malato secondo me è CSAR

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CSAR è violentissimo. Anche se il brano finale, Cosa Farà Di Nuovo, è una della cose più vicine a Battisti-Mogol ascoltabili sui "bianchi". Sembra un aggiornamento anni '90 del Battisti 77-80.

In quel pezzo c'è anche un richiamo ad acqua azzurra acqua chiara

Le tre e quarantacinque della notte,

il sonno se n'è andato all'improvviso,

Son le quattro e mezza ormai

non ho voglia di dormir

E in generale il riferimento agli orari in quella canzone le conferisce un aspetto narrativo.

E' il disco più violento, ma nello stesso tempo il più narrativo/descrittivo, in cui si capisce di più, basti pensare a Ecco i Negozi o la Metro Eccetera.

Hegel è nettamente più ermetico, non si capisce una fava...

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Sono d'accordissimo con TomThom. In italia siamo malati di cantautorato. Ci piace tanto il cantautore che sta su un piedistallo e ci dice come va il mondo, ci piace tanto il cantastorie che narra degli amori, siamo fissati col testo (credo sia un retaggio antico, di quando si andava a sentire Verdi e Puccini col libretto...). Semmai nelle nostre scuole controllate dai comunisti si fosse insegnato seriamente Marinetti, forse la gente avrebbe appprezzato di più i testi di Pasquale Panella. E' una questione culturale italiana.

Credo che le melodie del Battisti bianco non fossero così distanti da quelle del Battisti-Mogol. L'unico disco veramente strano in questo senso rimne E Già, che fu un esperimento totale: tanto per essere chiari Don Giovanni e Hegel per me sono più simili a Battisti-Mogol che a E Già. Come ho provato a dimostrare in quel post di qualche giorno fa, se le strutture bizzarre di Hegel fossero state fatte quadrare un pò di più avremmo avuto un disco orecchiabilissimo perchè le musiche (lasciamo da parte i testi, per un attimo, suvvia) di Hegel sono orecchiabilissime e cantabilissime.

Dire che siamo malati di cantautorato in Italia non e' proprio corretto, io ad esempio sono sempre stato dell'idea che le poesie sono fatte per essere lette nel maggior parte dei casi (se poi suonano bene in una canzone ben venga...ma non e' la priorita'!),prendiamo (dal mio punto di vista...sia chiaro) De Andre' ha scritto testi poetici, ma non riesco ad ascoltarlo tanto volentieri, di Caterina Caselli e la sua interpretazione di testi non proprio complessi (o pienamente poetici) invece mi trasporta e mi emoziona, proprio per la sua capacita' interpretativa dei brani.Potrei dire che l'accettazione di certi sviluppi musicali sia dovuta allo spirito naif di determinati gruppi di persone...ma non lo farei mai...

Fondamentalmente e' proprio la sonorita degli album in questione il vero nocciolo del dissenso secondo me, basta ascoltarli e non imagginarli come sarebbero stati, parliamo di canzoni acustiche ed orchestrali confrontate a sperimentazioni elettroniche e sonorita vagamente avant Europee...una sorta di Neyl Young vs. Kraftwerk (latini...)...il problema e' che si tratta di un unico artista, Lucio Battisti per l'appunto...(non nominerei nemmeno Mogol, Pannella perche' la composizione era opera di Lucio)

P.s.: a prescindere da questo discorso ti stimo...sia chiaro

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Qui il discorso ha preso una piega architettonica :D

Ho notato che nessuno ha replicato alla mia teoria su E Già...

Cominciamo a parlare di E Già...

1) Io non ho capito cosa non piace di E Già ai detrattori di E Già.

Principles l'ha definito "un'esprimento poco originale": vorrei il nome, il cognome, l'indirizzo, il numero di telefono e il codie fiscale di un qualunque cantautore italiano che ha fatto un disco in cui l'unico strumento "reale" (cioè non sintetizzato) è la voce, prima (e dopo!) il 1982.

Dal punto di vista di approccio per me E Già è l'equivalente di Fetus nella discorafia di Battisti. Sul libro "Tecnica Mista Su Tappeto" Franco Battiato spiega che Fetus è la documentazione sonora di un suo processo interiore che convolgeva stati d'ebbrezza indotti dagli allucinogeni, risveglio spirituale e sperimentazione della sintesi dei suoni con il synth VCS3. E Già è praticamente la stessa cosa (fatta eccezzione per l'LSD): Lucio Battisti ha semplicemente documentato a livello sonoro un processo di cambiamento iniziato col divorzio da Mogol che è stato visto come un'ooprtunità di cambiamento piuttosto che come una perdita o un fattore negativo: da questa predisposizione mentale Battisti ha deciso di concepire delle canzoni che prima di tutto sono "disegni di suono": se ci fate caso infatti le musiche sono molto diverse da quello fatto fino a quel momento con Mogol, le canzoni sono armonicamente piatte e melodicamente modali ed infantili, mentre è preponderante il lavoro sui giochi ritmici affidato alla drum machines, tanto che sono arrivato a pensare che le composizioni di E Già sono nate direttamente sul sintetizzatore non prima alla chitarra/piano e poi arrangiate per i synth (come accadeva con Mogol e accadrà con Don Giovanni e gli altri album panelliani).

Aiò, fatevi sotto!

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vorrei il nome, il cognome, l'indirizzo, il numero di telefono e il codie fiscale di un qualunque cantautore italiano che ha fatto un disco in cui l'unico strumento "reale" (cioè non sintetizzato) è la voce, prima (e dopo!) il 1982.

Se tu non avessi scritto cantautore, avrei saputo risponderti. :o

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Qui il discorso ha preso una piega architettonica :D

Ho notato che nessuno ha replicato alla mia teoria su E Già...

Aiò, fatevi sotto!

Io la penso come te. Il divorzio con Mogol, non l'ha buttato giù, ma gli ha dato una spinta verso cose, che da tanto voleva fare. Battisti si voleva concentrare soltanto sul suono, non gli interessava più che le parole che cantava avessero un senso oppure no, la sua dimensione era prettamente quella sonora e così è stato, sia per E Già, sia per quelli bianchi. Un'utlima cosa: anche per me E Già è nato coi sintetizzatori.

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Io la penso come te. Il divorzio con Mogol, non l'ha buttato giù, ma gli ha dato una spinta verso cose, che da tanto voleva fare. Battisti si voleva concentrare soltanto sul suono, non gli interessava più che le parole che cantava avessero un senso oppure no, la sua dimensione era prettamente quella sonora e così è stato, sia per E Già, sia per quelli bianchi. Un'utlima cosa: anche per me E Già è nato coi sintetizzatori.

Sì, sicuramente ha proprio fatto l'esperimento di comporre direttamente le canzoni cantando sui tappeti di synth, i giri di sequencer, e i pattern ritmici (in questo disco davvero esilaranti, senza dubblio i migliori).

Invece le musiche dei dischi successivi, quelli con Panella, sono scritte perloppiù alla maniera classica, al pianoforte o alla chitarra e solo in un secondo momento tradotte sulle macchine elettroniche. Infatti si sente che i passaggi armonici sono estremamente raffinati toccando punte vicine alla musica classica (soprattutto sul disco L'Apparenza, del quale ha postato un estratto TomThom).

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Laca, mi sembra una teoria ben espressa e non confutabile. E' molto probabile, dato che esistono provini acustici di brani scartati da una giornata uggiosa e conoscendo battisti, che per il disco nuovo abbia voluto fare esattamente il contrario, ovvero fare del tessuto sonoro il perno del disco sin dai suoi primi vagiti.

Captain sono c'accordo sulla questione dei testi. Aggiungo che Battisti è stato molto abile e fortunato a trovare due parolieri che scrivessero dei bei testi dal punto di vista del suono delle sillabe. Mogol era specializzato nel piazzare le vocali ed i dittonghi in modo tale che risultasse fluido il cantato.

Acqua azzurra acqua chiara, capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi...

Panella invece secondo me è il maestro delle consonanti

l'alba la barba la lanolina candida (6 l, 3 b, 3 n, 2 d, ben 10 a)

masticato la sua tuta da ginnastica (sti s, t, ca).

Il suono, la musicalità del testo è fondamentale, battisti l'aveva capito.

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L'apparenza per me è un discone. Non ha i due picchi di Don Giovanni (Le cose che pensano e Don Giovanni), ma la ma le canzoni sono tutte eccellenti e creano un disco compattissimo, a differenza di Don Giovanni, che è abbastanza eterogeneo.

La title track secondo me descrive un litigio di coppia culminato in omicidio (lei che ammazza lui)

fai la feroce coi baffi che non hai da puma

sulle guance gonfiate fai la precoce.

Che scarica un gran volume

d'indolenza incendiaria

quindi sei l'avversaria di un arioso colosso pugilatore

poi mormori indecenze

senza parole a un confessore

lo respingi in sequenza d'inseguimento

infili il balcone ti scansi di lato

fai la ricognizione

se ha fatto centro il precipitato.

Rientri con cavalli fragorosi e salti di delfini

tra marosi.

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Captain sono c'accordo sulla questione dei testi. Aggiungo che Battisti è stato molto abile e fortunato a trovare due parolieri che scrivessero dei bei testi dal punto di vista del suono delle sillabe. Mogol era specializzato nel piazzare le vocali ed i dittonghi in modo tale che risultasse fluido il cantato.

Acqua azzurra acqua chiara, capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi...

Panella invece secondo me è il maestro delle consonanti

l'alba la barba la lanolina candida (6 l, 3 b, 3 n, 2 d, ben 10 a)

masticato la sua tuta da ginnastica (sti s, t, ca).

Il suono, la musicalità del testo è fondamentale, battisti l'aveva capito.

E' verisisimo. C'è stata un'inversione di tendenza passando dalla vocali di Mogol alle consonanti di Panella.

a propostido di Mogol, Panella e consonanti

heGeL

moGoL

c'è un significato nascosto?

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E' verisisimo. C'è stata un'inversione di tendenza passando dalla vocali di Mogol alle consonanti di Panella.

a propostido di Mogol, Panella e consonanti

heGeL

moGoL

c'è un significato nascosto?

Pensa che io ho l'audiocassetta di Hegel... :bava:

Ma soprattutto, perché nella cover c'è la E e non l'H?

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E' verisisimo. C'è stata un'inversione di tendenza passando dalla vocali di Mogol alle consonanti di Panella.

a propostido di Mogol, Panella e consonanti

heGeL

moGoL

c'è un significato nascosto?

ahahah non lo so. Tra l'altro CSAR ha quatto lettere ed è il quarto bianco, Hegel ne ha cinque ed è il quinto bianco.

A pensare troppo fuma la testa! Sicuramente la E messa in copertina potrebbe significare 5

Hegel ha il trittico finale: Stanze come questa, Estetica e la Voce del Viso che è da paura. Chiudere la carriera con quelle tre canzoni non è male!

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L'apparenza per me è un discone. Non ha i due picchi di Don Giovanni (Le cose che pensano e Don Giovanni), ma la ma le canzoni sono tutte eccellenti e creano un disco compattissimo, a differenza di Don Giovanni, che è abbastanza eterogeneo.

La title track secondo me descrive un litigio di coppia culminato in omicidio (lei che ammazza lui)

fai la feroce coi baffi che non hai da puma

sulle guance gonfiate fai la precoce.

Che scarica un gran volume

d'indolenza incendiaria

quindi sei l'avversaria di un arioso colosso pugilatore

poi mormori indecenze

senza parole a un confessore

lo respingi in sequenza d'inseguimento

infili il balcone ti scansi di lato

fai la ricognizione

se ha fatto centro il precipitato.

Rientri con cavalli fragorosi e salti di delfini

tra marosi.

Anche per me L'Apparenza è un gran disco. L'ho consumato per le volte che l'ho ascoltato. Ancora mi mangio le mani, per non aver preso tutti i dischi bianchi, quando sono usciti con Sorrisi & Canzoni...nnaggia!!

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Anche per me L'Apparenza è un gran disco. L'ho consumato per le volte che l'ho ascoltato. Ancora mi mangio le mani, per non aver preso tutti i dischi bianchi, quando sono usciti con Sorrisi & Canzoni...nnaggia!!

Io mi sono comprato prima il Cofanetto Battisti-Panella poi i dischi bianchi con il Sorrisi. Il cofanetto l'ho regalato, era inutile avere un doppione :laugh:

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Io mi sono comprato prima il Cofanetto Battisti-Panella poi i dischi bianchi con il Sorrisi. Il cofanetto l'ho regalato, era inutile avere un doppione :laugh:

Anche io ho il cofanetto, solo che è una palla: gli album vengono divisi, così L'Apparenza, me lo trovo suddiviso due canzoni da una parte ed il resto in un altro cd, ed è improponibile.

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