Jump to content

ClassiFiche!


kid_max

Recommended Posts

Condivido lipotesi che una colonna sonora puo' essere un grande album. Per esempio, chiamatemi pazzo ma il mio album preferito di Stevie Wonder è Journey Through the Secret Life of Plants. Poi devo dire che forze proprio l’alternare di pezzi cantati e strumentali, se fatta bene puo' essere vincente.

Per me Suspiria funziona come album, un buon album, ma non tra i miei preferiti.

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...

  • Replies 2k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

On 7/15/2019 at 9:38 PM, Lacatus said:

A Moon Shaped Pool

10
Decks Dark 
Desert Island Disk 
Ful Stop 
Glass Eyes 
Present Tense
9
8
7
The Numbers
6
Daydreaming 
Identikit
Tinker Tailor Soldier Sailor Rich Man Poor Man Beggar Man Thief
5
Burn The Witch
4
True Love Waits

Se per me A Moon Shaped Pool è molto polarizzato, con un gruppo compatto da 10 da una parte e un altro gruppo attorno al 5 dall'altra, ANIMA è invece un disco più compatto, in cui mancano le vette, ma mancano anche gli scivoloni.

10
9
8
Traffic
Last I Heard (...He Was Circling The Drain)
Not The News
The Axe
Runwayaway
7
6
Dawn Chorus
I Am A Very Rude Person
Impossible Knots
5
Twist

Link to comment
Share on other sites

...e per proseguire il discorso: 

IN RAINBOWS (un disco con due punte e due mega scivoloni, ma che grossomodo rimane compreso tra il 6 e l'8... un disco che mi ha sempre lasciato freddo)

10
Nude
9
Reckoner
8
House Of Cards
Videotape
7
All I Need
Faust Arp
6
15 Step
Arpeggi
5
Bodysnatchers
4
Jigsaw Falling Into Place

 

THE KING OF LIMBS (disco compattissimo, con solo due punte, seguite da un plotone di ottimi pezzi e sopratutto nulla al di sotto del 7)
10
Bloom
Codex
9
Little By Little
Feral
Lotus Flower
Give Up The Ghost
8
Separator
7
Morning Mr Magpie

 

TOMORROW'S MODERN BOXES (stesso discorso di The King Of Limbs)
10
Truth Ray
9
Brain In A Bottle
The Mother Lode
Nose Grows Some
8
Pink Section
7
Guess Again!
Interference
There Is No Ice (For My Drink)

Link to comment
Share on other sites

6 minutes ago, echoes said:

KID A

10

Everything in Its Right Place 

Kid A 

The National Anthem 

How To Disappear 

Treefingers 

Optimistic 

In Limbo

Idioteque

Morning Bell

Motion Picture Soundtrack 

9

8

7

6

5

4

2

1

0

 

:lol:

Link to comment
Share on other sites

10

Arpeggi

9

House of cards

Videotape

8

Faust Arp

Reckoner

7

Jigsaw falling into

bodysnatchers

nude

6

15 Step

all i need

5

4

3

2

1

 

10

9

Separator

8

Bloom

Feral

7

Codex

Lotus Flower

Little by little

6

Give Up the ghost

5

Magpie

4

3

2

1

 

10

Daydreaming

9

glass eyes

desert island disk

decks dark

tinker tailor

8

True Love waits

Numbers

Identikit

7

the present tense

Burn the witch

Ful stop

6

5

4

3

2

1

 

10

Nose grows some

Pink Section

9

Truth ray

8

7

Interference

A brain in a

Mother lode

Guess again

6

there’s no ice

5

4

3

2

1

 

 

Link to comment
Share on other sites

TKOL

10 

Bloom

9

Feral

8

Codex

Little by Little 

7

Morning Magpie 

6

Lotus Flower 

Give Up The Ghost 

5

4

3

Separator 

2

1

0

 

 

 

POOL

10 

Present Tense 

Daydreaming 

Decks Dark 

Tinker Tailor 

Desert Island Disk

Identikit 

7

True Love Waits 

Glass Eyes

Ful Stop

6

The Numbers

5

4

Burn The Witch

2

1

0

 

IN RAINBOWS 

10

Reckoner 

9

Arpeggi 

Videotape 

8

Nude

House of Cards

7

15 steps

All I need 

Jigsaw 

6

Faust Arp

5

4

Bodysnatchers 

3

2

1

0

 

Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, Lacatus said:

Dal mio e anche dai vostri voti @principles  e @echoes noto con piacere che House Of Cards è uno dei brani che è invecchiato meglio.

L’ho ascoltata 10mila volte quando ho lavorato a Giugno e Luglio e la sera tornavo stanchissimo e distrutto per le colline del cilento. Agropoli-Castellabate di notte con questo pezzo. La meraviglia! 

Non ho mai capito l’astio per Bodysnatchers comunque. Non è niente di che è vero? Però gasa! Fa muovere il culo. È bella abrasiva

Link to comment
Share on other sites

  • 2 weeks later...
  • 6 months later...
  • 3 weeks later...
5 minutes ago, principles said:

Raga, un piccolo sondaggio: Perché vi piace così tanto Ladies  & Gentlemen?
Perché sono l'unico a cui non piace? Sbaglio qualcosa? L'approccio? 

Perché tu sei troppo brit!

:bacio:

Link to comment
Share on other sites

  • 4 months later...
  • 3 months later...

Pablo Honey - Non l'ho mai ascoltato con la giusta costanza per poterne dare una valutazione seria, lo ammetto;

The Bends - Penso che sia un disco importante per il decennio in cui è uscito e che ha fatto molti proseliti in quello successivo. Solo il fatto che dopo di lui è arrivata una sterzata imprevedibile che neanche un assolo di T. Monk, me lo porta a valutarlo leggermente al ribasso. Ma è un disco che ha comunque lasciato un segno; 7.5

Ok Computer - Penso che questo disco non sia la summa dei radiohead, ma la summa di un certo tipo di poetica dei radiohead. E', al tempo stesso, sicuramente il disco definitivo degli anni '90, quello dove certi umori del decennio si sono convogliati in una forma definitiva; ma è anche un disco che prediva il futuro in maniera terribilmente lucida, e lo stiamo vedendo tantissimo in questi anni. Musicalmente, pone il gruppo un po' dentro e un po' tanto fuori la galassia anni 90. Il paradosso è, appunto, che Ok Computer è sia il disco degli anni '90 che il disco meno anni '90 di tutti. E' il limite ultimi di una frontiera e un passo fuori. E' anche il disco che porta al grande pubblico i cliché radioheadiani, prima che diventassero cliché; 9

Kid A - Si potrebbe fare un discorso similparallelo ad Ok Computer, ma al contrario. Kid A ha messo i chiodi nella bara degli anni '90, e al contempo ha definito i 2000. E l'ha fatto con un anticipo sorprendente; in retrospettiva, pensare di aver avuto il disco definitivo di un decennio già nei primi mesi dello stesso è intrigante. Kid A rivela al pubblico l'altro elemento della poetica radioheadiana; la paranoia urbana si trasforma in visione totalizzante, terrena e aliena. E' l'altro disco su cui si basano i topos radioheadiani, ancora una volta cliché prima che diventassero dei cliché presso il grande pubblico. E' un'opera definitiva e totale, forse troppo grande persino per il decennio che voleva descrivere, e lo si desume da due cose: primo, perchè, come ok Computer, risulta attualissimo a 20 anni di distanza, tanto che l'aggettivo futuristico vale ancora oggi; secondo, perchè nessuno ne ha provato a riprendere la lezione, facendo si che Kid A rimanga un pianeta vergine e inesplorato; cosa che ne accresce ancor di più il suo stato mitico e mistico. Un piccolo appunto in materia musicale: se non è questo il miglior esempio degli ultimi 20 anni di commistione tra pulsioni avanguardistiche e colte e musica popolare, non so cosa lo sia; 9.5

Amnesiac - E' una continuazione di Kid A, in un certo qual senso, ma è anche una fotografia di Kid A scattata da altra angolazione; un lato nuovo della poetica introdotta dal disco del 2000. E' la consolidazione, il crescere della vegetazione del territorio di quel pianeta inesplorato di Kid A. E' simile e diverso allo stesso tempo, ma di certo è anche il lavoro che porta la poetica radioheadiana a definirsi come completamente altra rispetto a quella dei contemporanei. Mi è sempre piaciuto pensarlo come ad un gemello del precedente; ma eterozigote. Il fuoco oltre il ghiaccio: entrambi sono elementi naturali e possono elidersi, come convivere. 9.5

Hail To The Thief - E' l'espressione di un bisogno, di una volontà di uscire dal cunicolo, da quel bosco, rigoglioso ma alieno dei dischi precedenti. E' un ritorno all'umano e, più che un passo indietro è una necessità, personale prima che artistica. Il fatto è che all'epoca la band era talmente connaturata con i tempi che si vivevano da rappresentarne lo zeitgeist, sia quando da questo mondo si voleva allontanare (Kid A e Amnesiac), sia quando ci voleva ritornare. E' il lato umano del mondo dei primi anni 2000, ancora ombroso e umorale, ma anche violento; e come rappresentarlo meglio che non con un disco di tale urgenza da sovvertire persino il normale processo creativo? Non è cesellato, nè perfetto, ma non sarebbe stato nella sua natura esserlo. 8

In Rainbows - Qui secondo me è avvenuto un grosso cambiamento, ma nel senso che la metodologia di lavoro ha superato l'estetica: i dischi sono il risultato di un metodo di lavoro compositivo, invece che una visione artistica che poi il mezzo contribuisce a far venir fuori. Il procedimento adesso è contrario, con l'estetica che è il risultato finale del metodo di lavoro. Inizia anche quindi ad esserci l'idea di un disco non più come opera concettuale, ma come diario di risultato metodologico. E' comunque il lavoro che, seppur li ha portati vicinissimi alla debacle (scioglimento) probabilmente ci voleva in quel momento; un lavoro ancora più umano di Hail To The Thief, ma che annulla completamente le spore "totalizzanti" e sociali di Kid A e Amnesiac da un lato e di HTTT dall'altro. A distanza di tanti anni dall'ultimo lavoro,  probabilmente a risposta dell'esaurimento artistico mentale dopo la folle corsa partita da fine anni 90, In Rainbows guarda più alla sfera privata, all'intimo che non al tutto. In un certo senso approfnodisce il tema di HTTT, ma restringendolo dal noi all'io. I toni autunnali e acustici del disco forse sono una risposta quasi necessaria a questo bisogno narrativo e di vita (in fondo avevano anche quasi 40 anni); da qui però, secondo me, i Radiohead non saranno più il gruppo capace di cogliere lo spirito del tempo; 7.5

The King of Limbs  - Anche qui continua il discorso della metodologia prima della poetica, o meglio: della poetica come risultato di una metodologia compositiva. Penso sinceramente che questo disco sia stata una risposta (ma d'altronde il percorso artistico non è sempre questo?) al disco precedente, realizzato, appunto, cogliendo al volo la volontà di utilizzare certe metodologie compositive. E' una voglia di ritornare ad una dimensione più astratta, anche da un punto di vista concettuale; non a caso dal privato si passa ad una dimensione più ampia, ma non sociale come HTTT, bensì immanente, con la natura. Questo nuovo topos ben si sposa con la nuova metodologia compositiva e la voglia di recuperare certe sonorità world music; 7.5

A Moon Shaped Pool - Anche qui la considerazione è duplice: si conferma la tendenza a pensare prima ad un'approccio metodologico e poi ad una poetica (in questo caso, l'input è la tipologia di registrazione e il coinvolgimento di molti musicisti esterni) e però credo che anche gli eventi, questa volta intervenuti durante il procedimento di registrazione, abbiano sia deviato che plasmato il risultato finale. Si intreccia consapevolezza, memoria, ma anche qualche bagliore di leggerezza, Più che un disco è un diario e, come tutti i diari raccoglie le note più disparate. A dire il vero, secondo me, più che mancargli una direzione artistica precisa a livello sonoro (cosa che condivide con altri lavori) e concettuale (certe cose non si fanno da Kid A), gli manca forse la lucidità nel fare una cernita fondamentale, un'impalcatura più netta su cui basarsi. Rimane un diario, o come scrisse qualcuno, un' appendice; un'appendice sonora e di concetto, a cui si intreccia un approccio abbastanza manieristico, che è forza e limite del lavoro. E' un disco che afferma e nega se stesso, frutto probabilmente di un periodo creativo a tratti maturo, a tratti travolto da cose più grandi di lui; 7

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...