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Del perche' Spotify "fa male"


@li

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33 minutes ago, Valderrama said:

"Non possiamo cambiare il mondo, ma possiamo e dobbiamo creare delle isole felici"

Concordo.

Bel video, grazie @Lacatus :clapclap:

Lo integro con la prima parte del suddetto video:

https://www.youtube.com/watch?v=p4FvM8H9EEQ

 

Figurati,

rimpiango i bei tempi in cui il nostro Thom (e Nigel) resistevano a Spotify, specialmente quando Tomorrow's Modern Boxes sbarcò su Bandcamp. Poi arrivò A Moon Shaped Pool su Spotify e si tornò alla cruda realtà. E vabbe'... pazienza...

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5 hours ago, Lacatus said:

Montemagno e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz

 

Davvero interessante…Montemagno riesce sempre a tirare fuori il meglio dall’intervistato. Quanto capisco il disagio di Godano nell’essere artista in in epoca così lontana dagli anni 90…

Dobbiamo rassegnarci al fatto oramai siamo noi i vecchi, esattamente come lo erano all’epoca i nostri genitori…

Sul fatto che i Maneskin diano un impulso alla rinascita del rock italiano ce ne passa…più che altro mi sembra di sentire un inizio di crisi della Trap, non fa più presa sulle classifiche come prima…

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52 minutes ago, OKPC_82 said:

Sul fatto che i Maneskin diano un impulso alla rinascita del rock italiano ce ne passa…più che altro mi sembra di sentire un inizio di crisi della Trap, non fa più presa sulle classifiche come prima…

Anche se rischio di andare un po' off topic vorrei dire la mia su questo: secondo me i Maneskin fanno rock ma non sono rock. Cioè stilisticamente fanno rock, perché riprendono lo stile musicale del rock, ma finisce lì, perché il rock è la musica di un'altra generazione (sono d'accordo con te quando dici: ora siamo noi i vecchi) che non è certo la generazione dei Maneskin. Come tutti i generi musicali il rock non è solo stile musicale, ma un fenomeno culturale, che nello specifico è legato a fenomeni di ribellione sociale che nella generazione zeta non esistono affatto, anzi, nella fattispecie il rock dei Maneskin fa da collante tra la generazione più giovane e quella più vecchia, quindi l'esatto contrario di quello che è stato il rock nel passato come fenomeno di rottura tra le generazioni dei Baby Boom e X con le generazioni precedenti: per intenderci, mia madre non aveva nulla in comune con suo padre o sua madre e il fatto che ascoltasse rock (Rolling Stones soprattutto), come tanti altri della sua generazione, la contrapponeva ai propri genitori anche dal punto di vista musicale.

Ecco perché, a mio avvio, non si può parlare di rinascita del rock italiano.

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  • 6 months later...

"Il futuro sarà un mucchio di schegge musicali che viaggeranno tutte in direzioni diverse a partire dagli anni sessanta. [...] 'Che musica ti piace?' diventerà una domanda deliziosamente divisiva e pericolosa. E le vecchie stelle unificatrici come Madonna e Michael Jackson saranno viste come le ultime del loro genere, monoliti globali, reliquie di un'era di capitalismo monopolistico che è stata fatta a pezzi."

Momus, 1992.

https://en.wikipedia.org/wiki/Momus_(musician)

Profetico.

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14 minutes ago, Valderrama said:

"Il futuro sarà un mucchio di schegge musicali che viaggeranno tutte in direzioni diverse a partire dagli anni sessanta. [...] 'Che musica ti piace?' diventerà una domanda deliziosamente divisiva e pericolosa. E le vecchie stelle unificatrici come Madonna e Michael Jackson saranno viste come le ultime del loro genere, monoliti globali, reliquie di un'era di capitalismo monopolistico che è stata fatta a pezzi."

Momus, 1992.

https://en.wikipedia.org/wiki/Momus_(musician)

Profetico.

Bellissimo :prego:

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  • 3 weeks later...
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11 hours ago, The_Tourist said:

Ma YouTube music è stata installata da qualcuno? 

Mai usato per protesta.

Ho usato per anni e anni il fantastico "Google Play Music", poi hanno deciso di toglierlo da mezzo e di rimpiazzarlo proprio con Youtube Music (che è castrato in molte cose rispetto a Google Play Music).

Vabbé :faniente:

 

 

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31 minutes ago, Valderrama said:

Mai usato per protesta.

Ho usato per anni e anni il fantastico "Google Play Music", poi hanno deciso di toglierlo da mezzo e di rimpiazzarlo proprio con Youtube Music (che è castrato in molte cose rispetto a Google Play Music).

Vabbé :faniente:

 

 

Io ho tidal e sono felice della mia scelta. 

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On 8/1/2022 at 10:53 AM, Valderrama said:

296053851-10162076521869899-216534996081

:vomito:

 

http://cdn.statcdn.com/Infographic/images/normal/4713.jpeg4713.jpeg

Spotify e lo streaming hanno letteralmente salvato l'industria musicale.. Credo ci sia molta disinformazione su questi numeri.

Come si arriva quelle cifre bassissime, per es. su Spotify Premium:

* 10 dollari/euro al mese
* di cui 6 vanno alle record labels per i diritti di master recording (circa 1 per publishing, il resto e' margine operativo di Spotify... business model terribile perche' e' tutto costi variabili quindi nessuna economia di scala)
* ipotizza 35 ore al mese di ascolto che so essere un numero accurato
* un ascolto medio a canzone e' circa 3 minuti (considera che Spotify paga per ogni ascolto superiore ai 15 secondi) quindi: 35*60/3=700 canzoni ascoltate in media in un mese che generano un pagamento
* $6 / 700 = $0.009

... che e' tre volte tanto quello che e' riportato in quella tabella perche' quel 0.003 e' una media tra abbonati e utenti che usano la pubblicita' (che genera ricavi per stream molto inferiori come si vede dal numero di YouTube Music, che e' quasi tutto con pubblicita')
 

Credo che un aumento di prezzi per Spotify con l'inflazione attuale sia piu' che dovuto. Ma come si vede dal grafico di sopra l'alternativa era la pirateria che paga zero agli artisti.

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27 minutes ago, CutToShreds said:

 

http://cdn.statcdn.com/Infographic/images/normal/4713.jpeg4713.jpeg

Spotify e lo streaming hanno letteralmente salvato l'industria musicale.. Credo ci sia molta disinformazione su questi numeri.

Come si arriva quelle cifre bassissime, per es. su Spotify Premium:

* 10 dollari/euro al mese
* di cui 6 vanno alle record labels per i diritti di master recording (circa 1 per publishing, il resto e' margine operativo di Spotify... business model terribile perche' e' tutto costi variabili quindi nessuna economia di scala)
* ipotizza 35 ore al mese di ascolto che so essere un numero accurato
* un ascolto medio a canzone e' circa 3 minuti (considera che Spotify paga per ogni ascolto superiore ai 15 secondi) quindi: 35*60/3=700 canzoni ascoltate in media in un mese che generano un pagamento
* $6 / 700 = $0.009

... che e' tre volte tanto quello che e' riportato in quella tabella perche' quel 0.003 e' una media tra abbonati e utenti che usano la pubblicita' (che genera ricavi per stream molto inferiori come si vede dal numero di YouTube Music, che e' quasi tutto con pubblicita')
 

Credo che un aumento di prezzi per Spotify con l'inflazione attuale sia piu' che dovuto. Ma come si vede dal grafico di sopra l'alternativa era la pirateria che paga zero agli artisti.

No ma figurati, ho poco da obiettare su ció che hai scritto (anche perché tu ci hai lavorato, a differenza mia :D), ma, per quel poco che posso intuire, $0.009 dollari per stream per un/una qualsivoglia artista/band minore che non ha né una visibilitá né un successo nel proprio paese (figurarsi europeo o mondiale) resta davvero poca roba, un guadagno misero che permette davvero a pochi di emergere e di vivere di musica al mondo, non Italia.

Hai detto benissimo, lo streaming ha salvato l'industria musicale, non gli artisti, non chi fa musica.

Poi permettimi, ma realizzare che proprio Napster (!) pagava di piú rispetto a quanto fanno Spotify e agli altri servizi oggi fa un po' ridere :lol:

Chissá se i Metallica se la prenderebbero con Napster oggi, se esistesse ancora :laugh:

In sostanza, l'avvento della pirateria a fine anni '90 ha messo in crisi l'industria musicale, come tutti ben sappiamo. Ma perché pensare che questo sia stato un male? :uhm:

Sia prima della pirateria che con l'avvento dello streaming, le grandi etichette internazionali continuano a fare il bello e cattivo tempo, lasciando le briciole agli artisti, a meno che questi ultimi non abbiano risonanza almeno nazionale.

E a me, personalmente, questo continua a non piacere.

Il musicista, a qualsiasi latitudine, continua ad essere sfruttato e mal pagato, purtroppo.

Ancora oggi.

 

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  • 3 weeks later...
On 8/2/2022 at 8:51 PM, The_Tourist said:

Io ho tidal e sono felice della mia scelta. 

https://www.sound-scape.it/guida-definitiva-alla-musica-streaming/

https://www.sound-scape.it/amazon-music-hd-streaming-hires-quanto-costa/

Tidal e Amazon Music Unlimited sono le migliori piattaforme di musica in streaming in circolazione, assolutamente. Se la giocano loro due.

Io ho scelto il servizio di Amazon solo perché costa meno (soprattutto l'abbonamento annuale), altrimenti mi sarei abbonato a Tidal :ok:

 

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6 minutes ago, Valderrama said:

Io ho scelto il servizio di Amazon solo perché costa meno (sopratutto l'abbonamento annuale), altrimenti mi sarei abbonato a Tidal

Ho scelto tidal perché sulle proposte meno mainstream vince rispetto a Amazon. Anche se quello nuovo di Sam Prekop e John Mcentire non l'ho ancora trovato mentre su spotify c'è.

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1 minute ago, The_Tourist said:

Ho scelto tidal perché sulle proposte meno mainstream vince rispetto a Amazon. Anche se quello nuovo di Sam Prekop e John Mcentire non l'ho ancora trovato mentre su spotify c'è.

Questo è verissimo, peró io sono solito comperare cd audio fisici su Amazon e quando li compro, in attesa che mi arrivino a casa, Amazon me li rende subito disponibili per l'ascolto sulla piattaforma streaming in "Autorip". Dunque se compro sul sito il cd fisico/vinile di artisti/band poco o nulla mainstream (e di solito su Amazon ci trovi il mondo in vendita), 2 minuti dopo li posso subito ascoltare sull'app di Amazon Music Unlimited.

Un vantaggio non da poco per chi è "collezionista" :faniente:

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39 minutes ago, Valderrama said:

Questo è verissimo, peró io sono solito comperare cd audio fisici su Amazon e quando li compro, in attesa che mi arrivino a casa, Amazon me li rende subito disponibili per l'ascolto sulla piattaforma streaming in "Autorip". Dunque se compro sul sito il cd fisico/vinile di artisti/band poco o nulla mainstream (e di solito su Amazon ci trovi il mondo in vendita), 2 minuti dopo li posso subito ascoltare sull'app di Amazon Music Unlimited.

Un vantaggio non da poco per chi è "collezionista" :faniente:

Questo è decisamente un plus, infatti quelle poche volte che acquisto vinili su Amazon(*) mi arriva la notifica che mi è stato reso disponibile.

 

(*)Stamattina dopo eoni mi è arrivata notifica che The argument dei Fugazi era nuovamente disponibile all'acquisto, preso al volo. Erano le 6:30. 

:band:

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