Jump to content

Anno musicale


Wanderer

Recommended Posts

On 7/11/2016 at 10:13 AM, jimy84 said:

 

guarda, io ho ri-ascoltato tutto tantissimo. mi sono fissato per un po' sui dischi anni '80 che ho sempre snobbato, e ho scoperto che ad esempio Scary Monster e Let's Dance sono due disconi. Station to station io lo amo da sempre (è anche nella colonna sonora di Christiane F.) , Lodger e Young Americans sono proprio dei classici.

Grazie ragazzi, quando leggo di giovani che ascoltano e apprezzano il mio Bowie, mi emoziono moltissimo  :wub:

Link to comment
Share on other sites

On 4/11/2016 at 4:46 PM, On a Friday said:

Bello questo topic. Quest'anno ho ascoltato molta musica, di vari generi:

- Verso gennaio-Febbraio, attraversando un periodo di studio di poliritmi con la batteria, ho ascoltato tantissimo Fela, tanto Bob Marley e in generale tanto reggae. Sono caduto anche in un bel periodo Clash, che era un pochino di tempo che non ascoltavo. E' stato anche un periodo di lutto, e in quel periodo, volendomi male, c'è stato molto Blackstar di Bowie;

- Poi sono entrato in una fase Radiohead pesantissima, ho ascoltato tantissimo TKOL, OK Computer e Hail to the thief ( e anche The Eraser e TMB), questo fino all'uscita di A Moon Shaped Pool che ha monopolizzato i miei ascolti per circa 2 mesi (alternandolo solo a James Blake e Massive Attack);

-Nel corso dell'anno ho recuperato svariati album di nomi piuttosto grossi che non avevo mai ascoltato: PJ Harvey, Nick Cave, Bon Iver (grazie scatters!)

- Durante lo studio ed i miei lunghissimi progetti ho ascoltato un po di Ambient, e tanto Jazz: Max Roach, Weather report, Herbie Hancock, Doroty Ashby (che ho conosciuto grazie a Laca che ha postato quel capolavoro incredibile di cui sopra). Inoltre ho intrapreso il filone Kraut (ho ascoltato Can, Neu, Faust e sono finito di nuovo ai Krafterk, ma senza purtroppo andare troppo a fondo)

Trasversale ad ogni periodo è stata la musica elettronica, che ho ascoltato continuamente: Nicolas Jaar, Floating Points, Andy Stott, Forest Swords, Moderat, Mark Pritchard, Francis Harris.

Ho ascoltato pochissima musica italiana (Die credo sia il secondo album più ascoltato di quest'anno per me, Wow dei Verdena, i Calibro 35 ,recentemente Was-Sunday e un pochino di Guccini). Proposito vero: farmi una cultura più solida su tutta la musica brasiliana.

L'unica scoperta che credo di aver fatto è stato Andy Shauf.

Ah, non credo di avere mai ascoltato una volta i Portishead quest'anno:faniente:

Mi sa che ti sei dimenticato di citare i Thin Lizzy :rolleyes::laugh:

Link to comment
Share on other sites

13 hours ago, NewInventionHelp said:

oh io se c'è musica fatico addirittura a leggere un fumetto!!! figuriamoci a studiare... complimenti @On a Friday con tutto quel ben di dio poi. 

Eh be, grazie. Ma chiarisco: mica quando son li che studio e ripeto nel vero senso del termine sto ad ascoltare musica. Solo che la mia università prevede una buona parte di lavoro sotto forma di progetti, esercitazioni, roba del genere. Ecco, in quei casi sono perso senza musica;)

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...
On 18/11/2016 at 11:40 AM, On a Friday said:

Eh be, grazie. Ma chiarisco: mica quando son li che studio e ripeto nel vero senso del termine sto ad ascoltare musica.

io invece lo faccio anche in questo caso, ovviamente solo musica a volume "Brian Eno" e dischi perlopiù tranquilli:P

 

Il mio 2016 musicale: ero partito con la bellissima idea di segnarmi i dischi che ascoltavo man mano durante l'anno, poi ad parile ho abbandonato l'idea..

comunque è stato l'anno della scoperta kraut e bowiesca in inverno, assolutamente. Poi ovviamente tanto jazz, ma poi ho avuto una virata ad ascoltare solo cose recenti uscite in questi anni per farmi un'idea della scena contemporanea: sono stufo di ascoltare la musica dei miei genitori:P A fine anno ho cercato di approfndire maggiormente la musica elettronica. 

Il disco dell'anno per me è stato "Zuckerzeit" dei Cluster!

 

Link to comment
Share on other sites

  • 8 months later...

Sto iniziando a riflettere sul mio anno musicale: che cosa ho ascoltato di più nel corso di questo 2017? Che direzione hanno preso i miei gusti?

Beh mi sto accorgendo che sto per entrare in una nuova fase: comincio a sentirmi nauseato dalla moda delle sonorità anni '80, che pure avevo salutato con entusiasmo fin dal 2009 quando uscì Psychic Chasms dei Neon Indian... ma ora basta... Spero che la moda cambi, che vengano ripescate altre sonorità, magari del periodo 1988-1994, acid-house, madchester sound, brit-pop, ma anche unplugged, tutti generi che sto recuperando nei miei ascolti ultimamente.

Dunque mi sta stancando la moda "anni ottanta", ma mi sta stancando, devo dire, anche l'elettronica, soprattutto quella minimalista. Mi sono un po' rotto della musica fondata su loop e campioni, tant'è che trovo fastidioso da ascoltare perfino un disco-capolavoro come Die, proprio per via degli arrangiamenti condizionati dal metodo di composizione in cui tutto è subordinato al campionatore. Quest'anno è anche il primo anno in cui ho ascoltato pochissimo The King Of Limbs, per esempio.

I dischi usciti quest'anno che mi hanno entusiasmato di più sono Fa Niente di Giorgio Poi, Pulviscolo di Colombre e Uomo Donna di Laszlo De Simone, accomunati tutti da un metodo di composizione/arrangiamento/registrazione molto più diretto e fresco, senza fronzoli (Colombre non ha utilizzato click-track, addirittura), ma anche un disco "barocco" come Painted Ruins dei Grizzly Bear.

Per il resto non ho seguito un filone musicale preciso, ho proseguito con le esplorazioni dello scorso anno: world music, funky... musica molto caratterizzata da ritmica e bassi.

Link to comment
Share on other sites

  • 6 months later...

Riflessione dopo il primo quadrimestre 2018: ribadisco che...

On 16/10/2017 at 7:37 PM, Lacatus said:

Beh mi sto accorgendo che sto per entrare in una nuova fase: comincio a sentirmi nauseato dalla moda delle sonorità anni '80, che pure avevo salutato con entusiasmo fin dal 2009 quando uscì Psychic Chasms dei Neon Indian... 

in più sto iniziando a provare un rigetto pure per la scena indie-pop italiana, che invece nel 2017 aveva monopolizzato i miei ascolti. Questa tendenza è forse la più grande novità di questo anno, per me.

Detto ciò, gli ascolti di questa prima parte del 2018 infatti sono stati: tantissimo jazz, Coltrane, Cherry (Brown Rice e Hear And Now), Sun Ra, Sanders, lady Coltrane, ecc...insomma il solito jazz che apprezzo da sempre, ma soprattutto Miles pre-Bitches Brew, che mi ha fruttato la scoperta dell'anno: In A Silent Way, disco capolavoro che avevo sempre ignorato e sottovalutato, mea culpa.

milesdavis_silentway.jpg

 Poi anche soul/funky/disco/world, che ormai dal 2015 sono stabilmente nei miei ascolti principali e (novità novità), musica italiana anni '70: Battiato (Feuts, Pollution, Aries, Clic), e quelli politicizzati tipo Finardi (Sugo e Diesel soprattutto), De Gregori (omonimo e Pecora), Venditti (Lilly), De André, Gaetano, ecc... Ma soprattutto Area, che sono un po' il fulcro di tutte le varie tendenze musicali che seguo attualmente, visto che coniugano jazz, funky, world, cantautorato politicizzato e musica sperimentale.

 

Link to comment
Share on other sites

  • 1 year later...

non so dove postarlo e lo metto qua. recentemente sto ascoltando tantissimo i Mazzy Star, il primo gruppo di Hope Sandoval. sono quasi sicuro che se non li conosce piaceranno molto a @echoes - ma in realtá a chiunque ha delle orecchie direi. dream pop californiano primi anni 90, lei ha una voce che mi fa impazzire (per intenderci, é quella di The Spoils, @Wanderer )

per descriverli brevemente: il filo d´oro tra cocteau twins e beach house.

 

 

 

 

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, echoes said:

@jimy84 e @pandroid ma per chi mi avete preso? :martel:

Il loro disco più famoso, quello del 1993 che è l'unico che conosco, è un capolavoro.

Aho ho scritto “SE non li conosce”. :(

Sempre il solito bulletto da tastiera :bud_uff:

 

comunque ho messo un pezzo dal primo e uno dal secondo album. Merita anche il secondo, anzi, forse mi piace di più. 

Link to comment
Share on other sites

  • 1 year later...
On 11/23/2015 at 10:02 PM, Wanderer said:

Oggi mi è venuta in mente l'idea per questo topic:

dato che oramai l'anno si sta per chiudere, sarebbe bello sapere cosa ogni scatter ha ascoltato durante quest'anno: potrebbe essere un buono spunto per imbeccarsi reciprocamente su qualche artista..

Io quest'anno sono partito ascoltato molto ambient, ho ascoltato molto jazz (ovviamente :marameo: ), ho avuto un periodo kraut, sono partito per De André ho scoperto debussy e poi ancora ambient :laugh:

Cose e dischi che ho scoperto quest'anno, tra quelli che mi ricordo così a getto: Taylor Deupree e l' ambient elettroacustico della 12k records, i dischi di Alva Noto e Sakamoto per la Raster Noton, i due Cluster & Eno, Tim Hecker, Iosonouncane, tutto De André, Duke Ellington, molte cose di Mingus, Brian Blade & The Fellowship, Andrew Hill, i Beak, Faust e Can, Arturo Benedetti Michelangeli e Debussy.

Più bella scoperta dell'anno: Debussy Préludes primo libro (Michelangeli)

https://www.youtube.com/watch?v=0zM58NQuquU

Questo topic, anche se poco frequentato, mi è sempre piaciuto perché permette di parlare della musica che abbiamo ascoltato durante l'anno a prescindere dalla musica effettivamente pubblicata durante l'anno. In un annata così deludente come il 2020 questo topic poi calza a pennello.

Dunque che musica ho ascoltato quest'anno? 

-inverno: Bugo prima maniera (Golia e Melchiorre), Blur del periodo "low-fi" (omonimo del 1997, 13), Graham Coxon solista (The Sky Is Too High), Pavement

-primavera: John Coltrane (Om)

-estate: Cristiano Godano (Mi Ero Perso Il Cuore)

-autunno: Sonic Youth (Sister, Daydream Nation), My Bloody Valentine (You Made Me Realise, Isn't It Anything), Meat Puppets (II, Up On The Sun), REM (Monster), scena underground soprattutto USA e italiana dalla fine degli anni '80 a metà anni '90. 

Quindi un ritorno delle chitarre al potere, alla musica disturbata e sdrucita della mia adolescenza, che in realtà era già cominciato nell'autunno 2019 quando ho ripescato gli eroi italiani della mia adolescenza grugettara e rock (CSI, CCCP, Marlene Kuntz, Disciplinatha, Ustmamò, Yo Yo Mundi, ecc).
Questo è stato anche il primo anno in cui mi sono allontanato dalla musica world, che dal 2014-15 in poi aveva preso il sopravvento nei miei gusti, tanto che sono rimasto quasi indifferente alla pubblicazione del nuovo disco di Gaslamp Killer, per esempio. Ho ascoltato anche pochissimo indie-pop italiano, altro genere che nel 2016-2019 imperversava tra i miei ascolti.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.

×
×
  • Create New...