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La Batteria, il Philip Selway, Eccetera...


Lacatus

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33 minutes ago, Wanderer said:

THE KING OF LIMBS - LOOP REVIEW (:lol:)

 

Premessa importante: nel disco non credo ci sia una nota di batteria suonata, sono tutti loop (contrariamente a quanto pensavo durante i primi ascolti di questo disco), quindi di loop parleremo, non di batteria e quindi i suoni che si trovano vanno tutti messi in quest'ottica...

(faccio le prime 4)

 

Bloom

Il discorso per "Bloom" è abbastanza semplice: c'è una cellula ritmica che si ripete dall'inizio alla fine del brano, che poi dal vivo sarebbe quella che esegue Jonny. Le parti di Phil/Clive qui non sono presenti. Il tempo è una figura "squadrata" e abbastanza marziale sul rullante (o almeno trasponibile sul rullante per farla simile): notare che alla fine negli ultimi colpi si doppia con qualcosa di più scuro e basso - dal vivo un tom (in effetti Jonny la fa cosi). Il loop poi si arricchisce di piccoli ricami di elettronica che ne aggiungono qualche sfumatura in più, ma di base la figura è una. Il riferimeto più immediato che mi è venuto in mente ascoltandola sono quelle figure abbastanza tipiche delle "squadre" di percussionisti del centrafrica, dove in 20/30 ma anche 50 suonano tutti lo djembè (strumento a percussione originario della costa occidentale - Senegal, Guinea, Costa D'Avorio). In queste "ensemble" solitamente viene scelta una persona sola che "chiama" la figura ritmica che poi tutti gli altri eseguiranno insieme. Ovviamente è solo una suggestione, ma Bloom m'ha ricordato alcune di queste figure tipiche. Il basso agisce come strumento melodico.

Morning Mr. Magpie

Il tempo si basa su un loop di charleston abbastanza spezzettato e scattoso, con il rullante a dare il tempo. In realtà il charleston non è uno, ma sono due; se notate all'estrema sinistra si sentono sempre due colpi di charlie ogni battuta che si incastrano e sovrappongono con il ritmo principale. Nella parte centrale ci sono dei loop ritmici a tenere su l'impalcatura della parte, con le chitarre che man mano si inseriscono; sopra questi loop si inserisce un altro loop che pare imitare i suoni di bordo del rullante. Il pezzo poi si ripete salvo che ad un certo punto (prima dell'ultimo ritornello) dove per qualche secondo al loop di charlie si unisce un altro loop di "piatti" riverberati. Nel finale altro loop si unisce al tempo sul charlie rullante, e si posiziona "sotto", ma con suoni secchissimi, quasi a richiamare quelli del cambio centrale.  Ritmicamente è un pezzo che mi rimanda tanto ai Talking Heads; ed è sicuramente la cosa più funky fatta dai nostri...ma anche qui ai sapori nostrani si inserisce un qualche rimando al sud america (per quanto loopato). Bello il contrasto tra ritmica fredda e basso caldo e portante. Interessante notare come la batteria sia molto spostata sulla sinistra e il centro sinistra, non si sposta quasi mai sul canale destro.

Little By Little

Sicuramente questa è più difficile da analizzare, perchè fatta su tanti strati, non tutti distinguibili. Partendo dall' "alto" il primo suono che si nota è questo "muro" di percussioni loopate - dove per percussioni intendo proprio percussioni non batteria - che paiono sonagli, cembali, shaker, ovviamente tutti con un suono non naturale. Nel mezzo a scandire il ritmo c'è un rullante che accenta sul levare dell'uno e del tre. Interessante però notare che il rullante ogni tot sparisce (come quando entra Thom), lasciando il ritmo quasi sospeso per aria, salvo poi ripartire e dare di nuovo ritmo al brano. Un bell'effetto. Nel ritornello si aggiungono ancora suoni che paiono di spazzole sul rullante, con l'accento però ancora dato con la "bacchetta" (ovviamente tutto a loop eh!). In mezzo a sto marasma appare anche un charlie nella seconda strofa, anche qui con un andamento molto spezzato, a contrappunto sulle percussioni molto lineari e piene. Nel cambio rimangono solo le percussioni con il loop di cassa. Per tutto il brano c'è comunque sempre anche una cassa che agisce da contrappunto sotto il rullante. Nel finale il ritornello con la comparsa di nuovo del charlie e quello che è forse uno degli effetti più riusciti: il tempo che rimane sospeso nel primo "Little By Little" cantanto da thom con il rullante che sparisce e la canzone che si abbassa di dinamica (sotto si sente anche un bel loop di guiro cubano); il rullante poi riappare nel secondo verso a ridare ritmo definitivo al pezzo, che si conclude. Ritmicamente il pezzo se volessivo trasporlo su batteria potrebbe richiamare sia una samba che un son cubano, o comunque un latin, in generale. Propenderei più per il son, perchè se lo suonassimo sopra, per quanto gli accenti ovviamente non corrispondano perfettamente, l'andamento gli somiglia. Radiohead to Cuba!

Feral

Il discorso è abbastanza simile a Bloom: c'è un loop che si ripete per tutto il pezzo, diviso tra charlie,cassa e rullante (ci sono anche dei piccoli clip negli accenti che non so che siano); gni tanto affiora qualche colpo di tom qua e la. La cosa interessante è che ogni tanto il loop si alza di dinamica e in quel momento sembra sdoppiarsi; il rullante rivela sotto un'altral inea di rullante, il charlie un'altra linea di charlie. Sono perfettamente identiche, solo che a volte non sono sovrapposte perfettamente, facendo scoprire il "trucco". Bello lo stacco di pochi secondi in cui sparisce il rullante e rimane solo il charleston che però anche qui..pare un charleston suonato a quattro mani! Il tempo è una samba brasiliana, su questo non ho tanti dubbi. Nel finale rimane solo la cassa con un altro piccolo loop sul canale destro. 

:o:prego:

Mi toccherà riascoltarle a breve con il tuo scritto bene a portata. Bel lavoro, complimenti!

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4 hours ago, Wanderer said:

THE KING OF LIMBS - LOOP REVIEW (:lol:)

 

Premessa importante: nel disco non credo ci sia una nota di batteria suonata, sono tutti loop (contrariamente a quanto pensavo durante i primi ascolti di questo disco), quindi di loop parleremo, non di batteria e quindi i suoni che si trovano vanno tutti messi in quest'ottica...

(faccio le prime 4)

 

Bloom

Il discorso per "Bloom" è abbastanza semplice: c'è una cellula ritmica che si ripete dall'inizio alla fine del brano, che poi dal vivo sarebbe quella che esegue Jonny. Le parti di Phil/Clive qui non sono presenti. Il tempo è una figura "squadrata" e abbastanza marziale sul rullante (o almeno trasponibile sul rullante per farla simile): notare che alla fine negli ultimi colpi si doppia con qualcosa di più scuro e basso - dal vivo un tom (in effetti Jonny la fa cosi). Il loop poi si arricchisce di piccoli ricami di elettronica che ne aggiungono qualche sfumatura in più, ma di base la figura è una. Il riferimeto più immediato che mi è venuto in mente ascoltandola sono quelle figure abbastanza tipiche delle "squadre" di percussionisti del centrafrica, dove in 20/30 ma anche 50 suonano tutti lo djembè (strumento a percussione originario della costa occidentale - Senegal, Guinea, Costa D'Avorio). In queste "ensemble" solitamente viene scelta una persona sola che "chiama" la figura ritmica che poi tutti gli altri eseguiranno insieme. Ovviamente è solo una suggestione, ma Bloom m'ha ricordato alcune di queste figure tipiche. Il basso agisce come strumento melodico.

Morning Mr. Magpie

Il tempo si basa su un loop di charleston abbastanza spezzettato e scattoso, con il rullante a dare il tempo. In realtà il charleston non è uno, ma sono due; se notate all'estrema sinistra si sentono sempre due colpi di charlie ogni battuta che si incastrano e sovrappongono con il ritmo principale. Nella parte centrale ci sono dei loop ritmici a tenere su l'impalcatura della parte, con le chitarre che man mano si inseriscono; sopra questi loop si inserisce un altro loop che pare imitare i suoni di bordo del rullante. Il pezzo poi si ripete salvo che ad un certo punto (prima dell'ultimo ritornello) dove per qualche secondo al loop di charlie si unisce un altro loop di "piatti" riverberati. Nel finale altro loop si unisce al tempo sul charlie rullante, e si posiziona "sotto", ma con suoni secchissimi, quasi a richiamare quelli del cambio centrale.  Ritmicamente è un pezzo che mi rimanda tanto ai Talking Heads; ed è sicuramente la cosa più funky fatta dai nostri...ma anche qui ai sapori nostrani si inserisce un qualche rimando al sud america (per quanto loopato). Bello il contrasto tra ritmica fredda e basso caldo e portante. Interessante notare come la batteria sia molto spostata sulla sinistra e il centro sinistra, non si sposta quasi mai sul canale destro.

Little By Little

Sicuramente questa è più difficile da analizzare, perchè fatta su tanti strati, non tutti distinguibili. Partendo dall' "alto" il primo suono che si nota è questo "muro" di percussioni loopate - dove per percussioni intendo proprio percussioni non batteria - che paiono sonagli, cembali, shaker, ovviamente tutti con un suono non naturale. Nel mezzo a scandire il ritmo c'è un rullante che accenta sul levare dell'uno e del tre. Interessante però notare che il rullante ogni tot sparisce (come quando entra Thom), lasciando il ritmo quasi sospeso per aria, salvo poi ripartire e dare di nuovo ritmo al brano. Un bell'effetto. Nel ritornello si aggiungono ancora suoni che paiono di spazzole sul rullante, con l'accento però ancora dato con la "bacchetta" (ovviamente tutto a loop eh!). In mezzo a sto marasma appare anche un charlie nella seconda strofa, anche qui con un andamento molto spezzato, a contrappunto sulle percussioni molto lineari e piene. Nel cambio rimangono solo le percussioni con il loop di cassa. Per tutto il brano c'è comunque sempre anche una cassa che agisce da contrappunto sotto il rullante. Nel finale il ritornello con la comparsa di nuovo del charlie e quello che è forse uno degli effetti più riusciti: il tempo che rimane sospeso nel primo "Little By Little" cantanto da thom con il rullante che sparisce e la canzone che si abbassa di dinamica (sotto si sente anche un bel loop di guiro cubano); il rullante poi riappare nel secondo verso a ridare ritmo definitivo al pezzo, che si conclude. Ritmicamente il pezzo se volessivo trasporlo su batteria potrebbe richiamare sia una samba che un son cubano, o comunque un latin, in generale. Propenderei più per il son, perchè se lo suonassimo sopra, per quanto gli accenti ovviamente non corrispondano perfettamente, l'andamento gli somiglia. Radiohead to Cuba!

Feral

Il discorso è abbastanza simile a Bloom: c'è un loop che si ripete per tutto il pezzo, diviso tra charlie,cassa e rullante (ci sono anche dei piccoli clip negli accenti che non so che siano); gni tanto affiora qualche colpo di tom qua e la. La cosa interessante è che ogni tanto il loop si alza di dinamica e in quel momento sembra sdoppiarsi; il rullante rivela sotto un'altral inea di rullante, il charlie un'altra linea di charlie. Sono perfettamente identiche, solo che a volte non sono sovrapposte perfettamente, facendo scoprire il "trucco". Bello lo stacco di pochi secondi in cui sparisce il rullante e rimane solo il charleston che però anche qui..pare un charleston suonato a quattro mani! Il tempo è una samba brasiliana, su questo non ho tanti dubbi. Nel finale rimane solo la cassa con un altro piccolo loop sul canale destro. 

Post da incorniciare! :prego:
Piccolo appunto: nel loop principale di Feral oltre a cassa, rullante e charlie ci sono maracas. 

Personalmente le cose più belle sono il loop "di Jonny" in Bloom, il loop di guiro cubano in Little By Little (mi fa schizzare), i tom in Feral: queste parti mi "emozionano" quanto un giro di basso, un tappeto di archi, un assolo, un acuto di Thom. Sarò strano io, ma le percussioni mi arrivano dritte alla pancia :)

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2 hours ago, Lacatus said:

Sarò strano io, ma le percussioni mi arrivano dritte alla pancia :)

La batteria e le percussioni sono uno strumento nobile quanto pianoforte/violini/archi/voce, non credo di doverlo specificare:P

Il ritmo è la prima cosa che l'uomo riconobbe al di fuori del suono puro;)

E' una cosa intrinseca in noi

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11 minutes ago, Wanderer said:

La batteria e le percussioni sono uno strumento nobile quanto pianoforte/violini/archi/voce, non credo di doverlo specificare:P

Il ritmo è la prima cosa che l'uomo riconobbe al di fuori del suono puro;)

E' una cosa intrinseca in noi

Chi ha paura del ritmo ha paura di scoprire il suo lato animale/naturale. Sotto sotto è questo che spaventa di The King Of Limbs...

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Quello che scrivi è molto vero. Non suono la musica, ma, causa figlio disabile, mi sono beccata, per lui, molti anni di sedute di musicoterapia...nel suo caso è stata usata principalmente la parte ritmica, soprattutto nei toni bassi, perché è quella che scende più in profondità, serve a risvegliare, a "far uscire"...

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@@li fenomeno!
ma continuo a non essere convinta!!! :D:D 

se googoli Tibetan Maracas ti escono foto di un altro strumento, che fra l'altro ne ho uno a casa!!! il tamburello con le palline (e anche di un paio di orecchini bellissimi ;) )

niente la saliera me la sono sognata io

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Just now, LiveAirSpace said:

@@li fenomeno!
ma continuo a non essere convinta!!! :D:D 

se googoli Tibetan Maracas ti escono foto di un altro strumento, che fra l'altro ne ho uno a casa!!! il tamburello con le palline (e anche di un paio di orecchini bellissimi ;) )

niente la saliera me la sono sognata io

si gugolato anche io e escono le maracas di Lotus Flower (e gli orecchini).

Quindi Clive mente sapendo di mentire. Correggiamo con "Salt shaker" ;)

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2 hours ago, @li said:

Setlist di Clive a Barcellona. @Wanderer

 

 

te l'ho mai detto che ti voglio bene, no?:wub::D

che chicca la setlist tecnica!

Eccola comunque

images?q=tbn:ANd9GcRPrgBapNI6wM4EVyRpncY

 

Certo che, a vista, la tibetan maraca dovrebbe fare il suono di uno shaker  - d'altronde fanno parte della stessa "famiglia", ovvero gli idiofoni - invece il suono che ho sentito io pareva più un cembalo...quindi non so se fosse clive a fare quel suono di cembalo che sentivo (e se non era lui..che suono faceva sta tibetan maraca?)

https://it.wikipedia.org/wiki/Shaker_(strumenti_musicali)

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