Jump to content

Visarno Arena, Firenze 14.06.2017


max [idioteque.it]

Recommended Posts

scusate ma sta storia che quelli come me che si fanno molti concerti (che poi sono 7-8 a tour e non cento, mille, duemila come dite voi) non apprezzano, o addirittura schifano i concerti come quello di ieri chi ve l'ha messa in testa?
e' ovvio che se si fa il paragone fra altre location, anche di festival, il Visarno perde. e' indubbio che l'organizzazione poteva funzionare meglio.
Cio' non toglie che i Radiohead abbiano suonato bene ed il concerto sia stato bello, con una bella atmosfera.

Poi se io vorrei Reckoner (neanche A Reminder) e Morning Bell, non e' perche' ho fatto una trentina di concerti in 20 anni! e' perche' mi piacciono e basta.
E facessero tutte le super hit che hanno, ma Present Tense e' un pezzone, e toglierla cosi' da un tour non ne capisco il motivo.

E sempre gusti personali, la nuova versione di Idioteque fa abbastanza schifo, suonata in qualsiasi venue e con qualsiasi pubblico.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 1.4k
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

40 minutes ago, Gasba said:

E poi i bei concerti non le fanno le scalette, ma il modo in cui vengono eseguite. 

Guarda io ho cominciato ad appassionarmi ai Radiohead nel 2000 perché facevano l'esatto contrario di quello che stanno facendo da un anno a questa parte: non pubblicavano singoli, video, ma blips, non facevano il tour per promuovere il disco, ma lo facevano PRIMA che uscisse il disco e quando venivano a Monza suonavano a Villa Reale e a Firenze in Piazza Santa Croce, non negli ippodromi/autodromi, e non gliene fotteva un cazzo di fare le hit, di accontentare ragazzini adoranti che li vedevano per la prima volta e si aspettavano di sentire Creep, High And Dry e Fake Plastic Trees: ti sbattevano in faccia inediti del calibro di Dollars And Cents, In Limbo, Everything In Its Right Place: guardavano avanti invece che indietro.

Quelli di ieri avranno interpretato col cuore il repertorio dei Radiohead, dando vita a un concerto memorabile, ma non sono più i "miei" Radiohead.

Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, Lacatus said:

non gliene fotteva un cazzo di fare le hit, di accontentare ragazzini adoranti che li vedevano per la prima volta e si aspettavano di sentire Creep, High And Dry e Fake Plastic Trees: ti sbattevano in faccia inediti del calibro di Dollars And Cents, In Limbo, Everything In Its Right Place: guardavano avanti invece che indietro.

Scusa Laca ma qui stiamo rasentando la follia: cioè, secondo voi la scaletta di ieri è stata una ruffianata per le nuove generazioni che non li avevano mai sentiti? Ma fatemi il piacere...

Un gruppo con 9 album alle spalle che ha una fanbase spropositata e ai limiti della maniacalità secondo voi ha bisogno di fare la scaletta "ruffiana"? 
A me quella di ieri è sembrata una scaletta DEGNA di un gruppo del genere, che ha suonato 25 pezzi, dico VENTICINQUE, da 9 album diversi (8 a dir la verità, ma forse meglio così) con pezzi che in Italia non si sentivano da anni (Let Down? Pyramid Song? Fake Plastic Trees?), suonati col cuore e che hanno toccato il cuore di TUTTI i presenti, compresa quella categoria di fan a cui dite di appartenere che li segue sin dagli anni '90 e che ha speso più di una lacrima per pezzi appena citati.

Apprezzo molto di più una scaletta con Let Down e Pyramid Song piuttosto che una scaletta con ripescaggi a random suonati così e così perché rispolverati in fretta e furia. Adoro le chicche come quelle che tirarono fuori nel 2012 (Orgy e Meeting in The Aisle tra tutte), ma se per ogni chicca di meno (suonata così e così) c'è un pezzo maestoso e grandioso come Let Down allora li ringrazio e me ne vedo due di concerti invece che uno solo.
 

Link to comment
Share on other sites

24 minutes ago, Lacatus said:

Guarda io ho cominciato ad appassionarmi ai Radiohead nel 2000 perché facevano l'esatto contrario di quello che stanno facendo da un anno a questa parte: non pubblicavano singoli, video, ma blips, non facevano il tour per promuovere il disco, ma lo facevano PRIMA che uscisse il disco e quando venivano a Monza suonavano a Villa Reale e a Firenze in Piazza Santa Croce, non negli ippodromi/autodromi, e non gliene fotteva un cazzo di fare le hit, di accontentare ragazzini adoranti che li vedevano per la prima volta e si aspettavano di sentire Creep, High And Dry e Fake Plastic Trees: ti sbattevano in faccia inediti del calibro di Dollars And Cents, In Limbo, Everything In Its Right Place: guardavano avanti invece che indietro.

Quelli di ieri avranno interpretato col cuore il repertorio dei Radiohead, ma non sono più i "miei" Radiohead.

Bei tempi quelli...

A titolo esemplificato, di seguito la scaletta di Salamanca, 7 Agosto 2002, tour pre uscita di Hail To The Thief. Impressionante, anche se si considera che molte di queste canzoni (ovvero tutte quelle di HTTT) al tempo erano inedite: 

  1. SETLIST:

    0:00 There There
    6:38 Scatterbrain
    10:40 Up On The Ladder
    14:33 We Suck Young Blood
    19:35 2+2=5
    23:11 Where I End And You Begin
    28:08 Sit Down. Stand Up.
    34:01 Just
    37:53 I Might Be Wrong
    44:40 The Thief
    50:53 You
    57:12 Big Ideas (56:04 False Start)
    1:01:07 Big Boots
    1:07:00 Exit Music
    1:12:11 Lucky
    1:17:03 A Punchup At A Wedding
    1:22:36 Fog
    1:24:30 Pyramid Song
    1:29:25 Paranoid Android
    1:35:46 Idioteque
    1:39:56 Everything In Its Right Place

    [Encore 1]
    1:49:14 The National Anthem
    1:54:44 Knives Out
    1:59:10 Talk Show Host
    2:03:54 How To Disappear Completely

    [Encore 2]
    2:13:04 Sail To The Moon
    2:17:54 Karma Police

Su youtube trovate pure l'audio: 

 

Link to comment
Share on other sites

vabbe c'è pure da dire che è chiaro che nel 2000 le setlist fossero diverse e ci fossero pezzi che oggi consideriamo chicche, c'erano meno album e nel tour degli anni di kid a suonavano brani di kid a, amnesiac ecc così come oggi suonano daydreaming e le altre, è inutile pensare nel dato anno c'era questa setlist con 5 pezzi da kid, 4 da amnesiac ecc, è ovvio che c'erano quei pezzi, quelli dopo ancora non li avevano creati.....

Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, SmashingHead said:

Bei tempi quelli...

A titolo esemplificato, di seguito la scaletta di Salamanca, 7 Agosto 2002, tour pre uscita di Hail To The Thief. Impressionante, anche se si considera che molte di queste canzoni (ovvero tutte quelle di HTTT) al tempo erano inedite: 

 

Quel tour del 2002 fu fenomenale :clapclap: Nel giro di nemmeno 2 anni abbiamo avuto Kid A, Amnesiac e il tour in Spagna e Portogallo con Hail To The Thief, ma ci pensi?
Questi erano i Radiohead!

Link to comment
Share on other sites

9 minutes ago, SmashingHead said:

Bei tempi quelli...

A titolo esemplificato, di seguito la scaletta di Salamanca, 7 Agosto 2002, tour pre uscita di Hail To The Thief. Impressionante, anche se si considera che molte di queste canzoni (ovvero tutte quelle di HTTT) al tempo erano inedite

 

Eh per forza, queste erano le date per "provare" Hail To The Thief dal vivo, lo fecero anche nel 2006 per provare i brani nuovi che sarebbero finiti su In Rainbows, anche lì un sacco di inediti e chicche, ma era tutto un altro tipo di show.
 

Contestualizzate anche un pochino questo tour: un album scritto e composto in un momento difficile, arrangiato e registrato senza pensarci troppo (lo ha detto Thom nell'intervista a Rolling Stone) e una reissue per i 20 anni del loro album più "famoso". 
Non vedo per cosa ci sia da scandalizzarsi.

Link to comment
Share on other sites

33 minutes ago, Lacatus said:

Guarda io ho cominciato ad appassionarmi ai Radiohead nel 2000 perché facevano l'esatto contrario di quello che stanno facendo da un anno a questa parte: non pubblicavano singoli, video, ma blips, non facevano il tour per promuovere il disco, ma lo facevano PRIMA che uscisse il disco e quando venivano a Monza suonavano a Villa Reale e a Firenze in Piazza Santa Croce, non negli ippodromi/autodromi, e non gliene fotteva un cazzo di fare le hit, di accontentare ragazzini adoranti che li vedevano per la prima volta e si aspettavano di sentire Creep, High And Dry e Fake Plastic Trees: ti sbattevano in faccia inediti del calibro di Dollars And Cents, In Limbo, Everything In Its Right Place: guardavano avanti invece che indietro.

Quelli di ieri avranno interpretato col cuore il repertorio dei Radiohead, dando vita a un concerto memorabile, ma non sono più i "miei" Radiohead.

Tutto questo dimostra soltanto che sei tu, e non i Radiohead, a vivere nel passato.

Link to comment
Share on other sites

Ragazzi, sono entrambe posizioni valide. E' abbastanza innegabile che in questo tour ci sia stata un impostazione più volta al suonare pezzi più noti, al recupero di canzoni classiche (anche perchè forse si sposavano meglio con il sound di amsp..) quando i radiohead ci avevano abituato ad un altro approccio.

Come è pure innegabile che il "nome" Radiohead è totalmente cambiato e la folla "oceanica" di ieri è una cartolina perfetta di questo..

Ci sono lati positivi e negativi in entrambe le scelte, anche io personalmente preferivo quando sembravano più liberi e meno guidati nella scelta dei pezzi e condizionati da fattori esterni, però dai anche ieri che è stato un concerto da hits, alla fine è stato un bel concerto, perchè diciamocelo hanno un repertorio da paura. E a chi si fa meno concerti può andare bene anche cosi. 

Poi che il loro approccio al live sia diverso mi sembra evidente, una volta una karma police non l'avrebbero mai sparata in quel modo e con cosi tanata frequenza; se questo è una fase pensata e studiata o se è un nuovo modus operandi lo scopriremo solo con il tempo. Mi sembrano molto più tranquilli, veramente.

 

Ma comunque valgono sempre il biglietto...l'importante è che non inizino a fare le cose tanto per (e fidatevi che di gruppi cosi ne ho visti diventare) ma per ora non sembra il loro caso, se li conosco un po'. 

 

Link to comment
Share on other sites

Just now, Gasba said:

Tutto questo dimostra soltanto che sei tu, e non i Radiohead, a vivere nel passato.

Ehm no, io vorrei vorrei venisse proseguito il discorso artistico, qui invece si sono proprio fermati: non sono in grado di suonare decentemente dal vivo oltre metà del nuovo disco e allora ripiegano sulle hits... Fai un po' tu... 

Link to comment
Share on other sites

Sono tornato a Milano ora, pronto per domani ;)

Per farvi capire come ho vissuto il concerto vi devo raccontare della mia giornata: 

Sveglia alle 5 a Milano, treno alle 7 e check in Hotel alle 9:30. Alle 10:15 sbaglio strada (viale del Visarno era chiuso...) e scopro non senza delusione che hanno cambiato ingresso. Ho capito che era il nostro perché ho riconosciuto @@li in pole position :laugh:

(ps. È stato un piacere fare due chiacchiere!) 

Sole mortale dalle 10:30 fino alle nuvole del tardo pomeriggio. Marta ora è scottatissima, io abbronzato :D

Durante le prime ore mi sono fatto amico il tizio della sicurezza. Non per secondi fini sia chiaro. Tant'è che ha fatto passare me, Marta e altri 2 che erano con noi nel primo gruppo. Quando hanno aperto i cancelli ero nella seconda ondata, ma con la corsa ne ho bruciati una ventina. Una cosa pazzesca non ne avete idea :D ... e mentre correvo ripensavo ai post ansiogeni qui su scatter mesi fa. 

Conquisto un posto in seconda fila bello tranquillo accanto a Miss Pearly (credo fosse lei), quindi a metà tra Ed e Thom. Questo posto si è rivelato (relativamente) sfigato all'inizio perché 4 persone sono svenute durante i Radiohead, e mentre le portavano via la gente se ne approfittava per infilarsi dove non c'era spazio. Comunque sia sono sopravvissuto e ho conquistato la transenna per la seconda metà del concerto. È la mia prima volta davanti davanti, ho pure scambiato una risata con ed :)

Quando è partita Airbag mi sono già visto tutta la scaletta davanti, ma non me ne poteva fregare di meno. Poi vedere Marta così emozionata mi esaltava di più. 

Let Down, Exit Music e 2+2=5 i miei momenti preferiti. Vabbè 25 pezzi, io sono uscito soddisfatto sotto questo punto di vista, l'ho vissuta proprio bene (è pure saltata Burn The Witch ahaha).

Ci sono stati i momenti folli, altri commoventi. Il resto l'avete già detto, tecnicamente fenomenali, l'umore alle stelle. L'atmosfera mi è piaciuta molto insomma. Il pubblico a tratti copriva proprio Thom, è vero. 

Insomma, solita camminata post concerto con la testa fra le nuvole e la faccia da ebete. Capitemi, è il mio terzo. 

Io uscendo dallo Zenith l'anno scorso ero cosciente che sarebbe stata una cosa irripetibile, e per me lo è. Ma ieri notte è stata una serata fantastica. 

Tornando oggettivi per un ultimo commento. Anche io sono un pochino intristito dalla fossilizzazione delle scalette e spero che domani di sentirne qualcuna nuova, ma ripeto, quella di ieri mi ha trovato soddisfatto. Non so il motivo di questo cambiamento, ne parleremo di sicuro...

 

Link to comment
Share on other sites

2 hours ago, Lacatus said:

Vero, però al prossimo giro mi devono fare non Kid B, non Kid Z, ma Kid Ω, cioè la cosa più avanti dell'avanti dell'avanti :alieno:

allora direi Kid :alieno:.

Link to comment
Share on other sites

1 hour ago, SmashingHead said:

 Bei tempi quelli...

A titolo esemplificato, di seguito la scaletta di Salamanca, 7 Agosto 2002, tour pre uscita di Hail To The Thief. Impressionante, anche se si considera che molte di queste canzoni (ovvero tutte quelle di HTTT) al tempo erano inedite: 

  1. SETLIST:

    0:00 There There
    6:38 Scatterbrain
    10:40 Up On The Ladder
    14:33 We Suck Young Blood
    19:35 2+2=5
    23:11 Where I End And You Begin
    28:08 Sit Down. Stand Up.
    34:01 Just
    37:53 I Might Be Wrong
    44:40 The Thief
    50:53 You
    57:12 Big Ideas (56:04 False Start)
    1:01:07 Big Boots
    1:07:00 Exit Music
    1:12:11 Lucky
    1:17:03 A Punchup At A Wedding
    1:22:36 Fog
    1:24:30 Pyramid Song
    1:29:25 Paranoid Android
    1:35:46 Idioteque
    1:39:56 Everything In Its Right Place

    [Encore 1]
    1:49:14 The National Anthem
    1:54:44 Knives Out
    1:59:10 Talk Show Host
    2:03:54 How To Disappear Completely

    [Encore 2]
    2:13:04 Sail To The Moon
    2:17:54 Karma Police

Su youtube trovate pure l'audio: 

 

Rientro dopo non so quanto tempo, solo perché c'ero in quella data a Salamanca e c'ero ieri. 

Il paragone è assurdo e improponibile. Quella era una data in tour di prova, in un auditorium da 1000 persone (solo fan duri e puri), questo era un concerto in una location infinita, davanti a 50mila persone. A Salamanca, inoltre, la setlist fu così perché il concerto fu interrotto per prendere richieste dal pubblico. Thom passava il microfono e la gente proponeva. Io, per assurdo, urlai proprio Let Down, come molti. Thom rispose "Let Down? Shit!".

Ed, infine, senza dubbio, quello era un gruppo diverso da questo. Come io sono diverso. Sono passati 15 anni, pretendere che i Radiohead non cambiassero è un'altra assurdità. Ma, forse, siete ancora tutti molto giovani qui dentro. 

I Radiohead di oggi sono più vecchi, forse meno propensi al rischio, forse hanno in parte esaurito la vena creativa e folle, ma sono, al tempo stesso, un gruppo più maturo, che suona 100 volte meglio, che ha dei suoni che battono quelli di 15 anni fa 100 a zero. È un gruppo fatto da uomini che, con la saggezza dell'età, ora sono in pace con se stessi e con la propria musica. E non si può pretendere che abbiano ancora l'urgenza creativa di allora, la rabbia di allora o il pensiero di allora. E ciò non vuol dire che sia meglio o peggio. È solo diverso, niente di più. Oltre che inevitabile. Quel che conta, di fondo, è che sono sempre loro nel modo di intendere il proprio ruolo e il loro essere artisti. Onesti e lontani anni luce da molte delle logiche moderne che fanno ribrezzo.

Discorso setlist e chiudo questa noiosa filippica. 50mila persone davanti (è terrificante come in Italia, ma forse non solo, siano diventati mainstream e un fenomeno di moda: fa figo andare a vedere i Radiohead e scriverlo su Facebook), non poteva che essere questa. E si sapeva senza dover essere novelli Nostradamus. Ma i Radiohead di ora, a cheche se ne dica qui dentro, girano molto di più le setlist. Andatevi a riprendere i set del tour di HTTT. Fatti in fotocopia. Ora, Festival e date carnaio italiane a parte, è 100 volte migliore il cambio dei set. E ve lo scrive uno che a Dublino, nel 2008, lo ha detto in faccia ad Ed che cambiavano poco le setlist, prendendosi il cazziatone.

Dopo trenta e passa date dal 2000, anche io li maledico per non aver sentito Present Tense, Decks Dark, Orgy o Subterrenean. Ma per avere possibilità, sarei dovuto andare a Dublino, non a Firenze. Più che altro, c'è da chiedersi perché in Italia, ormai, certi gruppi siano costretti a fare solo un certo tipo di concerto. Siamo un paese indegno anche da questo punto di vista. Per quanto mi riguarda, ieri è stato il mio ultimo concerto mattanza. Non ho più l'età. 

Ed è stato, comunque, bello. Dopo 5 anni, mi è andato bene anche così. Hanno suonato da Dio, Thom canta come neanche 15 anni fa e, in definitiva, sono sempre loro, un gruppo meravigliosamente straordinario per contenuti, onestà e musica. Che poi, alla fine, è quello che conta.

Link to comment
Share on other sites

7 minutes ago, lift said:

Rientro dopo non so quanto tempo, solo perché c'ero in quella data a Salamanca e c'ero ieri. 

Il paragone è assurdo e improponibile. Quella era una data in tour di prova, in un auditorium da 1000 persone (solo fan duri e puri), questo era un concerto in una location infinita, davanti a 50mila persone. A Salamanca, inoltre, la setlist fu così perché il concerto fu interrotto per prendere richieste dal pubblico. Thom passava il microfono e la gente proponeva. Io, per assurdo, urlai proprio Let Down, come molti. Thom rispose "Let Down? Shit!".

Ed, infine, senza dubbio, quello era un gruppo diverso da questo. Come io sono diverso. Sono passati 15 anni, pretendere che i Radiohead non cambiassero è un'altra assurdità. Ma, forse, siete ancora tutti molto giovani qui dentro. 

I Radiohead di oggi sono più vecchi, forse meno propensi al rischio, forse hanno in parte esaurito la vena creativa e folle, ma sono, al tempo stesso, un gruppo più maturo, che suona 100 volte meglio, che ha dei suoni che battono quelli di 15 anni fa 100 a zero. È un gruppo fatto da uomini che, con la saggezza dell'età, ora sono in pace con se stessi e con la propria musica. E non si può pretendere che abbiano ancora l'urgenza creativa di allora, la rabbia di allora o il pensiero di allora. E ciò non vuol dire che sia meglio o peggio. È solo diverso, niente di più. Oltre che inevitabile. Quel che conta, di fondo, è che sono sempre loro nel modo di intendere il proprio ruolo e il loro essere artisti. Onesti e lontani anni luce da molte delle logiche moderne che fanno ribrezzo.

Discorso setlist e chiudo questa noiosa filippica. 50mila persone davanti (è terrificante come in Italia, ma forse non solo, siano diventati mainstream e un fenomeno di moda: fa figo andare a vedere i Radiohead e scriverlo su Facebook), non poteva che essere questa. E si sapeva senza dover essere novelli Nostradamus. Ma i Radiohead di ora, a cheche se ne dica qui dentro, girano molto di più le setlist. Andatevi a riprendere i set del tour di HTTT. Fatti in fotocopia. Ora, Festival e date carnaio italiane a parte, è 100 volte migliore il cambio dei set. E ve lo scrive uno che a Dublino, nel 2008, lo ha detto in faccia ad Ed che cambiavano poco le setlist, prendendosi il cazziatone.

Dopo trenta e passa date dal 2000, anche io li maledico per non aver sentito Present Tense, Decks Dark, Orgy o Subterrenean. Ma per avere possibilità, sarei dovuto andare a Dublino, non a Firenze. Più che altro, c'è da chiedersi perché in Italia, ormai, certi gruppi siano costretti a fare solo un certo tipo di concerto. Siamo un paese indegno anche da questo punto di vista. Per quanto mi riguarda, ieri è stato il mio ultimo concerto mattanza. Non ho più l'età. 

Ed è stato, comunque, bello. Dopo 5 anni, mi è andato bene anche così. Hanno suonato da Dio, Thom canta come neanche 15 anni fa e, in definitiva, sono sempre loro, un gruppo meravigliosamente straordinario per contenuti, onestà e musica. Che poi, alla fine, è quello che conta.

Quoto pure le virgole.

Link to comment
Share on other sites

24 minutes ago, lift said:

Rientro dopo non so quanto tempo, solo perché c'ero in quella data a Salamanca e c'ero ieri. 

Il paragone è assurdo e improponibile. Quella era una data in tour di prova, in un auditorium da 1000 persone (solo fan duri e puri), questo era un concerto in una location infinita, davanti a 50mila persone. A Salamanca, inoltre, la setlist fu così perché il concerto fu interrotto per prendere richieste dal pubblico. Thom passava il microfono e la gente proponeva. Io, per assurdo, urlai proprio Let Down, come molti. Thom rispose "Let Down? Shit!".

Ed, infine, senza dubbio, quello era un gruppo diverso da questo. Come io sono diverso. Sono passati 15 anni, pretendere che i Radiohead non cambiassero è un'altra assurdità. Ma, forse, siete ancora tutti molto giovani qui dentro. 

I Radiohead di oggi sono più vecchi, forse meno propensi al rischio, forse hanno in parte esaurito la vena creativa e folle, ma sono, al tempo stesso, un gruppo più maturo, che suona 100 volte meglio, che ha dei suoni che battono quelli di 15 anni fa 100 a zero. È un gruppo fatto da uomini che, con la saggezza dell'età, ora sono in pace con se stessi e con la propria musica. E non si può pretendere che abbiano ancora l'urgenza creativa di allora, la rabbia di allora o il pensiero di allora. E ciò non vuol dire che sia meglio o peggio. È solo diverso, niente di più. Oltre che inevitabile. Quel che conta, di fondo, è che sono sempre loro nel modo di intendere il proprio ruolo e il loro essere artisti. Onesti e lontani anni luce da molte delle logiche moderne che fanno ribrezzo.

Discorso setlist e chiudo questa noiosa filippica. 50mila persone davanti (è terrificante come in Italia, ma forse non solo, siano diventati mainstream e un fenomeno di moda: fa figo andare a vedere i Radiohead e scriverlo su Facebook), non poteva che essere questa. E si sapeva senza dover essere novelli Nostradamus. Ma i Radiohead di ora, a cheche se ne dica qui dentro, girano molto di più le setlist. Andatevi a riprendere i set del tour di HTTT. Fatti in fotocopia. Ora, Festival e date carnaio italiane a parte, è 100 volte migliore il cambio dei set. E ve lo scrive uno che a Dublino, nel 2008, lo ha detto in faccia ad Ed che cambiavano poco le setlist, prendendosi il cazziatone.

Dopo trenta e passa date dal 2000, anche io li maledico per non aver sentito Present Tense, Decks Dark, Orgy o Subterrenean. Ma per avere possibilità, sarei dovuto andare a Dublino, non a Firenze. Più che altro, c'è da chiedersi perché in Italia, ormai, certi gruppi siano costretti a fare solo un certo tipo di concerto. Siamo un paese indegno anche da questo punto di vista. Per quanto mi riguarda, ieri è stato il mio ultimo concerto mattanza. Non ho più l'età. 

Ed è stato, comunque, bello. Dopo 5 anni, mi è andato bene anche così. Hanno suonato da Dio, Thom canta come neanche 15 anni fa e, in definitiva, sono sempre loro, un gruppo meravigliosamente straordinario per contenuti, onestà e musica. Che poi, alla fine, è quello che conta.

straquoto. A Monza sarà il mio primo concerto dei Radiohead, li seguo da quasi 20 anni;

 non sono giovane affatto e vado sicura che non mi deluderanno, Buon concerto a tutti noi a Monza!

Link to comment
Share on other sites

9 hours ago, SmashingHead said:

Bei tempi quelli...

A titolo esemplificato, di seguito la scaletta di Salamanca, 7 Agosto 2002, tour pre uscita di Hail To The Thief. Impressionante, anche se si considera che molte di queste canzoni (ovvero tutte quelle di HTTT) al tempo erano inedite: 

  1. SETLIST:

    0:00 There There
    6:38 Scatterbrain
    10:40 Up On The Ladder
    14:33 We Suck Young Blood
    19:35 2+2=5
    23:11 Where I End And You Begin
    28:08 Sit Down. Stand Up.
    34:01 Just
    37:53 I Might Be Wrong
    44:40 The Thief
    50:53 You
    57:12 Big Ideas (56:04 False Start)
    1:01:07 Big Boots
    1:07:00 Exit Music
    1:12:11 Lucky
    1:17:03 A Punchup At A Wedding
    1:22:36 Fog
    1:24:30 Pyramid Song
    1:29:25 Paranoid Android
    1:35:46 Idioteque
    1:39:56 Everything In Its Right Place

    [Encore 1]
    1:49:14 The National Anthem
    1:54:44 Knives Out
    1:59:10 Talk Show Host
    2:03:54 How To Disappear Completely

    [Encore 2]
    2:13:04 Sail To The Moon
    2:17:54 Karma Police

Su youtube trovate pure l'audio: 

 

Quindi chiudevano con la ruffiana Karma Police anche i veri Radiohead :laugh:

Link to comment
Share on other sites

Quoto il discorso precedente di lift però noto che come sempre noi italiani abbiamo la memoria corta. Il fatto che in italia siano "obbligati" a suonare in un certo modo e che in italia "non capiamo" non è vero. Io concordo con l'esterofilia dal punto di vista organizzativo (in quello siamo veramente carenti) ma sul resto no. O ci siamo già dimenticati i concerti italiani del 2012? O quelli precedenti? Dai non si può dire che in italia devono fare il concertone nazional popolare perchè non è cosi. I Radiohead un fenomeno di tendenza in italia? Ma perchè pensate che se suonano in inghilterra davanti a 50.000 persone non c'è gente con i cellulari connessi su facebook a scrivere "Sono qua davanti ai radiohead?". E' un abitudine universale ormai: non mentiamoci, non è l'italia. L'altroieri per scelta del luogo, per numero di persone è stato come stare ad un festival, ma non è che è cosi per l'italia e gli italiani. E' cosi perchè l'evento è stato impostato cosi e se hai un arena da 50.000 persone vengono tutti, dal fan a chi viene per farsi una serata diversa. E' normale. 50.000 persone sono 5 volte (anche di più) i concerti del 2012.

E' una scelta di questa leg di tour, che tra l'altro va vista in corrispettivo con quello del 2016, con palazzetti da 1000 persone. Sono stati due estremi per permettere a tutti di vederli e ai radiohead di non sbattersi facendo troppe date; dal superfan che sogna id vederli con 1000 appassionati e si aspetta le chicche e chi se ne frega e va ai pratoni immensi. Purtroppo per l'italia non siamo stati inclusi nel tour 2016. 

Rimango convinto che la soluzione migliore sia quella del 2012, con posti "medi", che permettono una bella scrematura ma senza ammazzarsi per i biglietti. A sto giro è andata cosi e amen. A me preoccupa solo un po' il fatto che a sto giro sembrano giocare molto alle celebrita, ma vivaddio hanno un età diversa, una vita diversa, possono fare ciò che vogliono (e io sono libero di farmeli piacere o meno)

Link to comment
Share on other sites

3 minutes ago, echoes said:

In giro parlano tutti di "concerto perfetto" riguardo Firenze, non ricordo un coro così unanime di consensi per altri live dei Radiohead in Italia.

non è per cattiveria, ma se spari una scaletta con molti successi è normale che sia cosi. Io credo che ai Radiohead freghi il giusto come hanno ampiamente dimostrato negli anni passati, a sto giro vogliono accontentare tutti e cosi han fatto questa scelta, di location e di scalette. Ripeto che credo che questa tornata di date vada vista in ambo con quelle del 2016 (completamente diverse)

Link to comment
Share on other sites

19 minutes ago, Wanderer said:

Quoto il discorso precedente di lift però noto che come sempre noi italiani abbiamo la memoria corta. Il fatto che in italia siano "obbligati" a suonare in un certo modo e che in italia "non capiamo" non è vero. Io concordo con l'esterofilia dal punto di vista organizzativo (in quello siamo veramente carenti) ma sul resto no. O ci siamo già dimenticati i concerti italiani del 2012? O quelli precedenti? Dai non si può dire che in italia devono fare il concertone nazional popolare perchè non è cosi. I Radiohead un fenomeno di tendenza in italia? Ma perchè pensate che se suonano in inghilterra davanti a 50.000 persone non c'è gente con i cellulari connessi su facebook a scrivere "Sono qua davanti ai radiohead?". E' un abitudine universale ormai: non mentiamoci, non è l'italia. L'altroieri per scelta del luogo, per numero di persone è stato come stare ad un festival, ma non è che è cosi per l'italia e gli italiani. E' cosi perchè l'evento è stato impostato cosi e se hai un arena da 50.000 persone vengono tutti, dal fan a chi viene per farsi una serata diversa. E' normale. 50.000 persone sono 5 volte (anche di più) i concerti del 2012.

E' una scelta di questa leg di tour, che tra l'altro va vista in corrispettivo con quello del 2016, con palazzetti da 1000 persone. Sono stati due estremi per permettere a tutti di vederli e ai radiohead di non sbattersi facendo troppe date; dal superfan che sogna id vederli con 1000 appassionati e si aspetta le chicche e chi se ne frega e va ai pratoni immensi. Purtroppo per l'italia non siamo stati inclusi nel tour 2016. 

Rimango convinto che la soluzione migliore sia quella del 2012, con posti "medi", che permettono una bella scrematura ma senza ammazzarsi per i biglietti. A sto giro è andata cosi e amen. A me preoccupa solo un po' il fatto che a sto giro sembrano giocare molto alle celebrita, ma vivaddio hanno un età diversa, una vita diversa, possono fare ciò che vogliono (e io sono libero di farmeli piacere o meno)

Concordo pienamente, non c'entra assolutamente nulla l'Italia, queste scalette sono figlie delle location e di Moon Shaped Pool.

Link to comment
Share on other sites

Ma siamo seri. Ma che senso avrebbe fare un concerto da 50000 per sparargli in faccia una setilist con solo chicche. Che poi parliamoci chiaro di hit ne hanno pochissime, e la chiusura con Karma Police l'hanno sempre fatta e Paranoid Android è un cardine di quasi tutti i tour. Non vedo grosse differenze rispetto al tour 2012, se non il fatto che suonano molti pezzi da OK Computer, sia per il ventennale che perché è il più affine alle sonorità di AMSP.

Orgy la inserirono nel tour del 2012 solo perché affine al sound di TKOL, non perché volessero accontentare i fan più esigenti...

Link to comment
Share on other sites

1 minute ago, OKPC_82 said:

Ma siamo seri. Ma che senso avrebbe fare un concerto da 50000 per sparargli in faccia una setilist con solo chicche. Che poi parliamoci chiaro di hit ne hanno pochissime, e la chiusura con Karma Police l'hanno sempre fatta e Paranoid Android è un cardine di quasi tutti i tour. Non vedo grosse differenze rispetto al tour 2012, se non il fatto che suonano molti pezzi da OK Computer, sia per il ventennale che perché è il più affine alle sonorità di AMSP.

Orgy la inserirono nel tour del 2012 solo perché affine al sound di TKOL, non perché volessero accontentare i fan più esigenti...

A me sai cosa fa ridere? Che fino al 2012 Let Down, Creep o Talk Show Host erano considerate delle super rarità perché all'epoca davano la priorità all'elettronica nelle scalette. Adesso ci sembra normale che le facciano ma, in realtà, una scaletta come quella di Firenze nel 2008-2012 sarebbe stato considerata un mezzo miracolo perché "hanno fatto Let Down :o".

Link to comment
Share on other sites

10 hours ago, lift said:

Rientro dopo non so quanto tempo, solo perché c'ero in quella data a Salamanca e c'ero ieri. 

Il paragone è assurdo e improponibile. Quella era una data in tour di prova, in un auditorium da 1000 persone (solo fan duri e puri), questo era un concerto in una location infinita, davanti a 50mila persone. A Salamanca, inoltre, la setlist fu così perché il concerto fu interrotto per prendere richieste dal pubblico. Thom passava il microfono e la gente proponeva. Io, per assurdo, urlai proprio Let Down, come molti. Thom rispose "Let Down? Shit!".

Ed, infine, senza dubbio, quello era un gruppo diverso da questo. Come io sono diverso. Sono passati 15 anni, pretendere che i Radiohead non cambiassero è un'altra assurdità. Ma, forse, siete ancora tutti molto giovani qui dentro. 

I Radiohead di oggi sono più vecchi, forse meno propensi al rischio, forse hanno in parte esaurito la vena creativa e folle, ma sono, al tempo stesso, un gruppo più maturo, che suona 100 volte meglio, che ha dei suoni che battono quelli di 15 anni fa 100 a zero. È un gruppo fatto da uomini che, con la saggezza dell'età, ora sono in pace con se stessi e con la propria musica. E non si può pretendere che abbiano ancora l'urgenza creativa di allora, la rabbia di allora o il pensiero di allora. E ciò non vuol dire che sia meglio o peggio. È solo diverso, niente di più. Oltre che inevitabile. Quel che conta, di fondo, è che sono sempre loro nel modo di intendere il proprio ruolo e il loro essere artisti. Onesti e lontani anni luce da molte delle logiche moderne che fanno ribrezzo.

Discorso setlist e chiudo questa noiosa filippica. 50mila persone davanti (è terrificante come in Italia, ma forse non solo, siano diventati mainstream e un fenomeno di moda: fa figo andare a vedere i Radiohead e scriverlo su Facebook), non poteva che essere questa. E si sapeva senza dover essere novelli Nostradamus. Ma i Radiohead di ora, a cheche se ne dica qui dentro, girano molto di più le setlist. Andatevi a riprendere i set del tour di HTTT. Fatti in fotocopia. Ora, Festival e date carnaio italiane a parte, è 100 volte migliore il cambio dei set. E ve lo scrive uno che a Dublino, nel 2008, lo ha detto in faccia ad Ed che cambiavano poco le setlist, prendendosi il cazziatone.

Dopo trenta e passa date dal 2000, anche io li maledico per non aver sentito Present Tense, Decks Dark, Orgy o Subterrenean. Ma per avere possibilità, sarei dovuto andare a Dublino, non a Firenze. Più che altro, c'è da chiedersi perché in Italia, ormai, certi gruppi siano costretti a fare solo un certo tipo di concerto. Siamo un paese indegno anche da questo punto di vista. Per quanto mi riguarda, ieri è stato il mio ultimo concerto mattanza. Non ho più l'età. 

Ed è stato, comunque, bello. Dopo 5 anni, mi è andato bene anche così. Hanno suonato da Dio, Thom canta come neanche 15 anni fa e, in definitiva, sono sempre loro, un gruppo meravigliosamente straordinario per contenuti, onestà e musica. Che poi, alla fine, è quello che conta.

Sono d'accordo al 100%, ma voglio aggiungere qualcosa.


Vengo ormai solo una volta ogni tot mesi qui, perchè non sopporto chi si lamenta che "fa figo scrivere di andare a vedere i RH su Facebook" e poi rappresenta l'apoteosi dello snobismo, scrivendo di un concerto che non ha visto e che, se invece fosse stato presente, molto probabilmente lo avrebbe completamente soddisfatto.
Ma quando andate a un concerto vivete quel momento o vi guastate un pezzo perchè ne volevate ascoltare un altro?
Se foste stati lì, ad ascoltare il respiro trattenuto di 50.000 persone, vi sareste lamentati del pubblico?
Se aveste avuto il privilegio di ascoltare una delle Street Spirit più belle di sempre e un Thom in forma come forse mai (in tante volte) l'avevo ascoltato, stareste qui a pontificare?

Non credo proprio.

Scendete dal piedistallo, rispettate la gioia altrui, fatevi una ragione del fatto che gli anni passano, per noi (non so se reggerò un altro sforzo come quello di mercoledì... comincia a pesarmi) e per loro. 
Soprattutto: evitare di recensire i concerti senza esserci stati, fate più bella figura. Non sapete un cazzo di cosa avreste provato, perchè NON C'ERAVATE. Noi sì, e in generale, a quanto sembra, ne siamo usciti tutti (fan di lungo corso e nuovi accoliti) "piuttosto" soddisfatti. Nonostante le contingenze.


C'è stata un'aura di magia da metà concerto in poi, e tutti, dico tutti gli organi di informazione (generalisti e tecnici) l'hanno riportato: mettetevi l'anima in pace, vi siete persi qualcosa. Peccato per voi.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...