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2020 . "La caduta degli dèi?"


Lacatus

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Oh comunque iniziate a condividere le vostre classifiche/listoni di musica che vi è piaciuta quest'anno. 

Io sto iniziando a riascoltare tutto. Quanto fa cacare quest'anno. Cioè veramente pochissima roba di vera qualità. 

Poi vi dirò. 

Oggi ho ri-ascoltato: Alexandra Savior, Ultraista, Colapescedimartino e dopo gli Other Lives. 
 

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20 minutes ago, principles said:

Oh comunque iniziate a condividere le vostre classifiche/listoni di musica che vi è piaciuta quest'anno. 

Io sto iniziando a riascoltare tutto. Quanto fa cacare quest'anno. Cioè veramente pochissima roba di vera qualità. 

Poi vi dirò. 

Oggi ho ri-ascoltato: Alexandra Savior, Ultraista, Colapescedimartino e dopo gli Other Lives. 
 

I mortali di Colapescedimartino è l'album più bipolare di quest'anno: pezzi da 90 e pezzi inutili e brutti. Peccato peccato peccato perché sono bravi entrambi. Poteva essere veramente un grande disco! 
Adolescenza Nera,Parole d'acqua e Majorana pezzi NO.

Rosa e Olindo, L'ultimo giorno, Le Cicale e anche un po' Noia Mortale pezzi SI. 

Il resto, senza infamia ne lode. 

Ah, anche l'album degli Ultraista mi è scaduto come il latte scremato. 

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9 minutes ago, principles said:

Oh comunque iniziate a condividere le vostre classifiche/listoni di musica che vi è piaciuta quest'anno. 
 

Ci sono anxora due settimane buone per le uscite, ma intanto possiamo già mettere le mani avanti. Anno che, anche per le cose che seguo io, è andato abbastanza a rilento, non penso di arrivare alla classica 10ina, però quello che mi sono segnato è secondo me di ottimo livello. Ovviamente chi e cosa resterà, lo dirà il tempo.. 

Come al solito, ho coperto più il lato musica sperimentale, jazz, ambient e sticazzi. Mi sento di condividere questi titoli, che sono 9+1, in ordine assolutamente a cazzo.

 

 

Chiméres - Christine Ott: delirante viaggio cosmico per sole Ondes Martenot, è un Messiaen potenziato alla Klaus Schultze. Mistico, spendo questa moneta per il cd che resterà, per me, del 2020. Ovviamente resterà nelle orecchie dei 4 polli che l'hanno ascoltato, ma non perchè siano intelligenti, ma perchè un disco di sole ondes martenot quanti ascoltatori più avere al mondo? Jonny Greenwood e altri 21, forse. Gente che non ha una vita, sostanzialmente,

Nels Cline Singers - Share The Wealth: è da quando è uscito il suo disco precedente che penso che il buon Nels Cline possa prendere a calci in culo il jazz. L'ha fatto. Un disco che è l'equivalente del giorno dei morti in Messico: delirante, chiassoso, incasinato, rognoso, pulsante e vivissimo. Cline e gli altri ci frullano dentro di tutto, jazz, ovviamente, fusion, psichedelia, ambient, noise, john zorn; un disco che trasuda sangue e polvere da ogni poro. Pazzesco,.

Cenizas - Nicolas Jaar; prima di questo disco Jaar lo rispettavo ma non mi aveva mai incuriosito. Qui asciuga tutto all'osso e tira fuori una mina spiritual/ancestrale, Disco nero come la pece con dei momenti clamorosi. 

The Stolen Cello - Redi HasaSono un paio di anni che gli amici di blogfolk.com mi consigliano almeno una perla dal mondo sotterraneo della musica folk nostrana, quest'anno tocca a questo bel disco per solo violoncello dell'albanese Redi Hasa. Racconta un po' la sua vita ed è ascoltabilissimo, a metà tra umori balcanici e neoclassica, il tutto però con un anima folk ben presente. Poi ultimamente la crudezza dei dischi per uno strumento e basta mi affascinano, Molto bello. 

Arctic Riff - Marcin Wasilewski Trio: Beh questo secondo me è il miglior trio jazz europeo e questo disco che c'ha come ospite Joe Lovano secondo me è il loro migliore. Neanche la classica produzione smorta della ECM riesce a smontare questo trio, telepaticissimo, e che riesce ad alternare momenti molto lirici a momenti di grande esplorazione, senza però mai risultare pesanti. Discone. Lovano si unisce benissimo alla banda dei tre polacchi

On The Tender Spot - Ambrose Akinmusire: finalmente quello stronzo di Akinmusire mette da parte le michiate hip hop, classiche e jazz e fa un disco di jazz. Che è quello che aspettavo da lui dal 2011, lui che è il migliore trombettista della sua generazione. So che pare una critica da purista, ma vi assuciro che io non sono affatto un purista: è che Akinmusire ha idee eccellenti, suona bene ed è un vero leader. Normale quindi aspettarsi una prova piu canonica. E' arrivata, ed è forse uno dei dischi jazz più belli, interessanti ed intelligenti degli ultimi anni, che supera certi stilemi tradizionalistici con idee davvero nuove. Bravo. 

Old Wow - Sam Lee: questo l'avevo messo "a lato" per un po' di mesi e lo sto recuperando ora. Il recupero di canzoni folk inglesi riadattate secondo me è molto ben riuscito, lui ha una gran voce e ottimo gusto in fatto di arrangiamenti. Secondo me cresce pian piano, consigliato per le vostre brume d'autunno. E' un disco che profuma d'altra epoca (normale, vista la fonte canzoniera di cui è composto l'album) ed è ogni tanto monocorde, ma per me è un ottimo ascolto. Folk fatto bene e con novità interessanti per il genere. 

Seeing Trought Sound - Jon Hassell: vabbè, ragazzi, è Hassell. Non bello come il precedente, ma sempre musica che solo lui può fare. Altre visioni dal quarto mondo, col solito mix di stimoli musicali che solo Hassell sa raccogliere a modo suo. Per me è sempre più un'entitò, non un musicista. Timeless pezzo ambient dell'anno. 

Cinema Samuele - Samuele Bersani: ah, ah, scovato l'intruso. E che ci volete fare, io Bersani lo adoro e mi mancava. Sto album è il solito, sottile, intelligente, ben scritto e ben fatto album di Bersani. Io, personalmente ne avevo bisogno. Soprattutto di sti tempi. Pochi leggono le piccole storie della vita come lui. 

Morricone Segreto - Ennio Morricone: F E N O M E N A L E raccolta della Cam e della Decca sugli anni 70 di Ennio e sopratutto dei suoi lavori meno noti. Quando le compilation sono fatte bene, per certi autori è un gusto averle. E questa è fatta benissimo, esplora il Morricone meno noto e dimostra, ancora una volta, di che razza di genio fosse. Funk, groove, sperimentale, musica concreta, musica astratta...che roba, Ennio. RIP

 

 

Pant, pant. Finito. 

 

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1 hour ago, principles said:

Oh comunque iniziate a condividere le vostre classifiche/listoni di musica che vi è piaciuta quest'anno. 

Ah, semplicissimo: Godano, Bianconi e basta puru. Veri uomini in un mondo di millennials (che putroppo comprende anche i pur decenti Colombre e Colapesce/DiMartino).

Un'annata deludentissima su tutti i fronti tra aborti eccellenti (Iosonouncane, Verdena, anniversario Kid A) e artisti simbolo degli anni '10 che imboccano il viale del tramonto (Tame Impala, Gaslamp Killer). Nessunissima novità musicale all'orizzonte. Zero concerti. Peggio di così cosa c'è? E' uscito pure il disco solista di Ed...insomma una disgrazia dietro l'altra :martel:

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1 hour ago, Wanderer said:

Ci sono anxora due settimane buone per le uscite, ma intanto possiamo già mettere le mani avanti. Anno che, anche per le cose che seguo io, è andato abbastanza a rilento, non penso di arrivare alla classica 10ina, però quello che mi sono segnato è secondo me di ottimo livello. Ovviamente chi e cosa resterà, lo dirà il tempo.. 

Come al solito, ho coperto più il lato musica sperimentale, jazz, ambient e sticazzi. Mi sento di condividere questi titoli, che sono 9+1, in ordine assolutamente a cazzo.

 

 

Chiméres - Christine Ott: delirante viaggio cosmico per sole Ondes Martenot, è un Messiaen potenziato alla Klaus Schultze. Mistico, spendo questa moneta per il cd che resterà, per me, del 2020. Ovviamente resterà nelle orecchie dei 4 polli che l'hanno ascoltato, ma non perchè siano intelligenti, ma perchè un disco di sole ondes martenot quanti ascoltatori più avere al mondo? Jonny Greenwood e altri 21, forse. Gente che non ha una vita, sostanzialmente,

Nels Cline Singers - Share The Wealth: è da quando è uscito il suo disco precedente che penso che il buon Nels Cline possa prendere a calci in culo il jazz. L'ha fatto. Un disco che è l'equivalente del giorno dei morti in Messico: delirante, chiassoso, incasinato, rognoso, pulsante e vivissimo. Cline e gli altri ci frullano dentro di tutto, jazz, ovviamente, fusion, psichedelia, ambient, noise, john zorn; un disco che trasuda sangue e polvere da ogni poro. Pazzesco,.

Cenizas - Nicolas Jaar; prima di questo disco Jaar lo rispettavo ma non mi aveva mai incuriosito. Qui asciuga tutto all'osso e tira fuori una mina spiritual/ancestrale, Disco nero come la pece con dei momenti clamorosi. 

The Stolen Cello - Redi HasaSono un paio di anni che gli amici di blogfolk.com mi consigliano almeno una perla dal mondo sotterraneo della musica folk nostrana, quest'anno tocca a questo bel disco per solo violoncello dell'albanese Redi Hasa. Racconta un po' la sua vita ed è ascoltabilissimo, a metà tra umori balcanici e neoclassica, il tutto però con un anima folk ben presente. Poi ultimamente la crudezza dei dischi per uno strumento e basta mi affascinano, Molto bello. 

Arctic Riff - Marcin Wasilewski Trio: Beh questo secondo me è il miglior trio jazz europeo e questo disco che c'ha come ospite Joe Lovano secondo me è il loro migliore. Neanche la classica produzione smorta della ECM riesce a smontare questo trio, telepaticissimo, e che riesce ad alternare momenti molto lirici a momenti di grande esplorazione, senza però mai risultare pesanti. Discone. Lovano si unisce benissimo alla banda dei tre polacchi

On The Tender Spot - Ambrose Akinmusire: finalmente quello stronzo di Akinmusire mette da parte le michiate hip hop, classiche e jazz e fa un disco di jazz. Che è quello che aspettavo da lui dal 2011, lui che è il migliore trombettista della sua generazione. So che pare una critica da purista, ma vi assuciro che io non sono affatto un purista: è che Akinmusire ha idee eccellenti, suona bene ed è un vero leader. Normale quindi aspettarsi una prova piu canonica. E' arrivata, ed è forse uno dei dischi jazz più belli, interessanti ed intelligenti degli ultimi anni, che supera certi stilemi tradizionalistici con idee davvero nuove. Bravo. 

Old Wow - Sam Lee: questo l'avevo messo "a lato" per un po' di mesi e lo sto recuperando ora. Il recupero di canzoni folk inglesi riadattate secondo me è molto ben riuscito, lui ha una gran voce e ottimo gusto in fatto di arrangiamenti. Secondo me cresce pian piano, consigliato per le vostre brume d'autunno. E' un disco che profuma d'altra epoca (normale, vista la fonte canzoniera di cui è composto l'album) ed è ogni tanto monocorde, ma per me è un ottimo ascolto. Folk fatto bene e con novità interessanti per il genere. 

Seeing Trought Sound - Jon Hassell: vabbè, ragazzi, è Hassell. Non bello come il precedente, ma sempre musica che solo lui può fare. Altre visioni dal quarto mondo, col solito mix di stimoli musicali che solo Hassell sa raccogliere a modo suo. Per me è sempre più un'entitò, non un musicista. Timeless pezzo ambient dell'anno. 

Cinema Samuele - Samuele Bersani: ah, ah, scovato l'intruso. E che ci volete fare, io Bersani lo adoro e mi mancava. Sto album è il solito, sottile, intelligente, ben scritto e ben fatto album di Bersani. Io, personalmente ne avevo bisogno. Soprattutto di sti tempi. Pochi leggono le piccole storie della vita come lui. 

Morricone Segreto - Ennio Morricone: F E N O M E N A L E raccolta della Cam e della Decca sugli anni 70 di Ennio e sopratutto dei suoi lavori meno noti. Quando le compilation sono fatte bene, per certi autori è un gusto averle. E questa è fatta benissimo, esplora il Morricone meno noto e dimostra, ancora una volta, di che razza di genio fosse. Funk, groove, sperimentale, musica concreta, musica astratta...che roba, Ennio. RIP

 

 

Pant, pant. Finito. 

 

Tante belle cose che approfondirò! Grazie! 

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25 minutes ago, Lacatus said:

Ah, semplicissimo: Godano, Bianconi e basta puru. Veri uomini in un mondo di millennials (che putroppo comprende anche i pur decenti Colombre e Colapesce/DiMartino).

Un'annata deludentissima su tutti i fronti tra aborti eccellenti (Iosonouncane, Verdena, anniversario Kid A) e artisti simbolo degli anni '10 che imboccano il viale del tramonto (Tame Impala, Gaslamp Killer). Nessunissima novità musicale all'orizzonte. Zero concerti. Peggio di così cosa c'è? E' uscito pure il disco solista di Ed...insomma una disgrazia dietro l'altra :martel:

Con i Verdena la situazione è nera,  ho saputo, ascoltando un'intervista fatta in webcam. Tanto può uscire tra 6 mesi, tanto tra 2 anni. Sono assurdi. 

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14 hours ago, Lacatus said:

Un'annata deludentissima su tutti i fronti tra aborti eccellenti (Iosonouncane, Verdena, anniversario Kid A) e artisti simbolo degli anni '10 che imboccano il viale del tramonto (Tame Impala, Gaslamp Killer). Nessunissima novità musicale all'orizzonte. Zero concerti. Peggio di così cosa c'è? E' uscito pure il disco solista di Ed...insomma una disgrazia dietro l'altra :martel:

 

in linea di massima concordo. anno davvero insipido, ma sarebbe stato strano il contrario. faró un´immensa fatica a nominare 10 dischi che mi sono rimasti di questo anno. e probabilmente inseriró degli album che in un anno "normale" (dal punto di vista delle uscite musicali) non avrei messo.

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Boh, per quanto mi riguarda è stato uno degli anni più soddisfacenti musicalmente di sempre. Sarà che ho finalmente ascoltato più roba del solito. Sto ancora recuperando una valanga di roba, ma vado di listone.

  • HMLTD - West of Eden (che volete, post-punk? artpop? glam? folk? c'è tutto, compreso un pezzo dark cabaret. Dai su.)
  • Dan Deacon - Mystic Familiar (hipster quanto vi pare, ma è bello)
  • Bill Fay - Countless Branches (Questo tizio per quarant'anni ha fatto il giardiniere perché nessuno voleva produrlo dopo due dischi andati male. Che spreco di tempo. Cantautorato piano e voce)
  • Fiona Apple - Fetch the Bolt Cutters (il dieci è esagerato ma è un disco validissimo)
  • Wasted Shirt - Fungus II (noise melodico? rock incasinato? A me piace in ogni caso)
  • Shopping - All or Nothing (post-dance-punk, nel genere il migliore dell'anno)
  • Claver Gold & Murubutu - Infernum (rap old school sull'Inferno di Dante. Ho detto tutto)
  • Yves Tumor - Heaven to a Tortured Mind (Io non capisco perché non se ne parli. Il mix di britpop, hip hop e soul che crea è unico)
  • Nicolas Jaar - 2017-2019 e Cenizas
  • Phoebe Bridgers - Punisher (vi piace elliott smith? Bene.)
  • Crack Cloud - Pain Olympics (Talking Heads + DEVO diviso 2)
  • Perfume Genius - Set My Heart On Fire Immediately (come fa Perfume Genius a fare MEGLIO a ogni album?)
  • Run the Jewels - RTJ4 (come fanno i Run The Jewels a fare SEMPRE BENE?)
  • Black Dresses - Peaceful as Hell (disponibile solo su bandcamp. Noise positivista)
  • Lianne La Havas - s/t (soul. Meglio di lei al momento non ce n'è)
  • Jeff Rosenstock - NO DREAM (punk americano, molto melodico e incazzoso)
  • IDLES - Ultra Mono 
  • Gorillaz - Song Machine season 1 
  • Blu & Exile - Miles: From an Interlude Called Life (un'ora e mezza di jazz rap ottimo)
  • Laura Marling - Song for Our Daughter (la cosa migliore del disco di Ed. Anche qui cantautorato; un album bellissimo, commovente)
  • Nels Cline Singers - Share the Wealth (li ha già segnalati @Wanderer, semplicemente un disco con le palle.)

Menzione d'onore agli Other Lives.

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  • 2 weeks later...
11 hours ago, principles said:

Ho appena fatto la conoscenza dei Protomartyr ascoltando Ultimate success today. 
Non posso fare finta di non averlo ascoltato. 
Dritto nei migliori album usciti quest'anno. 

Sì, un gran bel disco, come anche quello dei Fontaines DC che consigliasti tu. Purtroppo però tutta questa musica estera la sto trovando molto impersonale e molto fuori dallo zeitgeist, per questo motivo mi sono concentrato soprattutto sulla scena musicale italiana, dove invece si trovano opere molto personali e intime e ben calate nello zeitgeist: a questi canoni corrispondono (non finirò di ripeterlo) i dischi di Bianconi e Godano , ma anche di Colombre e di Colapesce/Di Martino, per concludere col singolo di Laszlo e ciliegina sulla torta il 45 giri di Iosonouncane. 

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4 hours ago, Lacatus said:

Sì, un gran bel disco, come anche quello dei Fontaines DC che consigliasti tu. Purtroppo però tutta questa musica estera la sto trovando molto impersonale e molto fuori dallo zeitgeist, per questo motivo mi sono concentrato soprattutto sulla scena musicale italiana, dove invece si trovano opere molto personali e intime e ben calate nello zeitgeist: a questi canoni corrispondono (non finirò di ripeterlo) i dischi di Bianconi e Godano , ma anche di Colombre e di Colapesce/Di Martino, per concludere col singolo di Laszlo e ciliegina sulla torta il 45 giri di Iosonouncane. 

Ho ascoltato a riguardo un album ieri, molto interessante, siamo quasi dalle parti del Battisti bianco, si chiamano: Il quadro di Troisi. 
banalmente è synth pop. 
 

Io quest’anno sono molto post-punk, invece. 
incazzato, disperato e figlio dei tempi

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