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Kid A Mnesia Exhibition


Lacatus

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1 hour ago, AbsolutelyNotBulletProof said:

A me il link non funziona, se qualcuno di buona volontà potesse mandarmi un PMmino sarei molto grato… 🙂

Hai un PM ^_^

(purtroppo la solita XL Recordings/Beggars Group sta eliminando qualsiasi link e qualsiasi video sul web derivante dalla Exhibition... me l'aspettavo)

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29 minutes ago, Sig.Bakke said:

la mia recensione della mostra virtuale/gioco/esposizione digitale:

https://multiplayer.it/recensioni/kid-a-mnesia-exhibition-recensione.html

lettura molto interessante ma non sono completamente d'accordo. da persona che non ha MAI conosciuto i videogiochi( o proprio per questo) ho trovato appassionante e anche straniante seguire un percorso non molto facile nè intuitivo per uscire a rivedere le stelle.

Mi stupisce e un po' mi dispiace che non ci siano grandi discussioni qui riguardo alla materia propria della mostra, non se sia un progetto azzeccato o per inseguire nuovi fan eccetera.proprio sull'interpretazione.

Io stessa non sono per niente sicura di aver capito neanche chi rappresenta l'utente nel gioco/labirinto.

non so se abbia molta importanza.

però mi sembra di avere letto, in passato, pagine su pagine riferite a un tweet o una pura elucubrazione e ora che abbiamo una montagna di materiale su cui riflettere, regalato senza problemi da loro, tutto tace.

Io sono sperduta e disorientata, mi chiedo se solo io ho attribuito così tanto significato a questa uscita, forse il tempo darà le risposte, ma non sono così sicura.

Secondo me, quando si esce all'aperto dopo l'ascensione e MPS e il demonietto nero che scompare, il protagonista , cioè io, è quell'orsetto bianco che unico cammina molto spavaldo nel prato, mentre tutti gli altri stanno fermi a parlare tra loro o soli nella foresta, o salutano.(mia personale interpretazione)

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11 minutes ago, clarisse said:

lettura molto interessante ma non sono completamente d'accordo. da persona che non ha MAI conosciuto i videogiochi( o proprio per questo) ho trovato appassionante e anche straniante seguire un percorso non molto facile nè intuitivo per uscire a rivedere le stelle.

Mi stupisce e un po' mi dispiace che non ci siano grandi discussioni qui riguardo alla materia propria della mostra, non se sia un progetto azzeccato o per inseguire nuovi fan eccetera.proprio sull'interpretazione.

Io stessa non sono per niente sicura di aver capito neanche chi rappresenta l'utente nel gioco/labirinto.

non so se abbia molta importanza.

però mi sembra di avere letto, in passato, pagine su pagine riferite a un tweet o una pura elucubrazione e ora che abbiamo una montagna di materiale su cui riflettere, regalato senza problemi da loro, tutto tace.

Io sono sperduta e disorientata, mi chiedo se solo io ho attribuito così tanto significato a questa uscita, forse il tempo darà le risposte, ma non sono così sicura.

Secondo me, quando si esce all'aperto dopo l'ascensione e MPS e il demonietto nero che scompare, il protagonista , cioè io, è quell'orsetto bianco che unico cammina molto spavaldo nel prato, mentre tutti gli altri stanno fermi a parlare tra loro o soli nella foresta, o salutano.(mia personale interpretazione)

sono contento che per te sia stato così, ormai però ho una certa esperienza nel giudicare videogiochi per "non giocatori", e temo che, se per te si è rivelato appassionante, per altri possa essere invece un vincolo per non godersi appieno l'esperienza.

Oh, poi magari reagiscono tutti come te, magari. Ma muoversi in uno spazio tridimensionale non è uno sforzo da poco (non sono ironico) per un neofita, figuriamoci sforzarsi di trovare una via nascosta.

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1 hour ago, Sig.Bakke said:

la mia recensione della mostra virtuale/gioco/esposizione digitale:

https://multiplayer.it/recensioni/kid-a-mnesia-exhibition-recensione.html

Che uno sia d'accordo o meno con le tue conclusioni, grandissimo pezzo (ma sapevo che avresti fatto un ottimo lavoro, non sono sorpreso :D ).

Se posso farti solo un appunto, caro @Sig.Bakke, sono abbastanza convinto che quella in cui ci imbattiamo dall'inizio della Mostra non sia una foresta innevata ma, piuttosto, una foresta e basta, pensata e creata per essere visivamente in bianco e nero. Ma se fosse una foresta con i colori "usuali" che tutti conosciamo (dunque non in b/n), ci renderemmo conto che è del tutto equiparabile alla selva oscura Dantesca. Sempre secondo la mia modesta opinione :ok:

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1 hour ago, Valderrama said:

Che uno sia d'accordo o meno con le tue conclusioni, grandissimo pezzo (ma sapevo che avresti fatto un ottimo lavoro, non sono sorpreso :D ).

Se posso farti solo un appunto, caro @Sig.Bakke, sono abbastanza convinto che quella in cui ci imbattiamo dall'inizio della Mostra non sia una foresta innevata ma, piuttosto, una foresta e basta, pensata e creata per essere visivamente in bianco e nero. Ma se fosse una foresta con i colori "usuali" che tutti conosciamo (dunque non in b/n), ci renderemmo conto che è del tutto equiparabile alla selva oscura Dantesca. Sempre secondo la mia modesta opinione :ok:

Sì è possibile, in effetti i tronchi sono troppo bianchi.  

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Post lungo.

Una quasi-recensione sull’exhibition. Potete saltare a pie’ pari. Metto in spoiler. Ciao.

Spoiler

Piaccia o non piaccia, siamo di fronte a un’operazione che non ha precedenti nella loro storia. Abbiamo visto remix (tkol), cassettine (OKPC), it’s up to you e brani con piste separate (IR) e abbiamo visto anche videogiochi (polyfauna). Ma mai abbiamo visto tutte queste cose assieme. Ci sono certamente luci e ombre, ma il concept è di indubbio valore. I riferimenti alla Commedia sono praticamente ovvi: dalla selva oscura (qui chiarissima) all’ascensione paradisiaca, passando per quella che potrebbe essere la spirale del purgatorio (la stanza infinita alla Escher). Altro riferimento probabilmente viene dai greci: il minotauro nel labirinto, mostro ibrido deforme isolato dal tiranno. Mostruosità che per tutto il tempo noi proiettiamo sugli altri, sui mostri che ci circondano e magari ci spaventano. Fino alla catartica folle consapevolezza che quel mostro che ci spaventava eravamo noi. Si realizza la meta di ogni eroe: conosci te stesso, come recita l’iscrizione a Delfi. È in pratica una specie di contorto processo di individuazione, lo stesso che ha portato alla morte Narciso o alla rovina Edipo. Qui eroe e mostro coincidono: Teseo è anche il Minotauro. È chiaro quindi che oltre a dei propositi prettamente espositivi, c’è anche una certa forma di racconto.
Ma è proprio come galleria e come “archivio” che questa roba dà il meglio. A spaventare, oltre alla quantità di materiale sonoro, è la mole impressionante di bozze, appunti e scarabocchi vari di doonwood e yorke. Un appassionato potrebbe davvero spenderci una vita, doonwood si è creato il proprio Louvre personale (la domanda è: chi sarebbe oggi doonwood senza radiohead?)
Non solo nelle scansioni ma anche nelle scenografie, è tutto “ben disegnato”, ci sono scenari bellissimi, tipo la foresta a carboncino. È tutto molto pensato e dettagliato. L’attenzione al numero 6, il numero “ufficiale” dei componenti della band, tanti quanti sono i minotauri in cerchio sotto formalina. Il ritorno quasi ossessivo dell’esagono, figura che condensa 2D e 3D, cioè perimetro di esagono e cubo. I propositi immersivi caratteristici dei due album sono letteralmente elevati al cubo: non ci si accontenta più di una fruizione lineare da A a B, ma è un vero e proprio “campo sonoro” da attraversare, in cui siamo immersi come un fluido amniotico costante. E muovendoci mixiamo i brandelli di kid a, gli diamo pasta e spazialità. Siamo l’antenna che cattura e sintetizza i segnali radio-head sparsi nel campo virtuale. E così in The national anthem ho i fiati in corridoio, l’ondes-strano synth nel salone, la ritmica nella colonna centrale e la voce al telefono. Non c’è più un centro, siamo noi un centro fluttuante in un corpo smembrato. Ancora una volta destroy-to-create. È praticamente Kid A senza Kid A. è un campo di interferenza in stile loggia nera di ciò che è stato/potrebbe essere/sarà.
Stessa cosa per il visual: in pakt mi sposto da un interruttore all’altro sul pavimento e modifico/creo il visual, utilizzo il mio spostamento fisico come atto creativo di artwork personalizzato, e nel mentre agisco in tempo reale sul suono, isolo canali, aggiungo strumenti o effetti, componendo la MIA traccia, a suo modo unica. Si rivendica un “ruolo” nella fruizione degli album, un relativismo sostanziale, e addirittura un atto creativo. Non posso soltanto “visitare la mostra”, ma posso letteralmente suonarla.
Discorso che viene portato alle estreme conseguenze se pensate che esiste, appunto, quella cartella di contenuti multimediali che si installa nel pc, contenuti che non hanno protezione da scrittura e sono liberamente sostituibili a piacimento (cosa penso voluta). Io ci ho provato con alcuni miei lavori, e funziona. Ho effettivamente a disposizione uno strumento di vjing vero e proprio. Chiaramente questa è una cosa estrema, potenzialmente criminale, ma fa capire le possibilità di intervento che vengono – letteralmente -  messe in gioco. A dispetto di un’atmosfera assolutamente decadente che mostra solo passività, isolamento, alienazione, ecc., si rivendica una partecipazione (inter)attiva, e addirittura creativa dell’ascoltatore.

Impossibile, ovviamente, non cadere nell’ovvia contraddizione di denunciare i pericoli della virtualità alienante creandone una ad hoc – per altro del tutto somigliante a una chiesa. Così come è contraddittorio leggere sui muri e sulle vignette le invettive contro la società dell’apparire e del glamour, da parte di uno che ne è diventato a suo modo un’icona, a suon di sfilate. Viene da sé che non solo le implicazioni estetiche, ma anche quelle etiche vengono qui elevate al cubo. Uno non può che prenderne atto.

Dietro l’angolo c’è pure il pericolo, come già ho detto in altri post, di saturare i sensi e svalutare di conseguenza le canzoni. Per quanto mi riguarda la musica dovrebbe creare DA SE’ il proprio immaginario, con le proprie forze, ogni aggiunta pirotecnica di qualsiasi tipo è potenzialmente una stampella. Kid A aveva lanciato questa provocazione limitandosi alla sola musica, evitando video musicali di sorta e la gerarchia del “singolo”. Vederlo ora ridotto a colonna sonora comunque lo svaluta (anche se credo siano riusciti a trovare un equilibrio, nel senso che non si arriva mai alla canzone vera e propria, si rimane sempre in zona assaggio senza mai arrivare al pasto).
In ogni caso andrebbe preso semplicemente per quel che è: un modo alternativo per aprire gli archivi. Se OKPC ci parla della modernità, Kid A continua a parlarci del (e dal) futuro. Prima era la cassettina, ora è la realtà virtuale. Due metodi perfettamente opposti, in quanto alla linearità analogica del nastro magnetico si oppone l’andamento rizomatico della realtà virtuale, cioè alla successione si preferisce la condensazione, alla retta si preferisce la sfera. E così ci ritroviamo in ambienti, tipo quello sopracitato con i minotauri sotto formalina, dove possiamo sentire fuse insieme pulk/pull, true love waits e la voce di EIIRP (anche se ultra modificata).
Personalmente non sono mai stato un grande appassionato del nudo materiale d’archivio. Cioè ha il suo motivo di interesse, ma sfuma via presto. Sono un fan semplice: mi limito ad ascoltare gli album finiti. Di sentire questo o quello strumento isolato non mi è mai importato granché. Quindi devo dire che questa realtà virtuale è riuscita secondo me a dare un senso a tutto questo, è un modo efficace per immergerci nel loro processo creativo creando un’analoga esperienza altrettanto creativa. Come loro all’epoca erano persi nella selva del caos dopo il successo di OKPC, ora noi siamo persi nella selva radiohead. E confesso che è stato dolce naufragare in questo mare.

 

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On 11/23/2021 at 4:51 PM, AbsolutelyNotBulletProof said:

A me il link non funziona, se qualcuno di buona volontà potesse mandarmi un PMmino sarei molto grato… 🙂

Stesso problema, il link di archive è stato eliminato :(

Sono un ammiratore dei radiohead dal '96. Torno in questo bel posto solo in occasione delle uscite perché è sempre dura ritagliarsi del tempo, ma lo faccio con grande piacere, ed è bello trovare ancora attive persone che al tempo seguivo quasi con avidità :)

scaricherò sicuramente il videogioco, ma sarebbe un bel dono potere ascoltare le tracce senza distrazioni ☺️

 

PS: nel tentativo di quotare questo commento l'ho erroneamente segnalato [niubbo!]. Chiedo agli/alle admin di ignorare la segnalazione 😬😁

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20 hours ago, modifiedbear said:

Cosa dice @Gasba?

Bé, guarda qualche post piú su e troverai il magistrale post di @Gasba sotto spoiler :fischia:

19 hours ago, marco83p said:

Stesso problema, il link di archive è stato eliminato :(

Sono un ammiratore dei radiohead dal '96. Torno in questo bel posto solo in occasione delle uscite perché è sempre dura ritagliarsi del tempo, ma lo faccio con grande piacere, ed è bello trovare ancora attive persone che al tempo seguivo quasi con avidità :)

scaricherò sicuramente il videogioco, ma sarebbe un bel dono potere ascoltare le tracce senza distrazioni ☺️

 

PS: nel tentativo di quotare questo commento l'ho erroneamente segnalato [niubbo!]. Chiedo agli/alle admin di ignorare la segnalazione 😬😁

Hai un PM ^_^

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  • 1 year later...
On 11/22/2021 at 8:54 AM, Lacatus said:

Versione completa di Pyramid Song (senza i tagli operati da Nigel):

https://vocaroo.com/15MbO20KIfOg

  • intro di violoncello e trilli di archi prima dell'ingresso del pianoforte
  • trilli di archi e violoncello per tutto il primo verso
  • effetti sonori nel secondo verso
  • coda di effetti sonori 

 

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