Jump to content

Solo elettronica.


Jobbas

Recommended Posts

Non sapevo che una delle pioniere italiane della musica elettronica fosse...vicentina

Teresa Rampazzi was an Italian pioneer of electronic and computer music. Born in Vincenza, Veneto, she initially studied piano but, after attending the Darmstädter Ferienkurse and meeting John Cage in the 50s, she bought a frequency generator invented by Herbert Eimert and became enamoured of electronic music. In 1965, together with visual artist Ennio Chiggio, she founded the Gruppo NPS (Nuove Proposte Sonore) in Padua, and soon it became one of the most reputed electronic music centers in Italy, along with the S 2 FM by Pietro Grossi in Florence and the SMET by Enore Zaffiri in Turin. In her sixities, she became one of the chief protagonists of the Centro di Sonologia Computazionale of the University of Padua, where she approached the computer, composed most of her works and gained much recognition.

 

 

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 653
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

Dopo aver iniziato lo studio del pianoforte con un maestro vicentino, Teresa Rossi (questo il nome da ragazza) si trasferì al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano dove nel 1933 ottenne il diploma in pianoforte.[1] Nel salotto di casa sua accoglieva una cerchia di amici che col tempo si sarebbero distinti nel mondo musicale: Franco Donatoni (del quale eseguì una poco nota Composizione in 4 movimenti per pianoforte), René Leibowitz, Severino Gazzelloni, Bruno Maderna, Heinz-Klaus Metzger. Nel 1956, dopo un periodo trascorso a Verona, si spostò col marito a Padova ed entrò a far parte del Trio Bartòk (allora tra i pochi ensemble italiani che eseguivano Webern e Berg) e del Circolo Pozzetto (1956-1960). Fin da questi anni cominciò a combattere dure battaglie per lo sviluppo e la diffusione della musica contemporanea d'avanguardia, dovendo contrastare le reticenze del pubblico e di una città di provincia all'epoca culturalmente pigra.[2]

Frequentò alcune edizioni dei Ferienkurse di Darmstadt e fu qui che ascoltò il primo generatore di Eimert (“mi convinsi che quella era la strada per uscire completamente dalla musica tonale”). Nel 1958 l'incontro con John Cage corrispose alla svolta elettroacustica. Volle clamorosamente vendere il pianoforte – ricomprato dal marito – e nel 1965 fondò, assieme ad Ennio Chiggio, il http://www.grupponps.it/[collegamento interrotto], che lavorava con apparecchiature analogiche e divenne uno dei principali studi di ricerca musicale privati, assieme all'S2FM di Pietro Grossi e allo Smet di Torino.

L'N.P.S. operava sulla scia del famoso Gruppo Enne e considerava l'arte come prodotto collettivo, anonimo, non finalizzato alla fruizione. Nel 1968, rinunciando al sodalizio con Chiggio, Teresa Rampazzi proseguì da sola nella ricerca dedicandosi alla didattica. Fu affiancata in particolare da Alvise Vidolin e Giovanni De Poli che rimasero collaboratori ed amici anche in seguito, quando nel 1972 ottenne la cattedra di musica elettronica al conservatorio. Mentre, grazie a questi “ex-allievi”, all'università di Padova nasceva il noto CSC-Centro di Sonologia Computazionale dell'Università di Padova (centro di ricerca e produzione di computer music), Teresa Rampazzi si avvicinava, all'età di sessant'anni, alla tecnologia digitale. E sebbene avesse un rapporto conflittuale con il computer (lo definiva “il grande mostro”) fu in questi anni che realizzò, proprio al CSC, la quasi totalità delle sue opere ottenendo vari riconoscimenti.

Dal 1984, dopo la morte del marito, viveva a Bassano (VI) in un pensionato, continuando a comporre e ad ascoltare musica, fedele al suo desiderio di anteporre sempre e comunque l'affermazione della musica all'affermazione personale.

:prego:

Link to comment
Share on other sites

  • 3 weeks later...

Dal profilo Twitter di Ninja Tune:

"@floatingpoints has written the score for the @sfballet latest ballet, Mere Mortals. Exploring the effects of AI. The music combines the sounds of the full orchestra with Floating Points' electronic instrument collection. Namely his legendary 1963 Buchla Synthesizer." :legge:

 

Secondo voi ci sarà poi una release delle composizioni (come se fosse un OST di un film..)?

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...
  • Recently Browsing   0 members

    No registered users viewing this page.


×
×
  • Create New...