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un libro....ogni tanto


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Appena divorato "Trois chambres à Manhattan" di Simenon, angosciante e coinvolgente al punto giusto. Da tanto non mi capitava di scorrere velocemente le righe per scoprire che cosa sarebbe successo. In più punti mi sono rivista completamente nel personaggio di Combe, devo farmi curare, di nuovo. Prima però prenoto un volo per New York.

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Mi sto avvicinando al Buddhismo. Ultimamente sto leggendo saggi e libri riguardo a questa filosofia di vita.

Sto leggendo da qualche mese (causa impegni e causa saggio molto complesso. Ho letto anche altro nel frattempo.) "Il tao della fisica" di Capra.

Sto trovando molte risposte ai dubbi che mi sono posta in questi anni e pare che non fossero infondati.

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Mi sto avvicinando al Buddhismo. Ultimamente sto leggendo saggi e libri riguardo a questa filosofia di vita.

Sto leggendo da qualche mese (causa impegni e causa saggio molto complesso. Ho letto anche altro nel frattempo.) "Il tao della fisica" di Capra.

Sto trovando molte risposte ai dubbi che mi sono posta in questi anni e pare che non fossero infondati.

Per esempio?

Io sto seguendo un lento percorso che contempla anche nozioni di buddhismo...è passato poco più di un anno e sta iniziando a dare i suoi frutti :)

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Ho cominciato un percorso 3 anni fa praticando dapprima meditazione, poi yoga, grazie ad un maestro/psicologo. Notavo che la mia salute e la mianpsicge ne giocavano e ho deciso di documentari riguardo alla filosofia orientale. Ho trovato molte corrispondenze tra il mio modo di voler vivere e di pensare nel buddhismo theravada. Ascoltare il proprio corpo è importante. Non l'istinto, ma l'intuito sono alla base delle filosofie orientali. L'uomo è stato donato di tutto ciò che gli serve per vivere in serenità. Studiando fisica quantistica per scopi prettamente didattici, mi sono chiesta se non fosse possibile arrivare a queste teorie solo attraverso l'intuito. Ho trovato la risposta nel buddhismo. I linguaggi cambiano, il modo in cui viene scoperta la natura delle cose cambia, ma il concetto è quello. Tutto si muove a causa dell'attrazione e repulsione.

Gli orientali ci erano arrivato secoli fa, solo con l'osservazione del mondo interiore ed esterno. Noi occidentali, che siamo pragmatici, e direi anche troppo, ci siamo arrivati da poco tempo grazie ad anni ed anni di teorie ed esperimenti. Se si uniscono i concetto fisici a quelli filosofici buddisti, secondo me, si ottiene una risposta, non assoluta ovviamente, ai propri dubbi. Io le sto cercando e alcune le ho trovate. Ricordando però che non esiste una verità assoluta. È pur sempre qualcosa di spirituale, di soggettivo. Esistono le verità. Ognuno di noi ne ha una.

Il percorso è lungo. Ho tanta strada da fare per vivere in completa serenità.

Ne libro di Capra sono descritte analogie tra filosofia orientali (anche induismo) e fisica occidentale.

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Studiando fisica quantistica per scopi prettamente didattici, mi sono chiesta se non fosse possibile arrivare a queste teorie solo attraverso l'intuito. Ho trovato la risposta nel buddhismo. I linguaggi cambiano, il modo in cui viene scoperta la natura delle cose cambia, ma il concetto è quello. Tutto si muove a causa dell'attrazione e repulsione.

Certo. Non ho trovato nulla di più intuitivo che accettare l'idea che la materia che compone l'Universo è soltanto l'eccitazione di un campo quantistico. E potevano anche dircelo prima che Confucio era già arrivato ad una descrizione quantistica della gravita su scale del TeV, almeno ci risparmiavamo decenni di polemiche sui costi di LHC. :martel:

A parte lo scherzo, perché continuare a fare mischioni insensati di cose che non si parlano tra di loro? Perché parlare di filosofia orientale (tanta stima) e trovarci un legame con la pesantissima analisi scientifica occidentale? Io non so cos'hai studiato, spero che per "scopi prettamente didattici" intendessi Fisica, perché ti posso assicurare, c'è poco di intuitivo nella descrizione quantistica del mondo, dove teoremi puramente matematici - e quindi se sei un infedele (:D) come Lacatus ti dici "Stocazzo, è un risultato che viene fuori dalla matematica, la matematica non esiste, non può essere così nel mondo reale" e poi è proprio così nel mondo reale - hanno implicazioni fisiche inaspettate e controintuitive. Tanto per noi occidentali, quanto per gli orientali.

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Certo. Non ho trovato nulla di più intuitivo che accettare l'idea che la materia che compone l'Universo è soltanto l'eccitazione di un campo quantistico. E potevano anche dircelo prima che Confucio era già arrivato ad una descrizione quantistica della gravita su scale del TeV, almeno ci risparmiavamo decenni di polemiche sui costi di LHC. :martel:

A parte lo scherzo, perché continuare a fare mischioni insensati di cose che non si parlano tra di loro? Perché parlare di filosofia orientale (tanta stima) e trovarci un legame con la pesantissima analisi scientifica occidentale? Io non so cos'hai studiato, spero che per "scopi prettamente didattici" intendessi Fisica, perché ti posso assicurare, c'è poco di intuitivo nella descrizione quantistica del mondo, dove teoremi puramente matematici - e quindi se sei un infedele (:D) come Lacatus ti dici "Stocazzo, è un risultato che viene fuori dalla matematica, la matematica non esiste, non può essere così nel mondo reale" e poi è proprio così nel mondo reale - hanno implicazioni fisiche inaspettate e controintuitive. Tanto per noi occidentali, quanto per gli orientali.

no, non ho detto che la fisica quantistica è intuitiva. Ma che la conoscenza delle leggi della natura potrebbe esserlo se ci affidassimo all'ascolto di essa. Ho detto che abbiamo i mezzi intuitivi per farlo. Che poi la matematica sia un mezzo obiettivo per dimostrare certe osservazioni, non c'è dubbio.

Ho solo messo in corrispondenza il pensiero orientale con la fisica quantistica, analogie e differenze. Consiglio di leggere "il tao della fisica" che sicuramente esprime meglio di come potrei fare io questi paragoni.

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  • 2 weeks later...

Scusami il ritardo Rub.

Sono sette brevi lezioni di Fisica. :laugh:

A parte gli scherzi, in meno di una settantina di pagine Rovelli cerca di fare, cercando di essere il più chiaro possibile, un punto sullo stato della ricerca fisica attuale, ovverosia dove siamo arrivati, come ci siamo arrivati, e cosa bisogna ancora fare. Descrive molto velocemente i progressi raggiunti nell'ultimo secolo nei due grossi campi della ricerca fisica attuale, la cosmologia (il cui linguaggio è la Relatività Generale, cap. 1), che studia storia, evoluzione e struttura dell'Universo (cap. 3), e la fisica delle particelle elementari (il cui linguaggio è la Meccanica Quantistica, cap. 2), che ne studia il contenuto e le interazioni che avvengono al suo interno (cap. 4), più tematiche correlate come il tentativo di legare i due linguaggi, che non si parlano (cap. 5), e robe esotiche che potrebbero aiutare a coniugare queste due in futuro e che ti spiegano perché Hawking è Stephen-cazzutissimo-Hawking (cap. 6). E' un ottimo libretto per avere una idea di cosa e dove è arrivata la fisica, idea che molto spesso è totalmente assente all'interno della società. Con Adelphi poi son poche le possibilità di sbagliare (anche se capita).

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  • 3 weeks later...
  • 4 weeks later...
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  • 1 month later...

Dopo oltre vent'anni dalla sua pubblicazione, che ottenne - se non ricordo male - un discreto successo anche da noi, mi sono deciso a leggere "Il senso di Smilla per la neve", nell'edizione da 5 eurini e 90. Sono quasi a metà, e ammetto candidamente che pensavo molto peggio. :)

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  • 4 weeks later...
  • 1 month later...

E per il secondo anno consecutivo, un utente della board accede alle fasi finali del concorso "ilmioesordio". Quest'anno è toccato a me con "Ventotto metri", quindi sostenetemi alla grande, ci conto! :)

http://ilmiolibro.kataweb.it/articolo/partecipare/194949/concorso-di-narrativa-ilmioesordio-2015-lelenco-delle-opere-in-finale/

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  • 3 weeks later...

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