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In Rainbows CD2


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conosco il cd2 da meno di 6 ore, quindi ovviamente è tutto ancora un work in progress: le stesse impressioni che descrivo ora sono completamente slegate dai singoli significati dei pezzi, in quanto sensazioni descritte dalla semplice musica.

mettendo a confronto cd 1 e 2 penso immediatamente:

1=bianco , 2=nero

1=completezza , 2=menomazione

1=amore , 2=diffidenza

1=interiorità , 3=esteriorità

tuttavia, si possono trovare anche "zone" di male nell'1 e "zone" di bene nel 2. io queste sfumature del bianco e del nero le chiamo colori. e l'album per l'appunto come si chiama? in raibows. e i compact disc di che colore sono - seppure invertiti rispetto a come li ho detti io - ? bianco e nero, con le scritte colorate.

in sintesi: il disco nel suo complesso parla di binomi, di ossimori, di dicotomie, di ciò che le caratterizza e delle loro sfumature e accezioni. io lo vedo come un opera sul relativismo - down is the new up è fin troppo palese - .

e a proposito degli ossimori, credo che ce ne sia uno che calza più a pennello degli altri: vita/morte. non a caso il cd1 si chiude con una sorta di addio felice alla vita, e il cd 2 si apre con la stessa melodia, resa però malata, appesantita da un'atmosfera a dir poco pressante e terribile, che si concretizza subito in down is the new up appunto, che è il ribaltarsi completo di ogni percezione... come la morte.

avrei altro da dire, ma aspetto per dargli miglior forma e, nel caso, per ricredermi.

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secondo me hanno registrato 16 canzoni dopodichè, hanno dovuto scremare il tutto per stare al di sotto dei 45 minuti. Inoltre per creare un album coerente nelle tematiche e (parole di Thom) hanno preferito far spazio a "jigsaw falling into place", e relegare "down is the new up" al CD-bonus.

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ah, mi raccomando una cosa, non vi ammassate qui a scrivere! il successo della discussione è fin troppo eccessivo! non esagerate nello scrivere!

( :( )

in effetti...

concordo con te sulla dicotomia. Il disco2 è più malato, la parte di arcobaleno più vicina alla terra.

Il disco1 è invece la parte di arcobaleno più vicina al cielo.

Down is the new up è il punto focale del secondo disco perchè ne definisce gli intenti.

So che Donwood ha dipinto due cicli: il primo riconducibile al tema sobborghi/case riassumibile con la frase down is the new up. Se guardi le immagini, è proprio l'atmosfera del cd2, proprio quella che mi aspettavo mesi fa fosse l'atmosfera del disco principale (dopo mesi di indizi fatti di case con frecce non si poteva fare altro)

Il secondo ciclo è quello dell'arcobaleno vero e proprio, quello etereo. Ed è proprio quella l'atmosfera del disco1.

Mk1 è una videotape più paurosa

Mk2 è inquietante

L'intro di four minute warning (per me quell'intro è Mk3) è la paura cosmica.

Dicotomia in kid a-amnesiac

ghiaccio-fuoco (evidentissima peraltro)

Dicotomia in rainbows disk1/disk2

cielo-terra (più sfumata, meno lampante ma secondo me esiste)

Affollatevi numerosi!!!

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L'intro di four minute warning (per me quell'intro è Mk3) è la paura cosmica.

questa ci sta tutta :clapclap:

anche perchè il testo di "4 minute warning" (l'ho già scritto da qualche parte) è decisamente il più inquietante che abbiano mai scritto: i pensieri di un uomo qualunque di fronte all'inizio di una guerra nucleare, di fronte alla distruzione reciproca garantita :ph34r:

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della serie....

prima ci fanno intravedere arcobaleni di speranza...e..giusto il tempo di crederci davvero, ecco che arriva una bella doccio ghiacciata.....

( ???...più che altro è una domanda visto che non ho ancora ascoltato il cd2)

non così portato all'estremo, però si ritorna coi piedi per terra.

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Beh, l'arcobaleno degli Oxfordiani difficilmente avrebbe potuto essere idilliaco e romanticamente inteso...ha più o meno lo stesso senso che assumono le citazioni protoromantiche in Eliot (scusate se lo riprendo, ma sono sempre più convinto che Thom abbia un gran debito nei confronti di Thomas Sterne, sia per quanto riguarda le tematiche di fondo che la metodologia espressiva), sono il preludio al rovesciamento desolante e vuoto che emerge...

Uno dei pochi bagliori di speranza che si risolvono di mantenere è quello della rielaborazione espressiva, che partendo dalla realtà per lo più negativa, riesce a trasformare in consapevole fonte di ispirazione queste esperienze.

E ancora come il poeta inglese proprio questa rinnovata visione lascia aperta la porta ad una speranza, non bene definita, non descritta, ma solo avvertita nella totalità delle cose (per Eliot era Dio, per Thom e soci...la musica direi...) che loro riescono a concretizzare tramite il loro "strumento" in un parto doloroso, ma che è l'unico di cui sono capaci, e di cui hanno bisogno ogni volta (per questo produrre un cd è così "doloroso" per loro.).

"This is your warning, 4 minutes warning..." e "Because I know today has been the most pefect day I've ever seen..."

Chiuso l'angolo dell'astrusità gratuita. :P

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