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In Rainbows e l'inverno


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Sì lo so che ne stiamo parlando in duemila salse e con 700.000 sfumature diverse ma oggi m'è successa una cosa particolare e ciò ha scatenato la mia curiosità che si riverbera nel desiderio di conoscere il vostro parere a tal proposito.

Avevo, oggi pomeriggio, una sorta di "briefing" con dei miei "soci" per un progetto musicale al quale sto lavorando...oggi, qui a Firenze, era un pomeriggio tersissimo con gli alberi spogli ad abbracciarsi lungo i viali e un'aria frizzantina e un po' pungente di quelle che ti anestetizzano morbidamente il viso.

Negli orecchi, camminando per giungere al luogo del misfatto, avevo Ok Computer. Non In Rainbows. E sì che l'ho ascoltato già decine e decine di volte (entrambi i dischi), e sì che mi piace...ma non c'è nulla da fare: per me, di questi tempi, la colonna sonora quasi unica (oltre a Notwist e poco altro, ultimamente anche Bat For Lashes) è Ok Computer da almeno 3 anni.

E lucciconi su Let Down, e guardarsi attorno su Climbing Up The Walls, e sorridere con gli occhi lucidi come un deficiente (o un bambino) per strada senza un solo motivo su Subterranean Homesick Alien, e morire di brividi sul finale di Karma Police...come se fosse sempre la prima volta.

Ivi chiedo il vostro parere: secondo voi, ragionando per assurdo e per sensazioni, In Rainbows a che stagione assomiglia? Anche voi avete dischi per stagioni? Quali sono i vostri dischi per l'inverno?

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Sono d'accordo, anche sui dischi: normalmente anch'io ripesco Capossela, i Beatles a Settembre/Ottobre e in primavera (Revolver uber alles) e "Caramella Smog" di Bersani anche se devo cercare di ascoltarlo il meno possibile. Ah, e il secondo cd di Timothy's Monster dei Motorpsycho. Tutto ciò, ovviamente, senza una precisa "scaletta" o intenzionalità ma in modo del tutto involontario: semplice necessità.

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Anche voi avete dischi per stagioni?

assolutamente sì. e non sempre, anzi raramente, per via di un fattore intrinseco alla musica stessa. boh, vai a capire a cosa è dovuto.

il mio inverno è, da qualche inverno a questo inverno, bluvertigo, funeral degli arcade fire, kiss me kiss me kiss me dei cure, vinicio capossela, gainsbourg, qualcosa dei jethro tull. mi parlano d'inverno più di miglia e miglia di distese di alberi innevati. SONO il mio inverno.

così come de andré risorge in primavera e nick drake e i r.e.m. d'estate.

per quanto riguarda in rainbows, non so ancora. so che lo assocerò immancabilmente a questo inverno. ma secondo me il tardo-autunnale di lacatus ci può stare, ci sta, ci è stato.

per caramella smog ti lancio un bel :prego: pensavo di essere il solo ad averlo ascoltato seriamente (bersani è stato un mio pallino all'epoca).

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in rainbows è un disco decisamente autunnale.

ieri mattina mi è capitato di andare all'università passando per piazza del campo mentre ascoltavo il cd 1... vedere la torre del mangia contro il cielo pesante di nuvole durante faust arp mi ha fatto rabbrividire...

al ritorno ho ascoltato il cd 2... down is the new up sotto la goticissima san domenico al buio mi ha messo quasi paura.

dunque sì, in rainbows autunno, insieme a padre-figlio tim-jeff buckley, un po' di reggae e sigur ros.

la voce di de andré mi scalda dentro: inverno. come le poche robe jazz che possiedo. poi direi revival '60/'70.

a primavera tornano di solito le vecchie glorie punkrock e altrock.

infine l'estate mi ispira elettronica, di solito daft punk o chemical brothers.

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@there_there: :prego: anch'io vengo spesso infamato per Samuele Bersani ma lo reputo uno dei migliori cantautori italiani attualmente attivi. Per il resto "Caramella Smog" è un disco da ascoltare con il contagocce, per me: da innamorato fa un effetto strano, da deluso fa un effetto catastrofico.

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già. da secoli non si sentiva tanto spleen nella canzone italiana (al primo che tira fuori masini gli stacco la testa). un ascolto di "conforme alla cee" può essere letale, in alcuni casi. ah, e secondo me chi infama bersani lo fa perché non lo ha mai ascoltato con attenzione. altrimenti è una cosa che non mi so spiegare.

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già. da secoli non si sentiva tanto spleen nella canzone italiana (al primo che tira fuori masini gli stacco la testa). un ascolto di "conforme alla cee" può essere letale, in alcuni casi. ah, e secondo me chi infama bersani lo fa perché non lo ha mai ascoltato con attenzione. altrimenti è una cosa che non mi so spiegare.

Straquoto. E "Iodio Masini e le sue ansie".

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anche io associo i Radiohead all'inverno...

così come associo Bill Withers all'estate....( perfetto quando ci si alza al mattino, pronti per andare a fare un tuffo in piscina o al mare e si fa colazione con cereali e latte freddo ^_^ )

il disco per me più invernale in assoluto, rimanendo in ambito oxfordiano, è the Eraser....è il mio disco del sabato pomeriggio post tennis.....e del sabato sera in macchina andando a cena....un classico per me...

IR è assolutamente invernale ....e l'atmosfera tersa e pungente descritta da Korg, che qui in pianura si abbina candidamente anche alla nebbiolina che precede una fredda giornata di sole, non può avere altra colonna sonora se non Arpeggi.....

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già. da secoli non si sentiva tanto spleen nella canzone italiana (al primo che tira fuori masini gli stacco la testa). un ascolto di "conforme alla cee" può essere letale, in alcuni casi. ah, e secondo me chi infama bersani lo fa perché non lo ha mai ascoltato con attenzione. altrimenti è una cosa che non mi so spiegare.

Straquoto. E "Iodio Masini e le sue ansie".

:D

Quoto e riquoto....e pensate che io ho un amico a cui Masini piace davvero :blink: e per questo..e anche per molto altro, come si può intendere..viene costantemente preso per il culo..!

comunque, Bersani piace un sacco anche a me..è senza dubbio uno dei migliori cantautori italiani come si diveva sopra...e personalmente amo anche Carmen Consoli e i Tiromancino (a parte l'ultimo album ;) )..

comunque...In Rainbow..e un pò tutta la discografia dei Radiohead l'associo al tardo autunno-inizio inverno...e anche inverno inoltrato....

Come un pò Bjork..

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Bel thread! Mi piacciono le associazioni sensoriali!

Daccordissimo con Last sulla vernalità del Cancellatore. Bjork è quasi natalizia, non per riferimenti alla festività, ma al cielo terso di dicembre, alla silenziosita rinbombante delle nebbie crepuscolari in pianura ed alla neve delle mie colline.

De Andrè invece, così come i Radiohead e pochissimi altri autori, è adatto a tutte le stagioni. La solarità di "Creuza de Ma", la mortale e settembrina dolcezza di "Non al denaro non all'amore nè al cielo", l'aridità così profondamente vera di "Storia di un impiegato"...

Infine "In Rainbows" è decisamente autunnale. Il suono del tempo che si mischia, fresco ma solare in 15 step, il riverbero di estate di Bodysnatcher, la notte che si allunga in Nude, la pioggia di Arpeggi...Ed infine il gelo di "Videotape".

Tutti i miei album ed i miei artisti preferiti sono autunnali...sarà che è la mia stagione...

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Ivi chiedo il vostro parere: secondo voi, ragionando per assurdo e per sensazioni, In Rainbows a che stagione assomiglia? Anche voi avete dischi per stagioni? Quali sono i vostri dischi per l'inverno?

In Rainbows è tardo autunno, per me.

Hail to the thief è inverno. L'inizio di Sit Down Stand Up mi ha sempre fatto pensare a una banchina deserta, di notte, al freddo, in una città industriale inglese, Sail to The Moon al cielo notturno invernale, quando è sereno e si tira tardi perchè non si ha voglia di rientrare, I will al chiudersi in casa al caldo, per proteggersi dal freddo.

Ho sempre associato la mia stagione preferita, ossia la tarda estate ed inizio autunno, a Gone To Earth di David Sylvian, con quei lunghi intermezzi musicali che spezzano il cantato e danno respiro a tutto il disco.

Il disco più estivo che mi viene in mente è Supernatural di Santana, ma dovrei rifletterci ancora.

Per la primavera sicuramente Brilliant Trees, sempre di David Sylvian. Per il titolo, per la copertina, e anche per la sensazione di rinascita che trasmette. ;)

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Bel thread! Mi piacciono le associazioni sensoriali!

Daccordissimo con Last sulla vernalità del Cancellatore. Bjork è quasi natalizia, non per riferimenti alla festività, ma al cielo terso di dicembre, alla silenziosita rinbombante delle nebbie crepuscolari in pianura ed alla neve delle mie colline.

De Andrè invece, così come i Radiohead e pochissimi altri autori, è adatto a tutte le stagioni. La solarità di "Creuza de Ma", la mortale e settembrina dolcezza di "Non al denaro non all'amore nè al cielo", l'aridità così profondamente vera di "Storia di un impiegato"...

Infine "In Rainbows" è decisamente autunnale. Il suono del tempo che si mischia, fresco ma solare in 15 step, il riverbero di estate di Bodysnatcher, la notte che si allunga in Nude, la pioggia di Arpeggi...Ed infine il gelo di "Videotape".

Tutti i miei album ed i miei artisti preferiti sono autunnali...sarà che è la mia stagione...

ecco, per me De Andrè non ha stagioni...è come Montale o Sbarbaro....mi evocano il bagliore del sole che si riflette in un mare increspato da un vento freddo e tremendo, cioè l'immagine più silenziosa, triste e cara che ho della mia città.....

( Genova ndr)

edit: Hail to te thief per me è LA NOTTE

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In Rainbows è tardo autunnale / invernale.....è a tratti glaciale, distante, ovattato.......non lo so per me è un disco da freddo!!!!

tipo l'attacco di nude mi sa di giornata piovosa....weird fishes di strade ghiacciate battute dal timido sole mattutino, 15 step è a sè....

il disco 2 invece è diverso e non lo lego a nessuna stadione in particolare....

kid A lo avverto come un disco infernale, caldo e gelido allo stesso tempo....

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in rainbows è un disco decisamente autunnale.

ieri mattina mi è capitato di andare all'università passando per piazza del campo mentre ascoltavo il cd 1... vedere la torre del mangia contro il cielo pesante di nuvole durante faust arp mi ha fatto rabbrividire...

al ritorno ho ascoltato il cd 2... down is the new up sotto la goticissima san domenico al buio mi ha messo quasi paura.

dunque sì, in rainbows autunno, insieme a padre-figlio tim-jeff buckley, un po' di reggae e sigur ros.

la voce di de andré mi scalda dentro: inverno. come le poche robe jazz che possiedo. poi direi revival '60/'70.

a primavera tornano di solito le vecchie glorie punkrock e altrock.

infine l'estate mi ispira elettronica, di solito daft punk o chemical brothers.

la torre del mangia fa davvero paura...son stato 15 giorni fa a siena per 3 giorni ed oltre ad essere salito sulla torre, ho dedicato pure una canzone a quella meraviglia di 100m del 1348...

detto ciò in rainbows è davvero autunnale

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in rainbows è un disco decisamente autunnale.

ieri mattina mi è capitato di andare all'università passando per piazza del campo mentre ascoltavo il cd 1... vedere la torre del mangia contro il cielo pesante di nuvole durante faust arp mi ha fatto rabbrividire...

al ritorno ho ascoltato il cd 2... down is the new up sotto la goticissima san domenico al buio mi ha messo quasi paura.

dunque sì, in rainbows autunno, insieme a padre-figlio tim-jeff buckley, un po' di reggae e sigur ros.

la voce di de andré mi scalda dentro: inverno. come le poche robe jazz che possiedo. poi direi revival '60/'70.

a primavera tornano di solito le vecchie glorie punkrock e altrock.

infine l'estate mi ispira elettronica, di solito daft punk o chemical brothers.

la torre del mangia fa davvero paura...son stato 15 giorni fa a siena per 3 giorni ed oltre ad essere salito sulla torre, ho dedicato pure una canzone a quella meraviglia di 100m del 1348...

detto ciò in rainbows è davvero autunnale

davvero? sei spesso a siena? e che canzone gli hai dedicato? :blink::)

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