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June Ogilvie

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Posts posted by June Ogilvie

  1. Fitzgerald E' un evocatore di atmosfere (e di animi, attraverso le atmosfere.)

    Gatsby non l'ho letto (ma DEVO, e soprattutto in inglese) dal momento che ho letto qualche racconto - bello tagliente - e Tender is the Night - e qui, come non amarlo? Si riesce quasi a sentire l'umidità salmastra delle notti in riva al mare, e la luce grigio-fredda dell'alba dopo una notte insonne.

  2. 720827.jpg

    Stavolta (gioia! gaudio!) non vi consiglio un mattone, bensì una raccolta - molto corta - di racconti-favole di Miyazawa Kenji: egli stesso definisce questi suoi lavori come racconti per bambini e alcuni l'hanno chiamato il Saint-Euxpery giapponese; questo perchè la sua poesia - e in fondo, la sottile tristezza - si colgono meglio armandosi di immaginazione, sospendendo momentaneamente la realtà.

  3. io l'ho trovato pallosetto, capolavoro per carità, ma troooppo lungo, specie in certi passi...a tolstoj preferisco dostoevskij e cechov, nonchè l'uva passa che mi dà più calorie! :lol:

    :lol:

    L'amore per il Mattone è una cosa genetica forse, o l'hai o è difficile che spunti spontaneo. (i Karamazov si leggono in una settimana e quindi non rientrano nella categoria)

    Anche io sono tuttora più legata all'amico Fëdor, un po' perchè appunto lui e Cechov son stati l'introduzione, ma soprattutto agli gnocchi di Somlò. (dolce ungherese del quale non riporto la ricetta perchè arma impropria :lol: )

  4. C'è un capitolo di Guerra e Pace (un po' prima della metà del primo tomo) che è Epico, di quell'epicità che ai russi riesce così bene: sostanzialmente l'apoteosi del non agire.

    Tra l'altro, sempre in questo capitolo, c'è una memorabile descrizione di un personaggio femminile, sottile e perfida: quei momenti in cui pensi "Lev, über'm Sternezelt!", o quantomeno più del solito.

    Anche se la dimensione stessa del tomo sembra proibitiva, il mio sostanzialmente è un "leggetelo".

  5. Attenzione: segue intervento possibilmente interpretabile come coacervo di spocchia, procedete a vostro rischio e pericolo.

    Siccome si parla del più bel disco dell'infanzia, allora è sicuramente il doppio cd di Alfred Brendel con selezione di sonate di Beethoven

    Alfred-Brendel-Beethoven-Favourite-Piano-Sonatas-Front-Cover-45027.jpg

    in compagnia di questo ho passato 8 anni di compiti di elementari e medie, o semplicemente attaccata alle casse dello stereo. E' tuttora piuttosto consumato, dato che ha attraversato lettori cd di dubbia fattura, è stato portato in vacanze al mare ed in montagna (e una copia su cassetta pure in un paio di gite).

  6. Dopo anni di profonde meditazioni, ed infinite tribolazioni, sono giunto alla conclusione che...la mia ragazza non debba essere di Mestre.

    hai avuto qualche scontro con la famigerata e®e?

    comunque nel giochino "pianta i paletti e facci lo slalom", pongo quali condizioni sine qua non la presenza di una "hh" nel cognome (meglio se seguita da ¨), la completa padronanza nel suonare la celesta e della lingua ungherese (ovviamente, senza essere ungherese, altrimenti non vale.)

    prendetemi sul serio, su.

  7. vi dedico una strofa di una poesia di Celan:

    13a9218e.png

    (anche io son stata corretta, ma approfittando d'essere comunque mancina inside ho imparato a scrivere da destra verso sinistra. )

  8. E' vero, ma io trovo il suo sarcasmo estremamente distensivo.

    E comunque, per me, un libro così poderoso annoierebbe alquanto, senza quello spirito. :)

    No, è vero, io dimentico sempre la poderosità del tomo: sono stata abbastanza scriteriata da prenderne un'edizione della Penguin economica e riciclata - però scritta in carattere 8 :phr34:

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