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Fitzgerald E' un evocatore di atmosfere (e di animi, attraverso le atmosfere.)
Gatsby non l'ho letto (ma DEVO, e soprattutto in inglese) dal momento che ho letto qualche racconto - bello tagliente - e Tender is the Night - e qui, come non amarlo? Si riesce quasi a sentire l'umidità salmastra delle notti in riva al mare, e la luce grigio-fredda dell'alba dopo una notte insonne.
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Non ho mai letto nulla di Shakespeare - - (a parte qualche sonetto) e vorrei iniziare.
Qualche consiglio?
Amleto!
Macbeth!
Giulio Cesare!
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Stavolta (gioia! gaudio!) non vi consiglio un mattone, bensì una raccolta - molto corta - di racconti-favole di Miyazawa Kenji: egli stesso definisce questi suoi lavori come racconti per bambini e alcuni l'hanno chiamato il Saint-Euxpery giapponese; questo perchè la sua poesia - e in fondo, la sottile tristezza - si colgono meglio armandosi di immaginazione, sospendendo momentaneamente la realtà.
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io l'ho trovato pallosetto, capolavoro per carità, ma troooppo lungo, specie in certi passi...a tolstoj preferisco dostoevskij e cechov, nonchè l'uva passa che mi dà più calorie!
L'amore per il Mattone è una cosa genetica forse, o l'hai o è difficile che spunti spontaneo. (i Karamazov si leggono in una settimana e quindi non rientrano nella categoria)
Anche io sono tuttora più legata all'amico Fëdor, un po' perchè appunto lui e Cechov son stati l'introduzione, ma soprattutto agli gnocchi di Somlò. (dolce ungherese del quale non riporto la ricetta perchè arma impropria )
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C'è un capitolo di Guerra e Pace (un po' prima della metà del primo tomo) che è Epico, di quell'epicità che ai russi riesce così bene: sostanzialmente l'apoteosi del non agire.
Tra l'altro, sempre in questo capitolo, c'è una memorabile descrizione di un personaggio femminile, sottile e perfida: quei momenti in cui pensi "Lev, über'm Sternezelt!", o quantomeno più del solito.
Anche se la dimensione stessa del tomo sembra proibitiva, il mio sostanzialmente è un "leggetelo".
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Attenzione: segue intervento possibilmente interpretabile come coacervo di spocchia, procedete a vostro rischio e pericolo.
Siccome si parla del più bel disco dell'infanzia, allora è sicuramente il doppio cd di Alfred Brendel con selezione di sonate di Beethoven
in compagnia di questo ho passato 8 anni di compiti di elementari e medie, o semplicemente attaccata alle casse dello stereo. E' tuttora piuttosto consumato, dato che ha attraversato lettori cd di dubbia fattura, è stato portato in vacanze al mare ed in montagna (e una copia su cassetta pure in un paio di gite).
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mai avuta l'abitudine, a parte che comunque negli ultimi tempi
pennica pomeridiana = epic fail cervicale (possibilmente anche accademico)
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vecchio detto di saggezza popolare
davanti ai muli
dietro ai cannoni
lontano dagli ingegneri
(ora posso confessare la mia età mentale di 70+ anni e sparire di nuovo nella nebbia.)
(ciao consi )
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Il puntino è la Terra vista dalla Voyager I immersa in un raggio di luce solare dalle parti (credo) di Saturno.
e io che pensavo fosse l'esplosione di qualche supernova in una galassia messa di taglio... (mi si perdoni il linguaggio ultra-scientifico)
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manca l'opzione agrodolce ed è una grave mancanza.
(le cipolline in agrodolce
la wienerschnitzel con la salsa di mirtilli rossi
gli gnocchi di susine
etc. )
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meglio la versione estone.
tu non conosci le meraviglie di quella ungherese...
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pero Tre Uomini in Barca fatevi il favore di leggervelo in inglese
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io sono per certo una Grammar Nazi.
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The Beatles:
3-No, ragazzi, non ce la faccio
inedito profetico esclamato da Paul visitato da una visione della Yokonno?
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Gang bang con Der! :dance: .
ma anche no, che dici?
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minchia album
potrei commuovermi
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Dopo anni di profonde meditazioni, ed infinite tribolazioni, sono giunto alla conclusione che...la mia ragazza non debba essere di Mestre.
hai avuto qualche scontro con la famigerata e®e?
comunque nel giochino "pianta i paletti e facci lo slalom", pongo quali condizioni sine qua non la presenza di una "hh" nel cognome (meglio se seguita da ¨), la completa padronanza nel suonare la celesta e della lingua ungherese (ovviamente, senza essere ungherese, altrimenti non vale.)
prendetemi sul serio, su.
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assenti ingiustificati: i capelli di william. (questa è l'unica cosa che ho da dire in merito.)
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http://www.youtube.com/watch?v=AZIKFrAa5EY
per la serie Il Mio Ungherese Preferito,
son tornata da un'esecuzione di questa (ovviamente pescatevi anche la parte II), tra le altre cose: brivido che corre su e giù per la schiena.
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E' vero, ma io trovo il suo sarcasmo estremamente distensivo.
E comunque, per me, un libro così poderoso annoierebbe alquanto, senza quello spirito.
No, è vero, io dimentico sempre la poderosità del tomo: sono stata abbastanza scriteriata da prenderne un'edizione della Penguin economica e riciclata - però scritta in carattere 8
fuori le facce REVOLUTION
in Generale
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Consuelo, mi ti immagino con di fronte un pittore più che una macchina fotografica!