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PEARL JAM TWENTY


whiteboy

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Crowe ci emoziona regalandoci un ritratto davvero sincero dei Pearl Jam, una band formata da ragazzi con una passione e una voglia di suonare viscerali, che non si scoraggiano e non si lasciano abbattere dalle difficoltà degli inizi (la morte di A. Wood su tutte) e riescono a reagire diventando perte integrante di una scena, quella grunge, fatta sostanzialmente da AMICI con la musica nel cuore e il sogno di sfondare! Nessuno meglio del regista di Singles e Almost Famous poteva raccontare quegli anni fantastici e pazzi della nascita del Grunge, gli anni terribili della morte di Wood, della morte di Kurt e del dramma di Roskilde, gli anni in cui 5 ragazzi si scontrano col music businnes e con una popolarità raggiunta tanto velocemente che rischia di bruciarli, di "sputtanare" tutto ciò in cui in fondo credono e che sono. Nessuno meglio di Crowe poteva dipingere in un modo così credibile e senza cadere nel banale, nel retorico o nel romanzato, come la MUSICA e l'AMICIZIA siano state per la band di Seattle i salvagenti per restare a galla, le boe per tenere la rotta, le ancore per non lasciarsi travolgere. La voglia di esprimersi e di crescere non solo come artisti ma come uomini, e il forte affetto che ha legato e continuaa legare fra loro i PJ è la loro forza. E la si è respirata ieri al cinema come la si respira ai loro concerti live che sono sempre momenti unici e memorabili dove, come fan, senti priprio che la band sta suonando per te, che vuole che tu ti diverta e ti emozioni assieme a loro. Ed ecco che questo film io lo vedo come l'ennesimo regalo che Eddie Stone Jeff Mike e Matt fanno ai fan in occasione del loro compleanno. Ci han voluto riunire tutti attorno a loro in un modo diverso ma comunque bello, emozionante ed indimenticabile.Per chiudere sono felice come fan italiano perchè il nostro paese, dopo aver ricevuto un dvd dedicato (immagini in cornice), è anche presente in molte scene del film, una su tutte quella per me indimenticabile Release sotto l'acqua all'arena di Verona.

Grazie Crowe, GRAZIE PEARL JAM

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Documentario perfetto, per jammer puri viste le chicche che sono saltate fuori. Per chi li ha conosciuti alla loro nascita anche tanta malinconia dell'era grunge, tornato a casa avrei voluto tirare fuori la camicia di flanella a quadrettoni!!!!

Avrei solo voluto un po' più di musica e qualche riferimento più corposo al periodo di Yield che secondo me è stato l'apice della creatività artistica raggiunta dai Pearl Jam, ma sono soddisfatto e oggi non faccio altro che ripensare al film.

Yeah!

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Crowe ci emoziona regalandoci un ritratto davvero sincero dei Pearl Jam, una band formata da ragazzi con una passione e una voglia di suonare viscerali, che non si scoraggiano e non si lasciano abbattere dalle difficoltà degli inizi (la morte di A. Wood su tutte) e riescono a reagire diventando perte integrante di una scena, quella grunge, fatta sostanzialmente da AMICI con la musica nel cuore e il sogno di sfondare! Nessuno meglio del regista di Singles e Almost Famous poteva raccontare quegli anni fantastici e pazzi della nascita del Grunge, gli anni terribili della morte di Wood, della morte di Kurt e del dramma di Roskilde, gli anni in cui 5 ragazzi si scontrano col music businnes e con una popolarità raggiunta tanto velocemente che rischia di bruciarli, di "sputtanare" tutto ciò in cui in fondo credono e che sono. Nessuno meglio di Crowe poteva dipingere in un modo così credibile e senza cadere nel banale, nel retorico o nel romanzato, come la MUSICA e l'AMICIZIA siano state per la band di Seattle i salvagenti per restare a galla, le boe per tenere la rotta, le ancore per non lasciarsi travolgere. La voglia di esprimersi e di crescere non solo come artisti ma come uomini, e il forte affetto che ha legato e continuaa legare fra loro i PJ è la loro forza. E la si è respirata ieri al cinema come la si respira ai loro concerti live che sono sempre momenti unici e memorabili dove, come fan, senti priprio che la band sta suonando per te, che vuole che tu ti diverta e ti emozioni assieme a loro. Ed ecco che questo film io lo vedo come l'ennesimo regalo che Eddie Stone Jeff Mike e Matt fanno ai fan in occasione del loro compleanno. Ci han voluto riunire tutti attorno a loro in un modo diverso ma comunque bello, emozionante ed indimenticabile.Per chiudere sono felice come fan italiano perchè il nostro paese, dopo aver ricevuto un dvd dedicato (immagini in cornice), è anche presente in molte scene del film, una su tutte quella per me indimenticabile Release sotto l'acqua all'arena di Verona.

Grazie Crowe, GRAZIE PEARL JAM

Belle parole, davvero. Anche io aspetto con ansia di vedere il documentario e per me i Pearl Jam sono un modo di vivere, uno stile di vita, quello che mi piace di loro è che sono onesti con se' stessi e con i fans.

Attendo di vedere e commuovermi.

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