Jump to content

trickster

Members
  • Posts

    714
  • Joined

  • Last visited

Everything posted by trickster

  1. io mi sa che ci vado, meglio di un calcio in pancia. ho un po' di problemi con il sold out, però, avete idea di dove possa cercare un ticket? secondo voi bagarineggeranno un po'?
  2. Forum per discussioni di qualsiasi tipo. Proibiti insulti e/o bestemmie.
  3. http://www.answers.com/topic/the-burial-of...oore-at-corunna
  4. riflessioni farlocche: 1. lo zero centesimi non è taccagneria rispetto a 0.5$, o 0.01 centesimi: spesso lo 0$ si doveva all'impossibilità di pagare online con carta di credito. Inoltre una spesa nell'ordine dei 60 centesimi sarebbe stata insensata, perché addirittura inferiore ai costi di transazione. Diciamo quindi che sotto i 2 dollari circa nessuno era incentivato a spendere. O zero, o sopra i 2$, a occhio. 2. non si dimostra da nessuna parte che i Radiohead avrebbero venduto una cifra analoga di cd veri e propri, e nemmeno che ne avrebbero venduti 400.000 (quelli pagati, in media, 6$, mi pare), in così poco tempo: ne avessero venduti, poniamo, 200.000 a 12$, per esempio, sarebbe stato un buonissimo risultato, che però eguaglia il ricavo ottenuto col nuovo metodo. 3. una buona fetta degli 800.000 portoghesi non avrebbe pagato comunque, è un mercato rubato a emule, non certo un plotone di persone rese ladre dall'occasione. 4. i famosi 1.200.000, che io sappia, si riferiscono ai primissimi giorni. adesso, immagino la cifra sia notevolmente cresciuta, per cui vedi punto 2. 5. quante prenotazioni per il box? mettiamo pochissime, tipo 50.000? al prezzo medio di 2$ a download, ogni boxset vale circa 40 download, il calcolo dei ricavi è semplice, l'aggregato delle vendite "fingendo" che i ricavi da boxset siano convertibili in un equivalente in download, renderebbe parecchio più altre i volumi di vendita, per cui vedi punto 2. quando tutti avranno una carta con transazioni tendenti al costo 0, e sicurezza, e esperienza nelle transazioni online, il gioco renderà di più, ma già adesso mi pare abbia reso il giusto.
  5. mah, quanto alla prima considerazione, insomma. c'è un numero progressivo che dimostra che almeno 274 utenti (attivi o no) ti hanno preceduto, sotto al tuo nick. poi mi incuriosisce la lascivia. davvero è un forum così lussurioso?
  6. 7 album a meno di 60 euro, con il traino di in rainbows, sotto natale, e nell'accattivante confezione deluxe, sono un affare, e uno sfizio, per chi non ne avesse, o ne avesse uno o due. non dimentichiamo che, cotillons a parte, ultimamente molti, io compreso, han preso per la stessa cifra i soli IR 1 e 2. il download e la pennetta ridicoli, in questo senso sì che non paga fare l'imitazione, direi. detto altrimenti: se vi mancasse the bends e lo trovaste nuovo per 8 euro non lo comprereste? ecco, ci siamo capiti. mossa che fa sorridere, ma non mi stupirei se vendessere un bel po' di cd. potrebbe essere l'inizio del cd fisico low cost, distribuito su internet e in boxset corposi.
  7. cacchio, io uno che legge orwell e guarda kubrick lo SENTO come superiore, perché è troppo avanti. magari gli piacciono, che so, klimt e magritte, se mi lasci ti cancello, i sigur ros, le poesie di baudelaire. Trickster, lungi da me sentirmi superiore a qualcuno, semplicemente posso aver esagerato e aver dato l'idea di volerlo sembrare, non voglio riaprir nessun tipo di polemica, resta il fatto che Baudelaire lo conosco poco, non ho una gran cultura in campo letterario, nè in quello della storia del'arte... Ma i Sigur Ros li adoro, attualmente sono secondi solo ai RH nella mia scala di gusti musicali (anche se credo non arriveranno mai al livello di Thom e co.); li ho visti a Ferrara, ho stretto la mano a Jonsi, un personaggio incredibile, che tra l'altro ha un occhio di vetro, è stato incredibile, emanavano una dolcezza e una sensibilità assurde... Per quanto riguarda Se mi lasci ti cancello, è un film che adoro, in effetti, come Man on the moon e The Truman show, sempre col magnifico Carrey... tu non sei vero, sei uno stereotipo.
  8. cacchio, io uno che legge orwell e guarda kubrick lo SENTO come superiore, perché è troppo avanti. magari gli piacciono, che so, klimt e magritte, se mi lasci ti cancello, i sigur ros, le poesie di baudelaire.
  9. ancora co' 'ste storie? mannaggia. di questo passo mo' se ne esce qualcuno e rispolvera cuttooth.
  10. mmmh, hai ragione sul fatto che due punti soli sono un po' un'invenzione mia, o comunque una pratica poco ortodossa. però in fine di frase tutto (o quasi) è lecito, perché i tre puntini di sospensione, per l'appunto, sospendono il discorso, come definito dalla tua reference, servono a creare una pausa, sono un'altra cosa. per le pause del discorso vale la regola dei tre punti (spazio o meno, credo sia irrilevante). quelli finali invece hanno un senso diverso, anche se non distantissimo, creano indefinizione, sono di sospensione solo perché lasciano il discorso in sospeso, si potrebbe dire... gli esempi letterari(i) che portavo, d'altronde, sono fortemente creativi, non credo esista un set di regole irrinunciabili. comunque sì, tre direi che stanno meglio in ogni caso, io ne mettevo due per minimalismo polemico, contro chi ne mette 4 o 5. ah, dicevo, i Radiohead sono dei geni(i) del marketing, e come ho cercato di suggerire (inascoltato) in un thread, sùbito dopo il 3 ottobre, distruggeranno tutti i record di vendita, pur con dati ufficiosi e non registrabili, perché IN MEDIA il loro album è stato comprato da ognuno di quelli che l'hanno scaricato.
  11. mettiamola così, diletto. però appassionato, perché la lingua italiana, da 24 anni, è lo strumento che ho usato più di ogni altro, ed il segnale che ho ascoltato, decifrato, interiorizzato più di tutti. per necessità, un po' come tutti. avrei dispiacere, e un po' di vergogna, se ammettessi che dopo 24 anni il mio italiano sia approssimativo, parlato o scritto. come si fa a fare qualcosa per 24 anni senza imparare a farla bene? esiste un vantaggio ulteriore. non serve sapere la motivazione che ha portato, ad esempio, alla declinazione in -ie dei plurali dei sostantivi in -cia, -gia. basta la regolina, no? uno se la ricorda e festa finita. se uno le regoline le sa tutte, o ne sa tante, quelle nuove nemmeno deve sforzarsi, a capirle. a forza di coniugare passati remoti chiunque può coniugarne uno, anche irregolare, di un verbo inventato, no? con una sufficiente garanzia di risultato, intendo. però se uno nemmeno si è accorto di come coniuga còssi, o vidi, amai, mentre parla, ogni nuovo passato remoto sarà da imparare ab ovo.
  12. no, avevo una regola valida, che funzionava sempre tranne in un'eccezione. riguarda la presenza o meno di una consonante prima della C o G. qualcosa del genere: camIcia - camicIe infatti: orolOgio - orologI(i) invece araNcia - arance oRgia - orge. l'eccezione non la ricordo, forse ciliegie. un po' fai-da-te, ma credo si avvicini al giusto. è da puristi, però, quasi sempre i dizionari(i) ammettono entrambe. forse, ma solo forse, si può inferire la validità di quanto esposto dall'ordine in cui il dizionario mette le due alternative, ad esempio: valigia s. f. [pl. -gie o -ge] contenitore, per lo più a forma di parallelepipedo, in cuoio, tela o altro materiale, provvisto di manico, usato per portare abiti e oggetti in... ***** i puntini di sospensione non sono, credo, uno stilema fisso, si usano un po' ad capocchiam. Céline, Gadda, o Arbasino, o Caproni, invece, li usano, sempre 3, ma SEPARATI dal testo, non in coda come si usano spesso: tra due frasi, così: bla bla bla perché bla ... e allora bla e bla.
  13. ma che virgola e virgola, figùrati se.. hai scritto un paio di volte cose tipo sciegliere, altro che virgole.
  14. C'è un mio collega che si è messo a urlare. (Cosa ne pensate della d eufonica?) No, non so. Tu dici? la d eufonica appesantisce, e priva del piacere della scelta: sinalefe o dialefe? se un vuole scandire, io la metterei, paradossalmente. nello scritto, va quasi sempre bene. immagino che la regola sia circa quella di non metterla davanti alle vocali che sono semiconsonantiche. io rivaluterei la disgiuntiva "od", così sgraziata, fa tenerezza. "ed" è un po' paracula.
  15. eh eh ci sto anche pensando. cioè. io cosa farei? dico, di una mia figlia. presentala a me. la porto all'accademia della Crusca, e la malmeno. ma almeno cresceremmo bambini eufanti.
  16. non male, questa. iddio perdoni me, che sbaglio, come tutti, ma soprattutto te, che parli di mondi raffinati e densi, e sprofondi in un orrore da far accapponare la pelle. se avessi una figlia non te la presenterei. oh, poi magari c'è un sottile senso, in questo strafalcione atomico, ma non l'ho còlto.
  17. trickster

    Capolavoro.

    la discussione è degenerata, come temevo, tra quelli che "ma come, è bellissimo", e quelli che "non mi piace granché". fine delle trasmissioni, quindi. però, per rendere l'ultima volta un'idea, ribalto quanto ho letto poco sopra: "se questo disco l'avesse scritto un altro gruppo, avremmo gridato al miracolo, e invece siamo qui a fare gli esigenti". io penso l'opposto: se questo disco l'avessero scritto altri, non se lo sarebbe filato nessuno. chi vuol capire capisce.
  18. trickster

    Capolavoro.

    scusate, replico a me stesso, perché 100 righe di post mi erano morte in fondo a pagina 2, eccheccazzo.
  19. trickster

    Capolavoro.

    oh, a me 'sto disco pare una mezza sòla. lo scrivo qui perché s'intitola CAPOLAVORO, la discussione. mi riservo di spiegare perché, ma mi stupisco che nessuno avanzi qualche perplessità. anzi, no, lo scrivo ora, qua. poi se ho tempo apro una discussione, non so se c'è già. i punti della mia perplessità: 1. canzoni e arrangiamenti troppo omogenei, si fatica a distinguere da subitissimo le canzoni, se non si fa attenzione. 2. melodie né orecchiabili né splendide per come si sviluppano. un po' involute, ecco, ripetitive e frammentate. 3. mancano i colpi di scena, quelli che erano il basso acidissimo di myxomatosis, i fiati di life in a glasshouse, il beat di idioteque, i coretti di you and whose army. quegli ingredienti 'nuovi' che facevano di una canzone una cosa immediatamente diversa, originale e spiazzante. questo punto in parte si lega al punto 1. fin qui: i punti 1, 2 e 3 mi fanno pensare una cosa: questo album tradisce quello che quasi tutti avevano sperato, cioè che "dopo the eraser si riavranno le vere canzoni dei radiohead al completo, invece di beat soffusi, violini e thom the canta roba frammentata con la voce da folletto". io adoro the eraser, ma non posso negare che il solco è proprio quello. però meno rigoroso, gli strumenti in effetti a volte arrivano ma sono un po' sottotono, le melodie non sempre sono splendide. vorrei ricordare il paragone con the eraser a quelli che vorrebbero obiettare che un album omogeneo è un album bello, che la bellezza è nei dettagli, che l'atmosfera è eterea-tristissima-e bla bla bla. non ci si aspettava un eraser 2, e invece un po' è così. 4. non ho ricontrollato il poll: la canzone preferita da molti mi sembrava fosse nude, vero? ovvero una canzone di 12 anni fa. peraltro in un arrangiamento bello quanto ti pare ma non esattamente NECESSARIO, a me i vecchi organetti e alcune cose della versione vecchia mi piacevano, quasi mi mancano. diciamo che è bella, forse sarebbe stata bella anche accomodata diversamente. Ovvero: la canzone più bella di quest'album è una che conosciamo dal 1995, e che forse non è nella sua versione fenomenale, ma in una bellissima e delicatissima versione. Stop. Le altre, quelle nuove? quelle per cui abbiamo aspettato 5 anni? 5. i testi non li ho letti, non mi pronuncio, mea culpa. magari sono fenomenali, ma dubito che siano diversissimi da quelli di eraser, mi sbaglio? pensate un attimo a wolf at the door, o a let down, insomma, capiamoci, non ci son mica quei testi là. tutto fortemente voluto, per carità, ma probabilmente non sono il pezzo forte dell'album, comunque. 6. non c'è una sperimentazione evidente, che mi faccia sorvolare su queste mie critiche. non è un album particolarmente coraggioso, né innovativo (non che sia un valore in sé). per amare la canzone Kid A servivano dozzine di ascolti, a me, lo stesso per imparare a memoria tutte le partiture dei fiati di the National Anthem. In questo album invece tutto è lì, non ci sono complessità da districare. Apprezzerò queste canzoni, ma forse sarà per l'averle ascoltate all'infinito, per abitudine. 7. non è nemmeno ultra-godibile come Hail to the thief, se quello era un po' pop ma fenomenale, vario, accattivante, da sail to the moon a myxomatosis, da wolf at the door a 2+2=5, questo scorre senza sussulti, non ci sono parti accattivanti né terribilmente ostiche, posso dirlo? né infamia né lode. (8). questa mi riservo di ritirarla: credo che esista un po' l'atteggiamento opposto, a quello, lungamente criticato, degli snob che bocciano le grandi cose per darsi aria di intenditori. qui troppi dicono 'bellissimo' per dare a vedere di aver notato incredibili sottigliezze che solo gli esperti. anche questo è sbagliato. c'è un po' un clima di autosuggestione. la buona fede c'è, magari... come a dire: facevamo tutti i preoccupati per finta, quando aspettavamo l'album: ora che c'è, come è facile fare tutti un bel sospiro di sollievo: l'album è bellissimo (finte le paturnie e finto l'entusiasmo, visto che ci rassicuriamo da soli...). WARNING: sono considerazioni personali. non mi state a far notare dettagli, o dire che in realtà se uno ascolta con tantissima attenzione nota la cura dell'intreccio degli strumenti e che le melodie, no, bestemmia, sono tutte INCREDIBILMENTE FENOMENALI e io non capisco una sega, e bla bla bla. sono stato onesto abbastanza da sapere cosa intendevo, quando parlavo di arrangiamenti piuttosto semplici e piatti, di mancanza di innovazione. ovviamente si può sempre parlare ad ore anche dei settaggi dell'eco del suono di una chitarra acustica che fa bicordi in 4/4, ma certo non si potrà dire che la soluzione scelta è fantasticamente ricca di particolari, o complicata. accetto, tuttavia, e vi chiedo qualche delucidazione, qualcosa che non abbia apprezzato, e che potrebbe farmi cambiare idea. dati tecnici: ho ascoltato l'album per un 2-3 giorni, con assiduità, non sempre con attenzione. conoscevo solo nude, prima, e reckoner, di cui però non riconosco una nota. non avevo mai ascoltato i live.
  20. trickster

    IN RAINBOWS

    ...oddio...è una minaccia? no, ci mancherebbe. ho visto ora la foto, e me ne sono accorto. ho pure dormito a casa tua, a bologna, per la festa northern soul, col pattino. fine della parentesi off-topic nessuno mi sa dire se i download a pagamento contano nel computo vendite?
  21. trickster

    IN RAINBOWS

    qwerty è saggio. non mi ricordo zuffe furibonde per avere "lull" o "meeting in the aisle" erano b-side dei singoli, punto e basta. il secondo cd esce come un no surprises RFD, come un airbag, come un com lag. chi lo vuole, sa come fare. chi vuole l'album non accampi diritti su quello che album non è. l'album è per tutti, pure a poco, se uno vuole. curiosità mia: ma se WASTE dimostra che 1 000 000 000 persone hanno scaricato legalmente l'album (prezzo medio 0,50 GBP), questo diventa l'album più venduto di sempre? no, perché mi sa un po' che si potrebbe tentare il colpaccio...
×
×
  • Create New...