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@li

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Everything posted by @li

  1. mh... no che sia troppo senza pensieri questo disco a me nn sembra proprio (trovo che stia piacendo al forum di piu' proprio per questo motivo, perche' è piu' vicino alla cura e alla cerebralita' dei Radiohead, piu' che per la stretta qualita' dei brani, che nn mancava neanche in molti del primo). Se fosse come dici tu ci avrebbero buttato dentro anche Eyes and Mouth, Colors Fly e Bodies Laughing secondo me facendo appunto un "secondo minestrone"
  2. Provo a spiegarmi... (e premetto che sto facendo una rilettura ex post). ALFAA è figlio dell'impeto: voglia di suonare, qualche idea che nel giro di 1 anno scarso diventa l'album di esordio. Glasto è Maggio 2021 (ma hanno presentato solo 8 brani), Magazine a Gennaio 2022, quando le session di ALFAA o erano gia' concluse o stavano per... abbiamo 6 pezzi in piu: 14 in tutto (quelli del disco + Just Eyes). Per me vuol dire che i brani che avevano li hanno pubblicati tutti, senza star li a fare selezione (tranne su JEAM che pero' tengono li in "caldo"). E dal disco si sente (3/4 dei pezzi potevano essere tagliati ma gli servivano per far repertorio per il tour che stava per partire qualche mese dopo, infatti faticano mica poco con la tracklist). Vanno in tour e prima di partire facile avessero altri pezzi in canna o anche solo abbozzi, ma suonandoli (gia dalle prime date cominciano a inserirli) vedono che funzionano e a un certo punto pensano di pubblicare un secondo album che per come la vedo io - e considerate le dichiarazioni carpite a Thom qua e la - doveva inizialmente essere sulla scia del primo: una raccolta di brani pronti senza troppi pensieri. Invece poi a un certo punto per qualche motivo, durante la session a Abbey Road, forse anche perche ci lavora Sam e non Nigel, il disco "svolta" e diventa il WOE che sentiamo oggi: a fuoco, coerente, piu' pensato, diverso. L'idea era di rilasciarlo nell'autunno del 2023, forse addirittura d'estate prima del tour USA, ma sicuramente a cavallo tra le famose due mostre di Settembre e Dicembre 23 e infatti con la prima trapela il titolo definitivo dell'album e sono gia' pronti gli artworks. Invece evidentemente in primavera ci mettono piu' tempo e piu sforzo del previsto: durante la primavera 2022 si lasciano prendere dagli artworks e dalla musica, ripensano tutto e quindi decidono di pubblicare Bending Hectic nell'estate del 2023, giusto perche hanno deciso gia' di nn includerla e per darci qualcosa in pasto al posto del disco che tarda. Continua il tour, e intanto Sam lavora ai brani, pensano alla tracklist, mettono ancora piu' a fuoco le idee e decidono di recuperare Bending (al posto di cosa?) perche è piu' coerente col resto. Ed ecco WOE, che anziche essere la parte due di ALFAA è un deciso salto avanti.
  3. pensavo piu da You Will Never Work in Television ad I Quit 😍🤩
  4. io nn posso credere che Thom abbia scazzato con Nigel, proprio mi sembra impossibile. Ora che ho sentito il disco mi sento di dire che forse Sam poteva davvero "distanziarli meglio" dai Radiohead, anche come suono.
  5. @li

    Sam Petts-Davis

    La differenza di volume tra ALFAA e WOE è imbarazzante mettendoli sul piatto uno dopo l'altro.
  6. ma no l'ho detto io che era un cineasta perche erano commenti su una pagina che parlava di cinema ecomesieteprecisi
  7. beh si nn ero cosi rigida con la definizione on the road: potrebbero essere state le session di registrazione di ALFAA oppure, piu facilmente le prove per il tour o il tour stesso. Pero' era per dire che da subito (Maggio 22) cominciano a inserire nelle setlist quasi tutti i pezzi di WOE, rifinendoli sempre piu e poi arrivando alla decisione di pubblicarli. A quel punto, secondo me, come ho scritto ieri, c'e' stato un ripensamento in corso d'opera: quello che doveva essere ALFAA2, cioe' un secondo "minestrone" di cose senza pensarci troppo, è diventato WOE, e ha quindi richiesto piu' tempo e piu' sforzo del previsto. Resterebbe da sapere il ruolo di Nigel/Sam ed esattamente cosa è successo durante le registrazioni ad Abbey Road ma io credo sia andata piu' o meno cosi.
  8. e che io sono evidentemente una che nn nota i particolari specie visivi (nn lo scopro oggi )
  9. esatto. Poi a Maggio è iniziato il tour e gia' alla prima data debutta Friend of a Friend e poi via via le altre, scritte tutte on the road (nn era una balla). Praticamente in un anno e mezzo son passati da Pablo Honey a Kid A
  10. bravi, io nn l'avevo notato. Dopo lo riguardo. Se è cosi è parecchio figo (e in fondo lo stesso stratagemma di perculare il pop mettendo Knowledge dopo Floodgates nella tracklist di ALFAA).
  11. comunque, dite quel che volete, ma a Gennaio 2022 avevano 13 brani pronti (+ Just Eyes and Mouth) e li facevano tutti (scusandosi perche erano pochi). Avevano quelli e han pubblicato quelli su ALFAA (un faro per attrarre l'attenzione nel vero senso, come fosse un "vero" debut album). Set List: Pana-Vision The Smoke Speech Bubbles (live debut) Thin Thing Open the Floodgates (live debut by The Smile) Free in the Knowledge (live debut by The Smile) A Hairdryer (live debut) Waving a White Flag (live debut) We Don't Know What Tomorrow Brings Skrting on the Surface The Same (live debut) The Opposite You Will Never Work in Television Again Encore 14. Just Eyes and Mouth
  12. comunque Skinner l'hanno davvero traviato sti due vecchi. Guarda che bravo ragazzo che era due anni fa: capelli corti, faccino pulito....
  13. si dai scherzavo. Pero' a questi del Magazine c'ero e questo personalmente me li fa guardare con tutti altri occhi. E poi quella cosa li di tre concerti in 12 ore quando mi ricapita Per me davvero momento indelebile (come tutti i tamponi che ho dovuto fare per andarci)
  14. Buon secondo compleanno della prima apparizione pubblica Smile
  15. @li

    I Quit

    L'ho chiesto apposta perche' io mi vedo troppo Thom al piano infatti. Pero' boh. Curiosaaaaaa. Sicuro sara' al piano su You Know Me comunque.... ps per jonny ci saranno altre mutandine tranquillo 😁
  16. Qui invece il NY Times (copincollo perche è dietro paywall altrimenti) “Don’t think you know me,” Thom Yorke intones near the end of the Smile’s second studio album, “Wall of Eyes.” He adds, “Don’t think that I am everything you say.” With its new LP, the Smile makes itself increasingly elusive. It’s now a band intent on destabilizing structures and dissolving expectations. The Smile is still unmistakably a Radiohead spinoff. It’s the trio of Yorke and Jonny Greenwood from Radiohead, with the British jazz drummer Tom Skinner. Yorke’s tormented voice has stayed upfront, and the songwriting leans into Radiohead’s dissonances, odd meters and fully enveloping aura of anxiety. The Smile’s 2022 debut album, “A Light for Attracting Attention,” and its live recordings introduced what was mostly a stripped-down, cerebrally twisted funk band — akin to Yorke’s 2012 project Atoms for Peace, which had Flea from Red Hot Chili Peppers on bass. But on “Wall of Eyes,” the Smile questions and undermines its grooves. The band often lets them emerge only gradually, then deflates them or obscures them in complexly hazy productions. In the Smile’s new songs, solid ground — verbal or musical — is rare and precarious. The priority is atmosphere, not legibility. Yorke’s lyrics are fragmentary and bleak, full of apocalyptic tidings. “Soon you’ll be there/in all that fire and ice,” he croons in “Teleharmonic,” over chords that keep sliding out from under him. The album’s most coherent narrative, “Bending Hectic,” is the last words of a driver steering along the hairpin turns of an Italian mountain road, then “letting go of the wheel.” The track is an eight-minute exercise in suspended time, meditating on two slowly alternating chords before plunging into a cacophony of hard-rock guitars. Greenwood has long had a sideline scoring film soundtracks — among them “There Will Be Blood,” “Phantom Thread” and “The Power of the Dog” — and the Smile’s new songs allow themselves to be as amorphous and open-ended as film music. They’re not about hooks or choruses. Melodies recur while arrangements change radically around them; songs suddenly leap into entirely new territory. “Read the Room” begins with prickly guitar arpeggios and a sputtering beat, veers into a pretty bridge that doesn’t stay that way and spends its final two minutes seething over an entirely different riff. “Under Our Pillows,” which may be a reproach of social media — “You give yourself freely/Nowadays everyone’s for sharing,” Yorke chides — starts with crisp cross-rhythms: hopscotching guitar picking and a contrapuntal bass line over Skinner’s stop-start drumming. But the momentum shifts, the odd meter turns into a motoric 4/4 and then recedes into un-metered, breathy spaces. For a full minute, the track is nervous but ambient. Throughout the album, the Smile’s music feels molten and improvisatory, though it’s clearly premeditated. Greenwood’s film scores often deploy orchestral arrangements, and so does the Smile. Half of the album’s new songs are overlaid with strings played by the London Contemporary Orchestra — occasionally for sumptuousness, but more often to create tension and harmonic ambiguity. Some songs end with a full minute of cloudy orchestral sounds, every one of them calibrated. Perhaps Radiohead’s internal decision-making grew too weighty or complicated. It’s easier to work as a trio than as an arty but arena-filling, much-scrutinized institution. In “Friend of a Friend,” Yorke sings, “I can go anywhere that I want/I just got to turn myself inside out and back to front.” For the Smile, that could be a mission statement, from a band determined to evolve in its own ways. The Smile “Wall of Eyes” (XL)
  17. @li

    I Quit

    ok sei il secondo che sostiene che il piano sara' suonato da jonny. resetto il film che mi ero fatta di lanciare reggiseni e mutandine sul piano...
  18. https://www.loudd.it/recensione/wall-of-eyes-/the-smile_8310
  19. @li

    I Quit

    Qui chi suona il basso e chi le tastiere secondo voi?
  20. The roots of this song go back to the On A Friday days. Colin remembered that Thom wrote the bass riff around the age of 16 or 17 and made a 4-track recording using his BOSS Doctor Rhythm drum machine. While it's not known yet whether this song was attempted during the OK Computer sessions in 1996, it was reconsidered at some point in 1997, and it was decided to give it a try when it was time to record b-sides for the No Surprises singles in november 1997. That session yielded a recording that would become the actual basic track for the released version of 'The National Anthem'. As Colin was not present at the november 1997 session, Thom plays bass on the studio version that was released on Kid A. Fonte: Citizen Insane
  21. Sempre a proposito di Friend ho letto poco fa il commento di un cineasta sul video che diceva che i bambini nel filmato reagiscono, piuttosto che alla musica, alle luci e agli atteggiamenti più buffi di Thom e che pertanto sarebbe una sottile parodia del pop. Interessante
  22. @li

    You Know Me!

    Ero entrata per scrivere la stessa cosa. Piu che piacermi (come dicevo nn è il tipo di brano per cui impazzisco) la trovo perfetta li dov’è. È come una carezza prima di addormentarsi.
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