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Gasba

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Posts posted by Gasba

  1. 6 hours ago, echoes said:

    Infatti voterò uno tra Cinque Stelle, Verdi e Santoro.

    Programma politico di Santoro:
    - Vuole fare l'amore e non la guerra
    - è a favore del nucleare

    Stop. Io non ho capito altro.
    A me questa retorica pacifista da quattro soldi puzza un po' di cavallo di troia e ricorda molto il vaffa dei 5 stelle. Sarebbe consono che nei dibattiti approfondisse anche altre questioni politiche, non si fanno liste serie sugli slogan.

    Sulla lega c'è ben poco da dire, è un demenziale manipolo di loschi affaristi criminali. Salvini lo odiano pure i leghisti, l'unico che in questa destra di mafiosi spudorati ha la parvenza di un moderato è Tajani, che a confronto della borgatara e del pagliaccio sembra quasi un politico normale - il che è tutto dire.

  2. 1 hour ago, LiveAirSpace said:

    Zona d'interesse mi hanno detto che non e' granche'.

    io ho sentito pareri discordanti, potrebbe avere un che di paraculo in effetti ma per me promette bene, il regista tra l'altro lo conosciamo dai video di karma police e street spirit (entrambi iconici direi)

  3. 19 minutes ago, LiveAirSpace said:

    addirittura monneza? Capisco che non sia il tuo genere, soprattutto tutto il baraccone Academy, ma a chi li avresti dati quegli Oscar? Tra gli altri nominati e non.
    Non e' una contestazione/provocazione al tuo commento, e' proprio curiosita'. Ed anche richiesta di suggerimenti su quali film recuperare
     

    No vabbé monnezza forse è esagerato, sempre meglio dei cinecomics e derivati, ma secondo me la fuffa mediatica ha superato di gran lunga la qualità del film.
    Sbaglierò, ma io ci ho visto una quantità di stereotipi che la metà basta. Il classico film che tratta gli spettatori come idioti.
    Intendiamoci: è normalissimo che sia così eh, è sempre stato così. Nella logica degli academy questo è praticamente il film perfetto, gli oscar "se li è meritati" (!!)

    Non ho visto abbastanza film in concorso per poter trovare valide alternative (incuriosito da la zona d'interesse e povere creature), ma secondo me il solo killers of the flower moon è un film immensamente superiore da tutti i punti di vista! Quantomeno avrebbero dovuto dargli miglior regia, ma proprio a man bassa, obiettivamente e senza discussioni. Personalmente gli avrei dato anche miglior film e fotografia.
    Capisco che per varie ragioni non sia piaciuto molto al pubblico, che è un film pesante e non proprio digeribile, ma la regia e l'impianto narrativo è geniale, pochi cazzi. Basta seguire attentamente la costruzione del protagonista (un pessimo dicaprio), per rendersi conto dell'abisso che lo separa da un film adolescenziale come oppenheimer. Dostoevskij contro Baricco, più o meno.

  4. 6 minutes ago, molonovo said:

    Ho visto 4 concerti degli Smile: Magazine, Ferrara '22, KEXP e questo. Questo decisamente il peggiore. Hanno suonato proprio male.

    Alcune considerazioni sintetiche:

    1) Molto meglio senza orchestra

    2) Thom Yorke non ce la fa più (nella parte con l'orchestra, che richiede un certo grado di precisione, a tratti imbarazzante)

    3) Il pezzo nuovo (non TikTok, l'altro) sembra un pezzo dei Velvet Underground

    4) The Smoke la suonavo meglio io con i miei amici in cantina

    5) Jonny Greenwood sembra che abbia ancora 25 anni

    6) Pezzi venuti fuori meglio con l'orchestra secondo me: I Quit, Free in the knowledge

    7) Stillman che suona lo shaker fuori tempo.........

    😎 Sbaglio o comincio ad avvertire segnali di stanchezza anche in questo nuovo progetto??...... terzo album e poi nipotini??? :D 

    Ma hai preso il link giusto?

  5. 5 hours ago, clarisse said:

    quindi sarà vedibile dall'Italia senza installare la VPN? di solito quando tento di accedere a contenuti della BBC mi compare subito la scritta che mi avverte che quel contenuto non è disponibile nel mio paese...

    Se sarà così grazie Smile per la generosità!

    Bhe la mail che hanno mandato in teoria non lascia dubbi

    "The set will be a one off performance with the London Contemporary Orchestra and it will be available to watch globally as a live stream from the BBC website."

    Quindi forse non usano iPlayer, o forse lo usano con accessibilità più ampia (e dunque mi accodo ai ringraziamenti!)

  6. 50 minutes ago, Lacatus said:

    La primissima versione di Set Controls For The Heart Of The Sun, datata 10 Settembre 1967, con Syd Barrett ancora nel gruppo che eseguiva il riff principale alla chitarra elettrica (al posto di Waters col basso):

     

    Per me uno dei picchi assoluti del '900, in qualsiasi versione (ma Ummagumma forse resta inarrivabile)

  7. On 3/7/2024 at 1:07 PM, modifiedbear said:

    Sono infatti molto curioso di sapere per cosa diavolo lo useranno – è la postazione elettronica dello Scappellato, quindi suppongo verrà usato come riempitivo o per qualche crazy-intro/outro o transizione tra un brano e l'altro.
    Io pure ne ho uno, devo ammettere (non ho resistito al Makenoise "Music Easel" completo) ed è l'acquisto meno giustificabile che abbia mai fatto.

    Più che altro è stato pubblicizzato in maniera ridicola ("il synth ispirato alla musica di Cortini" e altri idioti esoterismi) a fronte di una documentazione molto scadente (e la grafica makenoise non aiuta affatto). Insomma non si capisce bene cosa puoi o non puoi fare a meno che non lo compri. Il punto forte comunque sembra la possibilità di patchare con le dita, resta di fatto un oggettino molto intrigante (anzi, se hai suggestioni/opinioni/maledizioni sullo strumento sono benvenute!)

    Curiosissimo di vederlo all'opera in buone mani, e concordo con te sull'utilizzo che probabilmente ne faranno, sarebbe perfetto ad esempio nel mega drone sull'outro di under our pillows.

    On 3/6/2024 at 4:29 PM, Wanderer said:

    A Benevento ne fanno uso da anni!

    :lol:

  8. 15 hours ago, Valderrama said:

    Purtroppo credo sempre di piú che l'annunceranno ad Aprile, come l'anno scorso e due anni fa :bye:

    Anyway:

    thesmiletheband-05032024-0001.jpg

    Day 2 rehearsals

    (da IG e X)

    Ma quindi esiste qualcuno che usa lo Strega :ehhhh?: (dovrebbe essere una new entry)

  9. On 2/20/2024 at 4:53 PM, Valderrama said:

    Questa mi sa che mancava all'appello.

    Recensione di WOE da parte di Scaruffi:

    "The Smile returned with Wall of Eyes (2024). The intention was probably to make a more "experimental" album for the crowd of Radiohead fans, but the result is a collection of mellow and stripped-down (and mostly drum-less) litanies. As it is often the case with Radiohead music, this is trivial balladry camouflaged via production tricks as intellectual sophistication. Wall of Eyes is, in actuality, an atmospheric bossanova. The ethereal Teleharmonic is a descendant of soft pop-jazz of the 1970s. Bending Hectic simply stretches the "soothing and harmless" concept to six boring minutes (before a childish guitar riff pretends to trigger a garage jam). The psychedelic-tinged Read the Room is the only moment of inspiration: a cross between early Pink Floyd and acid folk"

    https://www.scaruffi.com/vol6/radiohea.html

    Voto: 4/10 :lol:

    :laugh:

    assolutamente coerente con la sua linea... anzi viste le pretese più sofisticate di questo album mi aspettavo anche un bel 3.
    Bellissimo comunque che scaruffi da ogni album che massacra prende e salva una canzone a caso, secondo criteri assolutamente ignoti.

  10. 1 hour ago, modifiedbear said:

    MaxMSP è (letteralmente) il figlio "borghese" e pagante di PureData, progetto-padre opensource (tutt'ora in piena forma, per chi bazzica nell'ambiente) ideato all'IRCAM negli anni 80 da Mike Puckette (che ho tra l'altro incrociato per una masterclass qualche mese fa).

    In realtà è il contrario: fu lo stesso puckette a ideare max negli anni 80 per ircam, solo 10 anni dopo ne rielaborò una nuova versione open source che è appunto Pure Data. Stesso padre insomma, ma PureData è il secondogenito.

    Io ormai ho abbandonato definitivamente max a favore di touchdesigner (che per varie ragioni trovo perfetto per me, prezzo a parte). PureData mai approfondito, ma a occhio non penso che la curva d'apprendimento sia così dissimile da max (tanto che la tua patch sembra proprio fatta con max, se non fosse per la grafica ancora più spartana).

    P.S. OT - Cos'è? Quella sotto sembra una specie di sintesi FM di tipo generativo. Quella sopra la capisco ancora meno, è una sorta di synth polifonico o cosa? Sono completamente fuori strada? :martel:

  11. 14 hours ago, principles said:

    cos’è MAXMSP che suona Jonny? 

    È un famosissimo programma di sviluppo software, usato principalmente per musica e multimedia, strutturato in nodi modulari di input/output, la cui configurazione (patch) può creare di tutto e di più. "Suonare" Max significa creare una patch che può imitare un synth ad esempio, o un sequencer, o quel che vuoi. Jonny quasi certamente ci programma i suoi delay complessi (e chissà cos'altro). Lo usa da parecchi anni comunque, almeno una ventina.

  12. 15 hours ago, Lacatus said:

    ...e comunque noto che anche i vostri commenti a WOE si sono già esauriti nel giro di 7-10 giorni, quindi credo di non essere l'unico ad essersi già stufato...

    mi sembra un segnale positivo, meno chiacchiere e più ascolti :music:
    Quando si parla troppo di solito è perché qualcosa non va nell'ascolto...

    In ogni caso anche io da un po' di giorni sto cercando di evitare l'abuso, ho passato un momento di heavy rotation e rischiavo di bruciarlo. Ma almeno un brano al giorno ci scappa sempre, tipo metadone. In attesa di un riascolto serio con super impianto, sperando di trovare il tempo prima o poi di condividere qualche pensiero più articolato

  13. On 1/29/2024 at 12:34 PM, echoes said:

    - seconda volta a Ostia Antica tra i live più belli e intensi mai visti ( @Gasba sarà d'accordo)

    decisamente tra i concerti della vita, infatti questo l'ho preso a occhi chiusi (tribuna numerata però, che sono comunque 70 euri, che è più o meno quanto pagai per ostia antica, anche se il concerto per forza di cose durerà meno).

  14. On 1/31/2024 at 3:32 PM, modifiedbear said:

    Personalmente, posso riconoscere molte delle qualità di Bending Hectic, ma la loro organizzazione non mi quadra - o, comunque, non sono ricettivo in una delle maniere necessarie per apprezzarla.
    Non per questo si possono tollerare le solite stronzate identitarie tipo "chi non ama BH non ama i Radiohead che furono" o "se fosse in Ok Computer non la pensereste uguale".
    Che, come si sta sempre ripetendo ultimamente, sono sentenze semanticamente davvero brutte. Da far cadere palle e braccia contemporaneamente. Da che mondo è mondo arroventarsi il diritto di "aver capito tutto" in fatto di quali corde debbano essere toccate e in che modo debbano venire toccate da un pezzo di musica?

    Avete rotto il cazzo di far finta di saper calcolare l'arte, e di fare di un metro di misura personale un'unità universale. Seriamente rotto il cazzo.

    A me Under Our Pillows suona infinitamente più campanelli interiori che Bending Hectic: cosa non ho capito?
    Cosa fa di me un non-fan dei "Radiohead che furono"?

    pur amando particolarmente BH, sono perfettamente d'accordo.

  15. On 1/28/2024 at 5:02 PM, @li said:

     

    oh io ci ho provato a trovare il "tema",  prendendo spunto dal bel post di @Gasba qui sopra

    ... è lunga vi avviso ma secondo me torna :)

     

    The Smile by William Blake
    There is a Smile of Love
    And there is a Smile of Deceit
    And there is a Smile of Smiles
    In which these two Smiles meet

    C’è un sorriso d’Amore
    E c’è un sorriso di Inganno
    e c’è un Sorriso dei Sorrisi
    nel quale questi due sorrisi si incontrano.

     

    Il tema della dualita’ comincia dalla presentazione degli Smile, a Glastonbury (l’edizione pandemica online) nel 2021 ed è subito una dichiarazione di intenti.
     

    Ci sono due grossi argomenti ricorrenti che popolano i testi di Yorke fin dal primo album e culminano in questo Wall of Eyes.

     

    -          Il primo è appunto il tema della dualita’ (tra verita’ e menzogna, tra immagine privata e pubblica)

    -          Il secondo è il tema liberta’/repressione

     

    Il secondo tema è fortemente legato al primo perche’, dipanando i testi, si scopre che la liberta’ e’ disegnata come la chiave per avvicinarsi “Verita”, allontanarsi da ipocrisia e menzogne e affermare il se’.

    Panavision, dal primo album, per me è sempre stato un pezzo chiave di questa fase fin dal titolo che indica una visione “cinematografica”.

    La voce narrante di Panavision guarda davanti a se’ e vede un orizzonte di possibilità (ricorre il termine wide: aperto, ampio) ed si chiede quale direzione prendere, senza ancora saperne la risposta.

     

    Il disco di esordio degli Smile, ALFAA rappresenta, anche musicalmente uno spettro di possibilita’ aperte, riflesso nella sua natura cosi composita e variegata. E’ l’espressione di tre musicisti che sfogano la loro necessita’ espressiva senza porsi limiti, un po’ come se facessero un’abbuffata di musica (dub, new wave, punk, math, pop) dopo un lungo periodo di digiuno (la pandemia).

     

    A door that opens wide
    My, how you've altered
    Oh, Heaven, help me
    Is that the time?

    Beginning without end
    Never lost, never dies
    Unending, a beam of light
    A tunnel in my mind

    As it all pans wide
    With a filter on the lens

    She sees everything I do
    She sees everything I do

    And without my shoes on
    Over broken glass
    I am dancing for pennies
    I am staring straight ahead

    A view that is so wide
    It's gonna break
    It's like it holds me in its gaze

     

    Le possibilità, tutte aperte due anni fa, si incanalano nel secondo lavoro della band, Wall of Eyes in una direzione e visione molto più precisa e definita. Dell’esordio mantengono la stessa voglia di “liberta’ espressiva” che questa volta, anziche’ spaziare tra i generi, si esprime nella forma “libera” dei brani.

    Liberta quindi come forma, ma anche come sostanza.

     

    Ma dovevamo divertirci a trovare un canovaccio di temi e quindi procediamo.
    Verita’/Menzogna, Liberta/Costrizione dicevamo. Due temi subito affrontati nel brano di apertura Wall of Eyes che è una fotografia di tutti noi, dietro i nostri telefonini e computer (your own device), osservati costantemente dal muro di occhi degli altri utenti (e ben rappresentato dallo schermo con l’occhio gigante che scruta Thom del video di PTA).

     

    Quella che vediamo (e rimandiamo agli altri) però è un’immagine falsa, lontana dalla nostra vera essenza individuale.

    La frase chiave è ovviamente “let us raise our glasses, to what we don’t deserve, or we are not worthy of” a descrivere, tramite i social e in generale l’immagine pubblica, un finto benessere, che nemmeno ci meriteremmo e che è talmente effimero da scivolare via come granelli di sabbia. Abbiamo tutti occhi svuotati di espressione e siamo diventati irriconoscibili (Is that still you? With the hollow eyes?)

     

    Down a peg or two you'll go
    Behind a wall of eyes
    Of your own device
    Is that still you
    With the hollow eyes?

    Change to black and white
    Strap yourself in


    Let us raise our glasses
    To what we don't deserve
    What we're not worthy of

    So rich and wide
    To the grains of sand
    Slipping through our hands

     

    L'ipocrisia e la menzogna tornano anche in Teleharmonic che usa il campo semantico della guerra per descrivere ancora una volta uno stato d’animo. “Arrivero’ a domani? Non so” si chiede la voce narrante, “costretto in mezze verita’, voglio un risarcimento, una vendetta”.
    Qui credo torni un po’ l’idea di Panavision: dove andare, dove farsi portare, tra tante alternative e quello della liberta’ e della costrizione (tied up, caught in dragnets by fishermen) che culmina con una richiesta a un ideale partner di essere “sepolti in una via d’uscita” mentre il passato è visto come una prigione a cui si è addirittura inchiodati (In the past, Oh, Lord, how should I forget? Hung up, pinned up, by hammer and nails). Il futuro anche qui si intravvede in modo indefinito (Where are you taking me?)

     

    Will I make the morning?
    I don't know

    Tied up
    In half-truths
    Wanting
    Payback, payback

    Whining drones
    On a cold sea
    Ramming down doors
    Piling in
    Caught in dragnets
    By fishermen
    Wanting
    Payback, payback
    Where are you taking me?
    Where are you taking me?

    Somewhere you'll be there
    So long
    Somewhere you'll be there
    So long
    Soon you'll be there
    So long
    Soon you'll be there

    In all that fire and ice
    In all that fire
    In all that ice

     

    Bury me
    In the way out
    In the past
    Oh, Lord, how should I forget?
    Hung up, pinned up
    By hammer and nails


    Somewhere you'll be there
    So long
    Somewhere you'll be there
    So long
    Soon you'll be there

    In all that fire
    In all that ice

    Where are you taking me?
    Where are you taking me?

     

    Read the Room (traducibile con “Cerca di capirla” ) è un brano caustico, filosoficamente un po’ una Bodysnatcher (che guarda caso trattava della costrizione - dentro un corpo). Anche qui vengono stigmatizzati gli ego ipertrofici con cui tutti i giorni dobbiamo scontrarci sul web dove l’opinione personale assurge a verita’ assoluta tanto da essere assimilata da Yorke a un arcobaleno magico.

     

    That's your opinion
    That's how your story goes
    A magic rain-, a magic rainbow (A magic rainbow)
    So big, it bends the light high, high

    Se non fosse abbastanza chiaro Thom ci mette un altro carico da 100 sui “massive egoes”

     

    Maybe I can't, maybe I can't be arsed
    This crashing currency
    These kind of phone calls (These kind of phone calls)
    These candy aerosols
    These massive e-, these massive egos
    So big, they bend the light high, high

     

    Ma ancora una volta c’e’ l’esortazione a uscire da questa isteria collettiva e affermare la propria individualita’

     

    Who knows what it wants from me?
    This goes where it wants to be
    Honey for the honey bee
    But I am gonna count to three
    Keep this shit away from me

    Honestly?
    Maybe you should read the room
    What on earth?
    Come on, honey, read the room


    Come on out
    Come on out
    We know
    You're in there
    We know
    You're in there"

     

    L'argomento viene ripreso anche in Under Your Pillows che sembra un invito riconnettersi col proprio se’ per distanziarsi dalla massa che condivide ogni cosa ma che non ha piu’ un cuore pulsante (Nowadays everyone's for sharing , that doesn't have a heartbeat)
     

    Just allow it all to sink in
    And you give yourself, give yourself, freely

    Don't let them take me!
    Try to convert me
    With a voice I can only see though

    Friend of a Friend parla della pandemia vissuta in Italia e la gente sui balconi a cantare durante il lockdown, ma anche qui è tutto un pretesto per denunciare la menzogna delle possibilita’ (fittizie) che ci danno i social/Skype Calls etc di trovarci in qualunque posto, con un bello sfondo dietro e qualche effetto speciale per abbellirci ma “seppelliti dalla vita in giu” davanti a uno schermo.

     

    Ancora una volta pero’ troviamo una affermazione di individualita: se c’e’ qualche deluso, beh che si fotta (They're all smiling, so I guess I'll stay, At least 'til the disappointed have eaten themselves away). 

     

    I can go anywhere that I want
    I just gotta turn myself inside out and back to front
    With cut out shapes and worn out spaces
    Add some sparkles to create the right effect
    They're all smiling, so I guess I'll stay
    At least 'til the disappointed have eaten themselves away

    Buried from the waist down
    Stop looking over our shoulder

     

    I Quit è la resa finale e l’affermazione definitiva della propria volonta': la destinazione non è ancora chiara; la tensione è ad uscire da un presente scomodo per cercare una nuova direzione.
     

    I quit
    My head is lit
    A piece of me

    This is the end of the trip
    A new path
    Out of the madness

    To wherever it goes
    To wherever it goes
    And wherever it goes
    And wherever it goes

     

    Libero arbitrio e costrizione tornano anche in Bending Hectic che parla di un tentativo di suicidio (se portato a compimento o meno è lasciato alla nostra interpretazione). Nonostante le difficolta (slings and arrows, citazione shakespeariana) mi costringero’ a svoltare, la macchina certo, verso il precipizio, ma anche metaforicamente la propria vita?

     

    The ground is coming for me now
    Wе've gone over the edge
    If you've got something to say
    Say it now

    No one's gonna bring me down, no
    No way and no how
    I'm letting go of the wheel

    Despite these slings
    Despite these arrows
    I'll force myself to
    Despite these slings
    Despite these arrows
    I'll force myself to
    Turn, turn

     

    E infine anche You Know Me!… una specie di salmo conclusivo con tema l’impossibilita di conoscere davvero un l'altro a e quindi ancora una grossa affermazione di individualita': ti sei avvinghiata a me come se mi conoscessi ma nn pensare che sia vero.

    La maschera, che nel pezzo di apertura era collettiva, finisce con un primo piano sul protagonista.
     

    Don't think you know me
    Don't think that I am everything you say...

     

    meraviglioso, grazie! :prego:

    aggiungo a corredo che il tutto può tranquillamente sintetizzarsi in un'immagine, che è proprio quella che hanno scelto per youtube
     

    maxresdefault.jpg

     

    Una persona che spia altre persone socializzare, un occhio dietro un vetro, dietro un muro che sembra non riuscire a oltrepassare (la mano vorrebbe toccare ma non può).

    è la sintesi dei nostri fottuti schermi, di questi falsi sorrisi, di questo merdoso palcoscenico che ci rende sempre giudici e imputati. Il muro di ghiaccio che separa le persone è liscio e levigato come uno smartphone, ed è al tempo stesso finestra e specchio.

    il bambino A è cresciuto, ha messo su famiglia e sorride, sorride come un re e brinda a qualcosa che non merita, perfettamente insensibile e incapace di comunicare. Non c'è più la paranoia dell'androide, non c'è più neanche la voglia di scomparire completamente. Si accetta di buon grado la nuova condizione, si è tutti ben in mostra, purché ben nascosti dietro un paio di smiles :) :)

  16. 1 hour ago, @li said:

    "Il punto è: non avrebbero potuto fare questo album come Radiohead? Oppure, riformulando: cosa porta di ulteriore, diverso, originale l’apporto di Skinner alla dinamica compositiva Greenwood-Yorke? Che musica definisce The Smile?"

    se davanti a un album del genere queste sono le uniche domande che riesci a farti, allora è evidente che il problema NON È nella musica

  17. 19 hours ago, @li said:

    se riesci a staccarti dalle tue aspettative e "rispettare" un po di piu le scelte artistiche della band secondo me ti godi di piu anche la musica. Che ovviamente nn vuol dire farsi piacere cose che non piacciono ma solo evitare di cadere nella "Sindrome Scirocco" (aka io lo volevo cosi e loro invece han fatto cosa') ;)

    A M E N

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