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Waldo Jeffers

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Coke Babies

Coke Babies (3/66)

  1. E te credo. . .qua tocca sapè campà. . .
  2. Cavolo... io te l'avrei offerto volentieri da bere, ma dopo aver letto questo, mi tocca tirarmi indietro: sei troppo colto, farei una figuraccia! Oppure decidi un argomento, così me lo preparo e tra una mesata ci vediamo per la sfida! Ma no, mi sono inventato tutto. . .
  3. Miei cari scatters, come da titolo ho un problema con un hd esterno, un Packard Bell da 500g. Ieri era attaccato al mio Ibook, che lo vedeva normalmente. . .sono andato a riattaccarlo all'Ibook stamattina e niente. . .non lo vede, non lo vede in nessun modo. . .l'hd rumoreggia come al solito, ma l'ibook non lo trova. Ho fatto una prova anche con un portatile con Windows, ma niente da fare, neanche quello vede più il mio hd. Qualcuno di voi sarebbe così gentile da aiutarmi? Ho 500g di roba in ballo e non vorrei perderla. . .
  4. Dici poco perché da bravo fan ci metti tanto cuore! In quel senso, anche per me è troppo poco! Però dai, credi davvero che sia un articolo da quotidiano nazionale? A me non sembra. E poi, c'è chi sa essre obiettivo e asciutto ma incredibilmente intenso. Lui si è perso in tante parole e alla fine risulta farraginoso. Chiaramente è solo la mia umile opinione. Nessuna polemica, amico mio! Peace and love Lucy Io non sono un fan dei Radioh ea d. Il mio "troppo poco" era ironico, malinconico, sarcastico, acido. Solo perchè credo che un giornalista non sia nella posizione di poter parlare di una "cosa" come l'arte (e quindi dei Radiohead. . .). E' vero, non dovrebbe essere un articolo da quotidiano nazionale, ma solo perchè la musica dei Radiohead (e parlo di loro perchè di loro si parla nell'articolo) è troppo importante e vera per finire svilita su un quotidiano nazionale, tra le righe del solito mediocre articolo che dice tutto e non dice niente. Lascia che i quotidiani nazionali si occupino dello stato (LO STATO!), degli zingari e degli azzurri. Io, più che per la libertà di stampa, sono per la libertà dalla stampa. Peace and Love a te, Lucianelcielocoidiamanti Wow! Quanto rabbioso impeto. Mi piace l'impeto! Comunque, i vizi dei giornali e dei giornalisti credo di conoscerli abbastanza bene anche io. Ma esistono tanti tipi di giornalismo, con diverse funzioni. E tanti tipi di giornalisti che, come nel resto del mondo, possono essere dei coglioni o essere gente davvero davvero in gamba. Il problema - credo - non che un articolo di arte sia su un giornale. La cosiddetta "Terza pagina" esiste per questo e io credo che sia un bene che esista. Il fatto è che la "critica" deve essere fatta da gente competente. Che non si sbrodola in parolone, ma che fa analisi sensate, intelligenti, stimolanti. Tra chi si perde nel "solito articolo mediocre che dice tutto e non dice niente" e chi è in grado di darti quelle informazioni in più che ti permettono di creare connessioni tra la musica di cui si parla ed altre cose, che ti stimolano quella sana e bella curiosità, che ti aiutano a riflettere su aspetti che non avevi considerato e che forse sono importanti. E' questo - credo - che dovrebbe fare un critico musicale (categoria che, quando ben rappresentata, sono felicissima che esista). Non è certamente il caso di Bolelli. E' vero che la musica, come qualsiasi forma d'arte, è qualcosa che ti piace perché ti colpisce d'impatto, ti entra in testa e ti stimola i sensi. Ma l'arte non è staccata dal mondo, né lo è l'artista. Politica, società, influenzano per forza di cose sia l'artista che i "fan". (intuisco che non ti piaccia la parola fan, ma l'uso per semplificazione, ok?) Credo ci siano due modi per vivere l'arte. E l'uno non esclude l'altro, anzi. - a livello istintivo, succhiando tutte le emozioni che quell'arte di dà - a livello "scientifico", cercando di capire qual è l'input che ha spinto l'artista a creare quella cosa, così come cercando di capire tante altre connessioni tra quell'arte e tanti altri elementi, siano questi politici, storici, sociali. Prendi il punk inglese. Nasce in un momento storico particolare e non puoi decontestualizzarlo. Certo, puoi goderti le canzoni di quell'epoca anche senza starti a fare tante seghe mentali sulla Thatcher e su quello che era la società inglese in quegli anni. Ti godrai la musica lo stesso, ma secondo me perderai parte del suo significato. Una parte interessante. D'altro canto, Thom stesso non è un artista isolato dal mondo, ma è in prima linea su tante questioni politiche e sociali. E tante sue canzoni nascono dalla realtà, dall'attualità, da quel che succede nel mondo. Alcuni possono anche godersi i radiohead per quello che la loro musica suscita. A me piace anche capire qual è stato lo stimolo e la riflessione che ha fatto nascere nella testa di Thom & co. quella canzone. Il problema non è la stampa. Il problema sono i giornalisti! Alcuni, almeno. Ma il discorso si farebbe veramente troppo ampio...e alla fine non ce ne frega un cazzo di star qui a litigare sulla stampa, no?! Quell'articolo è mediocre. Ma sono sicura che anche a te sarà capitato di leggere degli articoli ben fatti e dire "Cazzo, che bell'articolo! Interessante, intelligente, stimolante". E poi, "Libertà dalla stampa", dici? Vivici in un mondo senza informazione. Poi ne riparliamo! Per quanto alle volte possa essere un'informazione viziata, è sempre utile....ma mica possiamo metterci a parlare anche di questo! NON NE USCIAMO PIU'!!!!! E io devo lavorare ché, come succede da un po' di giorni, è mezzogiorno e io ancora non ho combinato niente!!! Have a nice day! Waldo Jeffers, niente di personale, chiaramente. E' solo un pacifico confronto. Anzi, se capiti per Roma ti offro da bere. Magari passiamo il tempo a litigare, ma sarà divertente! Ciao Lucy Sono stato impetuoso? uau. . . Io non ho scritto che l'artista non dovrebbe occuparsi di quello che succede intorno a lui, forse mi sono lasciato fraintendere. Certo che parlare di panchinglese avrebbe meno senso tralasciando la situazione politica e sociale dell'Inghilterra di fine '70. . .come è anche interessante parlare dei Jefferson Airplane e sapere cosa è stato lo Human Be In, o parlare di Fela Kuti e sapere cosa si intende con Panafricanismo. . . Non ho neanche espresso un giudizio morale sui giornali (non penso che sia un male il fatto che esistano). Quello che intendevo esprimere era l'inadeguatezza dei giornali nell'affrontare certi argomenti, tutto qui. E per quanto riguarda i critici musicali, sinceramente non lo so, non so se il punto sia essere in gamba o meno, è proprio l'attività che svolgono che io trovo noiosa, cioè, il frutto della loro attività, quello che arriva a me lettore. . .da Castaldo e Assante ai quelli del Mucchio (i primi nomi che mi sono venuti in mente, senza polemica). Ormai riesco a leggere soltanto monografie e interviste, e comunque con molta fatica. Sulla libertà dalla stampa: quella era solo una citazione di Carmelo Bene, mi piaceva, anche se forse era un po' fuori contesto. Ma il tuo invito a pensare ad un mondo senza informazione è stato alquanto paracool. . .io non so come sarebbe un mondo senza informazione, però posso dirti con certezza che il disorientamento che causa un mondo pienopienopienopieno di informazioni non mi piace affatto. Ti dico tutto questo, ovviamente, in pis 'n uit lav. Ah, io capito a Roma 24 ore su 24, offrimi da bere. . .
  5. Dici poco perché da bravo fan ci metti tanto cuore! In quel senso, anche per me è troppo poco! Però dai, credi davvero che sia un articolo da quotidiano nazionale? A me non sembra. E poi, c'è chi sa essre obiettivo e asciutto ma incredibilmente intenso. Lui si è perso in tante parole e alla fine risulta farraginoso. Chiaramente è solo la mia umile opinione. Nessuna polemica, amico mio! Peace and love Lucy Io non sono un fan dei Radioh ea d. Il mio "troppo poco" era ironico, malinconico, sarcastico, acido. Solo perchè credo che un giornalista non sia nella posizione di poter parlare di una "cosa" come l'arte (e quindi dei Radiohead. . .). E' vero, non dovrebbe essere un articolo da quotidiano nazionale, ma solo perchè la musica dei Radiohead (e parlo di loro perchè di loro si parla nell'articolo) è troppo importante e vera per finire svilita su un quotidiano nazionale, tra le righe del solito mediocre articolo che dice tutto e non dice niente. Lascia che i quotidiani nazionali si occupino dello stato (LO STATO!), degli zingari e degli azzurri. Io, più che per la libertà di stampa, sono per la libertà dalla stampa. Peace and Love a te, Lucianelcielocoidiamanti
  6. Beh? Che cazzo dice? Una tipa ieri sera mi ha riferito, e mi sembra plausibile, che secondo lei l'uomo dice: "Non mi andava di andare a lavorare".
  7. Secondo me hai visto male, niente Kaoss sulla Tele. . .
  8. Per voi che sapete tutto: verso la fine di The Tourist, all'arena civica, che effetto stava usando Jonny? Era il classico DOD o si trattava di una specie di flanger, autowah, filtrocazzoinculo nuovo? Grazie
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