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The_Blue_Bird

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Posts posted by The_Blue_Bird

  1. Più ascolto AMSP più mi convinco che sia il loro lavoro più completo, ricercato, emozionante e risolto dai tempi di HTTT.
    E nonostante qualche imperfezione o qualche incertezza nella sequenza dei brani, in ogni ascolto trovo sempre un dettaglio che lo rende entusiasmante.

  2. 4 hours ago, Lacatus said:

    Non so se c'eri a Bologna nel 2012...il cazziatone su Exit Music fu imbarazzante: povero Jonny :bye: 

    Eccome se c'ero, però ero troppo impegnato a ignorare il cazzone davanti a me e la sua conversazione a volumi insostenibili con l'amico. Ricordo solo che a un certo punto, sull'attacco di "And you can laugh", preso dal mood del pezzo ho mollato una bestemmia pesantissima per zittirlo ma non ha avuto grande effetto. In ogni caso, penso che Thom dovrebbe essere proprio l'ultimo a fare la diva, visti i musicisti che si porta appresso.

  3. 9 minutes ago, Lacatus said:

    Finalmente qualcun'altro che se n'è accorto! E anche gli archi di Glass Eyes sono piuttosto manieristi.

    Ottimo lavoro invece in Ful Stop (Ligeti?), Daydreaming (colonna sonora di Norwegian Wood), Burn The Witch (Ligeti anche qui?) e Tinker Tailor Soldier Sailor (Herrmann?)
    Aiutatemi voi che siete più eruditi! 

    Sono d'accordo con te, anche se su "Glass eyes" questi ornamenti sonori sono abbastanza azzeccati e contribuiscono a trasmettere il tepore di un raggio tenue che filtra negli occhi glaciali del giorno. Diversamente l'uso timbrico-percussivo su "Burn the witch" e quello atmosferico-ambientale su "Ful stop" e "Daydreaming" secondo me sono perfettamente centrati e, per quanto non avanguardistici o rivoluzionari, lasciano intuire quanto quest'uomo sia preparato e immeritevole delle cazziate di Tommasino.

  4. 2 hours ago, Lacatus said:

    Nemmeno io: anche perché l'unica risposta che mi viene in mente è John Paul Jones e quindi penso sia sbagliata.

    ...e poi non ho capito il senso di quel "bridge" strumentale aggiunto da Jonny (dove c'è il coro)... E' un pezzo molto buttato là (comunque l'ascolto e mi piace).

    Mi sembra incredibile che un compositore con l'erudizione e la sofisticatezza di Jonny possa scrivere delle frasi così svolazzanti, stucchevoli, fuori posto. Mi chiedo se sia un effetto ricercato o solo una svista clamorosa...

  5. Ma secondo voi cosa aveva in mente Jonny quando ha scritto la parte di archi?
    Dopo una trentina di ascolti io non sono ancora riuscito a darmi una risposta convincente.

  6. Just now, Lacatus said:

    Soggettivamente, tu e altri sarete soddisfatti, io sono in buona parte deluso poiché mi aspettavo un nuovo "big bang" di contaminazioni tra Rajastan Express, Burial, Bela Bartòk, Fela Kuti, Bernard Hermann, Flying Lotus ecc, sotto l'insegna Radiohead. 

    E cosa avrebbe di futuristico un album ispirato da Burial, Bartók e Fela Kuti? Lo chiedo senza ironia, si capisce.

  7. 1 hour ago, clak said:

    Se su AMSP togliamo i due elementi citati sopra cosa resta? ...un repertorio, un riassunto...che comunque ci sta alla grande. Lo considero il loro best of di inediti in chiave orchestrale

    Io credo che la sensazione "best of" venga dal fatto che su 11 pezzi non ce n'è uno debole.

    Oltre a questo, bisogna considerare anche che i pezzi meno convincenti ("Burn the witch", "The numbers"?) sono comunque degli ottimi brani, mentre quelli più riusciti ("Decks dark", "Ful stop", "Identikit", "Present Tense") sono da olimpo radioheadiano. Capisco quando dici che quest'album sia in parte un ritorno al passato e una rinuncia alla sperimentazione, ma il lavoro di scrittura, arrangiamento e produzione su questo disco sono a livelli assolutamente alti. Altroché TKOL, mi viene da dire.

  8. Ho ascoltato AMSP per la prima volta ieri sera e dopo un solo ascolto non ho potuto fare a meno di pensare che qui siamo spanne sopra qualunque lavoro dei nostri post-HTTT. Composizione, arrangiamenti, produzione, interpretazione, intesità emotiva, maturità artistica, varietà sonora: sembra un lavoro destinato da subito all'olimpo radioheadiano. Credo di essermi innamorato ancora una volta dei Radiohead e questo basta a ripagare un attesa così lunga...

  9. Ascoltata adesso per la prima volta e mi ha proprio steso. Per me è un pezzo fuori misura e francamente, di tutte le critiche, quella sull'uso degli archi simil-Coldplay mi sembra la più improbabile: qui siamo su un livello astralmente alto di orchestrazione. Ho solo qualche riserva sui suoni di batteria, ma suppongo che sia il nuovo corso dei Radiohead e in ogni caso è una presenza molto misurata. Fascinazione pura: 10 al pezzo.

  10. On 28/4/2016 at 9:30 AM, Mr. Wolf said:

    Ho pensato la stessa cosa anche io, Nick Cave e la sua cricca sono un po' ovunque in questo disco.

    Da qualche giorno sono ossessionato dalla melodia discendente sul coro di "Ministry of defense". Mentre "River Anacostia" e "Dollar dollar" mi hanno proprio steso.
    Un'altra cosa che mi sconvolge è come una canzone di una banalità assoluta come "Near the memorials" con una leggera distorsione sul ritornello riesca a far vibrare delle corde...

    Io rivoglio PJ e Cave insieme per un album sullo stile di Hope Six/Push the sky, poi posso ritirarmi su una montagna per sempre.

  11. Per chi già presagiva scenari apocalittici con una band commerciale che se ne frega del pubblico e comunica tramite il suo manager, qui c'è la presa di distanza del vero management:
     

    Quote

    At an industry event in London last night Brian Message was asked about new Radiohead music. Quotes attributed to him and taken from his talk have subsequently appeared, describing him as Radiohead's manager. Brian Message is not Radiohead's manager - he is a partner in Courtyard Management but plays no operational role, and therefore any quotes from last night's event, or any supposition arising from them, should not be attributed to Radiohead's management or be seen as official quotes on behalf of the group. Radiohead are managed by Chris Hufford and Bryce Edge at Courtyard Management.



    Per ora possiamo metterci l'anima in pace, mi sa.

  12. Cancellate le ultime date del tour per "ragioni fuori dal suo controllo", chiusa la fase creativa di Vulnicura, pronte nuove canzoni per il prossimo progetto.

    E io avevo già i biglietti per il Pitchfork... :destroypc:

    dear audience

    i would like to thank everyone for the concert last night !!!!!! i have no words to describe how grateful i am for this tour : i would like to thank the crew and the promoters and the musicians and the management , the designers . and most of all my personal little team and the audience !!! these have truly been some of my most sublime moments !! singing this album has been intense and the internal clock of it different to the other ones . it has sort of had to behave in its own little way . both the urgency of the leak and now this sudden closure for reasons beyond my control is characteristic of that . i hope through the years i have earned enough tourkarma points to get your support for this .

    i have started writing new songs and feel the best most natural pathway to go is to let this beast flow its natural course and start anew

    best intentions

    björk

  13. Aggiunge poco alla sua carriera? Forse, se vogliamo definire la bellezza "poco".

    La bellezza non si discute, ma mi sembra un po' riduttivo definirlo un disco "bello".

    Alla fine se penso a un pezzo mastodontico come Black Lake, a un monolite sonoro come Family o a un bozzetto distorto come History of Touches arrivo alla conclusione che nella carriera di Björk non c'è NIENTE del genere. Forse le cose più simili che abbia fatto si trovano in Vespertine più che in Homogenic (Harm of Will, Verandi), ma mi pare che qui siamo un gradino sopra, sia come scrittura che come produzione.

  14. Non lo so. Dopo qualche ascolto ho l'impressione che le composizioni siano solide, ma si perdono in queste code di archi e beat francamente superflue. Capisco l'esigenza di demolire la forma canzone e trasformare la musica in un continuum che accompagni il flusso di coscienza del testo, ma ho l'impressione che nell'insieme l'album ne risenta e risulti troppo diluito. Resta il fatto che Stonemilker, Notget e Quicksand sono tra le sue composizioni migliori degli ultimi dieci anni e da sole tengono in piedi il disco.

    Vulnicura è l'insostenibile bellezza di un cuore infranto... ce ne fossero di dischi così in circolazione.

  15. Le peggiori di Homogenic per me:

    Pluto, Alarm Call e 5 years.

    Su Alarm Call potrei darti ragione, non l'ho mai apprezzata particolarmente. Ma nelle altre due non saprei trovare un difetto uno.

    Comunque le recensioni uscite negli ultimi giorni parlano di Vulnicura come il suo lavoro migliore dai tempi di Vespertine... sono sempre più impaziente di ascoltare.

  16. Premesso che la distribuzione in rete prima dell'uscita è deprecabile (ma non mi astengo comunque dallo sfruttarla :laugh:) non capisco perchè è scoppiato tutto 'sto casino intorno al leak del disco di Bjork. Ne vengono leakati a centinaia di dischi ogni anno e non mi pare che si sollevino polveroni ogni volta.

    Credo che dipenda in gran parte dalla reputazione della cantante e dal fatto che i suoi fan siano particolarmente devoti.

    Ieri Björk ha lasciato questo messaggio sul forum:

    hi forum folks. i am very grateful for your loyalty and respect during the album leak. honoured that some of you would wait until march …. but perhaps now you won’t need to wait so long …. !

    warmth, björk

    Ho ascoltato Homogenic, ieri, per la prima volta.

    Dei pezzi sono davvero belli, ma alcuni stancano da morire.

    Da riascoltare comunque e nei prossimi giorni ascolterò anche Post o Debut.

    Posso sapere per curiosità quali sono i pezzi che ti stancano? Comunque fai benissimo a partire da Homogenic, Post e Debut, che sono dei capisaldi degli anni '90, ma Vespertine e Medúlla almeno per me sono dei picchi inarrivabili. Un pezzo come Pagan Poetry da solo straccia una buona metà di Post.

  17. Quindi quella voce che si tratta di un pre-mastering è fondata? :o

    Mah, il fatto che la responsabile del mastering si conosca ormai da tempo (la stessa di Biophilia, per altro) mi farebbe scartare questa ipotesi. Questo non esclude però che il mastering sia stato fatto in seguito... resta comunque una gran vigliaccata, soprattutto perché l'hanno leakato due giorni dopo dall'annuncio.

  18. Domani e dopodomani al cinema 20000 Days On Earth...chi se lo va a vedere?

    Visto l'altra sera. Mentre la mia ragazza se la dormiva beatamente, io ho pianto come un vitello sul crescendo finale di Jubilee Street.

    Film meraviglioso, di un'intensità inaspettata, punteggiato di riflessioni toccanti (il tempo, la morte, la memoria, l'eredità) e confezionato alla perfezione. La chiacchierata in auto tra Nick e Blixa, poi, è un gioiello da sola.

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