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Coni Celestion


antonio exit music

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Volevo chiedere un parere agli scatter musicisti.

Ma questi famigerati coni celestion,fanno davvero la differenza?

Soprattutto nel campo degli amplificatori da basso,sono indice di qualità?(in quelli per chitarra credo sia abbastanza certo no?)

Quali sono le marche che li usano tra quelle di fascia medio-bassa?

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Dunque, è bene che un discorso di "percezione della differenza" tu lo scopra da solo, prima di tutto - ove possibile - coi fatti, ascoltando diversi coni ma intanto guardando i grafici di risposta in frequenza che trovi su questo sito ch'è un po' la mecca di chi vuole avere le idee chiare su certi coni: US Speaker .

Ad esempio, nel pratico, prendiamo due coni abbastanza conosciuti e utilizzati per chitarra: il Celestion Vintage30 e il Celestion G12-T75 (questi grafici sono presi dal sito del costruttore, non sono su US Speakers perchè su quel sito generalmente i Celestion li trattano molto poco).

Come puoi notare, il V30 è un pochino più "stabile" nella risposta in frequenza generale rispetto al T75, ambo i coni hanno il loro "sweet spot" (punto di miglior' performance) tra i 2 e i 4KHz ma mentre il V30 ha un brusco calo sulle alte dai 16K in giù, il T75 si mantiene un pelo più "costante" nella resa perchè sembra decadere più gradualmente; parimenti sulle basse frequenze tra i 20 e i 400Hz il T75 sembra essere più graduale rispetto al V30 che tende ad essere un pochino meno "tonico" sulla resa.

Questi due coni generalmente trovano vastissime applicazioni ma il Vintage 30 è usato principalmente in contesti metal classico, pop e rock mentre il G12T75 è molto usato per l'hard rock e per generi metal più "moderni" (il V30 è il cono standard delle attuali casse Mesa Boogie mentre il T75 è il cono per eccellenza delle casse Marshall (a parte alcune eccezioni).

Perchè questo? Perchè il V30 restituisce una corposità "a tutto tondo" sulle basse frequenze e una presenza comunque interessante sulle medio-alte frequenze mentre ha il suo "top" nelle medie che sono esattamente le frequenze che ai chitarristi servono per "uscire nei mix" durante i soli. È, dunque, un cono dalle buone "overall performances", particolarmente interessante per contesti "solistici" o nei quali è comunque importante "farsi sentire nel mix".

Il T75 ha più o meno le stesse caratteristiche ma, rendendo meglio del V30 sugli alti, può risultare un po' più "graffiante" nel suono e aiutare a tirare fuori quella "zanzara" (chiamiamola così) ch'è però alla base del moderno suono Marshall (parliamo della serie JCM dall'800 in poi, non a caso, ripeto, è il cono standard delle Marshall cabs) e di un certo tipo di metal tipo thrash, death e nu che stanno molto in quel comparto (non a caso, per fare un esempio, Carpenter dei Deftones va di Marshall, per dire).

Chiaramente in grafici di risposta in frequenza lasciano un po' il tempo che trovano: la cassa (il cabinet) che contiene i coni influisce molto sul suono che ne vien' fuori; ad esempio: se un cono è carente sui bassi ma si trova ad operare all'interno di una cassa di dimensioni cospicue e molto risonante, è molto probabile che la sua carenza nei bassi sia almeno in parte compensata dal cabinet. Ancora: se provi ad attaccare una testata per chitarra ad una delle moderne casse da basso, sentirai subito una precisa prominenza dei bassi. Questo perchè quelle casse sono costruite appositamente per mettere in risalto certe frequenze, ma se tu facessi lo stesso con una cassa degli anni '50, '60 o '70 (quindi casse multiuso, non progettate specificamente per basso o per chitarra) non otterresti assolutamente lo stesso risultato.

Ignoro a pie' pari quali siano le marche che possano usare coni di un certo tipo sui propri amplificatori da basso, considera comunque che i Celestion non sono quasi del tutto usati per basso, territorio generalmente governato dai coni Fane ed Eminence; in generale usare uno di questi coni costa sicuramente di più alla casa costruttrice che montarne uno "a caso" o prodotto da loro, in questo senso può essere comunque un indice di scelta valido.

Per la differenza, in una parola: "sì". Ne fanno e non c'è molto altro da aggiungere, ahimè; va però considerato il tutto: non è detto che la differenza la facciano sempre in meglio!

Se suono blues e mi presentano un ElectroVoice da 200W high performance mentre io sono abituato a suonare con un Greenback 25W che distorce prima ch'io possa solo pensare di farlo distorcere (e ch'è IL cono da blues assieme al Celestion G12H30 ch'è personalmente il mio preferito ma per farci altre cose), per quanto siano ambo coni ottimi e dai costi simili a me l'Electrovoice mi manda ne' pazzi, non so se mi spiego!

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Abbi pazienza: da dove dovrebbe venir' fuori una deduzione del genere? :huh:

Si hai ragione,non c'entra niente con quello che hai scritto.

ho sentito un amplificatore per basso con quel cono e questa è l'impressione che mi ha dato.

Però credo appunto sia il caso particolare,e non affatto una regola.

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Si hai ragione,non c'entra niente con quello che hai scritto.

ho sentito un amplificatore per basso con quel cono e questa è l'impressione che mi ha dato.

Però credo appunto sia il caso particolare,e non affatto una regola.

Ah ok, ora ho capito meglio!

No, appunto, non si tratta affatto d'una regola; probabilmente quell'ampli con il basso che hai usato, coi settaggi che hai usato e con quello che ci hai suonato in quella situazione potrà averti dato "sentori blues" ma non è chiaramente una legge (soprattutto per il basso elettrico che dovrebbe avere molti meno suoni "settoriali" rispetto a quelli che ha la chitarra elettrica).

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