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Wanderer

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Era da un po' che un disco contemporaneo non mi poneva cosi tante domande e non mi spiazzava cosi. 

E' un disco con influenze minimaliste e elettroniche, ma è completamente acustico. 

Dysnomia - titolo del disco - è un grande interrogativo, un animale strambo. Loro sono un trio di New York ma non preoccupatevi, col jazz non c'entrano nulla. A dire il vero non so con cosa possano c'entrare. Musica con un idea cosi forte e cosi bene eseguita non la sentivo da un po'. 

Ovviamente trattasi di ascolto abbastanza complesso, ma meritano e fidatevi che vi muoverete molto ascoltandoli.

Almeno, per me è stato cosi. 

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Eh, si hai fatto benissimo ad aprire questo topic:clapclap:.

Qualche tempo fa ho provato a farlo ascoltare ai miei amici, non proprio gli ultimi arrivati in campo musicale (sia per gusti sia perchè sono tutti bassisti e batteristi:D), ma non è andata benissimo:faniente:

E' un disco con dei suoni caldissimi, con dei ritmi da incartare il cervello (le soluzioni tra contrabbasso e batteria sono estreme e bellissime), eppure non suona mai come costruito, sembrano quasi jam in cui dal nulla sono venute fuori idee che erano li e dovevano semplicemente essere suonate.

L'aggettivo che ho trovato nel corso del tempo continuandolo ad ascoltare è primordiale, ancestrale (e la copertina aiuta in questo senso). 

Come dice Wanderer richiede vari ascolti, e può sicuramente non piacere (sarebbe interessante scoprire quali sono i requisiti, i presupposti, per farsi piacere un disco del genere. Io qualche idea ce l'ho:laugh:), ma se amate il ritmo e anche cimentarvi in ascolti non banali, questo è il disco che fa per voi.

Le soddisfazioni che potreste ricavarne sono immense, sicuramente il disco che spinge maggiormente in avanti tra quelli che ho ascoltato, mi sbilancio, negli ultimi anni.

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E' sicuramente musica cerebrale, ma è anche musica per il corpo! Considerando che è TUTTO RITMO - o meglio poliritmo:D e' un ossimoro continuo sto disco, io veramente quando lo ascolto rimango a bocca aperta, perchè mi sembra arrivare da non so bene dove...:)

Certamente bisogna abituarsi nell'ascolto ed è altrettanto certo che per alcuni potrebbe bene non piacere. Ma credo che chiunque potrebbe riconoscere un minimo di inventiva a questi ragazzi. 

Grazie a Jonny che li ha twittati - hanno aperto ai Radiohead a NY nel 2016!

Ho letto che che il batterista ha volutamente smollato completamente le pelli del suo rullante e dei suoi tom per creare quell'effetto di suono un po' "flaccido" nei tamburi...molto interessante. 

Ah e contrariamente a quello che sembra, il disco è completamente composto NOTA per nota ed è stato registrato live in studio. Attualmente portano in giro l'album intero come una suite e lo eseguono come sul disco. 

E' il disco del contrappunto del 2015!:)

Chissà cosa faranno dopo questo, questi ragazzi hanno tutto per fare cose intriganti, speriamo davvero bene!

ps. Grazie Jon Jon, seguire il tuo twitter è prezioso:wub:

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