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Chi conosce Pynchon?


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Quest'estate in preda a deliri superomistici mi sono imbarcato nella lettura di "L'Arcobaleno della gravità" di Thomas Pynchon, un libro del 1973 considerato uno dei più difficili della storia (980 pagine e QUATTROCENTO PERSONAGGI!!!), al cui confronto l'Ulisse di Joyce è un libro da bambini. Il suo autore è pressochè sconosciuto (ormai ha quasi settant'anni ma non ha mai rilasciato interviste, e in quarant'anni di carriera ha scritto solamente cinque romanzi), racchiudere questo romanzo in un solo genere (bellico? fantascientifico?) assolutamente impossibile.

Considerazioni finali, con gli occhi lucidi di sangue: uno dei romanzi più belli che abbia mai letto, forse il più bello, generi che si mescolano tra loro e uno stile visionario da far impallidire qualsiasi altro scrittore postmoderno (mi chiedo se il buon Thom l'abbia mai letto, perchè alcune sue liriche sembrano figlie dell'anarchia concettuale di Pynchon).

Insomma un romanzo che consiglio a tutti voi, teste di radio come me, per provare un viaggio assolutamente nuovo nei meandri del genio allo stato puro.

P.S. un'ottima idea sarebbe prenderlo in una biblioteca, almeno per leggere le prime pagine: se non vi colpisce dal principio non vi colpirà più.

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e questo è tratto da un articolo del corriere della seraa Thom:

Qua e là («Backdrifts» ad esempio parla di un passato cancellato) emergono riferimenti a «1984» di George Orwell: «Mentre scrivevo non me ne sono accorto, ma quel libro continua a saltare fuori. Non perdetevi l’introduzione alla nuova edizione fatta da Thomas Pynchon, uno dei miei scrittori preferiti».

per cui non ci sono dubbi sul collegamento

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e questo è tratto da un articolo del corriere della seraa Thom:

Qua e là («Backdrifts» ad esempio parla di un passato cancellato) emergono riferimenti a «1984» di George Orwell: «Mentre scrivevo non me ne sono accorto, ma quel libro continua a saltare fuori. Non perdetevi l’introduzione alla nuova edizione fatta da Thomas Pynchon, uno dei miei scrittori preferiti».

per cui non ci sono dubbi sul collegamento

è da prima di ok computer che ne parla..

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e questo è tratto da un articolo del corriere della seraa Thom:

Qua e là («Backdrifts» ad esempio parla di un passato cancellato) emergono riferimenti a «1984» di George Orwell: «Mentre scrivevo non me ne sono accorto, ma quel libro continua a saltare fuori. Non perdetevi l’introduzione alla nuova edizione fatta da Thomas Pynchon, uno dei miei scrittori preferiti».

per cui non ci sono dubbi sul collegamento

è la quadratura del cerchio, niente da dire

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