Grazie, intanto, per i commenti e per la condivisione delle tue sensazioni, grazie di cuore. In Rainbows... a dirtela tutta, è un disco che mi ha lasciato - con poche eccezioni - abbastanza freddo. Mi è sembrato una raccolta di b-side con due o tre inedite (parliamo dell'aspetto musicale, non dei testi, vero?). Non ho sentito nessuno scatto in avanti rispetto ai due album gemelli. In generale, mi aspettavo molto di più dalla band. Se a questo aggiungi che in effetti mancava materiale adeguato (interviste in primis), e che quel che c'era era molto ripetitivo, con poche eccezioni (subito pizzicate)... hai la conferma che ho dovuto fare un lavoro più pesante. Sempre bello ma tosto. Per dire: pensavo sarebbe stato così per Pablo Honey, invece è stato tutto l'opposto. Poi, va be', c'è anche una storia personale un po' pesante, nel senso che mentre scrivevo ancora di Hail to The Thief è successa una cosa che mi ha un po' sconvolto, e quindi forse è rimasto un po' di buio anche per quello, nelle pagine, da quel momento in avanti. Non so. E' un libro che ha avuto molte storie dietro, andrebbe scritto il romanzo del libro, in realtà. Dico davvero. E' un libro infestato, "A Kid". si si, mi riferivo alla musica. Sei stato chiarissimo grazie.