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Wanderer

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Everything posted by Wanderer

  1. Wanderer

    Tom Skinner

    (Incredibile nel senso di iconoclasta. Il batterista più incredibile mai vissuto, nel senso più comune dell' aggettivo per me rimane e credo rimarrà sempre Elvin Jones. Scusate il triplo post, non mi editava.). Skin comunque dicevo mi piace nella prima parte di Bh. Sono interventi un po' scolastici ma ci stanno molto bene e danno ARIA al pezzo; danno un tocco onirico. C'è anche un bel sonaglio all' inizio.
  2. Wanderer

    Tom Skinner

    Ma anche un po' alla Paul Motian dai (per quanto ritenga Motian il batterista più incredibile mai apparso sul globo)
  3. Wanderer

    Tom Skinner

    Piace molto anche a me (suoni a parte) cosa fa nella prima parte di bending hectic. Free jazz alla Rashied Alì.
  4. Wanderer

    Tom Skinner

    comunque il disco psichedelico era già stato spoilerato da skinner con le sue camicie del tour estivo
  5. Comunque l'ho risentito, questa volta da disco: beh il finale di Pillows ne guadagna parecchio, rispetto al leak, idem la batteria di skinner, che suona meno ovattata (come in generale il disco, ma su di lui l'ho notato di più). Comunque la coda di Pillow su disco fa emergere qualche dettaglio sottomarino molto stuzzicante che nel leak si perdeva forse un pochino e in genere i timbri sono piu nitidi. almeno, io lo sento cosi
  6. Gli appoggi della ritmica di teleharmonic mi suonano un po' diversi e sopratutto il basso non fa quel tipo di figurazioni.. Però chissà eh poi oh a me il dub e il reggae se c'è fa sempre contento (e pensa se faranno mai qualcosa di ja......)
  7. Mhhhh l'ho risentita e non riesco ancora a vedere paragoni con quei due pezzi di amnesiac, sinceramente. A parte l'impressione, ovvero di un brano molto sessantiano - cosa che in you and whose army, strasicata e dolente, non trovo - c'è da dire che Amico di amico è un valzer.... in 5, mentre army è un quattro quarti; il pianoforte del pezzo di woe è suonato da Jonny con meno staccati, mentre army è puro thom, che al pianoforte suona molto spesso con staccati abbastanza segnati; in army poi non ci sono gli archi, che su friend of a friend hanno un ruolo molto marcato... Idem Glasshouse
  8. Wanderer

    I Quit

    Io e @LiveAirSpace ci sentiamo anche tanto gli attacco massiccio (Flat of the blade). D'altro canto...
  9. Dopo il riascolto della sera (come la tisanina) non ho piu dubbi: Friend of a friend si guadagna la mia personale ambitissima palma di pezzo peggiore di WOE, dato che peraltro mi spezza pure un po' il flusso onirico del disco. Non è un brutto pezzo (alla sufficienza ci arriva tranquillamente), ma proprio non mi si confà. Un pianoforte salterino strasentito, la melodia un po' meh; mi convince praticamente solo la ritmica - bello anche il raddoppio a metà brano - e gli arrangiamenti del vessicchio. Amo però come si attacca a Pillows.
  10. c'ha del trascendente, non sottovalutatela. Per me uno degli episodi migliori del disco. E penso il brano piu "battiatiano" mai fatto da un inglese
  11. riesci a recuperarlo? Sarebbe interessante
  12. io non ho ancora votato, ma forse la voterei
  13. Ribadisco che questo per me è sempre stato chiaro, anche nel discorso mix di bending hectic. Poi se io la trovo una scelta brutta è un altro discorso, ma sempre di scelte si parla. Che poi, filosoficamente parlando, non esistono errori, in questa sede...
  14. beh se l'ha detto skinner, non vedo perchè non dovrei credergli
  15. Mi ricordo che Skinner ha detto che la tracklist l'hanno "trovata" perchè, anche se c'erano altri pezzi in ballo, questa avesse più senso e scorresse meglio in generale. possibile quindi che l'idea iniziale fosse effettivamente di non inserire il brano, salvo poi inserircelo quando si sono accorti come funzionasse bene l'album nel complesso.
  16. beh non è un errore, è una scelta...
  17. Il brano comunque mi piace.
  18. secondo me skinner in quella traccia suona effettivamente, poi però l'hanno passato con un filtro (pesantissimo)...l'hanno praticamente cancellato, se non per un'ombra sonora... sinceramente avrei evitato la mano cosi pesante. Io comunque avrei ascoltato volentieri la batteria, anche "al naturale".
  19. sul "retro" del disco, l'artwork riporta in alto ancora le "colline colorate" di ALFAA (mentre invece sono l'unico demente che vedendo l'immagine dell'interno, osservando quei picchi con le due fessure che paiono occhi, ha pensato al ku kux klan? )
  20. Il primo disco con dentro quei due teneri cretini di Yorke e Greenwood lo presi quando frequentavo l'ultimo anno di liceo, un tardo pomeriggio in un negozio oggi non più esistente (Radio Varsavia, mi manchi). Sono appena passato a prendere l'ultimo disco coni summenzionati due cretini: sono in un ufficio, ho 34 anni, mi sono laureato, sono stato bene, sono stato anche male; è venerdi, non c'è un cazzo di nessuno, un collega mi ha dato questa bottiglia quantità bambino di prosecco: non so se sia una gentilezza o un invito. Non so se, come spesso penso, sia andato avanti o mi sia semplicemente limitato a vivere la vita di lato; però quei due pirloni ci sono ancora. Programmi per il venerdì sera? Ma non scherziamo.
  21. D'accordissimo, infatti stavo per scriverlo nel topic apposito! Trovo gli archi molto disciplinati e che si inseriscono nelle trame delle composizioni con la giusta misura, arricchendo il quadro senza sporcare il foglio. Inoltre noto con piacere che Jonny ha evitato certi barocchismi che se funzionano bene nelle sue colonne sonor,a secondo me con le band a volte rischiano la ridondanza.
  22. a me con sta canzone pare di essere nel deserto del mojave o in rajastan strafatto di mescalina...
  23. Le influenze che ci sento io (bello sto giochino, potremmo riproporlo), a parte quella di @echoes Wall Of Eyes - beh, è una bossanova, per quanto "complicata" ( ) quindi sicuramente Jobim. Gli archi mi ricordano...Greenwood (credo che dopo anni di colonne sonore si possa dire ) Teleharmonic - Yorke solista (Modern boxes in particolare). Poi non so perchè, ma concettualmente il brano mi ha ricordato anche certe robe di Sakamoto "globalista"...boh. Ma è solo un impressione, non di più. Read The Room - Per me poteva uscire anche da Ok Computer, in certi punti; mentre la seconda parte ha degli echi krauti abbastanza udibili, secondo me. Però vorrei aggiungere, ma se griderete allo scandalo lo capisco, che proprio l'ultimissimo cambio, le ultime quattro battute, mi hanno ricordato anche Graham Coxon Under Our Pillows - La prima parte: il riff è una nuova rimuginazione su Thin Thing, poi è vero che c'è un'apertura vocale molto boniana, mentre il tempo dispari è un marchio di dfabbrica Smile... la seconda parte è ancora una volta Krauta, il paddone ambient (che secondo me poteva essere migliore) sempre kraut ma lato "musica cosmica" (Klaus Schultze, Tangerine Dream e compagnia. Ah, e Dervis Fontecedero, ovviamente). Poi io continuo ad essere convinto che nel finale, nel paddone, proprio prima della chiusura, ci siano pure degli archi...mah! Friend Of A Friend - Io qui ci sento i beatles nella melodia e nella ritmica del pianoforte (che poi secondo me è connesso ad un tipo di accompagnamento jazzistico...); sarà per questo che non mi piace ( ). Gli archi sono beatlesiani, verissimo e non lo nego, ma...diamo merito anche a chi è venuto prima dei Beatles. L'effetto degli archi "A Day In A Life" - qui .. - è una notevolissima rapina - come fanno tutti i grandi - dei Beatles alla musica colta europea; sono gli stessi autori che Jonny cita ogni 3*2, per questo dico che secondo me l'ispirazione è più quella I Quit - oh ragazzi io sono sicuramente allucinato, ma qui ci sento una forte influenza della musica dub giamaicana, di cui sappiamo che Greenwood è appassionatissimo. Poi la musica da cinema per la parte degli archi (ma davvero Jonny l'ha suonata tutta lui con gli overdubs?) anche se adesso non ho riferimenti precisi - ma come atmosfera mi fa pensare appunto ad una colonna sonora. C'è anche un po' del Thom solista nel pianoforte, nei suoi accordi. Secondo me questo è un pezzo 50/50 tra i due... Bending Hectic - La prima parte un po' mi ricorda, molto alla lontana certo free jazz sessantiano...la seconda sicuramente il post rock You Know Me! - questa secondo me è proprio Yorke. Certo la sua aura cosmologica e misitica mi ha anche riportato a certi dischi indiani di Greenwood, ma più come sapore che non come struttura, ovviamente. E poi certo, l'Harrison solista o di Within Without You In generale : In linea solo di immagini suggerite dalla musica, a me questo disco ha ricordato molto la colonna sonora di Inherent Vice. Lo stesso viaggio onirico/psichedelico, con però del misticismo. Qui però ogni tanto ci sento anche qualcosa di indiano e di europeo (certi toni notturni della Title track).
  24. Tu che ami TMB non puoi non amare Teleharmonic, Nico. E' un salmo
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