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paranoidguitar

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  1. Uno dei motivi per cui mi dispiace non aver preso nessun posto
  2. Di tutti i versi del disco, questo mi sembra il più sconcertante. Stile "you say goodbye and I say hello, hello hello, I don't know why you say goodbye I say hello"
  3. Ho sempre vissuto e interiorizzato TKOL come il racconto di un sogno in cui si sprofonda in una condizione peggio che belluina fino a Feral, per poi rinascere. Vedo sfumature teologiche dappertutto (in primis cristianesimo e buddhismo), a cominciare dal titolo del disco (non ho mai capito a quale dei due alberi del paradiso terrestre i radiohead si riferissero, presumo quella della conoscenza del bene e del male). Bloom: la porta d'ingresso in un universo profondissimo Magpie: la gazza ladra, l'inizio del cammino di depravazione Little by little: a poco a poco l'anima raggiunge la perversione più totale Feral l'esorcismo, una lotta bestiale tra l'uomo e le forze oscure (Satana?!) Lotus flower: si torna ad essere umani e fragili dopo la lotta infernale (fiore di loto=rinascita spirituale) Codex: il lago, l'acqua chiara e innocente, un fonte battesimale Give up the ghost: l'abbandono estatico, quasi una resa al trascendente (in your arms). Nella Bibbia di Re Giacomo, utilizzata dagli Anglicani (guarda caso), è una perifrasi utilizzata spesso ed in particolare per la morte di Cristo Separator: l'uscita dal sogno verso altri lidi. E' una separazione tra quello che è stato e il mondo che verrà. Pertanto la sequenza è fondamentale, non potrebbero aggiungersi altri brani
  4. Ho votato Present Tense, Daydreaming e True Love Waits (quest'ultima poteva essere tranquillamente sostituita da Decks Dark)
  5. Ho un serio problema psicologico: il brano non mi esalta tanto dal punto di vista musicale, ma ogni volta che lo sento scoppio a piangere! E' grave?
  6. Pensa che ieri mi è rimasta in testa tutto il giorno! Oggi è il turno della parte finale di Daydreaming. Io l'ho sempre pensato...per crescere questa canzone doveva avere un ritmo che la sostenesse e mi hanno accontentato!
  7. Infatti, concordo con voi! Sarà considerato tale dalla stragrande maggioranza, non facciamoci troppe illusioni!
  8. anch'io, molto simile alla tua, anche se non ritengo HTTT un disco del tutto difficile. Io avrei in mente 3 trilogie, non cronologiche 1) rock: Pablo, Bends, OKC 2) sperimentale senza compromessi: Kid A, Amnesiac, TKOL (con annesso il basement) 3) rielaborazione matura, semi sperimentale: HTTT, In rainbows, AMSP
  9. Lo penso anch'io: togliendo il giovanile pablo honey, verrà considerato il brutto anatroccolo degli 8 dischi "storici".
  10. Dai dopo 3 giorni ho trovato un difetto al disco, che continua a piacermi tanto! Animiamo la discussione! Il difetto è questo: i radiohead hanno voluto fare i radiohead, proponendo quello che avevano già dimostrato di saper fare alla perfezione! La definirei una sublime antologia dei generi che già avevano trattato o come band o come solisti (vedi arrangiamenti di archi). In questo senso le canzoni possono essere ascoltate e categorizzate separatamente, senza badare all'ordine. The King of Limbs da quel punto di vista aveva molto più coraggio, ti prendeva a pugni in faccia, ti faceva diventare scemo per capirlo. La mia domanda marzulliana è questa: si sono rimessi davvero in discussione stavolta, o invece hanno scommesso su qualcosa che sapevano già che li avrebbe fatti vincere a mani basse, come di fatto è accaduto?
  11. Come sono diventati borghesi! Preferisco luoghi un pochino più a misura d'uomo...non dico una cantinaccia, ma uno studio di dimensioni normail!
  12. Una recensione assolutamente volgare e poi parla più di se stesso che del disco...
  13. Sì anch'io penso che il numero di pezzi eccezionali superi ampiamente il 50% del disco. Mi colpisce il fatto che in ogni brano sia presente qualcosa di affascinante e ammaliante. Insomma non vedo riempitivi: è chiaro che alcuni svettano particolarmente, ma brani noiosi no. La cosa che mi ha colpito al primo ascolto è che ogni volta che pensavo "ora il brano deve per forza mutare altrimenti stufa", il brano mutava esattamente come avevo auspicato e meglio di quanto avessi auspicato.
  14. Stiamo raggiungendo un consenso quasi unanime! C'è da preoccuparsi, almeno c'è Lacatus che desiderava più spezie!
  15. Secondo me ha influito, non ci si separa mai a tarallucci e vino senza ripercussioni personali. E' ovvio che alla stampa per questioni di riservatezza non si dirà mai quello che si prova dentro veramente. Detto ciò, posso essere d'accordo con te sul fatto che si stia esagerando nel definirla l'unica fonte d'ispirazione o il tema portante del disco. E' decisamente riduttivo.
  16. Eh in molti siamo rimasti delusi, era una location molto appetibile per il nord Italia. Pure io sono rimasto a bocca asciutta
  17. Oscura e spaziale, davvero!
  18. quindi dovrebbero fare un disco 10, ma a quel punto sforerebbero le 100 canzoni
  19. Curiosità Ragazzi avete notato che con le 11 di A Moon Shaped Pool arriviamo esattamente a 100 canzoni esatte distribute in 9 album? Ovviamente non conto le innumerevoli b-sides 12+12+12+10+11+14+10+8+11=100 Insomma True Love Waits è la numero 100, sembra quasi fatto apposta!
  20. Questo brano è meraviglioso, è la gemma sottovalutata del disco!
  21. Avercelo il mare a Milano...
  22. Boh la penso al contrario...sono contento che ci sia meno Flea e più Rachel, più ecce homo meno ecce bombo!
  23. Vero, non si sono posti particolari paletti ed è questo cher rende il risultato straordinario (lo so, sarò ripetitivo ma per me è così)
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