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rick81

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Everything posted by rick81

  1. Allora, io penso prima di tutto che non rappresenti nulla per lp9, e siamo tutti d'accordo. Vogliamo sempre qualcosa di diverso di nuovo di unico dai Radiohead, e lo vogliono anche loro forse più di noi, però alla fine si fanno i conti, e si ripensa agli album passati e a quali,con la sperimentazione e la contaminazione o meno, hanno alla fine coinvolto emotivamente, fatto provare brividi, emozionato. TKOL può piacere o no ma non sfiora neanche da lontano le emozioni che ti da OK computer. Positive o negative in ognuno di noi crea qualcosa, TKOL lo fa molto superficialmente, forse per colpa di come sono vestite le canzoni o forse di come sono interpretate, forse sono solo inferiori. Spectre emoziona, ti colpisce, ti lascia qualcosa, da i brividi, a volte...scusatemi ma Harry Patch....qui la vede da lontano Spectre... Poi ok questi sono i Radiohead classici quelli che vincono facile, quello che volete, ma questo è relativo a noi che in un pezzo costruito così vediamo un riferimento commerciale e da svenduti per i RH....ma il brano è stato scartato, perchè per il resto del mondo musicale mainstream questo pezzo non fa BOOM, è troppo difficile, anche se a noi fa ridere solo a pensarlo. Dovrebbe piacere a qualunque fan dei RH, perchè dopo 20 anni ancora sanno fare pezzi del genere, e non è scontato, guardatevi intorno, tra l'altro nel tweet si nota quanto lo ritengano buono
  2. Quindi nel nuovo disco potrebbe non essere una certezza l'orchestra a questo punto
  3. Dai hai capito cosa intendo...Hai scritto "più popolari di così"....beh sono ancora relativamente popolari per quei dischi, ma non sono assolutamente popolarissimi come la metti te...più popolari di loro ci sono altre 200 band rock che valgono un decimo vedi foo fighters che devono andare negli stadi perchè non sanno dove mettere la gente ormai e lo sappiamo tutti, poi se uno vuole fare il bastian contrario allora va bene...
  4. Non so se avete colto anche la citazione di Star Wars nel messaggio che accompagna il tweet
  5. Non mi abbuffo a natale, forse ti sei perso cosa è essere popolare nel 2015... interviste col contagocce, da 5 anni fanno pezzi che il 90% di chi ascolta musica rock popolare non arriva al secondo ascolto, quante volte ho sentito dire anche in forum come questo speriamo tornino alla forma canzone, vogliamo le chitarre ecc non parliamo della distribuzione del disco poi....sono popolari perchè godono ancora della fama di The Bends e Ok Computer non per altro....non confondete qualità con popolare... Kid A e Amnesiac hanno venduto un terzo di Ok Computer e da li sempre a scendere come vendite, e se dal vivo non fanno Karma Police...il pubblico si arrabbia...attenzione non parlo di Scatterbrain che non rappresenta di certo il pubblico generale....mi sembra lampante che hanno fatto di tutto per diventare sfuggenti e poco popolari.
  6. Dai Radiohead si vuole sempre il non sentito...ma una canzone commissionata per Bond voglio dire che doveva essere? Feral? Ovviamente quando glielo hanno chiesto, e hanno deciso di accettare e scrivere, l'approccio è stato quello di musica per una platea di milioni di persone che ascoltano musica pop quantomeno. Sono piacevolmente sorpreso che avessero comunque accettare di scrivere per un film così commerciale, non è che sia sempre bello essere sfuggenti, elitari, inarrivabili per le povere masse....Si vede che per loro Bond è un mito e sarebbe stato un onore avere un loro pezzo nel Film...sono comunque inglesi alla fine e Bond è Bond...
  7. Beh se hanno deciso di condividerlo dicendo che loro lo amano molto....per loro è bello
  8. Intervista a Thom http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2015/11/28/news/thom_yorke-128361708/?ref=HRERO-1 Sa che non sarebbe difficile immaginarla nei panni di un politico vero e proprio? "Non ci penso proprio. Beh, il Green Party mi ha chiesto un aiuto, e in qualche modo gliel'ho dato. Ma non potrei mai candidarmi. Per me le ultime elezioni inglesi sono state uno shock, non pensavo che i Conservatori avrebbero ottenuto percentuali così alte. Ma questo sta già provocando una reazione: ci sono molti giovani che entrano a far parte dei Laburisti per seguire Jeremy Corbyn". Ha fiducia in lui? "Ha molto integrità per essere un politico. Ma è pur sempre un laburista... diamogli tempo e vediamo che succede. Ma la vera preoccupazione ora è che i conservatori pensano di avere il diritto di fare quello che vogliono e stanno facendo cose terribili". Anche Björk è tornata a esporsi in prima persona per la causa ambientalista in Islanda. Non pensa che i musicisti possano fare politica anche attivamente? "Ma allora secondo questo discorso andrebbe bene anche Kanye West come presidente? "Chi volete? Donald Trump o... Kanye West?". Mah. Il problema della politica è che devi far felici tutti. E io sono pessimo in questo". Parliamo di musica. Magari cominciando proprio da quel disco di quindici anni fa? Con Kid A i Radiohead hanno cambiato il modo stesso di vedere la musica. "Ah, sì? Ma no...". Beh, in qualche modo stavate dicendo che le rockstar possono anche stancarsi del rock... "... e che possono usare le batterie elettroniche. D'accordo. Ma poi dipende: io ancora oggi amo le chitarre e sono ossessionato da una band metal giapponese, i Boris". Con i Radiohead sembra vogliate sempre spingervi avanti e rifiutare un approccio nostalgico alla musica. "In un certo senso è esattamente il contrario. Ci lasciamo liberi di ispirarci a tutto allo stesso tempo. Come quando abbiamo registrato You and Whose Army: nella nostra testa stavamo rifacendo gli Ink Spots, un gruppo vocale nero degli anni Trenta. Almeno queste erano le nostre intenzioni, gli altri non credo lo abbiano capito. Il problema è che quando dici 'voglio fare musica guardando avanti' è già una dichiarazione di intenti che rischia di imprigionarti. E non è necessariamente un buon modo per iniziare a lavorare sulla musica. Noi di solito iniziamo in modo sempre un po' rétro, ma non sappiamo mai dove poi andremo a finire". Le capita mai di ascoltare la sua vecchia musica? "Solo quando cerco di ricordarmela. Per ripassare i brani da suonare dal vivo". E qual è la reazione? "Chi diavolo sono queste persone? Ero davvero così? Non mi ricordo assolutamente di aver fatto tutto questo. Ma mi succede anche con le cose più recenti. Riascolto il mio primo album solista The Eraser e mi dico: non mi ricordo di questa persona". C'è ancora possibilità di inventare nella forma canzone? "È questo che mi interessa della musica dance ed elettronica. Che da una canzone magari prendono un pezzo di una strofa, di una frase melodica e la trasformano, e non è detto che fosse la parte principale della melodia. Delle canzoni oggi mi interessa soprattutto il loro aspetto... la ripetizione, quando riesce a portarti altrove". Il nuovo album dei Radiohead è pronto? "Ehm...". Jonny Greenwood (chitarrista dei Radiohead, ndr) ha detto recentemente di sì ma poi lei lo ha smentito. "No, non lo ha mai detto, lo hanno solo frainteso alcuni giornalisti". Quindi non è pronto? "No, non è ancora pronto. Non ancora (lo ripete con una voce da bambino, ndr). E comunque non potrei dirlo. Mi metterei nei guai. Comunque no, non è pronto". Alcuni suoi tweet sembrano stralci di testi. Nuove canzoni? "No, no, erano solo appunti. Ok, forse un paio sono finiti anche nel prossimo album. Per lo più erano cose che avevo scritto quando c'era stata l'ennesima discussione sui social network su Spotify e c'era stato l'intervento di un provocatore. Un troll. Sono stato trollato. E dopo quell'episodio ero... ho iniziato a pensare, a scrivere cose tipo "un altro giorno in ufficio", perché la gente scrive sempre cose così sui social network. Erano tweet che prendevano spunto da questo uso dei social". La sua battaglia contro Spotify è nota. Non ci sono servizi di streaming che hanno cercato di averla dalla loro parte? Concorrenti di Spotify come Tidal? "Mmmm... allora... No, non posso rispondere". Il suo album solista, Tomorrow's Modern Boxes, lo ha pubblicato a pagamento su BitTorrent, la piattaforma di condivisione di file solitamente usata per scambiarsi cose gratis. È stato un esperimento di successo? "No, non esattamente. Ma, appunto, voleva essere un esperimento. Era una reazione a tutto quello che stava succedendo. Si parlava solo e sempre di Spotify. Volevo dimostrare che in teoria oggi uno può seguire tutta la filiera della produzione discografica, dall'inizio alla fine, per fatti suoi. In teoria. Ma in pratica è molto diverso. Non ci si può accollare tutte le responsabilità della discografia. Ma sono contento di averlo fatto, di averci provato". Lei come ascolta la musica? "Soprattutto con Boomkat (negozio online specializzato in musica elettronica, ndr). Non uso certo YouTube. Sebbene... un mio amico mi diceva di questa app per saltare la pubblicità su YouTube. E la cosa bella è... no, non l'accesso alla musica gratuita, la cosa divertente è che YouTube ha detto: 'Ehi, ma così non vale'. Capisci, loro dicono che non vale. Loro che mettono pubblicità prima di qualsiasi contenuto facendo un sacco di soldi e gli artisti non vengono pagati o vengono pagati cifre ridicole - e a quanto pare questo per loro va benissimo. Se invece non ne traggono profitto allora no, non vale". Oltre ai concerti, tra streaming, download, copie fisiche di cd, radio... Da dove vengono i maggiori profitti oggi per un musicista? "Non lo so, ditemelo voi. Non ho la soluzione a questi problemi. So solo che si fanno soldi con il lavoro di molti artisti che non ne traggono alcun beneficio. Si continua a dire che è un'epoca in cui la musica è gratis, il cinema è gratis. Non è vero. I fornitori di servizi fanno soldi. Google. YouTube. Un sacco di soldi, facendo pesca a strascico, come nell'oceano, prendono tutto quello che c'è trascinando. 'Ah, scusate, era roba vostra? Ora è nostra. No, no, scherziamo, è sempre vostra'. Se ne sono impossessati. È come quello che hanno fatto i nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Anzi, quello che facevano tutti durante la guerra, anche gli inglesi: rubare l'arte agli altri paesi. Che differenza c'è?". A causa di questi problemi non si finisce a parlare sempre di dispositivi e contenitori e poco di contenuti artistici? "Non sono bravo con queste cose, mi viene un mal di testa del cazzo. Ultimamente ho tirato fuori tutti i vinili che avevo. Roba collezionata in una vita intera. Perché è tantissima roba e devo organizzarla, buttare via le schifezze e tenere il resto. E con ogni singolo vinile c'è un rapporto, anche fisico. Come quando faccio il dj: c'è questo contatto diretto, devi prendere il disco, selezionarlo, metterlo in una borsa, e mettere le borse sul taxi e poi tirarle giù e aprirle, eccetera. Non esiste questo rapporto con i supporti digitali, le chiavette usb. E questo finisce per avere un effetto corrosivo su come viene realizzata la musica. Mio figlio di quattordici anni ha letto il libro di David Byrne con le sue considerazioni sulla musica e mi ha detto: 'Perché non lo leggi anche tu? Ti potrebbe interessare'. Quando Byrne si è schierato contro Spotify è stato un sollievo per me. Ah, finalmente, non sono più l'unico a dire 'ehi, scusate, non è giusto che questa cosa funzioni così'". Quindi alla fine il prossimo album dei Radiohead con che modalità sarà pubblicato? "Non lo so, non ne ho idea, dovreste chiederlo al mio manager. Io non saprei nemmeno da dove iniziare. Anzi, se ve lo dice, poi aggiornatemi sulla situazione...". Ma ai vostri livelli di fama c'è ancora un margine per iniziative spontanee? Recentemente i Foo Fighters hanno suonato a Cesena perché mille fan hanno organizzato un'esibizione diventata virale e li hanno convinti. "Non lo sapevo. Noi faremmo una cosa del genere? Non lo so, magari sì. Dipende anche dai tempi per portare la produzione, la strumentazione, gli impegni. Abbiamo fatto una cosa simile quando stavamo iniziando a registrare The king of limbs a Los Angeles, a gennaio del 2010: abbiamo fatto un concerto ad Haiti per raccogliere fondi per la popolazione dopo il terremoto. Una cosa organizzata al volo in tre giorni". Verrete in tour in Italia? "Certo, ma ancora non sappiamo i dettagli". Ormai le sue esibizioni live ricordano il teatro danza. Li studia prima i suoi movimenti? "No, sono un pessimo ballerino. Improvviso. Da ragazzo mi piaceva ballare. Oggi faccio yoga. Una o due ore al giorno. Mi serve, mi rigenera, mi aiuta ad affrontare le difficoltà della vita". L'ultima musica che ha realizzato, all'inizio dell'anno, è stata la colonna sonora del documentario The UK Gold, sulla finanza britannica. "Robert '3D' Del Naja dei Massive Attack e io l'abbiamo realizzata perché eravamo impegnati con la gente del movimento 'Occupy' a Londra. Sono contento di essere stato coinvolto, perché il documentario è scioccante: praticamente ci spiega che la ragione per cui Londra ha tanto potere nel mondo è perché è diventato un centro di riciclaggio di denaro dei paradisi fiscali". Da tempo lei è in prima fila nella battaglia per la salvaguardia all'ambiente e quindi del pianeta. Le sembra di vedere progressi? "Non so, credo però che quanto meno stia cambiando la percezione del fenomeno. Rispetto a qualche anno fa oggi i paesi si stanno rendendo conto che iniziano a vivere sulla propria pelle gli effetti dei mutamenti climatici. George Monbiot, lo studioso ambientalista inglese con cui parlo spesso, dice che dovremmo tassare il business del petrolio. Mentre tutti i paesi vanno in giro cercando solo di raccogliere le foglie che cadono, siamo ancora lì che usiamo il petrolio. E sa perché? Perché è conveniente. Non dovrebbe più essere conveniente. Non è giusto che il combustibile usato per i voli non sia tassato. Non è possibile che convenga prendere il pesce in Canada, portarlo in volo fino in Cina per lavorarlo e poi riportarlo in volo fino in Canada. Nel 2009 sono andato alla Conferenza per i cambiamenti climatici di Copenhagen ed è stato molto interessante vedere come funziona. Nessuno voleva prendersi responsabilità. Dal summit hanno cacciato via le ong e le varie organizzazioni, è stato folle. Ma ormai anche le industrie dell'energia dicono 'per favore abbiamo bisogno di un accordo, così non possiamo andare avanti'. Dobbiamo sperare e fare di tutto perché con Parigi qualcosa possa davvero cambiare. Io suonerò la chitarra. Mi esibirò con la chitarra. Mi piace ancora suonarla. In fondo il mio concerto preferito di tutti i tempi è stato all'Hammersmith Apollo di Londra quando Neil Young da solo circondato dagli strumenti decideva sul momento di suonare ora la chitarra ora altro. Incredibile".
  9. rick81

    Noel Gallagher

    attendiamo a breve una simpatica dichiarazione di Noel sul leak allora...
  10. rick81

    Noel Gallagher

    molto meglio del primo, aveva ragione Johnny Marr disco di altissimo profilo.....ma perchè questo non riesce a smettere di fare melodie irresistibili? comunque Albarn, Yorke, Noel....I songwriter degli anni 90 viaggiano forte...
  11. io ho preso anche il vinile, e ascolto solo Amnesiac in questo periodo...per me ora come ora superiore a KID A...ora come ora sottolineo...poi magari a febbraio cambio idea
  12. è purtroppo viviamo tutti nel traffico...
  13. chi mi sa spiegare un fatto, ascoltato a casa, soprattutto in vinile, ho un buon impianto, godo ad ascoltarlo e i suoni mi catturano completamente, e se lo ascolto in macchina, non riesco a goderne quasi per niente.. Ha bisogno di un attenzione particolare forse?
  14. Che direzione potrebbero prendere per non risultare banali? io non so cosa vorrei...
  15. scusate non mi dite che in un forum così colto, si pensa che jack white sia solo popopopo....spero di no i white stripes hanno fatto almeno 3 album da avere assolutamente. uno sfiora il capolavoro tra l'altro...va beh io sono contento dell'eventuale collaborazione
  16. http://www.rockol.it/news-300804/Radiohead,-a-dicembre-gi%C3%A0-in-studio-per-il-nuovo-album.-E-nel-2012-il-tour
  17. a me è arrivato venerdi, bellissimo, peccato per la musica all'interno.... va beh
  18. è il primo flop per me.... mi rimangono solo i tool ahah che non hanno ancora floppato, ovviamente secondo me
  19. ragazzi...che sia iniziato il declino dei radiohead? che non abbiamo più nulla da dire?
  20. http://www.rockol.it/news-234408/Radiohead,-un-fan-mette-in-rete-il-nuovo-singolo--Supercollider---ascoltalo-qui
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