HypFra Posted January 23, 2009 Report Share Posted January 23, 2009 da Repubblica.itCapisco le preoccupazioni del MOIGE (), ma sinceramente arrivare alla censura mi sembra surreale. Peraltro non è nemmeno un brutto testo secondo me.Che ne pensate? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
there_there Posted January 23, 2009 Report Share Posted January 23, 2009 Che idiozia.Dovremmo censurare, allora, anche Brassens, Nick Cave, Léo Ferré, Dalla, tre quarti della discografia di Gainsbourg...Andino a cagare, che si fa prima. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
echoes Posted January 23, 2009 Report Share Posted January 23, 2009 ma se ne andassero affanculo.......ma che cazzate Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
CutToShreds Posted January 24, 2009 Report Share Posted January 24, 2009 Ma per favore... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
acm1989 Posted January 25, 2009 Report Share Posted January 25, 2009 Ma censurate il Moige... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
†Tears Of Blackstar† Posted January 25, 2009 Report Share Posted January 25, 2009 ma è una vergogna che se ne parli, che in tv la mussolini dica che è una canzone propedofilia, quando lei è capace di dire frasi come "meglio fascista che frocio".io trovo il testo di una delicatezza rara, non c'è nessuna giustificazione del gesto, ma l'esaltazione dell'innocenza e della bontà di una bambina anche di fronte ad una persona che sbaglia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
F4briK Posted January 25, 2009 Report Share Posted January 25, 2009 La storia è questa. Gino Paoli ha fatto un disco nuovo. Dentro c’è una canzone che parla di un uomo che violenta una bambina. Poi l’uomo morirà e la bambina avrà un momento di tenerezza e pietà per lui. Tutto questo potrebbe essere consegnato alle notizie minori di un giornale di spettacolo. Se non fosse che l’ufficio stampa di Paoli deve aver fiutato l’opportunità, e in alcune redazioni si è accesa la lucina “scottante tema della pedofilia”.E qui è intervenuta Alessandra Mussolini, a capo della commissione parlamentare per l’infanzia. Che ha deciso di “convocare” Gino Paoli. Tutto vero. Avrebbe detto la Mussolini: “È un testo equivoco. Visto il testo della canzone abbiamo deciso di audirlo (sic!) perché è equivoco e non c’è una giustificazione per atti del genere”. “Tutto ciò è di pessimo gusto”, ha aggiunto Gabriella Carlucci. E ancora la Mussolini: “Se fosse stata in vigore la legge contro la pedofilia culturale forse Paoli non avrebbe potuto cantare questo brano”. La cosa? Una legge “contro la pedofilia culturale che tra pochi giorni sarà firmata in Parlamento”.Insomma: c’è in Italia una commissione parlamentare che convoca un cantautore per chiedergli conto di una sua canzone, e che annuncia una legge che impedisca la libertà di espressione nella musica e nella cultura. Vieteranno la vendita di “Lolita”. Sono matti. (da qui)Psicoreato! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted January 25, 2009 Report Share Posted January 25, 2009 concordo sulla trovatona pubblicitariaper altro ho sentito il testo e non mi sembra per nulla pro pedofilia, anzi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HypFra Posted January 26, 2009 Author Report Share Posted January 26, 2009 concordo sulla trovatona pubblicitariaper altro ho sentito il testo e non mi sembra per nulla pro pedofilia, anzi. Quoto tutto. E ribadisco che non è neanche male come testo, affronta la cosa senza banalità, non dalla solita prospettiva. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FrankBlack Posted January 30, 2009 Report Share Posted January 30, 2009 ma è una vergogna che se ne parli, che in tv la mussolini dica che è una canzone propedofilia, quando lei è capace di dire frasi come "meglio fascista che frocio". La cosa più sconvolgente è pensare che ci sia lei a capo della commissione per l'infanzia o comecazzosichiama E poi d'altrocanto , già siamo l'unico stato dove non si può suonare per le strade , oppure se si fa lo si fa o di nascosto o con dei permessi mentre nel resto dell'Europa le cose avvengono liberamente . Se si arriva a ste robe.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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