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lankelot

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Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni. Ordino qualsiasi cosa e mi arriva entro 3-5 giorni (dipende dall'editore, dal magazzino, etc). Oltretutto, ho di fronte un libraio che non ha bisogno del pc per sapere dove può essere un libro qualsiasi. E sostengo la ®esistenza in vita dei vecchi (adorabili) librai. Che mi fanno pensare ai vecchi negozi di dischi... etc etc.  :prego:

Ma più che d'accordo! Avercene.

Io di quartiere ho solo il macellaio. Posso farmi arrivare le migliori fiorentine (anche in meno di 3-5 giorni) ma libri, purtroppo, niente.

Sicché devo ricorrere alle odiosissime Feltrinelli sperando che abbiano il buongusto di ordinarne più di tre per volta.

se sei andato in quella di Piazza Piemonte è colpa mia... Ho preso le ultime due copie, una per me, l'altra per un regalo.

Vigliacchissimo! Mi hanno appunto detto di aver venduto le ultime due copie poco prima. :o

Beh, in questo caso la soluzione dovrebbe - potrebbe - essere IBS. Che ha un limite: gli alti (grotteschi) costi di spedizione. Mi sembra serva arrivare a un tetto di spesa (40 euro?) per vederli azzerati. Ti segni i 3-5 libri che ti servono, prendi e ordini.

L'alternativa più intelligente - purtroppo non è il caso di Arcana - è ordinare direttamente i libri in casa editrice, via sito web. Non soltanto c'è uno sconto del 20-30 percento, di norma, ma spesso assieme ti mandano cataloghi e cartelle stampa o gadget vari. Io spesso faccio così per sostenere i piccoli editori. Apprezzano:).

*

(Arcana: il nuovo sito andrà on line entro natale, spero. Il vecchio era un accrocco e funzionava male. Ho contribuito al progetto, non so quanto me l'hanno snaturato, ma uno dei concetti-cardine era: sconti per ordini diretti & tutto il catalogo esposto, con rassegna stampa web & cartacea)

*

ben trovata! (e lunga vita ai macellai di quartiere:) )

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Ave, Music Solution.

Spero che il libro ti piaccia;).

Ben trovato.  :ok:

ho finito di leggere il capitolo su "Pablo". Fino adesso lettura piacevolissima che scorre bene. Oltre ad avermelo fatto rivalutare in positivo, il disco, me lo hai fatto pure rispolverare. ;)

beh, buon segno, dai:).

E sostengo la ®esistenza in vita dei vecchi (adorabili) librai. Che mi fanno pensare ai vecchi negozi di dischi... etc etc. hail.gif

oramai introvabili :(

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Ave, Music Solution.

Spero che il libro ti piaccia;).

Ben trovato.  :ok:

ho finito di leggere il capitolo su "Pablo". Fino adesso lettura piacevolissima che scorre bene. Oltre ad avermelo fatto rivalutare in positivo, il disco, me lo hai fatto pure rispolverare. ;)

beh, buon segno, dai:).

E sostengo la ®esistenza in vita dei vecchi (adorabili) librai. Che mi fanno pensare ai vecchi negozi di dischi... etc etc. hail.gif

oramai introvabili :(

:)

Una delle cose che mi hanno fatto più piacere, sin qua, è aver guadagnato nuove anime alla causa (lettori forti che non conoscevano i Radiohead: è capitato) e aver fatto recuperare un pizzico di luce a PH. Io ho ancora in testa Lurgee e Anyone can play guitar, molti mesi dopo la stesura, e You e I Can't e Thinking about you. Più dei pezzi degli altri dischi, in certi casi. Pazzesco:).

*

A RM è rimasto Pink Moon, e mi pare anche Elastica Rock. Io mi sono ritirato sul web perché l'ultima volta, dopo aver tirato giù un listone di desiderata 2007 (post Fabretti e Scaruffi) mi hanno accontentato per 3 dischi su 12, dicendo "finiti quei tempi" e cose del genere. Frustrazione e via dicendo, nostalgia e incazzatura, perché poi andavo da Feltrinelli, chiedevo i Built To Spill (Warner, mica 4ad) e loro "chi? No, mai sentiti".

Solo qualche anno fa avremmo ghignato per ore di una cosa del genere.

*

(danke).

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ben trovata!

Trovato. :D

Beh, in questo caso la soluzione dovrebbe - potrebbe - essere IBS. Che ha un limite: gli alti (grotteschi) costi di spedizione. Mi sembra serva arrivare a un tetto di spesa (40 euro?) per vederli azzerati. Ti segni i 3-5 libri che ti servono, prendi e ordini.

L'alternativa più intelligente - purtroppo non è il caso di Arcana - è ordinare direttamente i libri in casa editrice, via sito web. Non soltanto c'è uno sconto del 20-30 percento, di norma, ma spesso assieme ti mandano cataloghi e cartelle stampa o gadget vari. Io spesso faccio così per sostenere i piccoli editori. Apprezzano:).

Grazie per le dritte, vedrò di aggirare la Feltrinelli.

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Frustrazione e via dicendo, nostalgia e incazzatura, perché poi andavo da Feltrinelli, chiedevo i Built To Spill (Warner, mica 4ad) e loro "chi? No, mai sentiti".

Solo qualche anno fa avremmo ghignato per ore di una cosa del genere.

*

(danke).

c'è da spezzare una lancia a sfavore di quello che dici.

se da una parte, è un disastro lo scollamento tra la musica di qualità e quella conosciuta, c'è anche da dire che moltissimi intenditori di musica si comportano come mariti gelosi.

"cioè, ma stai scherzando? ormai i franz ferdinand li conoscono tutti! non mi piacciono più"

giudicare la qualità della musica da quante copie vende è sbagliato in tutte e due le direzioni: vende=è bello, non vende=è bello

se i built to spill non li conosce nessuno è anche colpa dell'attitudine dei loro fan, e forse dei built to spill stessi, a non tradire "l'ambiente" e voler restare a tutti i costi underground.

poi a me i built to spill non fanno nè caldo nè freddo, però, un discorso così lo possiamo fare anche per molti altri gruppi validi, che se diventassero famosi, alè, rivoluzione bolscevica

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ben trovata!

Trovato. :D

Beh, in questo caso la soluzione dovrebbe - potrebbe - essere IBS. Che ha un limite: gli alti (grotteschi) costi di spedizione. Mi sembra serva arrivare a un tetto di spesa (40 euro?) per vederli azzerati. Ti segni i 3-5 libri che ti servono, prendi e ordini.

L'alternativa più intelligente - purtroppo non è il caso di Arcana - è ordinare direttamente i libri in casa editrice, via sito web. Non soltanto c'è uno sconto del 20-30 percento, di norma, ma spesso assieme ti mandano cataloghi e cartelle stampa o gadget vari. Io spesso faccio così per sostenere i piccoli editori. Apprezzano:).

Grazie per le dritte, vedrò di aggirare la Feltrinelli.

olè:)

ben trovato, allora.

Vedo un Bulwer Lytton nel tuo avatar, travestito da Snoopy. Eh.

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Frustrazione e via dicendo, nostalgia e incazzatura, perché poi andavo da Feltrinelli, chiedevo i Built To Spill (Warner, mica 4ad) e loro "chi? No, mai sentiti".

Solo qualche anno fa avremmo ghignato per ore di una cosa del genere.

*

(danke).

c'è da spezzare una lancia a sfavore di quello che dici.

se da una parte, è un disastro lo scollamento tra la musica di qualità e quella conosciuta, c'è anche da dire che moltissimi intenditori di musica si comportano come mariti gelosi.

"cioè, ma stai scherzando? ormai i franz ferdinand li conoscono tutti! non mi piacciono più"

giudicare la qualità della musica da quante copie vende è sbagliato in tutte e due le direzioni: vende=è bello, non vende=è bello

se i built to spill non li conosce nessuno è anche colpa dell'attitudine dei loro fan, e forse dei built to spill stessi, a non tradire "l'ambiente" e voler restare a tutti i costi underground.

poi a me i built to spill non fanno nè caldo nè freddo, però, un discorso così lo possiamo fare anche per molti altri gruppi validi, che se diventassero famosi, alè, rivoluzione bolscevica

Prova ad ascoltare "Time Trap" dei veci Built e ne riparliamo;)

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Frustrazione e via dicendo, nostalgia e incazzatura, perché poi andavo da Feltrinelli, chiedevo i Built To Spill (Warner, mica 4ad) e loro "chi? No, mai sentiti".

Solo qualche anno fa avremmo ghignato per ore di una cosa del genere.

*

(danke).

c'è da spezzare una lancia a sfavore di quello che dici.

se da una parte, è un disastro lo scollamento tra la musica di qualità e quella conosciuta, c'è anche da dire che moltissimi intenditori di musica si comportano come mariti gelosi.

"cioè, ma stai scherzando? ormai i franz ferdinand li conoscono tutti! non mi piacciono più"

giudicare la qualità della musica da quante copie vende è sbagliato in tutte e due le direzioni: vende=è bello, non vende=è bello

se i built to spill non li conosce nessuno è anche colpa dell'attitudine dei loro fan, e forse dei built to spill stessi, a non tradire "l'ambiente" e voler restare a tutti i costi underground.

poi a me i built to spill non fanno nè caldo nè freddo, però, un discorso così lo possiamo fare anche per molti altri gruppi validi, che se diventassero famosi, alè, rivoluzione bolscevica

Prova ad ascoltare "Time Trap" dei veci Built e ne riparliamo;)

no, ma non dico facciano cagare eh, però non mi esaltano.

per dire, c'è tanta gente a cui, per assurdo, non piace la musica dance anni 90.

succede

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Speriamo soltanto non ne abbiano ordinate 3 per volta, loro fanno anche cose di questo genere. Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni.

:o

Ma abiti a Monteverde?

Dov'è la Tilopa?

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Speriamo soltanto non ne abbiano ordinate 3 per volta, loro fanno anche cose di questo genere. Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni.

:o

Ma abiti a Monteverde?

Dov'è la Tilopa?

Via Fonteiana, 63.

E' una libreria antroposofica (!) ma in vetrina mette narrativa e saggistica di marchi mainstream. Su ordinazione, arriva tutto. Il proprietario è un grande. Se scrivi su google Libreria Tilopa - Gianfranco Degrassi trovi anche la mia intervista. Gli voglio bene, è una persona fenomenale, gentile e umanissima.

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Speriamo soltanto non ne abbiano ordinate 3 per volta, loro fanno anche cose di questo genere. Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni.

:o

Ma abiti a Monteverde?

Dov'è la Tilopa?

(sì, a Monteverde. dal 1978:). Sant'Ivo + Manara + Roma III. Monteverde è in tutto quel che scrivo. E' il mio piccolo Maine:))) ).

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Frustrazione e via dicendo, nostalgia e incazzatura, perché poi andavo da Feltrinelli, chiedevo i Built To Spill (Warner, mica 4ad) e loro "chi? No, mai sentiti".

Solo qualche anno fa avremmo ghignato per ore di una cosa del genere.

*

(danke).

c'è da spezzare una lancia a sfavore di quello che dici.

se da una parte, è un disastro lo scollamento tra la musica di qualità e quella conosciuta, c'è anche da dire che moltissimi intenditori di musica si comportano come mariti gelosi.

"cioè, ma stai scherzando? ormai i franz ferdinand li conoscono tutti! non mi piacciono più"

giudicare la qualità della musica da quante copie vende è sbagliato in tutte e due le direzioni: vende=è bello, non vende=è bello

se i built to spill non li conosce nessuno è anche colpa dell'attitudine dei loro fan, e forse dei built to spill stessi, a non tradire "l'ambiente" e voler restare a tutti i costi underground.

poi a me i built to spill non fanno nè caldo nè freddo, però, un discorso così lo possiamo fare anche per molti altri gruppi validi, che se diventassero famosi, alè, rivoluzione bolscevica

Prova ad ascoltare "Time Trap" dei veci Built e ne riparliamo;)

no, ma non dico facciano cagare eh, però non mi esaltano.

per dire, c'è tanta gente a cui, per assurdo, non piace la musica dance anni 90.

succede

http://www.youtube.com/watch?v=l2nRdIrM2Oo TIME TRAP.

:prego:

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è un romanzo di formazione tipo "il giovane holden".

Ambientato ai giorni nostri?

Il Giovane Holden se non sbaglio si aggira tra i '40 e i '50 (anzi misà che il libro non cita mai nessuna data esplicitamente), nonostante sia ancora attualissimo.

Lo chiedo perché un romanzo di formazione ambientato nel nuovo millennio sarebbe più che interessante, dato il delirante nichilismo che regna da ormai più di due decadi.

E lo dico da adolescente.

Romanzo di formazione... potrebbe significare compatibilità con la maggioranza relativa delle case editrici italiane. E' un genere che non è mai tramontato. La differenza potrebbe farla la scrittura, in certi contesti (come da noi); in altri, la storia (come, che so, da Strade Blu).

Va bene. Quando vorrai, in futuro, ne riparleremo. Sai già come presentare i manoscritti a un editore?

In realtà non c'è una grande intreccio, la storia quasi non esiste perché l'idea di fondo - latente - è che la Storia e le storie altro non sono che esperienze articolate casualmente, frammenti di uno specchio rotto (l'Io) che rifrangono realtà parallele, tangenti, cotangenti... In pratica, sono come due storie parallele che potrebbero anche essere la medesima che si svolge in due stagioni diverse della vita del/dei protagonisti. Potrebbe anche essere una sorta di puzzle in cui le tessere non combaciano perfettamente, un insieme di racconti tenuti (precariamente) insieme da un filo sdrucito. Ogni capitolo/paragrafo/episodio ha un titolo - ma sono indeciso se mantenere questa struttura.

Penso si sia capito poco, ma questa è più o meno l'idea di base.

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è un romanzo di formazione tipo "il giovane holden".

Ambientato ai giorni nostri?

Il Giovane Holden se non sbaglio si aggira tra i '40 e i '50 (anzi misà che il libro non cita mai nessuna data esplicitamente), nonostante sia ancora attualissimo.

Lo chiedo perché un romanzo di formazione ambientato nel nuovo millennio sarebbe più che interessante, dato il delirante nichilismo che regna da ormai più di due decadi.

E lo dico da adolescente.

Romanzo di formazione... potrebbe significare compatibilità con la maggioranza relativa delle case editrici italiane. E' un genere che non è mai tramontato. La differenza potrebbe farla la scrittura, in certi contesti (come da noi); in altri, la storia (come, che so, da Strade Blu).

Va bene. Quando vorrai, in futuro, ne riparleremo. Sai già come presentare i manoscritti a un editore?

In realtà non c'è una grande intreccio, la storia quasi non esiste perché l'idea di fondo - latente - è che la Storia e le storie altro non sono che esperienze articolate casualmente, frammenti di uno specchio rotto (l'Io) che rifrangono realtà parallele, tangenti, cotangenti... In pratica, sono come due storie parallele che potrebbero anche essere la medesima che si svolge in due stagioni diverse della vita del/dei protagonisti. Potrebbe anche essere una sorta di puzzle in cui le tessere non combaciano perfettamente, un insieme di racconti tenuti (precariamente) insieme da un filo sdrucito. Ogni capitolo/paragrafo/episodio ha un titolo - ma sono indeciso se mantenere questa struttura.

Penso si sia capito poco, ma questa è più o meno l'idea di base.

Si è capito perfettamente, e se posso esprimere un parere l'idea del "puzzle in cui le tessere non combaciano perfettamente" potrebbe essere una delle chiavi di volta di tutta la struttura.

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Speriamo soltanto non ne abbiano ordinate 3 per volta, loro fanno anche cose di questo genere. Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni.

:o

Ma abiti a Monteverde?

Dov'è la Tilopa?

Via Fonteiana, 63.

E' una libreria antroposofica (!) ma in vetrina mette narrativa e saggistica di marchi mainstream. Su ordinazione, arriva tutto. Il proprietario è un grande. Se scrivi su google Libreria Tilopa - Gianfranco Degrassi trovi anche la mia intervista. Gli voglio bene, è una persona fenomenale, gentile e umanissima.

Interessante l'intervista, complimenti.

Che bella l'idea dei giocattoli in legno.. Ci farò un salto. ^_^

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Speriamo soltanto non ne abbiano ordinate 3 per volta, loro fanno anche cose di questo genere. Io sono uno di quelli che ha preferito restare fedele alla piccola libreria di quartiere (nel mio caso: la Tilopa di Monteverde) anche per queste ragioni.

:o

Ma abiti a Monteverde?

Dov'è la Tilopa?

Via Fonteiana, 63.

E' una libreria antroposofica (!) ma in vetrina mette narrativa e saggistica di marchi mainstream. Su ordinazione, arriva tutto. Il proprietario è un grande. Se scrivi su google Libreria Tilopa - Gianfranco Degrassi trovi anche la mia intervista. Gli voglio bene, è una persona fenomenale, gentile e umanissima.

Interessante l'intervista, complimenti.

Che bella l'idea dei giocattoli in legno.. Ci farò un salto. ^_^

Quei giocattoli sono adorabili:).

Io ho comprato cavalieri e draghi e un sacco di animaletti per un paio di amiche:).

Beh, vedrai:).

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ah... già che ci siamo, mi potresti indicare i parametri per l'impaginazione: righe, margini, interlinea, carattere, ecc.?

grazie

Carattere sempre a tua discrezione. Del resto, è diverso in ogni casa editrice; le bozze sono bozze, figurati. Serviti di quelli più leggibili - che so, verdana o garamond. NO al times new roman. E' veramente amatoriale:).

Giocati un corpo 12 o 14, per questioni di leggibilità.

Interlinea: singola.

Margini: standard.

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lancillotto, e di Fazi editore che ci puoi dire?

ti faccio questa domanda perché dopo aver terminato l'esondante "infinite jest" di wallace (einaudi stile libero) ho cominciato "mia sorella è una foca monaca" di frascella (Fazi, appunto), sbandierato qualche tempo fa su repubblica come un nuovo "giovane holden". con tutto il rispetto - e considerato che ho letto solo una trentina di pagine -, credo che il paragone sia notevolmente azzardato. peraltro - e ciò mi allieta -, il libro che sto provando a terminare è decisamente più interessante - con ponderata modestia - e stilisticamente più "innovativo" - con scientifica certezza.

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NO al times new roman. E' veramente amatoriale:).

oltre che orribile alla vista... lo odio da quando possiedo un computer.

garamond tutta la vita.

ha un'eleganza che nessun font ha.

d'accordissimo

quoto

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lancillotto, e di Fazi editore che ci puoi dire?

ti faccio questa domanda perché dopo aver terminato l'esondante "infinite jest" di wallace (einaudi stile libero) ho cominciato "mia sorella è una foca monaca" di frascella (Fazi, appunto), sbandierato qualche tempo fa su repubblica come un nuovo "giovane holden". con tutto il rispetto - e considerato che ho letto solo una trentina di pagine -, credo che il paragone sia notevolmente azzardato. peraltro - e ciò mi allieta -, il libro che sto provando a terminare è decisamente più interessante - con ponderata modestia - e stilisticamente più "innovativo" - con scientifica certezza.

Caro Holden,

Fazi - per cui non lavoro: finalmente torno nei panni del lettore forte, o del letterato - è una delle migliori realtà italiane per l'editoria di progetto. E' considerato un editore medio (mi sembra pubblichi 80-100 libri ogni anno: potrei sbagliare), vanta una collana micidiale (Classici) e ha avuto editor prestigiosi come Simone Caltabellota e Massimiliano Governi, oggi in Elliot; nonché 6 anni di copertine firmate Maurizio Ceccato, ossia il miglior art director italiano. Non ho idea del loro presente; so che hanno un ottimo ufficio stampa, la Galeano, un magnifico professionista come il Pedicini nel commerciale... ma quanto agli editor, buio pesto. Ho notato che trovano più volte spazio sulla Gazzetta dello Sport: operazione geniale, e dico sul serio. Soprattutto quando hai per le mani una persona normale come Frascella.

*

Frascella: abnorme investimento pubblicitario, narratore come tanti. Nel genere ("autodidatti") gli preferisco Cavina (Marcos Y Marcos). Oltretutto, ne ha parlato bene una mezzasega (come autore) come Genna. Insomma. Ci siamo capiti.

*

Quindi: sì, scrivi a Fazi e chiedi a chi proporlo. Rispetto a Frascella farai sicuramente il figurone (ci vuole poco), rispetto ai loro grandi nomi (Vidal, Drieu, Pahor, Thackeray) non so. Ma battiti. Fazi è un signor editore, non farti fregare dal passato mainstream (Melissa P e la tizia di Twilight), perché è gente che capisce di Letteratura.

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