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Piccoli scrittori crescono


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Ho cercato ma ho trovato solo un topic di poesie.

Ho sempre scritto anche se in modo incostante; ora forse è giunto il momento di sviluppare un progetto.

Intanto ho qualche breve racconto nato da sensazioni fugaci, vecchie fobie, parole che improvvisamente assumono un suono diverso e generano ispirazione...o almeno spero.

Guerra

Martedì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai.

Ancora non lo sai ma una pallottola ti trafiggerà il cuore e senza che te ne renda conto, senza che tu abbia il tempo di chiederti cosa è successo, non ci sarai più. E’ il piccolo privilegio che ti concedo, morire senza soffrire.

Una volta non ne ero capace; sparavo mirando ai punti vitali senza riuscire a centrarli e mi capitava di colpire una spalla, una gamba, l’addome, e man mano che i colpi fallivano l’obiettivo, il mio caricare e prendere la mira diventava frenetico, convulso. Per te lasciare questo mondo era la più dolorosa delle prove; sentivi la vita abbandonarti e la rabbia mista alla disperazione ti squassava il cervello. Nascosto nel mio bunker segreto, vedevo i tuoi occhi stravolti cercare invano chi ti avesse fatto questo.

Abbiamo ucciso tante volte io e il mio fedele Long John. Ogni giornata comincia con il solito rito: lo osservo, lo accarezzo, rimuovo con cura i residui della polvere da sparo, lucido la canna, gli do con amorevole generosità quello di cui ha bisogno, 10 cartucce da 114 mm su cui ho inciso le sue iniziali. Il nostro amore è cominciato 6 anni fa quando il tenente Waltz me lo affidò:

- Questo è un Gepard M3, è tuo, sarà l’unica compagnia che avrai finché questa guerra non sarà finita.

Da allora non mi ha mai lasciato, non mi ha mai tradito; lui è Long John, il mio compagno, la mia porta verso il potere di togliere a quelli come te la vita.

Adesso sono qui ad aspettare che tu faccia un passo falso, un’imprudenza. Tutt’intorno sembra tranquillo, non un rumore di cingolato, gli spari della battaglia lontani. Non passerà molto tempo che tu ti farai vedere ed io, che ti ho aspettato con immobile pazienza, sarò lì a decidere il tuo destino; l’occhio nel cannocchiale, il calcio ben saldo sulla mia spalla, l’indice della mano destra sul grilletto e bum, non ci sarai più.

Non mi importa chi lasci, se hai moglie, figli, parenti che ti piangeranno; ho imparato a pensare a te come a un numero, ad una x da segnare sul mio diario. Ho smesso anche di desiderare i complimenti del comandante e gli encomi; mi interessa solo portare a termine con meticolosa precisione la mia giornata di lavoro. L’unica debolezza che mi concederò quando avrò finito con te sarà un sorso di whisky che berrò alla tua salute.

Eccoti là dietro quel muro, sei pronto?

Mercoledì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai…

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Non sarebbe male l'idea di istituire un concorso letterario. Con tema e votazioni, simile a quello fotografico già presente. Magari con due categorie : poesia e racconti

Confrontarci e "gareggiare" con vari componimenti letterari sarebbe interessante.

Che ne dici Max, si può fare?

E' un progetto difficilmente realizzabile?

Consigli?

@ memento: Buon racconto. Naturalmente, converrai, che il tuo scritto sembra più che altro un incipit per qualcosa di più grande. Continualo però! Un consiglio che posso darti, data la natura del tuo abbozzo, è cercare di evitare un flusso di coscienza troppo lungo, ma sviluppare la cronaca dei fatti e intelaiare una trama di accadimenti. Altrimenti sembra solo uno sfogo, del protagonista/autore.

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io ho scritto un intero blog dove viene pubblicato un libro, cioè in realtà ho due blog, il primo è stato chiuso quando si è concluso il libro. Il libro ce l'ho ancora, chi lo vuole leggere è il benvenuto.

TRA PARENTESI

siccome non se lo cagava nessuno, immagino faccia cagare.

Vi ho avvisato.

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Ho cercato ma ho trovato solo un topic di poesie.

Ho sempre scritto anche se in modo incostante; ora forse è giunto il momento di sviluppare un progetto.

Intanto ho qualche breve racconto nato da sensazioni fugaci, vecchie fobie, parole che improvvisamente assumono un suono diverso e generano ispirazione...o almeno spero.

Guerra

Martedì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai.

Ancora non lo sai ma una pallottola ti trafiggerà il cuore e senza che te ne renda conto, senza che tu abbia il tempo di chiederti cosa è successo, non ci sarai più. E’ il piccolo privilegio che ti concedo, morire senza soffrire.

Una volta non ne ero capace; sparavo mirando ai punti vitali senza riuscire a centrarli e mi capitava di colpire una spalla, una gamba, l’addome, e man mano che i colpi fallivano l’obiettivo, il mio caricare e prendere la mira diventava frenetico, convulso. Per te lasciare questo mondo era la più dolorosa delle prove; sentivi la vita abbandonarti e la rabbia mista alla disperazione ti squassava il cervello. Nascosto nel mio bunker segreto, vedevo i tuoi occhi stravolti cercare invano chi ti avesse fatto questo.

Abbiamo ucciso tante volte io e il mio fedele Long John. Ogni giornata comincia con il solito rito: lo osservo, lo accarezzo, rimuovo con cura i residui della polvere da sparo, lucido la canna, gli do con amorevole generosità quello di cui ha bisogno, 10 cartucce da 114 mm su cui ho inciso le sue iniziali. Il nostro amore è cominciato 6 anni fa quando il tenente Waltz me lo affidò:

- Questo è un Gepard M3, è tuo, sarà l’unica compagnia che avrai finché questa guerra non sarà finita.

Da allora non mi ha mai lasciato, non mi ha mai tradito; lui è Long John, il mio compagno, la mia porta verso il potere di togliere a quelli come te la vita.

Adesso sono qui ad aspettare che tu faccia un passo falso, un’imprudenza. Tutt’intorno sembra tranquillo, non un rumore di cingolato, gli spari della battaglia lontani. Non passerà molto tempo che tu ti farai vedere ed io, che ti ho aspettato con immobile pazienza, sarò lì a decidere il tuo destino; l’occhio nel cannocchiale, il calcio ben saldo sulla mia spalla, l’indice della mano destra sul grilletto e bum, non ci sarai più.

Non mi importa chi lasci, se hai moglie, figli, parenti che ti piangeranno; ho imparato a pensare a te come a un numero, ad una x da segnare sul mio diario. Ho smesso anche di desiderare i complimenti del comandante e gli encomi; mi interessa solo portare a termine con meticolosa precisione la mia giornata di lavoro. L’unica debolezza che mi concederò quando avrò finito con te sarà un sorso di whisky che berrò alla tua salute.

Eccoti là dietro quel muro, sei pronto?

Mercoledì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai…

In bocca al lupo per lo sviluppo del tuo progetto di scrittura :fico:

Per quanto riguarda l'avvio del racconto postato, se interessa l'opinione della donna comune, posso dire che sebbene sia ben scritto e strutturato, lo trovo anomalo.

L'anomalia sta nella singolarità dell'ambientazione, lontana anni luce da quello che (io) immagino sia il tuo vissuto, inconsueta anche la terminologia prettamente yankee.

Per associazione di idee il mio pensiero è volato a "The Thin Red Line" di James Jones, non so se lo hai letto e se ti ha ispirato, ma a questo punto sono curiosa di sapere cosa ti ha portato a scrivere non di guerra in genere, ma di quel tipo di guerra.

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bravo memento, bel pezzo, scorrevole e intenso... :)

per quanto riguarda il "concorso", mi spiace (perché ritengo che molti di voi scrivano molto bene, e non mancherò di dare un'occhiata al blog di sallu) ma ho paura che alla fine rimarrà arenato come il concorso fotografico (a cui sempre meno gente pertecipa), a maggior ragione visto che la scrittura è comunque più elaborata della fotografia (non me ne vogliano i fotografi :D sto parlando di tempistiche di esecuzione, non di difficoltà della concezione dell'"opera")

opinione mia eh :mario:

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Condivido l'opinione di iaia4: un "concorso", anche a tema, rischierebbe effettivamente di avere scarsa presa.

A me incuriosisce di più l'idea di approfondire la conoscenza tra gli utenti del forum mettendo a confronto stili e idee attraverso la scrittura, scoprendo interessi, predilezioni, emozioni.

E mi sia permesso inoltre di dire che invidio e apprezzo molto chi riesce ad esprimersi in modo così originale e convincente attraverso la scrittura...

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In bocca al lupo per lo sviluppo del tuo progetto di scrittura :fico:

Per quanto riguarda l'avvio del racconto postato, se interessa l'opinione della donna comune, posso dire che sebbene sia ben scritto e strutturato, lo trovo anomalo.

L'anomalia sta nella singolarità dell'ambientazione, lontana anni luce da quello che (io) immagino sia il tuo vissuto, inconsueta anche la terminologia prettamente yankee.

Per associazione di idee il mio pensiero è volato a "The Thin Red Line" di James Jones, non so se lo hai letto e se ti ha ispirato, ma a questo punto sono curiosa di sapere cosa ti ha portato a scrivere non di guerra in genere, ma di quel tipo di guerra.

Brava April, hai indovinato il testo che mi ha ispirato. Il problema del cercare di scrivere in modo originale è che c'è sempre qualcuno che lo ha fatto prima di te, quindi l'originalità può passare per scimmiottamento (oddio che termine!!!).

Il mio obiettivo era raccontare la guerra come viene vista dagli occhi dei soldati di entrambi gli schieramenti. Mi interessa l'introspezione psicologica più della mera cronaca. Infatti in uno dei capitoli seguenti, verso la fine...

@iaia_grazie ;)

@a_delicate_balance_quoto; l'idea del concorso la lascerei ai vari Castrocaro, miss cinema, velone...:D

Molto interessante invece confrontarsi sulle idee e sugli stili che possono raccontare molto di noi.

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Brava April, hai indovinato il testo che mi ha ispirato. Il problema del cercare di scrivere in modo originale è che c'è sempre qualcuno che lo ha fatto prima di te, quindi l'originalità può passare per scimmiottamento (oddio che termine!!!).

In effetti, da quando hanno pubblicato la Bibbia, ben poche idee nuove, gira e rigira è stato già detto tutto ^_^ , cambia solo il come e il fine ;)

Il mio obiettivo era raccontare la guerra come viene vista dagli occhi dei soldati di entrambi gli schieramenti. Mi interessa l'introspezione psicologica più della mera cronaca.

Molto interessante invece confrontarsi sulle idee e sugli stili che possono raccontare molto di noi.

Oppure sulle "scelte elettive", apposta mi chiedevo il perché della situazione fronte di guerra/trincea

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In effetti, da quando hanno pubblicato la Bibbia, ben poche idee nuove, gira e rigira è stato già detto tutto ^_^ , cambia solo il come e il fine ;)

Oppure sulle "scelte elettive", apposta mi chiedevo il perché della situazione fronte di guerra/trincea

Quella è dovuta alla mia tensione verso le situazioni estreme, quelle di frontiera per la psiche. Più avanti ne posterò un'altro.

OT_ april il tuo avatar mi..."distrae" :blink:

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Poesia di Raymond Queneau postata da Voyant86 nel topic "Una poesia al giorno" (grazie della bella scoperta).

Suggerisco gli ultimi versi come invito alla scrittura in questo topic.

Pour un art poétique (suite)

Prenez un mot prenez-en deux

faites-les cuir' comme des oeufs

prenez un petit bout de sens

puis un grand morceau d'innocence

faites chauffer à petit feu

au petit feu de la technique

versez la sauce énigmatique

saupoudrez de quelques étoiles

poivrez et puis mettez les voiles

où voulez-vous en venir?

à écrire

Vraiment? à écrire??

Raymond Queneau

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Non ho voglia di spulciare, però a 14 anni avevo scritto una roba figherrima, che è finita da qualche parte in un qualche thread. Poi mi sono dato alla divulgazione scientifica, con un ambizioso progetto intitolato "Fisica per gli idioti".

Conosco questa disciplina

terza legge di Newton: azione e reazione

"se un idiota esercita una forza contro un altro idiota, questi avrà una reazione uguale e contraria".

Il principio sopra enunciato si applica sugli spalti degli stadi di calcio B)

:D

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Conosco questa disciplina

terza legge di Newton: azione e reazione

"se un idiota esercita una forza contro un altro idiota, questi avrà una reazione uguale e contraria".

Il principio sopra enunciato si applica sugli spalti degli stadi di calcio B)

:D

Questo è uno sviluppo interessante, il mio piano iniziale era far comprendere elementi base della fisica classica al cozzalo di Bari vecchia. :lol:

No, comunque, sono serio. Sto iniziando a comprendere come programmare su Latex, già ho pronti un paio di capitoli base, uno sui vettori e uno sulle cinematiche più semplici, si tratta solo di trovare la voglia di scrivere. :lol:

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No, comunque, sono serio. Sto iniziando a comprendere come programmare su Latex, già ho pronti un paio di capitoli base, uno sui vettori e uno sulle cinematiche più semplici, si tratta solo di trovare la voglia di scrivere. :lol:

Lo compro!

Un anno passato a studiarla per la paura di prendere il debito,non mi è bastato a farmi capire qualcosa di fisica :ok:

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Questo è uno sviluppo interessante, il mio piano iniziale era far comprendere elementi base della fisica classica al cozzalo di Bari vecchia. :lol:

OT

Ehi! Cos'hai contro il cozzalo di Bari vecchia? :lol:

Poi, se ci riesci, dimmi come hai fatto, così applico il tuo metodo anche per insegnargli l'archeologia...

Tornando in tema, potremo mai sperare di dare un'occhiata alla tua opera figherrima?

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Lo compro!

Un anno passato a studiarla per la paura di prendere il debito,non mi è bastato a farmi capire qualcosa di fisica :ok:

Neanche di italiano, suppongo. :lol:

No dai, fuori dagli scherzi, non v'è niente di difficile nelle discipline fisiche, è solo una questione di impegno, mente aperta e capacità di saper discernere gli argomenti da sapere a costo di perderci la testa da quelli meno fondamentali, dove bastano poche nozioni. La predisposizione, al massimo, porta a ridurre il carico di lavoro. :ok:

OT

Ehi! Cos'hai contro il cozzalo di Bari vecchia? :lol:

Poi, se ci riesci, dimmi come hai fatto, così applico il tuo metodo anche per insegnargli l'archeologia...

Finora ho ammaestrato una goriziana, credo sia andata bene. :lol:

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Finora ho ammaestrato una goriziana, credo sia andata bene. :lol:

Uno col tuo avatar non può che avere talento...e allora, torniamo in tema!

Vogliamo leggere qualcosa?

Io purtroppo non ho materiale disponibile, ma mi piacerebbe leggere i vostri...

Memento, almeno tu, ci regali qualcos'altro? ^_^

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Ho cercato ma ho trovato solo un topic di poesie.

Ho sempre scritto anche se in modo incostante; ora forse è giunto il momento di sviluppare un progetto.

Intanto ho qualche breve racconto nato da sensazioni fugaci, vecchie fobie, parole che improvvisamente assumono un suono diverso e generano ispirazione...o almeno spero.

Guerra

Martedì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai.

Ancora non lo sai ma una pallottola ti trafiggerà il cuore e senza che te ne renda conto, senza che tu abbia il tempo di chiederti cosa è successo, non ci sarai più. E’ il piccolo privilegio che ti concedo, morire senza soffrire.

Una volta non ne ero capace; sparavo mirando ai punti vitali senza riuscire a centrarli e mi capitava di colpire una spalla, una gamba, l’addome, e man mano che i colpi fallivano l’obiettivo, il mio caricare e prendere la mira diventava frenetico, convulso. Per te lasciare questo mondo era la più dolorosa delle prove; sentivi la vita abbandonarti e la rabbia mista alla disperazione ti squassava il cervello. Nascosto nel mio bunker segreto, vedevo i tuoi occhi stravolti cercare invano chi ti avesse fatto questo.

Abbiamo ucciso tante volte io e il mio fedele Long John. Ogni giornata comincia con il solito rito: lo osservo, lo accarezzo, rimuovo con cura i residui della polvere da sparo, lucido la canna, gli do con amorevole generosità quello di cui ha bisogno, 10 cartucce da 114 mm su cui ho inciso le sue iniziali. Il nostro amore è cominciato 6 anni fa quando il tenente Waltz me lo affidò:

- Questo è un Gepard M3, è tuo, sarà l’unica compagnia che avrai finché questa guerra non sarà finita.

Da allora non mi ha mai lasciato, non mi ha mai tradito; lui è Long John, il mio compagno, la mia porta verso il potere di togliere a quelli come te la vita.

Adesso sono qui ad aspettare che tu faccia un passo falso, un’imprudenza. Tutt’intorno sembra tranquillo, non un rumore di cingolato, gli spari della battaglia lontani. Non passerà molto tempo che tu ti farai vedere ed io, che ti ho aspettato con immobile pazienza, sarò lì a decidere il tuo destino; l’occhio nel cannocchiale, il calcio ben saldo sulla mia spalla, l’indice della mano destra sul grilletto e bum, non ci sarai più.

Non mi importa chi lasci, se hai moglie, figli, parenti che ti piangeranno; ho imparato a pensare a te come a un numero, ad una x da segnare sul mio diario. Ho smesso anche di desiderare i complimenti del comandante e gli encomi; mi interessa solo portare a termine con meticolosa precisione la mia giornata di lavoro. L’unica debolezza che mi concederò quando avrò finito con te sarà un sorso di whisky che berrò alla tua salute.

Eccoti là dietro quel muro, sei pronto?

Mercoledì, ore 6,00

Caro nemico, tu oggi morirai…

il protagonista per molti versi mi ricorda "palla di lardo" da full metal jacket, comunque davvero complimenti, ci sai fare con la scrittura :clapclap:

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Uno col tuo avatar non può che avere talento...e allora, torniamo in tema!

Vogliamo leggere qualcosa?

Io purtroppo non ho materiale disponibile, ma mi piacerebbe leggere i vostri...

Memento, almeno tu, ci regali qualcos'altro? ^_^

Se nessun altro scriverà qualcosa, sarete costretti a subire un altro dei miei :D

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