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Musica Italiana VS Straniera


Mr. Wolf

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Mi viene in mente di aprire un topic-provocazione.

In Italia ci sono artisti e gruppi che spesso vengono presi poco in considerazione dall'ascoltatore più o meno medio.

Faccio degli esempi: Zucchero ha collaborato nella sua carriera con artisti fenomenali (un solo nome Miles Davis) eppure qui, in questo forum, viene preso pochissimo in considerazione.

Vinicio Capossela, abbastanza conosciuto all'estero e secondo me il più bravo cantautore della sua generazione, ha pubblicato ieri un disco. Silenzio assoluto qui sul forum.

Ecco la domanda: ma se Zucchero e Capossela (due artisti presi a caso eh?) fossero nati negli USA o Inghilterra, sarebbero apprezzati di più in questo forum?

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Se Capossela fosse nato negli U.S.A. non avrebbe mai superato la fatidica soglia del secondo disco, ignorato o comunque ridimensionato (come dovrebbe essere) nella patria di Waits.

Sì ma ha fatto un tour all'estero e negli USA ha avuto un grandissimo successo.

E' uscito addirittura un disco (The Story Faced Man) per il mercato statunitense.

Ti dico di più: negli USA Capossela e Morricone sono apprezzatissimi.

E poi scusami, in Italia nemmeno avrebbe superato il secondo disco, dato che qui sarebbe stato ridimensionato da Paolo Conte, no?

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Laura Pausini, se fosse nata a Miami, venderebbe piadine.

Tiziano Ferro, se fosse nato a Portland, girerebbe seminudo nei vicoli e farebbe contenti tutti i negretti della zona.

Emma Marrone, se fosse nata in Inghilterra, al massimo sarebbe una Emma Brown tra le tante.

D'accordissimo con te, ma Laura Pausini e Tiziano Ferro all'estero vendono e pure tanto. La Pausini fa dischi in lingua spagnola :phr34:

Il discorso è: questi qua all'estero vanno forte perché sono "stranieri", perché sono bravi o perché sono originali? :blink:

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Il discorso è: questi qua all'estero vanno forte perché sono "stranieri", perché sono bravi o perché sono originali? :blink:

Nessuna delle tre. All'estero amano la spazzatura più di quanto noi possiamo immaginare. Essere nato in USA o UK non significa automaticamente avere ottimi gusti musicali

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Sì ma ha fatto un tour all'estero e negli USA ha avuto un grandissimo successo.

E' uscito addirittura un disco (The Story Faced Man) per il mercato statunitense.

Ti dico di più: negli USA Capossela e Morricone sono apprezzatissimi.

E poi scusami, in Italia nemmeno avrebbe superato il secondo disco, dato che qui sarebbe stato ridimensionato da Paolo Conte, no?

Il mercato statunitense, per noi italiani, sono il milione e passa di immigrati italiani. Stesso discorso per la Pausini (nei paesi latinoamericani) e Ferro. :laugh:

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Sì ma ha fatto un tour all'estero e negli USA ha avuto un grandissimo successo.

Anche Gigi D'Alessio ha suonato al Radio City Music Hall, di conseguenza faccio un po' di fatica a seguire tutto il discorso! :D

Volenti o nolenti anche l'Italia fa parte dell'Europa e un artista italiano che riesce a vendere un milione di copie ha per forza la sua risonanza a livello anche extranazionale (soprattutto ora che i dischi non si vendono). Da quel momento scatta un normalissimo sondaggio di mercato che 90 su 100 tira fuori una potenziale appetibilità nei paesi di lingua spagnola (appunto: Spagna, America Latina...) per motivi che mi sembrano lapalissiani. È più o meno la stessa dinamica che porta al successo da noi i vari Ricky Martin, la prima Jennifer Lopez... ovviamente in versione 2.0 visto che dietro, questi hanno lo sforzo congiunto di tipo mezzo mondo.

Come giustissimamente detto da Pan, i tour mondiali di queste "star" italiane sono motivati dalla grande presenza di immigrati italiani sparsi un po' ovunque (a chi può importare una sega se non agli italiani immigrati là di un concerto di Nek che per giunta canta in italiano a Melbourne?) e sono direi del tutto privi di ragioni artistiche.

Parimenti con la stessa percentuale di casistica (90%) non esportiamo affatto artisti "nuovi" che percorrono strade innovative, ma al massimo ottimi/buoni interpreti di qualcosa ch'è stato inventato non da noi. Può essere il caso di Capossela che va negli USA non già perchè sia un genio ma, agli occhi degli statunitensi, in qualità di "un tizio italiano che fa il verso a Tom Waits e lo fa bene" (e a me Capossela piace moltissimo, ultimi due/tre dischi a parte) come lo stesso Zucchero dubito fortemente venga chiamato a suonare negli States in quanto "bandiera del blues" o "innovatore del genere".

Per il resto, inoltre, per me può anche aver' collaborato con Miles Davis chiamando Petrucciani al pianoforte: è comunque uno che ha scritto "Il Grande Baboomba" e "Funky Gallo" e che mi pare stia perdendo gli ultimi anni della sua vita artistica nel tentativo di lanciare quel roito della figlia quindi non è che si stia parlando di John Lee Hooker...!

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