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Everything posted by new_user

  1. Che stupefacenti fregnacce! Vittorio Arrigoni non è stato un martire, visto che le sue azioni concrete non mi sembra siano state motivate a creare consenso o fede religiosa, altrimenti avrebbe fatto proselitismo nelle numerose volte in cui ne ha avuto occasione, ma piuttosto a compiere gesti, perlopiù di poca risonanza, in accordo ai suoi bisogni interiori. Il mio parere è che il suo agire sia stato semplicemente intransigente rispetto alla propria coscienza, che evidentemente lo spingeva ad esprimere se stesso in una forma di vicinanza quotidiana a chi riteneva avesse bisogno d'aiuto. La santità mediatica, secondo me, è pienamente giustificata quando la persona in questione condivide il suo modo di pensare e i suoi ideali con milioni di persone, ma a loro differenza mette in pratica ciò a costo di molto sacrificio, del pericolo di vita e della vita stessa.
  2. Vabbè, ma lui ormai ha capito tutto, che ci vuoi fa'? Dita sottratte alla palloninike-coltura...
  3. Ma dai? Noooo, scherzi? Cioè, vuoi dire che...? Quindi...poi...allora... ? Minchia, avanti! Oh man, sei proprio avanti! Ti chiedo scusa per l'appiccicume, ma devi prendertela con la bella smerigliata di minchia che mi ha fatto la tu' mamma...
  4. "In ogni caso mi ricordo che facevano così gli imbarazzati alle scuole medie inferiori, un po' di dignità, su!" [cit.] Immagino che tu abbia dei motivi personali per disistimare tua madre e pare proprio che tu ne abbia ben donde. Ma ti assicuro che ai tempi delle medie ancora non mi permetteva di infornare il filone lievitato naturalmente...
  5. ti ringrazio per il pensiero, ma c'ho già qui la tu' mamma sul divano che mi sugge un po' il banano...
  6. Beh, sì, vagamente meglio di !
  7. Sì, certo. D'altronde è piuttosto ovvio stante la formula retorica della tua domanda. Altrimenti si direbbe che hai la coda un po' infiammabile...
  8. tu e quell'altro deficiente vomitevole non si capisce che cazzo c'abbiate da ridere. Puntualmente, raccogliete una figura di merda dopo l'altra e ci piazzate la risatina... Boh, forse per un tentativo di sdrammatizzazione o perché l'efficacia dell'icona trasmette un vago senso di premeditazione che dovrebbe restituire una specie di dignità alle vostre scontatezze spostando il baricentro su una presunta ironia a posteriori... In ogni caso mi ricordo che facevano così gli imbarazzati alle scuole medie inferiori, un po' di dignità, su!
  9. new_user

    Il Casalingo

    (A furor di popolino,) io farei così (il primo risultato sembra da esperte!)
  10. new_user

    nucleare

    beh, se lo si intenden come un modo di ragionare sui metodi per risparmiare energia, soprattutto se di origine fossile, sono d'accordo. Se poi si volesse stabilire una priorità nella priorità forse bisognerebbe ascoltare prima qualche altro suggerimento. PS Holden, dal momento che a causa della tua firma è avvenuto un trasferimento di 24 e passa euri dal mio conto a quello del sig. Amazon, se ciò si dovesse rivelare una buona scelta ti prometto di fornirti un tentativo di spiegazione del finale al meglio delle mie possibilità...
  11. sì... ...uso 3-4 nick anche lì! :-) (ma quando sono proprio convinto di quello che scrivo mi firmo con le mie iniziali o, addirittura, con nome e cognome) Purtroppo anch'io temo che quando federer lascerà, tornerò a seguire solo le finali di slam (nel 2005 andai a vedere Halle di persona...). La stessa Rivalità, pur segnata - nella fase più tarda - dalle numerose sconfitte di Roger, ha recitato le sue ultime battute nelle lacrime di Melbourne e nella finale "kill bill" di madrid: io è proprio ad essa che devo l'essermi appassionato anche ai tornei 1000. Tuttavia, non avendo esperienza in proposito, ovvero non avendo mai avuto l'occasione di seguire la fase matura di un campione, ho la speranza che qualche novità nei miei schemi i prossimi due anni la possano portare...
  12. Quasi tutto perfetto: ti ringrazio per aver riorganizzato la questione in maniera così "monumentale", visto che io ne sentivo il bisogno già nel mio post precedente ma per pigrizia ho soprasseduto. Ora è assolutamente necessario che precisi cosa intendessi per autosinonimi, sebbene non usando la terminologia che hai ben esposto per non correre il rischio, facendolo inappropriatamente, di innescare ulteriore risonanza. La mia battuta iniziale è stata: ..."intendere" si può intendere nel doppio dei modi di quanto "comprendere" si possa comprendere... Supponiamo che intendere abbia i seguenti significati (includendo le accezioni degli stessi): capire, comprendere, sentire, udire, avere intenzione di fare qualcosa e che, invece, comprendere abbia i seguenti: contenere, includere, capire, intendere, giustificare Per "modi in cui "intendere" si possa intendere" intendo: si può capire intendere, si può comprendere intendere, si può sentire intendere, si può aver intenzione di intendere, si può intendere capire, si può comprendere capire, si può sentire capire, si può aver intenzione di capire, ... , si può aver intenzione di aver intenzione di fare qualcosa. Pertanto, con "modi in cui comprendere si possa comprendere" intendo: si può contenere comprendere, si può includere comprendere, si può capire comprendere, si può intendere comprendere, si può giustificare comprendere, ... , si può giustificare giustificare. Ebbene, ognuno di questi due insiemi voleva essere, secondo la mia definizione, l'insieme degli autosinonimi "spuri" di ambedue i termini iniziali. Gli elementi di ciascun insieme, però, che direi "significati cartesiani" dei termini iniziali (con un'accezione matematica che, se ignori, ignora pure...), sono in parte dal senso compiuto, in parte inutili ripetizioni di altri, in parte del tutto privi di senso: dopo aver scremato le inutili ripetizioni e quelli privi di senso rimangono i puri autosinonimi. Secondo la mia battuta, il numero degli autosinonimi puri di "intendere" avrebbe potuto essere il doppio degli autosinonimi puri di "comprendere": non avendo, ovviamente, effettuato un conteggio degli autosinonimi ma solo di significati ed accezioni di ogni termine, ho ritenuto, qualche post più tardi, di dover cercare quei parametri da cui potesse dipendere il numero finale di autosinonimi di un termine, per poterne fare una stima ad occhio. Ecco, a ben vedere fra questi parametri si potrebbe considerare la transitività dei primi significati del termine originario (che si presterebbe maggiormente a costruzioni di secondo livello), la maggior differenza di significato fra i vari significati ed accezione (che garantirebbe maggior sopravvivenza alla fase di scremazione di inutili ripetizioni), ecc. In fin dei conti, mi sembrava che il numero degli autosinonimi di un termine potesse esprimere, in senso quasi estetico, l'ampiezza linguistica del termine (se non ci fosse un senso primordialmente estetico si tratterebbe solo di generalità del termine, il che comporterebbe, secondo quest'ipotetica scala, che la locuzione "l'essere è e il non essere non è" fosse una specie di "e" (quello dei logaritmi) della lingua, ovvero di un trascendente, un po' paradossale rispetto al significato concreto della locuzione). Insomma, spero di esser riuscito a sbrogliare i sottintesi di questi ultimi 4-5 post, ma sicuramente ho riordinato le mie idee...
  13. new_user

    nucleare

    Sallu, così però diventa proprio imbarazzante. Sai bene che io non ho mai affermato che la statistica faccia previsioni, giacchè ho solo ben precisato quale sia il principio ed il ruolo dei modelli statistici. La tua progressione, riassumo, è stata: -> non si possono fare previsioni (perché?) -> i modelli statistici vanno usati non per prendere decisioni ma per comprendere (e perché mai?) -> un modello di politica economica o occupazionale (che nulla aveva a che vedere col clima) con variabili troppo "ballerine" è puro non sense (ma non spieghi perché i parametri climatici dovrebbero essere altrettanto instabili per qualunque altro modello?) -> la statistica non fa previsioni (grazie, la statistica studia e definisce i modelli, i quali offrono il loro servizio come strumenti) Ancora non ritieni che questo sia troppo? Dacci un taglio, su...
  14. Sinceramente, non ho ben capito a quale attesa ti riferisci, quindi faccio due ipotesi. Se intendi il tempo di attesa per il caricamento del programma, questo si può notevolmente accorciare disabilitando, dalle impostazioni del programma, tutti i plugin di fornitori che non si utilizzano mai e lasciando solo quei pochi (al max 10-12) che può capitare di usare. E' una rottura di coglioni non da poco perchè bisogna disabilitarli manualmente uno per uno, però poi il caricamento del software è quasi istantaneo. Se per attesa di 60 secondi intendi il tempo che ci vuole a far partire un download quando questo è già nella sezione "download" del programma, allora non dipende dal software ma dall'hoster, ovvero dal fornitore del file: rapidshare, megaupload, mediafire, hotfile, fileserve, ecc, impongono un certo tempo di attesa variabile agli utenti free. In questo caso, o ti registri a pagamento come premium user presso quel tale fornitore oppure ti registri a pagamento come premium user di un servizio che li includa tutti! Io, personalmente, la prima volta che ho visto il sito di questo servizio non credevo che ciò fosse possibile, considerando quanto tutto ciò apparisse troppo bello per essere vero. Ho provato ed effettivamente funziona alla grande: ho rinnovato l'abbonamento trimestrale già tre volte (non faccio un abbonamento più lungo perché temo che prima o poi questo servizio venga segato...). Tra l'altro, è disponibile un plug-in per jdownloader! Per me è pazzesco poter disporre per poco più di 2,50 euro al mese di un servizio "premium" per, praticamente, qualunque hoster conosciuto. Ho considerato che tipo di prospettiva possa avere un servizio di questo genere in relazione al comportamento degli utenti. Sono giunto alla conclusione che, allo scopo di migliorarne la potenziale sopravvivenza, convenga consigliarlo a tutti i potenziali utenti che ne potrebbero usufruire, dal momento che ciò aumenterebbe il volume di business (supponendolo ben studiato da chi l'ha intrapreso), ma non conviene suggerirlo nei siti di uploader. Qui, francamente, non ho la voglia di argomentare l'affermazione, ma sono praticamente certo che sia il comportamento più conveniente per far sopravvivere questo tipo di servizio.
  15. Sulle fonti, a me non era per niente percepibile ad intuito, altrimenti non le avrei cercate, ma suppongo di non avere un intuito "linguistico". Pertanto, ho preso le prime 5-6 ottenute da google, cioè un paio di dizionari di sinonimi e 4 dizionari (wordreference, wikizionario, garzanti linguistica ed un etimologico di cui non ricordo il dominio). Comunque, confesso di avere la sensazione che la questione abbia superato il limite di comunicabilità che la rende ancora appetibile, per ragioni puramente strutturali e non delle idee coinvolte. Tuttavia, ti segnalo un aspetto che a me pare chiaro che tu non abbia ben messo a fuoco: la mia affermazione non era circa la quantità di sinonimi dal diverso significato che ciascun termine avesse, bensì sul confronto fra la quantità di "autosinonimi" di ognuno di questi: conio questo termine per significare il risultato dell'operazione di azione di un termine sui suoi sinonimi per ogni suo sinonimo (se leggi la mia battuta iniziale sui sinonimi dovrebbe essere chiaro). Ciò sembrerebbe, ad occhio, doverne amplificare la differenza di numero ma, applicando il filtro del contesto, grosso modo si ritorna sullo stesso rapporto. P.S. Perché in una comunicazione pur scritta, ma di natura simil verbale e di contenuti prettamente ironici, il contesto andrebbe evinto dal testo e non anche dalle intenzioni, se evidenti? Edit: Effettivamente, il numero di "autosinonimi" di un termine si può descrivere come un indice dell'ampiezza di un termine, coinvolgendo maggiormente il numero delle differenze più grosse fra i diversi significati di un termine piuttosto che il numero delle sottili sfumature tra gli stessi. Edit2: Djokovic (scrivo dopo la vittoria a Indian Wells) ha confermato di essere in stato di grazia, vincendo una partita tutto sommato brutta, tipico dei momenti radiosi. Il suo non sarà un tennis capace di suscitare esperienze religiose, ma a me piace più di quello di nadal. La mia curiosità, a questo punto, è vedere come reggerà il resto della stagione (dal roland garros in poi potrebbe/dovrebbe calare sensibilmente) e quale possa essere la soluzione per impostare il palleggio con un bombardiere di razza come del potro.
  16. Non sono così sicuro del fatto che l'obiettivo sia comune. Quello occidentale, a me, pare essere che qualunque forza prevalga in Libia sia debole: se così non fosse, allora le modalità ed i tempi dell'intervento sarebbero dovuti essere differenti da quelli che sono. Sulla retorica di Gheddafi sono convinto del fatto che possa avere solo risonanza interna, per cui credo sia praticamente indifferente rispetto alle scelte che saranno prese.
  17. Sai, non è mica vero quello che hai scritto. Praticamente la tua affermazione è statisticamente falsa, ovvero falsa secondo la maggior parte delle fonti consultabili attraverso il web. In ogni caso avrebbe poca importanza: è binariamente falso nei 7-8 post che precedono questo. Per quanto riguarda il tennis, considerando lo stato di forma di djokovic, la forza fisica di nadal, la voglia di vincere qualcosa di grosso che dovrebbe cambiare l'atteggiamento agonistico di murray (qualcuno, come il sottoscritto, ancora ci crede...), il recupero di delpo, i 2-3 nomi nuovi, scalpitanti e solidi, si prefigura un magro raccolto per roger nel prossimo biennio. Spero che fra quei 4-5 tornei all'anno che ancora ha la potenzialità di vincere, ci siano ancora un paio di slam: roger fra i top4 che non vince nessun torneo importante sembra un'impossibilità logica...
  18. Io, invece, credo che il tergiversare occidentale di queste ultime due settimane prima di mettere in moto la "reazione" sia stato orientato, lasciando che entrambe le parti raggiungessero un maggior equilibrio di posizione, ad ottenere un perfezionamento del controllo al momento in cui si stabilirà un qualunque nuovo equilibrio, sia a danno di Gheddafi che a danno delle forze di ribellione.
  19. new_user

    nucleare

    Non è mica vero, Sallu, che i modelli statistici vadano utilizzati per ciò per cui sono nati (tra l'altro, ho l'impressione che la tua affermazione iniziale volesse essere un'iperbole, diventata ottusità solo nelle risposte intestardite di qui sopra). I modelli statistici sono nati per i motivi più vari ma, nella stragrande maggioranza dei casi, a partire da esigenze matematico-fisiche, non per la comprensione quanto, piuttosto, per approssimare la descrizione, ovvero creare uno strumento utile a fare previsioni. Inoltre, è proprio per lo stesso motivo che vengono utilizzati in innumerevoli casi: in applicazioni scientifiche, economiche, sociali, ecc. Questo è il dato di fatto. Quando poi occorre prendere decisioni orientate al futuro, a breve, medio o lungo termine che sia, ci si affida (si spera!) a qualcosa di scientifico, ovvero ci si affida a modelli la cui misura della robustezza sia stata effettuata in condizioni conosciute. E' vero, poi, che nel campo delle previsioni delle variazioni climatiche, estese ad un arco di tempo di 50 anni!, sia assolutamente presuntuoso immaginare di poter descrivere con dovizia di dettagli cosa accadrà, ma su questo sono d'accordo in molti senza doversi affidare all'ordine di grandezza dei parametri coinvolti nelle equazioni, semplicemente osservando che quei parametri sintetizzano il numero enorme di aspetti coinvolti nel fenomeno, di cui non sono disponibili modelli migliori. Ciononostante io rinnovo la mia critica, visto che il contenuto dell'articolo che tu hai liquidato come superficialità da populino a mio parere non rappresenta un esempio in tal senso, non prestando nemmeno l'alibi dell'argomento fortemente controverso, giacché si parla di politiche economiche, energetiche, occupazionali e non di clima. Di fronte a questo, alla forzatura dell'argomentazione, a me pare proprio evidente che il tuo fosse solo un bisogno di esprimere rozzamente una superiorità intellettuale che, presumo, dovrebbe derivarti dall'aver studiato ciò che molti milioni di altre persone hanno studiato come te senza sforzo.
  20. Qui sono d'accordo con te. Io, ad esempio, ho commesso un errore lasciando intendere (implicitamente!) che la motivazione della concordanza fosse nel fatto che tu fossi un utente: più correttamente, che a prescindere dal fatto che tu sia un'ameba piuttosto che un pelo incarnito, se uso il termine utente è a quello che devo concordanza. Come vedi, si può anche ammettere di aver sbagliato. Ah, è vero, anche questo è proprio del genio!
  21. new_user

    nucleare

    Sul serio, che cosa vuol dire questo, Sallu? Per come la posso interpretare io la tua affermazione mostra che anche tu ne sappia molto poco di statistica: giusto quel poco che basta a generare, attraverso la presunzione, la disarticolazione della prudenza. Esiste qualcosa che si chiama modello, no? Serve per poter fare delle previsioni, più o meno statistiche, che, come si sa, comprendono sempre un'informazione supplementare che si chiama confidenza. Il fatto che molte affermazioni basate su statistiche economiche si siano rivelate, a posteriori, sbagliate non comporta che non si possa fare alcuna previsione statistica basata su qualunque modello. Tra l'altro, una previsione a così lungo termine serve ad orientare una decisione nell'immediato, che comunque potrà subire gli "aggiornamenti" che subirà il modello che l'ha ispirata.
  22. Si dice "tanto di cappella", Canente...
  23. Si dice coglioner, per concordanza con il nick...
  24. Ma cosa dici? Non ti soddisfa solo arrossire, ti piace proprio sprofondare, eh? http://www.youtube.com/watch?v=jDdDlYjNrdo Un suggerimento: il concetto di Berlusconi, di patria o di Italia, come risposta, qui non c'entra nulla!
  25. Non riesci proprio a rendertene conto, eh? Dai, provaci! Rileggiti, chiarisci quello che hai letto, dubita con prudenza, cerca di orientarti magari definendo mentalmente qualche esempio concreto in qualche caso limite! Ad esempio, che vuol dire che sei una ragazza? Non sei comunque un utente? La concordanza la posso fare col sostantivo o la devo fare per forza con la tua passera? Ciò prova che, più probabilmente, sia tu ad essere poco chiara nel capire.
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