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Mr. Wolf

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Everything posted by Mr. Wolf

  1. http://www.youtube.com/watch?v=xXeqeW-jIPg&feature=related Qui potete sentire in alta qualità i due brani Che dire, non ci sono parole per descrivere i sette minuti di Feeling Apart; un canto ipnotico, ossessivo, malato. I migliori Radiohead dai tempi di Kid A a mio parere. Un pezzo così mancava nella loro discografia e sono felice che Thom lo abbia trasformato rispetto alla versione seminale di qualche anno fa. Hollow Heart è un altro pezzone che cresce ascolto dopo ascolto. Siamo davanti a due brani epocali per la discografia e la storia dei Nostri. Bellissimi i suoni, ora resta da capire il futuro della carriera dei Radiohead e di Thom Yorke. Ps: ma vi immaginate una Feeling Apart fullband?
  2. Due parole su Backspacer dopo un ascolto di una settimana: mi piace. E' un disco prodotto bene (altro che Pearl Jam, la differenza di produzione si sente eccome) e suonato alla grande. I pezzi sono (quasi) tutti all'altezza, eccetto The Fixer che proprio non mi va giù. Per il resto i pezzi scivolano via che è un piacere tra un omaggio a Into The Wild (Just Breathe) e pezzi tirati (Got Some, Supersonic). Sicuramente superiore a Pearl Jam, sullo stesso livello di Binaural.
  3. Il problema è quanto brutta la renderà...non ci posso credere, quelli della EMI sono davvero dei grandissimi bastardi!!
  4. Avevano bisogno di un po’ di leggerezza, i Pearl Jam, e l’hanno trovata. Dopo anni passati ad affrontare la rabbia di trovarsi in un paese che non riconoscevano più, e a trasferire questi sentimenti in musica, hanno provato un’altra via. Anche perché nel frattempo gli Stati Uniti sono cambiati, non c’è più Bush e c’è Obama. E anche se quest’ultimo ha ormai terminato la sua luna di miele con il paese, la musica che gira intorno da quelle parti sta lentamente cambiando. “Backspacer” è il segno dei tempi, è la maturità che non perde l’incanto della giovinezza. Maturità discografica, innanzitutto, perché è il primo disco di studio totalmente indipendente: autoprodotto, in Europa è curato da Universal, ma in patria è distribuito con un mix di accordi commerciali che è molto distante dalla scelta totalmente autonoma dei Radiohead. Se funzionerà, questo mix creerà un precedente importante per altre band dello stesso calibro. Ma anche maturità musicale: perché la band ha fatto una scelta molto netta, per “Backspacer”: brevità e sintesi, innanzitutto: 37 minuti scarsi, canzoni che vanno dritte al punto. E poi una varietà di suoni, una leggerezza musicale che gli ultimi album non hanno avuto. Così compaiono addirittura gli archi, in “Just breathe” (un gioiello, figlia diretta della colonna sonora di “Into the wild”) e in “The end”, le uniche due ballate. Non è un caso che i Pearl Jam abbiano richiamato in servizio Brendan O’Brien, negli ultimi anni è stato impegnato soprattutto a dare una rispolverata al suono di Springsteen. O' Brien non lavorava con la band dai tempi di “Yield - probabilmente il disco più bello della loro discografia “recente”, anche se è ormai del 1998. La sua presenza e la sua mano sono, come spesso accade, sinonimo di un tocco di ‘classic rock’; per alcuni, quindi, comportano un effetto normalizzatore, per i più critici rappresentano perfino una sordina; nella fattispecie hanno, probabilmente, la funzione di cucire l’eredità e lo spirito punk del gruppo con i ‘fondamentali’ del rock and roll, regalando all’album quella necessaria coerenza che i vent’anni di carriera della band reclamano. Molte canzoni, così, sembrano il “solito” rock alla Pearl Jam (ce ne fossero…). Invece prendono direzioni strane: aperture pop (“The fixer”), accelerazioni irregolari (“Got some”), un tono epico alla U2 (“Force of nature”). Pur senza tradire le proprie origini, i Pearl Jam, a questo giro hanno pescato dal power pop, dalla new wave, insomma i suoni delle band che i membri della band hanno probabilmente ascoltato da ragazzini… La leggerezza è in parte anche lirica, come dimostra quel “Yeah, yeah, yeah” di “The fixer”, e come sottolinea l’assenza di accenni alla politica, almeno non diretti. Questa è una svolta all’insegna della semplificazione per i Pearl Jam: i testi sono rivolti all’amicizia, alle relazioni e al ‘grunge’ di tutti i giorni (“Got some” ne è un esempio, con i suoi cenni alla dipendenza dalla droga) anziché ai grandi temi politico-sociali, e Vedder e soci scelgono di consegnarli con ritmo, rabbia e insolenza invece che con la solennità dei più recenti capitoli. Il risultato è che “Backspacer” – pur nella ovvia continuità – suona notevolmente diverso dagli ultimi dischi. Che, diciamolo, hanno fatto fatica a superare la prova del tempo. Certo, negli ultimi 10 anni, da “Binaural” in poi, i Pearl Jam hanno scritto grandi canzoni, alcune che sono rimaste e rimarranno. Ma se proprio vogliamo trovare un difetto a “Backspacer” è il dubbio su quanto le canzoni supereranno la prova del tempo. Alcune (oltre a “The fixer” e “Just breathe”, aggiungiamo “Amongst the waves”, tipico mid-tempo alla PJ) lasciano sicuramente il segno. Il disco, nel complesso, è compatto, con un buon andamento, con una bella accelerazione iniziale seguita da variazioni di ritmo, come nella selvaggia “Supersonic”. E’ un disco coraggioso: potrebbe attirare ascoltatori prima spaventati dall’aggressività un po’ cupa di certe canzoni, ma anche alienare parte del seguito ‘core’ del gruppo. “Backspacer” non è spensierato, ma lo sono certamente i Pearl Jam orfani di Bush che, più o meno consciamente, associano la rinnovata speranza per il loro paese all’epoca in cui la speranza era per loro un sentimento più naturale, ovvero a un tempo pù barricadiero per la loro musica, all’inizio di un’avventura in cui per Eddie Vedder un concerto assomigliava più a una surfata che a una ballata. Essenziale, veloce, pare perfetto per un viaggio in macchina. Un viaggio breve, si intende. In attesa di capire meglio il posto che occuperà nella discografia della band. (Giampiero Di Carlo/Gianni Sibilla) Fonte: Rockol.it Tra qualche giorno scriverò anche io un mio pensiero sul disco.
  5. Non capisco tutto questo odio nei confronti di The Resistance; alla fine i Muse non sono mai stati originali e il loro "scopiazzare" a destra e a manca è un pò la caratteristica della loro musica. Con questi disco sono un pò cambiate le loro vittime (se prima erano solo i Radiohead, ora sono Queen, Depeche Mode e chi più ne ha più ne metta). Ma allo stesso tempo non mi sento di condannare il loro ultimo lavoro, che comunque è qualcosa di originale (prendete con le molle quest'ultima espressione). A me non dispiace, anzi, mi piace proprio.
  6. Ma Ombre Rosse l'ha vista qualcuno?!?! Com'è?!?!
  7. Ricapitoliamo: qualche settimana fa è uscito il singolo The Fixer, un pezzo stranamente positivo per un gruppo "arrabbiato" come i PJ. Qui il video Il 18 Settembre esce il disco nuovo, in rete qualcosa si trova ed è un buon materiale. Speriamo!
  8. Mr. Wolf

    oasis topic

    Dire che mi dispiace è poco. Amavo i primissimi Oasis e sono rimasto soddisfatto della loro rinascita (lenta) negli ultimi dischi. Ma proprio perchè li conosco da così tanto tempo posso dire che è la solita bufala. Non è la prima volta che Noel lascia gli Oasis (una volta capitò nel 2000 proprio durante un concerto a Milano se non sbaglio), ma poi Noel tornò sui suoi passi. Lo farà anche stavolta. Magari non subito ma lo farà. Se così non dovesse essere abbiamo perso una buona band: sporca, cattiva, rissosa, copiona e plagiona. Ma grandi. Grandi dal vivo e grandi con una manciata di pezzi che hanno fatto la storia. Vuoi o non vuoi è così. Noel, ok, Liam è una testa di cazzo ma torna sui tuoi passi.
  9. Ancora una volta ci hanno sconvolto. Non so niente di cosa succederà lunedì ma di certo hanno una strada e ci stanno lavorando. L'idea degli EP, dei pezzi scaricabili, dei muri di ghiaccio va bene. Lo dimostrano le splendide canzoni che stanno tirando fuori dal cilindro. Altro che finiti. Altro che bolliti. Questi qui sono musicisti che non vogliono proprio smetterla di stupirci. Avanti tutta.
  10. Il pezzo mi piace molto, la linea vocale è abbastanza scontata e monotona. Però è una chicca dai, spero non centri niente con le prossime pubblicazioni dei radiohead. E' un episodio separato dagli altri. Si spera.
  11. Salve a tutti, stavo installando un programmino con tanto di cd, ma una piccola botta ha fatto sobbalzare il case e il cd è letteralmente scoppiato nel lettore! Ho aperto il lettore cd e mi sono trovato davanti a pochi resti di quello che era un cd originale! Ho inserito un dvd e me lo legge, ma ovviamente ci sono tanti pezzetti di cd che sono "incastrati" dentro, inoltre il lettore cd mi si apre da solo...che devo fare? A.Posso aprire il case e tentare di pulire il lettore cd/dvd rom B.Posso rivolgermi a un esperto visto che di pc me ne intendo pochissimo A voi la risposta, grazie!
  12. Grillo se lo fanno candidare. In alternativa Marino.
  13. Pallavolo anni Novanta? Un solo nome Parmalat Matera
  14. Dare 2.0 a un disco come The Fragile, vuol dire non capire assolutamente niente di musica. Ma poi sullo stesso sito appare anche una recensione di The Slip e indovinate il voto? 7.5 Questo vuol dire essere idioti. Punto.
  15. Auguri Idioteque, 100 di questi giorni!
  16. Mr. Wolf

    U2

    Bella scaletta, hanno tirato fuori due/tre chicche di valore assoluto, speriamo solo che la scaletta vari a ogni concerto. Insomma non solo grandi palchi ma anche un pò di inserimento di vecchi pezzi.
  17. Ho finito di leggere il libro, che dire, sono molto contento di questa lettura. Sono contento perchè ascolto i Radiohead da anni, so i loro testi ma non mi ero mai impegnato a capirne il vero significato. E questo libro è davvero utile. Mi è piaciuto leggerlo perchè è una lettura che scorre via semplice, ma riesce comunque a darti tante nozioni, tanti significati. Le mie teorie su Pynchon sono state confermate ora devo leggermi solo i suoi libri che ho ma non ho mai avuto tempo di leggere. E poi voglio leggermi anche la Guida Galattica che mi ha davvero colpito. Insomma un libro "pieno". D'ora in avanti presterò maggiore attenzione ai testi degli artisti, promesso.
  18. Purtroppo nei vari social network e su internet ci sono addirittura persone felici che sia morto, così ora "i bambini potranno tornare a giocare". Cose tristi naturalmente, cose squallide anche perchè le sentenze hanno comunque smentito che fosse un pedofilo o cose del genere. E' triste anche perchè non si sa scindere l'Artista dall'uomo. Io l'uomo non lo conoscevo e non mi permetterei mai di giudicarlo. L'Artista è stato di immenso valore e va ricordato per quello.
  19. E' morta una Star con la S maiuscola, un morta una Stella coi suoi pregi, i suoi difetti, i suoi misteri, il suo talento. E' morto un pezzo di storia della musica. Impossibile dimenticare i suoi dischi (a 12 anni andavo pazzo per History) il suo modo di ballare. Ha cambiato la storia della musica negli anni Ottanta e anche nei Novanta. Non so perchè ma penso a lui e mi viene in mente Elvis, entrambe erano delle Star assolute. Ciao Michael, come giustamente ha scritto qualcuno, il moonwalk in cielo ti verrà anche meglio.
  20. Infatti è un gruppo che ha appena 4 pagine di thread dedicate, più fresco di così si muore.
  21. Tracklist di Backspacer: 01 See My Friend 02 Got Some 03 The Fixer 04 Johnny Guitar 05 Just Breathe 06 Amongst The Waves 07 Unthought Known 08 Supersonic 09 Speed Of Sound 10 Force Of Nature 11 The End Durata: 36:00 Non è da me fare catastrofismi prima di aver sentito un disco ma insomma sembra davvero la tracklist di un cd mix di Coldplay, Doors e Oasis. Vedremo.
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