molonovo

Sicuramente l'effetto cleansing di Nigel potrebbe rendere il loro suono più appetibile a un pubblico più ampio anche se, alle mie orecchie, snaturerebbe uno dei loro tratti migliori (così come ho sempre pensato che la produzione di Nigel sui Pavement sia stata deleteria). Anch'io penso che se SPD prenderà il posto della produzione nel prossimo disco degli Smile non ne cambierà certamente i connotati. Le mie orecchie si accontenterebbero di un suono di batteria meno compresso e di una produzione complessiva liberata dall'horror vacui, ovvero orientata a lasciare "più spazio" tra basso, chitarra e batteria senza riempirlo necessariamente con altri suoni/effetti/strumenti (ma queste sono scelte che dipendono anche e soprattutto dall'arrangiamento).

Gli Idles spakkano e Nigel Godrich sta a loro come Daniel Lanois sta ai Fugazi. Spero che non li produca come i Radiohead... Passi con gli Smile ma se lo facesse anche con gli Idles vorrebbe dire che si è completamente bevuto il cervello.

E' vero che "pensar male è brutto ma ci si prende sempre" (cit. Andreotti) ma io credo che nella vita, ad una certa, uno abbia anche l'esigenza o la volontà di lavorare con altre persone, di cambiare e di mettersi in gioco in situazioni/progetti nuovi, soprattutto se sei bravo e consapevole dei tuoi mezzi, senza nulla togliere all'affetto/stima/legame che hai costruito, nei decenni, con le persone assieme alle quali sei cresciuto. Riflessione che applicherei anche al "caso" Smile, senza per forza chiamare in gioco scazzi, tradimenti, rotture etc.

Tra una settimana vedo Tom e gli chiedo qualcosa

Il mio è stato un percorso esattamente contrario Alle medie i miei gruppi preferiti erano i Pink Floyd e i King Crimson, passione che chiaramente condividevo soltanto con mio fratello e miei zii tenendola nascosta ai miei coetanei (che ascoltavano prevalentemente gli 883, i Take That e Corona) per non essere emarginato dalla classe. Sono dunque arrivato alla fine dei '90 che già ero un lettore assiduo di Blow Up e ascoltavo elettronica, avanguardie varie, jazz, post-rock etc dunque l'accoppiata KID A / Amnesiac fu per me una specie di orgasmo dato che i Radiohead erano la mia band preferita in ambito pop-rock già dai tempi di The Bends e stavano facendo un percorso musicale praticamente parallelo a quello dei miei ascolti. Tornando indietro al tempo delle scuole medie, ho impiegato poi una dozzina di anni per capire che in realtà "The Rhythm Of The Night" di Corona è un gran pezzo e che gli 883 hanno quanto meno avuto un valore simbolico nel panorama culturale e musicale dell'Italia di quegli anni. I Take That mi fanno invece cagare come allora, decisamente meglio le Spice Girls.

C'è roba gustosa in arrivo: https://tresorberlin.bandcamp.com/album/silencio

I Radiohead al loro apogeo (tutto il concerto).

No, "disco qualunque" non l'ho scritto, ne riconosco il valore ma non mi ha mai entusiasmato... che poi è un po' il nocciolo del mio rapporto con gli U2 Nella loro discografia (al netto dei dischi post-Pop che non prendo nemmeno in considerazione) quella è la fase che alle mie orecchie considero minore perchè mancante sia dell'energia/suono più duro e onesto dei primi dischi che della psichedelia/sperimentazione dei dischi successivi. Si tratta comunque di bei dischi, non sto dicendo il contrario. Li trovo solo un po' più ruffiani e piacioni se comparati agli altri.

Addirittura esce!? Va già grassa se ri-pubblicano una foto di SPD di 8 mesi fa su qualche loro social

solo per chiarezza

Mai stato particolarmente affezionato o ammiratore degli U2 che però sono stati un grande gruppo (e su questo direi che ci sia poco da questionare). Per me gli U2 sono soprattutto "Achtung Baby", album con il quale all'epoca gli scoprii e, per le mie orecchie, il loro più grande lavoro. "Zooropa" è un altro grande disco, per me la summa della loro collaborazione con Brian Eno. Mi piace poi il suono e l'energia dei loro primi dischi che secondo me trovano il loro compimento in "WAR", disco che personalmente ritengo tra i loro più belli assieme agli altri due sopracitati. I dischi tra WAR e Achtung Baby non mi hanno mai detto un granché nonostante contengano alcuni brani generazionali. Lo sciacquo dei panni del gruppo di periferia irlandese nel fiume Eno ha portato secondo me i suoi frutti a fine percorso, quando l'obliquità di Eno si è sposata con un sound un po' più acido, psichedelico ed elettronico che gli U2 hanno iniziato ad adottare a inizio anni '90. "POP" è secondo me un album nettamente inferiore ad Achtung Baby e Zooropa ma è certamente interessante ed è anche l'ultimo disco in cui gli U2 hanno avuto da dire qualcosa a livello artistico. Dopo di quello si sarebbero tranquillamente potuti sciogliere.

...alla faccia del c***o!!! ps: i vinili un po' pochini però.....

Se dovessi dire i miei preferiti direi Murmur, Automatic e UP ma, in ogni modo, per me i R.E.M. sono e saranno sempre il poker d'assi che va da Automatic a UP compresi. Sono i 4 LP che ho vissuto "in diretta" nonché la mia introduzione alla band. Ho scoperto molto dopo il loro repertorio precedente (eccezion fatta per Out Of Time i cui singoli all'epoca giravano costantemente alla radio e su Video Music) ma Automatic, Monster, Adventures e UP hanno un posto d'eccezione nel mio cuore (non solo a livello musicale ma anche affettivo). Di fatto sono stati il mio riferimento mainstream nel rock degli anni '90 assieme ai Radiohead. Dopo UP, però, sono usciti dal mio radar... Reveal aveva uno o due pezzi interessanti ma il resto era noioso e nettamente inferiore (in realtà sono anni luce che non lo ri-ascolto) e quelli dopo non li ho mai ascoltati (forse un paio di pezzi da Accelerate ma nn ricordo).

https://remhq.com/news/up-25th-anniversary-reissue-coming-november-10/ E' in arrivo a novembre la ristampa di "UP" dei R.E.M. in concomitanza del venticinquennale dall'uscita del disco. Molto felice di poterne finalmente avere una copia in vinile che non presi 25 anni fa (comprai il CD) e che in tutti questi anni potevi trovare soltanto usato e a cifre indecenti. UP è un disco splendido, per me uno dei loro migliori album in assoluto. Ricordo circa un anno fa di essere andato a trovare i mei a casa loro e di aver buttato gli occhi sulla copia del CD che comprai nel 1998. Era da tempo immemore che non lo ascoltavo e quidi l'ho messo sù, a un volume che non rompesse troppo i coglioni ai miei genitori e alla mia compagna che stavano chiacchierando. Mi ricordo che le chiacchiere si assottigliarono progressivamente e finimmo praticamente zitti ad ascoltare il disco nonostante i miei né la mia compagna siano dei fan dichiarati dei R.E.M. o di quel tipo di musica in generale. Lo ricordavo bello ma non così tanto!

Grazie per l'interessante analisi @modifiedbear Per le mie orecchie trovo invece la struttura cangiante di Bending Hectic una fonte di maggiore godimento rispetto alla pur bellissima linearità di IYSTW che hai ben descritto. La cosa che trovo molto bella di BH, oltre alla successione armonica, è la naturalezza con cui si svolge: 8 minuti che alle mie orecchie sembrano a malapena 4 nonostante la presenza di tre momenti distinti all'interno del pezzo (aggiungerei anche il finale, con la sovrapposizione cacofonica tra glissato degli archi, chitarra drogata e delay sfasato sulla voce di Thom che a quanto pare esalta soltanto me). Più cervellotica di ISTW, sicuramente, ma con una naturalezza che ritengo invidiabile. Perfettamente d'accordo. E qui secondo me andiamo sul punto centrale della questione (nonché pomo della discordia) dal momento che i due batterieri (Phil e Tom) rappresentano il perno delle due band nonché l'elemento di maggiore distinzione. Ho capito bene la tua osservazione e, di fatto, credo proprio che l'intenzione di Skinner sia stata quella di posizionarsi in quello spazio intermedio un po' per timore reverenziale nei confronti dello stile compositivo di Thom e Jonny, un po' per rendersi flessibile e servirve le canzoni nel loro complesso senza stravolgerle completamente (vedi il caso di un pezzo pre-esistente come Skrting che ha comunque cambiato parecchio rispetto alla precedente versione-RH senza però entrare completamente a gamba tesa). E' un approccio che comprendo e che alle mie orecchie ha funzionato. Detto ciò, mi piacerebbe che Skinner ci mettesse più del suo (cosa che saprebbe benissimo fare) e diventasse anche lui un po' più selvaticus e meno intimorito di sciupare l'arrangiamento del brano (mentre sto scrivendo mi rendo conto che i pezzi di ALFAA che apprezzo di più sono proprio quelli in cui Skinner viaggia più libero e disinibito). Semplicemente credo che Nigel non sia in grado di valorizzare un batterista come Skinner e che abbia applicato su di lui lo stesso approccio che ha sempre applicato a Phil e al resto dei Radiohead: ovvero il mixaggio usato come strumento che enfatizza il lavoro di intreccio delle parti e di arrangiamento che sono gli elementi di forza dei Radiohead. Gli Smile, alle mie orecchie, soprattutto dopo averli visti dal vivo, sono un'altra cosa e sarebbero molto più valorizzati da un approccio al mixaggio differente, più aspro, teso a enfatizzare la fisicità degli strumenti e i giochi di accumulo e rilascio di tensione ritmici e sonori all'interno del brano (motivo per cui non disdegnerei il passaggio di consegna al suo garçon di studio).

Bel pezzo, per carità, ma io invece dico che Bending Hectic si mangia a colazione If You Say The Word, tanto per fare un esempio.

Concordo anche se io, alla fine, metto IR e AMSP sullo stesso piano. Il primo è una foto a colori, il secondo è un ritratto in bianco e nero, il primo è fondamentalmente un disco pop (quello che gli è venuto meglio, a mio parere) e il secondo più dilatato e pastorale ma le finiture sono le stesse. Sicuramente In Rainbows è il loro ultimo album ad avere avuto una grande risonanza a livello mondiale (e credo sia anche uno di quelli che hanno venduto di più). Per me, come album, sono entrambi superiori a TKOL nonostante l'evidente superiorità di spunti e idee contenute in quest'ultimo.

ALFAA lo avrò ascoltato sì e no una decina di volte in tutto (che per i miei standard è già un numero elevato di volte) di cui l'80% nel 2022.

Su questo non ci piove, grazie al cielo! L'eccesso di analisi stordisce. Mi dispiace non averli visti a Lucca ma non potevo...

Bravo! Infatti mi riferivo proprio a te e alle considerazioni che avevi fatto su ALFAA e l'utilità di un'operazione come quella nel 2023 rapportate ai tuoi commenti sull'ultimo dei Blur.

Bel disco al quale ho dato attenzione tardi. Molto meglio del precedente. Ho letto i commenti e notavo come i Blur godano, qui dentro, di un giudizio molto più rilassato. Il nuovo disco dei Blur è un bel disco pop-rock in cui fanno bene quello che sanno fare, certamente non ci trovo sperimentazioni notevoli di approccio e scrittura rispetto al loro stile. Alcune canzoni molto ispirate, altre carine e orecchiabili e tutto è molto godibile. Se un'operazione del genere la avessero fatta Jonny, Thom & Co. si sarebbero lette parole come "inutilità", "scorreggia", "intrattenimento" etc etc... Un grosso plauso, quindi, ai Blur per essersi presi meno sul serio durante la loro carriera e averci regalato bella musica senza troppe pretese!

Dai... dagli il tempo di scaldarsi un attimo e poi valuta

Anch'io riascoltato tutto ieri sera dopo un po' di tempo e confermo ciò che mi ricordavo, ovvero che è proprio un bel disco. Sotto le mie fasce di gradimento: 1) Thin Thing, A Hairdryer, The Opposite 2) Skirting, The Same, Panvision, Speech Bubbles 3) Tomorrow, Television, Waving a White Flag, The Smoke 4) Floodgates, Free in the Knowledge

Grazie. Allora c'è tempo fino circa il 7 ottobre per capire se veramente uscirà qualcosa a ottobre o meno

Con quale anticipo rispetto alla release digitale avvenne l'annunciazione di ALFAA?