Purenoise

no piano, io ero assolutamente ironico! se guardi nel topic di là sono uno dei sostenitori più invasati di glass eyes!

"Che palle, troppi archi, In Rainbows era più raffinato" "In Rainbows erano i fiori, AMSP sono le spine" "Videotape chi?!" "Ma non potevano fare un album solo togliendo Jigsaw, Glass Eyes, Tinker Tailor ecc? Sarebbero stati tutti pezzi da 10" "Perché non hanno fatto Arpeggi con l'orchestra allora?"

"a moon shaped pool, desert cold, lonely, I will never know you, know you." vi risulta?

dopotutto sono inglesi anche loro...

ma non ci sentite anche tipo un po' di sting?

che bomba! qualche esperto mi dice cosa sono quei mobili strani con delle cose tipo rack dentro? cioè, sono effettivamente rack?

ma poi sempre a comparare album con album, pezzi degli anni 90 con pezzi del 2016 (e non intendo true love waits, intendo pezzi PUBBLICATI negli anni 90 con arrangiamenti anni 90 e seicentomila varianti)... boh, ma seriamente?

link! link!

http://www.impattosonoro.it/2016/05/11/recensioni/radiohead-a-moon-shaped-pool/ stroncato. mah.

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con il senno di poi a me sembra tanto che con In Rainbows hanno avuto un po' il braccino a livello di arrangiamenti, belli e centellinati, per la carità, ma Pool trasuda grandiosità in ogni canzone

più lo ascolto e più mi sembra che abbiano abbandonato tutte le paranoie sonore che si facevano in passato. badate bene, non hanno abbandonato le sonorità particolari e gli arrangiamenti azzardati (ma vincenti), semplicemente suppongo che dal loro punto di vista questo disco in fase di registrazione avesse bisogno di un sovraccarico di tappeti e di passaggi "emotivi" e che, al contrario di in rainbows, ogni canzone dovesse suonare piena e rigogliosa, a cannone dal punto di vista emotivo dall'inizio alla fine. ci sono riusciti.

esatto!!!

da crazy kitten smile in avanti tutti quei bassi prorompenti sono creati dal prophet, giusto?

ditemi che non sono l'unico psicotico che cerca di cantare la filastrocca insieme ai violini nel finale

ecco, invece io pensavo l'esatto opposto: se fosse stato un disco, che ne so, di blake io avrei gridato al capolavoro e mi ci sarei buttato a capofitto come giusto che sia

mah, in realtà cut a hole non sarebbe stata male, per dire, tra desert island disk e ful stop.

secondo me invece è la scelta più azzeccata per aprire il disco

quando avrò una connessione decente controllerò meglio, ma così su due piedi mi pare che l'arrangiamento in linea di massima sia lo stesso dei soundcheck 2008-2009, quindi devo pensare che la avessero già bene in mente così. in ogni caso è uno di quei pezzi che anche solo canticchiato sotto la doccia sta su da solo, geniale!

ma davvero ragazzi, è il pezzo più diretto dell'album, con un testo bellissimo e gli archi più raffinati del lotto.