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ergosum

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Everything posted by ergosum

  1. Mi rivolgo a chiunque suoni o abbia suonato, in gruppo o singolarmente, e che abbia frequentato delle sale prove. Com'è la vostra sala prove ideale? Non parlo solo di strumentazione (quell'ampli pittusto che quella batteria) e delle condizioni (fili elettrici scoperti oppure pelle del rullante sempre sventrata ), ma anche dell'atmosfera, dell'arredamento, dei colori, degli accessori, di altri servizi (non solo i cessi ) che vi piacerebbe trovare oppure che avete trovato in alcune sale e vi hanno colpiti positivamente o che avete nella vostra... insomma, spero di essermi spiegata bene! Ringrazio tutti quelli che vorranno rispondere.
  2. Ho appena ascoltato Jigsaw falling into place su Virgin Radio! A mio parere questa è la conferma che i nostri hanno vinto una battaglia!
  3. Volevo solo aggiungere questo link molto interessante sul metodo di distribuzione di IR adottato dai RH: http://www.wumingfoundation.com/italiano/G...16_VIIIa.htm#2a enjoy
  4. All I need ma anche House of cards scegli tu...
  5. Sono d'accordo! Ma se ci pensiamo bene non poteva essere altrimenti. Mi ricordo di aver letto (o visto?) una intervista a Yorke abbastanza recente, comunque di prima dell'uscita di IR, in cui lui stesso diceva che il loro modo di vedere la vita è cambiato e che adesso hanno una famiglia e dei bambini... @Supevigno:
  6. Comunque l'adolescenza (intendo il groviglio emotivo pronto ad esplodere e la sensazione di essere totalmente indifesi tipico di quegli anni, io almeno la intendo così) non è un nodo che va spinto giù, dài, è una parte di noi. Un pò si supera, un pò no, ed è bene che sia così Mi si sono inumiditi un po' gli occhi... comunque, è vero, ci si deve convivere con quelle sensazioni, non ti abbandonano mai! Ed hai ragione quando dici che è un bene, altrimenti non ci si emozionerebbe più ascoltando lavori come quelli dei RH. Inoltre, spero proprio di non dimenticarmi mai di com'ero e cosa provavo, in modo da cercare di capire mia figlia tra qualche anno.
  7. Volevo segnalare questo musicista di Pesaro http://www.myspace.com/athebustop Se per caso qualcuno lo ha già fatto, chiedo venia, non ho avuto il tempo di leggere tutti i messaggi. grazie per l'attenzione
  8. e aggiungerei i Diaframma Diaframma ok! e mi avete fatto tornare in mente anche Talk talk e Simple minds, credo che stasera andrò a dormire contenta, con una bella rimpatriata! p.s.: è meglio che torno a concentrarmi sul lavoro altrimenti le colleghe mi picchiano!!
  9. Addirittura! Beh, mi fa molto piacere quanno ce vo' ce vo'!!
  10. Desaparecido e 17 Re sono tra le cose rock e derivati più belle mai pubblicate in Italia, ogni due-tre mesi li riascolto. Il finale di Vendette è qualcosa da storia della musica. Vero! Io e mio marito "ai nostri tempi" andavamo a suonare in giro per locali a Roma ed era uno dei brani in scaletta...
  11. mi trovo d’accordo Per quel che concerne la diatriba 80's, non 80's: Sono convinta che gli anni 70 abbiamo dispensato tra i più eccellenti e geniali capitoli della storia della musica, si tratti di kraut rock, progressive, hard rock fino a giungere all’elettronica dei Kraftwerk, a Brian Eno, o al punk. Specialmente la prima fase è stata d’ impareggiabile attenzione per la sperimentazione, per il virtuosismo tecnico, ed è cosa certa che negli anni 80 non si trovino tracce di quelle tortuose quanto geniali architetture sonore. Ma mettendo da parte l’analisi stilistica e parlando in termini di emozione e di coinvolgimento, a me personalmente gli anni 80 hanno dato di più, ed è per questo che li prediligo. Si tratta senza alcun dubbio della stagione musicale che più mi ha trasmesso e che più mi ha commosso. Tra i grandi nomi citati da 1984 aggiungerei anche i raffinatissimi Slowdive, My Bloody Valentine, Cocteau Twins, David Sylvian, e ancora Devo, Sisters of Mercy, Virgin Prunes, il synth pop degli Ultravox, i REM, per non parlare dell’opera encomiabile del compianto Ian Curtis.. ..Poi, ad essere completamente sincera, non disdegno neppure gli episodi musicali meno nobili del periodo. Una “Girls on Film” dei Duran Duran piuttosto che “To Cut A Long Story Short” degli Spandau Ballet me l’ascolto sempre più che volentieri (ma questo, effettivamente, può essere contestabile) mai stata così d'accordo con qualcuno che non conosco! Io volevo citare anche degli italiani degli anni ottanta che sono stati abbastanza importanti per me: Litfiba (fino a 17Re però, con Maroccolo e Aiazzi), CCCP, Denovo comunque, penso che la percezione che si ha adesso degli anni '80 (musicalmente parlando) è quella delle radio commerciali di allora, i vari Sandy Marton e compagnia bella (le creature di Cecchetto per intenderci), che ci hanno ammorbato veramente tanto... per fortuna a Roma (io sono cresciuta lì) c'era Radio Rock! p.s.: in fondo il mondo è bello perché è avariato!!
  12. fa molto mito platonico della caverna in effetti... Bhè...ciao a tutti. Non sono solito scrivere su questo sito, per il vero non l'ho fatto mai, o forse una volta o due, anzi devo amettere che a volte mi viene un po' il nervoso nel leggere certi commenti, ma questo fa parte di un problema tutto mio. Volevo, però, ringraziarvi di cuore, tutti quanti. Anche se non sono intervenuto mi avete fatto molta compagnia sia nel momento in cui si attendeva febbrilmente l'uscita dell'album, sia quando l'attesa spasmodica era per il webcast e nel momento esatto in cui i nostri amici ci hanno regalato quel gran bel momento. Mi ha fatto sentire bene. Non so. Questo amore che si prova tutti insieme per un gruppo che ha dato tantissimo. Il fatto di provarlo tutti insieme con la stessa forza. Il fatto di sapere che sicuramente a uno dei tanti concerti che ho visto di loro c'eravate anche voi. Vi sto scrivendo perché mi hanno toccato quei pensieri che riportano la mente in un luogo lontano del tempo e dello spazio, in cui uscì Ok Computer. E volevo semplicemente condividere questo immenso sentimento che mi ha sempre trasportato. Io sono cresciuto con i radiohead, li ho visti per la prima volta dal vivo un centinaio di anni or sono quando Tom aveva i capelli rossi e un taglio che gli ho sempre invidiato e ogni tanto barcollava senza ritegno, mentre Jonny si aggirava tra la gente in cerca di una birra e in sala c'erano quattro gatti e un cane; e quasi maniacalmente ogni mio momento dell'adoloscenza, ora abbastanza lontana, è stato accompagnato dalla loro musica. Me li sono portati dietro. Ci hanno trascinati con loro. Ci siamo trasportati insieme fino a qui. Ok Computer è un fantasma che ci segue, che ci ha sempre tenuto compagnia, che spesso ulula e sbatte le porte e le finestre e soffia il vento delle sue notti oscure, quando in cinque lo partorirono tra spasmi e fatiche. Ok Computer è Blue. E ci si è accovacciato dentro. Nell'antro si spande e quello che mi stupisce è che fa parte di quella memoria per così dire corporea della quale si percepiscono le pulsazioni, la si tocca senza ombra di dubbio sull'epidermide dello spettro, mentre le lacrime scendono nel momento esatto in cui ci si rivede dieci anni fa attaccati alla radio per non perdersi il festival di Glastonbury, o nel momento esatto in cui Exit Music entrava per la prima volta in noi, per far parte dell'anima del nostro corpo, per esserne il corpo e diventare ciò che siamo, la prima volta di Paranoid Android, le nottate scrutare e decifrare i testi di Tom, convintissimo che avesse avuto un incidente in aereo e che ne fosse uscito vivo per miracolo. E tutta la mia vita insieme a questo, che scivolata fino a qui Vi sto annoiando a morte, ma non ne potevo fare a meno. Cosa provate quando riportate alla luce il preciso sentimento di quel millenovecentonovantasette, di quell'istante in cui avete scartato il cd comprato a scatola chiusa? Cosa significa? Significa la persona che amavate e che forse amate ancora, significa le speranze, significa la paranoia di Tom e le lunghe riflessioni indotte, le notti a cercare gli spettri negli specchi del soffitto dentro gli occhi sbarrati, le lacrime, la libertà di dieci anni fa, la libertà bramata, sofferta, le mani che si stringono ascoltando Let Down, il mio amico che muore e la tortura di No Surprises, gli occhi in un pianto accorato di fiducia reciproca, gli amici che non lascerò mai che mi porterò con me, con i loro sguardi che ricorderò sempre mentre ascoltavamo insieme un qualsiasi pezzo di quel disco, la fuga di massa da scuola per andare a Nonantola e vedersi uno dei concerti più belli della mia vita. Non so come spiegarlo. E' molto più di un disco. Scusate lo sfogo. Ma sono contento di sapere che qualcuno capisce queste emozioni. Voglio solo aggiungere che avevo letto in un'intervista di Tom un commento riguardante proprio "Hey man, Slow doooooooown slow doooooooooooowwwwwwwn"...e appunto Tom spiegava che il testo era molto più intimo di quello che si possa pensare. Nel senso che hey man slow down era riferito a se stesso, a un brutto periodo che stava passando. E a se stesso diceva: Slow doooooooooooooooooooowwwwwn. Scusatemi ancora del tempo privatovi nel caso qualcuno si arrivato fino in fondo. E comunque grazie. davide E' molto bello quello che hai scritto! Io non ero adolescente quando è uscito OKComputer, ma è stato molto significativo lo stesso per me; sarà che io per i RH provo una certa affinità generazionale, non so! E comunque, penso che dell'adolescenza non ce ne liberiamo mai, è un nodo che rimane lì, noi "da adulti" lo spingiamo giù, ma ogni tanto risale... Buon tutto anche a te. p.s.: comunque se i tuoi interventi sono di questa portata fanne di più, è piacevole leggerli
  13. già! incidenti di percorso... per fortuna sono arrivati i Cure a salvarmi
  14. Non ho letto mai niente, ma ho trovato questo: http://www.billycorgan.it/poesia.asp che dire? forse è la traduzione italiana...
  15. Sono completamente d'accordo!!! Quando ho scaricato IR mi è tornata la voglia di ascoltare OKCpu e adesso li ascolto uno di seguito all'altro OKCpu - IR - OKCpu - IR - OKCpu - IR finché non si scarica il lettore... ogni tanto ci metto in mezzo Eraser, giusto per staccarmi un attimo... sono un po' inebetita... e persa... p.s.: un po' di emotional ci sta bene ogni tanto
  16. Con una sorellona più grande di me di sette anni, sono stata traviata fin da piccola: a 8 anni zompettavo per la stanza in una pseudo danza classica sulle note di Selling England by the pound dei Genesis (con Peter Gabriel) e mi struggevo dietro ad un live di Crosby, Still,Nash e Young. I Genesis li ascolto ancora (ho tutti i vinile con Gabriel), mentre un po' più grandina ho scoperto che la musica americana non mi fa impazzire, a parte qualche eccezione tipo Jeff Bauckley. Poi ho avuto un attimo di mancamento perché mi sono messa ad ascoltare "Questo piccolo grande amore" di Claudio Baglioni ma è uno dei mali della mia generazione... comunque è durato poco...
  17. Congratulazioni!! E' una bellissima notizia! In Rainbows è una splendida colonna sonora per essere concepiti! Io consiglio anche gli Ozric Tentacles, psichetelici, strumentali, perfetti dopo un paio di birre... p.s.: in bocca al lupo alla futura mamma... da un'altra mamma
  18. Sono d'accordo sul fatto che se lo lasci dopo un primo ascolto e poi lo riprendi, lo apprezzi veramente in tutta la sua bellezza! Perché appendere il vinile al muro?!!?!? perchè non avrà il giradischi per farcelo girare sopra.... OK, questo l'avevo immaginato anch'io!!! Però non è così difficile procurarsen uno! Boh! A me sembra uno spreco! Tutto qui!
  19. Sono d'accordo sul fatto che se lo lasci dopo un primo ascolto e poi lo riprendi, lo apprezzi veramente in tutta la sua bellezza! Perché appendere il vinile al muro?!!?!?
  20. ok, posso affermare, senza ombra di dubbio, che Jigsaw falling into a place è il brano migliore per fare da singolo a In Rainbows! Ci sono i RH dentro, ci sono tutti! Non è un brano con l'impronta di Thom o di Jhonny, sono i RH, sono tornati!!! comunque, la mia preferitta è All I need...
  21. ergosum

    Webcast!

    stasera fanno delle prove ok, grazie! A propo del webcast, mi sapete dire se poi sarà possibile trovarlo, che so su youtube per es., per scaricarselo su pc?
  22. ergosum

    Webcast!

    qualcuno confermi, per favore!!! io capisco che stasera c'è una prova, ma il mio inglese non è un granché!
  23. è la "categoria", varia in base al numero di post che scrivi. ora sei coke babies, poi sarai kid a, poi boh... la sto scoprendo anch'io Grazie wehopethatyouchoke per avermi svelato l'arcano!
  24. ergosum

    IN RAINBOWS

    Io credo che il punto centrale sia proprio il futuro declino dele case discografiche. L'articolo segnalato sul il Corriere, secondo me, svia proprio l'attenzione su questo punto cruciale e la mette a livello di "quanto ci guadagnano i RH?" A parte il fatto che secondo me ci hanno guadagnato lo stesso di quanto ci avrebbero guadagnato con la casa discografica di mezzo e, non dimentichiamocelo, con gli enti per il diritto d'autore (vedi SIAE), quello che loro stanno cercando di dimostrare (e come loro tutti quelli impegnati sul copyleft, in primis wuming [www.wumingfoundation.com]) è che l'arte è un bene comune condivisibile da tutti e che il rapporto deve essere diretto tra l'autore ed il fruitore, senza che altre persone ci guadagnino sopra solamente perché si sono impossessate dei canali distributivi. Le nuove tecnologie ed internet potrebbero abbattere un sistema che lascia artisti e fruitori alla mercé di marketing e tecniche commerciali. Adesso è molto più facie "pubblicare" qualcosa, anche alcuni frequentatori di questo forum hanno dimostrato questa tesi, registrando delle cover dei RH che poi hanno fatto ascoltare agli altri tramite un link... è molto più a portata di mano di quello che sembra. Perché tutto questo vociare su copie pirata e peer to peer? Quando ero giovane io funzionava così: uno si comprava il vinile, in genere quello più fissato, per collezionismo, e gli altri si facevano la cassetta; adesso c'è il Mulo, ma è praticamente la stessa cosa. Infine, e poi la pianto qui, ritornando all'articolo del Corriere mi sorgono spontanee le seguenti domande: 1) quanto hanno speso i RH per registrare il disco 2) quanto e' il ricavo per copia pagata (penso tanto quanto la copia viene pagata, forse puoi sottrarre qualche spesa per il server Internet e la connessione) 3)quanto hanno incassato 4) quanto hanno guadagnato, rispondendo a queste domande allora si sa se è un fallimento (dal punto di vista dell'articolo) oppure no e questi sono solo affari dei RH. Grazie per l'attenzione. Scusate per l'intervento fiume, ma quell'alrticolo mi ha fatto infuriare p.s.: il discorso vale anche per il software (vedi Linux, Mozzilla e tanti altri)
  25. Grazie a tutti per il benvenuto! Scusate se rispondo solo ora! Grazie a supervi per i ruoo di vice, non ti deluderò!! Come vi dicevo sono un po' digiuna di forum etc., e farò probabilmente una domanda moooooooolto stupida, non me ne voglliate: che cosa è quella frase che appare sotto l'avatar? Grazie a chi mi illuminerà! p.s.: ergosum... non è detto che cogito anche...
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