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June Ogilvie

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Everything posted by June Ogilvie

  1. per me sì, invece: senza contare che due giorni dopo ho una consegna, il tutto inizierà a mezzanotte se va bene e abito dall'altra parte della città e la settimana dopo c'è Blixa.
  2. please, please, please la vogliamo smettere di scrivere così tante stronzate tutte insieme? una piccola parte è fisiologica, ma penso che un tale carico di vuoto spinto mentale non sia divertente, non sia necessario e soprattutto possa essere fatto in altri contesti (tipo, di persona?). Essendo questo un non-luogo in cui la gente si radunerebbe per mettere in piedi discussioni - e non il 100% delle volte stronzatelle a caso che si possono dire per telefono davanti a uno spriss in autobus o in coda alle poste - ci si può un pochino limitare? non dico smettere, solo darsi una bella calmata.
  3. June Ogilvie

    ?

    Sheldon Cooper esisteva prima del big bang. amaze me.
  4. questa era la triste sorte di noi architetti fino a... dieci giorni fa? (oppure essere in possesso di due computer, ovviamente non trasportabili entrambi allo stesso momento.) Linux ha il beneplacito anche del mio genitore (s'era offerto di tentare di installarmi una partizione ubuntu sul mio vecchio portatile) e anche il mio, sebbene le mie esperienze in materia siano pressocchè nulle.
  5. dunque: Autocad per Mac si può avere gratis iscrivendosi alla Education Community o quel che è della Autodesk: l'iscrizione, quando l'ho fatta io, si fa solo con l'indirizzo mail fornito dall'università, se essa è convenzionata con la Autodesk stessa (lo IUAV lo è per certo, Ca' Foscari non saprei.) L'unico inghippo di tutta questa cosa è che ti danno - con licenza di 3 anni - una versione educativa, che ti stampa l'odioso watermark "creato con una versione educativa di un prodotto autodesk", cosa che si può aggirare stampando prima in pdf e poi ritagliando il pdf stesso (cosa che si fa tranquillamente con gimp, se non si ha photoshop.). Ah, e a quanto ho visto pare che per ora ci sia solo in inglese. quindi, H.B., non so quanta dimestichezza tu abbia con l'AutoSAD (io ormai sono arrivata ad usare le stringhe di comandi e sognarmelo di notte) e soprattutto cosa ti serva per i progetti di allestimento, anche se suppongo si tratti di disegno in 2D, però: 1) di brutte esperienze nella combinazione autocad + windows ne ho viste a iosa (ho ormai alle spalle un tot di anni di architettura), tuttavia conta che la versione per Mac è poco testata. Però: 2) il Mac è moolto più stabile di Windows. Oltre a quello, non ti servirebbe certo un Pro se il tuo unico scopo è saltuario uso di autocad magari senza la funzione 3D (che è la più pesante per la ram), quindi sui 900 euro riesci a starci. 3) I portatili con windows hanno una vita media che si abbassa a seconda di quanto lo si sbatte in giro. Il mio vecchissimo acer ha dato di matto dopo due anni di pendolarismo, l'hp che ho preso dopo è durato 3 anni per una serie di fortunate coincidenze, non senza avermi dato qualche GROSSO problema. (con autocad.) 4) esistono le custodie rosa per mac.
  6. claaaudemus cla-a-a-udemus claudeeeemus.
  7. Suvvia, chiunque si nasconda sotto videotapina segua l'esempio di Tiziano Ferro e si dichiari, il gioco è bello finchè dura poco. Nella remota eventualità che ella sia una persona in carne e ossa: get a life.
  8. io e V. potremmo esserci, a patto che poi qualche anima pia ci accompagni in stazione causa last train to Venice
  9. ah, Sallu, Sallu, è Kanye West. ahi ahi ahi ahi. (e piantatela di fare gli alternativi a tutti i costi con sta storia della musica pop-olare, che anche in quella ci sono belle cose, in mezzo a tutta la merda.)
  10. anche la UHU Hart è buona, ma in connubio col cartonlegno...certo, sempre inferiore all'odore della balsa cartavetrata: il top dei top è l'odore di plastico appena finito, un misto di questi. Detestabile invece l'olezzo che si sente nelle biblioteche troppo affollate tardi il pomeriggio, è buonissimo invece l'odore del sapone di marsiglia e quello di aleppo, schifo al Blue di bulgari - l'associo a un soggetto alto nella scala del cretinismo - molto meglio sapere di pulito che impiastricciarsi come un profumiere impazzito e poi lasciare la scia. Orribile a questo proposito anche il Pink Sugar della acquolina, ributtante concentrato di latte alle ginocchia, zucchero e vaniglia, del quale qualche anno fa si sentivano scie persistentissime di melassa (probabilmente gente che lo usava anche per farsi il bagno).
  11. amore: Stucco Trementina + Alcol Cardamomo (e spezie in generale) Carta di qualsiasi tipo inchiostro di china e tanti altri odio: l'odore di fegato. Se sto mangiando e qualcuno mi cucina del fegato accanto, ho i conati.
  12. E comunque, i Karamazov non sono un malloppo: saranno anche fisicamente migliaia di pagine, ma hanno il potere di farsi leggere come se appartenessero a un aereo tomo di 50 pagine. E arrivando alla fine ne sentirai la mancanza, di quella massa di carta lì ad aspettarti. (Mi sto tenendo lontana dall'Idiota solo perchè percepisco, a sentore, che non sia il momento giusto. ) Nel mentre, facendo le cure termali a mo' di vecchia signora, sto leggendo gli Editoriali di Architettura di Bruno Zevi, una raccolta di articoli brevi su svariate tematiche architettoniche. Per quanto alcuni passi siano un po' specialistici, penso che possa essere una lettura interessante anche per i non addetti, dal momento che la questione "periferie brutte sì, periferie brutte no" è ancora attuale (e spunti per capire la questione dell'architettura del novecento ce ne sono molti).
  13. appunto L'acciaio Cor-Ten ha grandi pregi, specie per il fatto che quella ruggine indotta che ha in superficie funge da strato protettivo che ne migliora le caratteristiche. (ho letto qualcosa del thread e ne avrei da rispondere per settimane, ma per voi mi trattengo dallo scrivere papiri.)
  14. iih! m'inginocchio sui ceci. voi che potete cancellate ogni traccia.
  15. non volevo scriverlo perchè se no passo per quella sempre dedica alla polemica in ogni luogo, lago e nuraghe però a tratti qui vige una mentalità un po' strana, sintetizzabile così: discorso serio su argomento serio conforme alle norme UNI di serietà = si dà, ma alla lunga che do bae "discorso" frivolo (faccine frecciatine e similia) su non argomento o argomento frivolo = ottimo (ma spesso degenerante in modo incontrollato). discorso "serio" (intendo argomentato) su argomento non serio = non si puote. detto questo, la moda per come la vedo io è uno dei tanti riflessi dei nostri tempi, oltre ad essere un'industria e in alcuni casi anche arte - quindi non così frivolo parlarne, dato che bene o male un'influenza ce l'ha anche sulle vite di noi poveri, intellettuali mortali. ciò detto concordo col Grande Capo nel dire che la situazione ha giovato ad entrambi: però la questione magre sì magre no resta, considerato che ogni volta che una di queste supermodelle finisce male (e alcune finiscono davvero male) si alzano i cori anti anoressia, però si continua a non fare niente perchè le cose cambino, anzi.
  16. Tu dici così solo perchè ne avresti un tornaconto personale, tzè.
  17. sì ma Sallu, una buona parte della sua ottima capacità di essere prodotto è data dal fatto che lei fa scalpore, spesso dando scandalo con il suo modo di vestirsi e non vestirsi, i suoi video, le sue performance, le sue dichiarazioni al limite dell'assurdo. Tutto questo significa un notevole talento nel portare all'estremo il concetto che "tira più un pelo di...", per quello che ci ha fatto vedere finora. I suoi singoli non sono più intrinsecamente appiccicosi di quelli di Rihanna oppure di Katy Perry oppure di Britney Spears (specialmente dato dal fatto che di alcuni di questi girino cover acustiche bellissime), soltanto che mentre queste hanno avuto un certo senso del limite del denudamento e dell'assurdo, lei questo limite l'ha distrutto. Per assurdo, se Gaga non ci fosse mai stata e Rihanna un giorno avesse deciso di mettere in giro dicerie ambigue sui propri organi riproduttivi e dandosi un'aria da nuova dadaista Artista musical figurativa con concerti con scenografie mai viste - bene, sarebbe lei al posto di Gaga. In questo sicuramente la Germanotta ha una marcia in più delle sue colleghe. Se è vero poi che i suoi pezzi se li scrive lei, semplicemente non ha bisogno di uno stuolo di autori che inventino qualcosa da farle cantare, come succede con le sue colleghe, e questa è un'altra carta che punta a suo favore, per ora. Ribadisco che per apprezzarla o disprezzarla sia presto, ancora non abbiamo visto niente - oppure, per contro, magari scopriremo d'aver visto tutto.
  18. e il gabbiano che uccide il piccione a beccate l'hai mai visto?
  19. Mah, alla fine io penso semplicemente che sia necessario attendere un qualche sviluppo per capire se lei sia o meno il più grande fenomeno di (s)costume del nostro tempo: in fondo lei è piombata nelle onde radio a mò di bomba mezza ignuda, canappiuta e sventolante ritornelli appiccicosi peggio della UHU, ma ancora non s'è evoluta da quello che è il ruolo che ha sempre avuto nella sua breve vita da fenomeno da baraccone: ossia di quella che fa scandalo. Ma si sa che lo scandalo annoia presto, quindi io sensatamente sospenderei la mia opinione fino a che non si capirà se questa abbia lo stesso spirito della sua illustre precettrice (e quindi saprà capire quando sarà il momento di cambiare rotta) oppure finirà fagocitata dal suo stesso personaggio. Magari voi (beati voi) la radio la ascoltate poco, ma nonappena ci si è anche un attimo costretti da cause di forza maggiore (e.g. colleghi in luogo di lavoro) sentirsi sempre la stessa gaga due-tre volte al giorno è fastidioso, per cui posso capire se uno dopo un po' non la voglia vedere nemmeno in fotografia (difficile). D'altra parte anche la canzone più meravigliosa dell'universo se ripetuta fino allo stremo diventa una lagna inascoltabile - vedi Sing dei Travis (che non è tale) che ho odiato di cuore perchè non ne potevo più di sentire sta casso de siiiiiiingsingsing in ogni dove e poi, riascoltata come episodio isolato, m'ha fatto dire "mica male, in fondo."
  20. considerazioni in ordine sparso: Lady Gaga è un genio del marketing, ma starebbe meglio (forse) ad aprire case semichiuse per solitari amanti della finta arte moderna: così com'è (dico questo incalzare e martellare delle sue canzoni senza eccezione alcuna) non può durare perchè presto i suoi fan accaniti se ne stuferanno. Quindi non vale la pena odiarla, anche perchè lei fa più male al concetto "donna≠oggetto" che alla musica. (Geniale l'incrocio coi Muse.) Giustino LagodiLegno ne sa. L'avrà già detto qualcun altro, ma è inutile dire che vasco rossi fa schifo: lui si autocommenta. Peraltro non credo che qui ci sia qualche suo fan (e anche ci fosse, dubito verrebbe a difenderlo), per cui il denigrarlo non ha alcuno scopo pratico. Capisco il lamentarsi dei disagi che causa alla viabilità e vivibilità di qualsiasi città quando egli vi suona, però non penso sia necessario sottolineare la pochezza della sua musica. musica che non sopporto: ultimo in ordine di tempo Wavves: me ne ero sempre tenuta alla larga, purtroppo ho sbattuto le orecchie su un suo pezzo e non ho retto 50 secondi. Non vi trovo niente di bello, niente da dire, niente che mi spinga a dargli altre possibilità. Mi accodo a Sexbeatles su Isis e similia: la vita ha già il suo carico di sofferenze, non vedo a che pro procurarsene di altre martoriandosi i timpani con quella roba. Idem per i Tool, che ho provato ad ascoltare in gioventù ma con scarsi risultati: se voglio acculturarmi su Mandelbrot e Fibonacci ci sono fior fior di libri. Ora odiatemi: da un bel po' io e i Cure siamo su due putrelle parallele che non hanno intenzione alcuna di incontrarsi: non sopporto più la voce di Robert Smith, gran parte dei loro pezzi mi annoiano - non tutti, qualcosina che mi "parli" c'è ancora ma sembra che il resto non mi possa dire più nulla, e anzi, infastidirmi. Idem per gli Arcade Fire ma c'è un topic apposito, io la faccio corta: non mi dicono un bel nulla. Bruce Springsteen per me è una palla immensa senza possibilità di redenzione, e i Van Der Graaf Generator stanno a me come l'acqua sta al litio. forse ho finito.
  21. il "bello" è che c'è gente che ancora ci crede e quindi in America (e dove se no) esiste la dieta della Tænia. (www.tapewormdiet.net/ )
  22. sicuramente mio cuggino è anche vegano. Ad ogni modo, eccovi un po' di sana ipocrisia all'italiana, anche se le informazioni che son riuscita a trovare son piuttosto scarse: a quanto pare Elena Mirò, stilista taglie over 44, è stata esclusa dalle sfilate della settimana della moda a Milano. Però, ecco che si pareggiano i conti: pare infatti che presenti a dette sfilate vi siano delle sentinelle anti-anoressia. Non so a voi, ma a me questa cosa indigna assai: abbastanza per l'esclusione delle taglie normali, abbastanza anche per questa dimostrazione di buona volontà che mi sembra un predicare bene ma razzolare malissimo. Ovviamente parola a chi qui ne potesse sapere di più sulla questione. p.s. Lussuosi premi al primo che risponde "ti indigni perchè sei un bove pure tu."
  23. mi spiace deluderti: mai provato una voglia del genere. Forse il caldo ancora non è stato abbastanza intenso da farmi evaporare la materia grigia... (o ancora non mi hanno chiamato per figurare sulla copertina di un disco dei Sigur Ròs.) Certo che la distinzione tra: libero arbitrio/limiti giocoforza imposti da fattori culturali/buon senso/catene effettivamente vincolanti un'esistenza non è molto chiara... Esempi: tu vuoi far costruire un viadotto alto 120 metri che colleghi casa tua al mare: ovvio che non te lo fanno fare, ma ci saranno dei motivi sensati a proibirtelo (o è una prova che in questa società nessuno può fare quel che vuole)? Altrettanto parimenti, tu vuoi vestirti di viola e giallo fluorescente e metterti i moonboot in piena estate? Nessuno te l'impedisce. Per finire: tu vuoi informarti in modo oggettivo in Italia? non puoi. Forse è questo tipo di "non potere" che merita qualche lotta, no?
  24. mio prozio in campagna aveva conigli e galline, i quali erano tenuti praticamente in libertà; ogni tanto accadeva che qualcuno di loro finisse dal prato alla tavola: forse è questo che si intendeva, più che una morte dignitosa una vita dignitosa (tutti sappiamo per sommi capi come funziona un allevamento intensivo). Oltre a quello il libero arbitrio esiste, sta poi all'individuo scegliere se servirsene o meno: mi pare un po' un discorso supergggiovane dire che nessuno fa quello che vuole al mondo, almeno contestualizzato in un discorso "carne sì, carne no, bigatti sì, bigatti no". p.s. Sallu emo.
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