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Venezia - 69 Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica


Lacatus

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ieri primo film, "the reluctant fondamentalist" di mira nair, tratto da un best seller (ma io non lo avevo mai sentito): ben fatto, attori in parte, un plauso soprattutto al bravo riz ahmed, giovane protagonista...per me andava accorciato qui e là e forse risulta un po' ingenuo, ma in complesso buono

giudizio critico: :) :)

Mira-NairThe-Reluctant-Fundamentalist-15-586x390.jpg

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oggi secondo film, "superstar" di giannoli, film francese con un ottimo protagonista (già visto in "giù al nord") ma anche in questo caso qualche taglio non era una cattiva idea: ma i film da 1 ora e mezza fanno schifo ai registi? vanno tutti verso le 2 ore? boh! peccato perchè l'idea è buona, è molto attuale (internet e la fama degli sconosciuti) e il cast è all'altezza del protagonista

ho trovato qualche attinenza con "quinto potere", che però è molto meglio, anche come ritmo...in definitiva un film interessante

giudizio critico: :) :)

34-2012-superstar.jpg

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stasera "at any price" di ramin bahrani, film sull'america profonda in cui splende un grande dennis quaid, attore che io ho sempre apprezzato, non solo per la figaggine!!!

qui si è notevolmente imbruttito ed è entrato perfettamente nella parte dell'agricoltore alle prese con problemi familiari e di business, e io lo candiderei tranquillamente all'oscar :ok:

buona la prova anche del giovane efron, che qui al lido è stato oggetto di urla da parte delle ragazzine che parevano indemoniate, comunque devo dire che il ragazzo è ben cresciuto e si lascia guardare...purtroppo invece il quaid non si è fatto vedere, sennò pure io urlavo come una pazza! :D

io lo consiglio, avvertendo però che il film è abbastanza lento e non aspettatevi il carnevale di rio, anzi

giudizio critico: :) :) :)

1158526_at_any_price.jpg

manco mal che ghe a go fata! :)

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appena uscita da "the master" che ho visto con little piggy, capitata qui di volata apposta per il film, purtroppo però jonny non c'era, e il film è palloso!

i due protagonisti phoenix e seymour hoffman sono semplicemente mostruosi ma non riescono a risollevare le sorti di un film lungo, lento e per buona parte incomprensibile

anche il resto del cast più che ottimo, fotografia accurata ed elegante, le musiche neanche ne parliamo, ma la confezione perfetta non contiene un granchè...insomma non ci siamo, per me il peggiore tra quelli che ho visto finora

giudizio critico: :mellow: :mellow: (e gli do' due palle solo per gli attori...e per la musica! :) )

locandinapg2.jpg

ps: ricordo come sempre (prima che qualcuno che ha visto il film e che lo ha adorato mi prenda a bottigliate in testa), che io non sono una critica cinematografica, che i miei sono solo e soltanto pareri personalissimi, io dico quello che mi piace e che non mi piace ma i miei gusti sono naturalmente miei e cozzano sicuramente con quelli di molti altri, quindi pigliate tutto con questo spirito, thanks! :)

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no, decisamente non sono una malickiana, avevo visto "la sottile linea rossa" e nonostante la presenza di george clooney e la sceneggiatura decente non mi aveva preso un granchè...anche lì perchè tirare per le lunghe un film che poteva essere bello se ristretto un po'?

belle le immagini da documentario, per carità, bella la fotografia, ottima la direzione degli attori, ma non è il mio genere

"l'albero della vita" non avevo nessuna intenzione di vederlo e la mia convinzione è stata avvalorata dal famoso episodio avvenuto in un cinema che ha visto scambiare per più giorni le bobine del primo e del secondo tempo, senza che nessuno se ne accorgesse...peggio di così!

così sono entrata a vedere "to the wonder" animata da un sano scetticismo, e il film ha naturalmente confermato le mie scarsissime aspettative: quasi due ore (e ci risiamo!) di immagini da documentario e di voci fuori campo (tanto per cambiare), lui, lei e l'altra, e pure il prete, una visione della donna che è alternativamente cretina/idiota/deficiente/spaccamaroni/isterica...grazie tante! :angry:

bella fotografia, affleck parla poco (meglio!) e mostra poco i muscoli (peggio!), bardem fa il prete e se la cava bene come al solito, per le attrici non saprei che dire: la prima l'ho trovata insopportabile, la bionda brava ma si vede tre volte, la romina mondello fa una scena sola e direi che è un po' pochino

comunque devo dire che praticamente l'intera sala era d'accordo con me: alla fine i fischi hanno sommerso i rarissimi e timidi applausi! :D

giudizio critico: :angry:

to-the-wonder-04.jpg

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Il cinema di Malick non è per tutti, ribadisco.

Ci vuole una certa predisposizione d'animo per lasciarsi andare a quel flusso di immagini e parole, il lasciarsi trasportare senza chiedere troppo al cervello è fondamentale.

To The Wonder non è all'altezza (eterna) di The Tree Of Life e de La Sottile Linea Rossa (le sue due vette a mio parere, nonché due dei più grandi film della storia del cinema), ma regala dei momenti di pura poesia.

A volte slegato, discontinuo, con qualche piroetta di troppo (dentro e fuor di metafora), ma con una purezza come sempre magica, TTW crea due ore di slegatura dalla realtà.

Mi sarebbe piaciuto vedere approfondita la figura di Don Bardem, così come quella della dolcissima McAdams, ma in fondo in fondo va bene così. Non vincerà il Leone D'Oro, questo è garantito, ma io me lo tengo ben stretto, e ho già voglia di rivederlo in un cinema serio, non in quel circo del Palatenda. :lol:

L'unico problema è semmai questo: il regista texano ci ha da sempre abituati a tempi geologici tra un film e l'altro, questa bulimia creativa che sembra averlo colto a quasi 70 non mi piace, perché ogni sua opera mi regala materiale e pensieri che mi possono tranquillamente bastare per anni e anni.

In sostanza, non c'è bisogno di un film di Malick all'anno, non se ne sente il bisogno.

Ma, per la mia preoccupazione, la china pare essere questa, visti anche i progetti già in lavorazione per altri due film.

Ps: l'unica cosa inspiegabile del film sono quei due minuti con Romina Mondello. :unsure: Difatti ieri sera quando l'ho vista sul red carpet, non mi spiegavo cosa ci facesse a Venezia...

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per fortuna non sono una malickiana, per fortuna sono una kitaniana!

il film di kitano non è dei migliori (noi kitaniani riconosciamo le pecche del nostro amato!) ma almeno è divertente e con un senso, cosa che non si può dire di altri!

"outrage beyond" sulle schermaglie di potere della yakuza è il seguito di "outrage", ma a mio parere è troppo verboso e incasinato...insomma si fa fatica a capire lo schema delle rivalità tra le famiglie giapponesi in cui si inserisce il gangster interpretato da kitano, creduto morto alla fine dell'altro film

nonostante tutto ciò però devo dire che è uno dei pochi film che finora ho visto con piacere e che ho trovato geniale in alcune scene...e in questo panorama mostrifero desolato in cui la noia e il piattume la fanno da padroni questo di kitano brilla per la vivacità e le emozioni che riesce a suscitare, nonostante tutto

non lo consiglio spassionatamente, ma se siete dei kitaniani e/o non avete paura del sangue si può anche vedere

giudizio critico: :)

locandina.jpg

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"linhas de wellington" è un ottimo sceneggiato, come film invece un po' risente della sua evidente vocazione al piccolo schermo, alla lunga durata divisa in episodi

il film vero e proprio dura 2 ore e mezza, che comunque sono più che godibili sia per l'ottima sceneggiatura, sia per la perizia della regista (che è la vedova di ruiz e di cui ha raccolto il progetto), sia per la magnifica fotografia, sia per la bravura degli attori, tutti perfetti nel ruolo, con alcuni cameo che illuminano l'opera

quindi se avete 2 ore e mezza libere e non siete stanchi andate pure a vederlo, altrimenti il mio consiglio è di aspettare che sia comprato da rai o mediaset e trasmesso nella sua forma più consona in due o tre puntate

giudizio critico: :) :) :)

John-Malkovich-in-The-Lin-010.jpg

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ieri sera doppietta: prima il film italiano più atteso, "bella addormentata" di bellocchio, poi il film americano più discusso, "spring breakers" di korine

(occhio che spoilerizzo un po')

il primo non è all'altezza di altri film di bellocchio, si tratta di una serie di storie che si dipanano durante il periodo in cui scoppiò il caso di luana englaro e la conseguente discussione sull'eutanasia diventò il primo argomento in italia, sia nei bar che in parlamento

se alcuni personaggi sono ben delineati e ben recitati, primo tra tutti il sempre grandioso servillo e tutti gli altri consumati attori dell'episodio "politico" (il migliore secondo me, anche per l'evidente padronanza del regista con il tema), e allo stesso modo la huppert dà una forte impronta alla storia della madre in attesa del risveglio della figlia in coma, non si può dire lo stesso di altri, a cominciare dall'inutile a mio parere maya sansa che io già non sopporto un granchè come attrice, ma qui ha anche la scusante di trovarsi in un episodio assurdo, la tossicodipendente di cui si prende cura un medico...pura fantascienza!

insomma un film riuscito a metà, buone le intenzioni e la scelta del regista di non schierarsi, ottimi attori (quasi tutti), peccato per alcune inutilità che si potevano evitare

giudizio critico: :) :) (soprattutto per merito del servillo e della huppert!)

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"spring breakers" parla delle vacanze scolastiche di primavera (un must negli stati uniti a quanto pare), durante le quali torme di giovani si riversano nelle località più gettonate per divertirsi (e sballare)

le ragazzine protagoniste vogliono vivere quest'avventura come un must e si lasciano coinvolgere in feste a base di sesso droga e rap senza remore, ritrovandosi alla fine coinvolte in situazioni alquanto pesanti con personaggi poco raccomandabili, ma il bello del film secondo me è il ribaltamento che le vede prendere le redini della situazione fino alla resa dei conti finale

il brutto del film invece secondo me è prima di tutto il personaggio interpretato dall'idolo delle teenager selena gomez, assolutamente superfluo e psicologicamente inverosimile, seguito da alcune ingenuità narrative e dal bombardamento di immagini di culi e tette che se possono trovare un senso nell'argomento trattato dal film io ho trovato un po' esagerate...ma credo che i maschietti si siano deliziati!

buona l'interpretazione di james franco (alquanto imbruttito) che dà del suo meglio nei panni dello spacciatore, e si nota il contrappunto con le meno sgamate giovani interpreti, perchè secondo me la mano del regista un po' latita qui e là

in definitiva un film guardabile, ma nulla di esaltante

giudizio critico: :)

vaness-ashley-selena-spring-breakers.jpg

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stasera serata pesantona!

prima mi sono vista il robert redford che faceva la passerella e stringeva mani delle fans (non tutte attempate, anzi!), ma non avendo il biglietto per il suo film, che mi dicono sia buono, mi sono poi vista un filippino e un belga

il film che non vedrete sicuramente mai in sala è "sinapupunan (thy womb)" di mendoza, e si narra la storia di una coppia di mezza età che desidera un figlio a tutti i costi

interessante soprattutto per lo squarcio che ci apre su un paese di cui non conosciamo praticamente nulla se non i suoi figli che vengono in italia a farci da colf, molto bravi gli attori visto che sono evidentemente non professionisti, bella fotografia, un po' lentino ma non malaccio

giudizio critico: :)

sinapunan-di-brillante-mendoza.jpg

il secondo film può darsi che passi anche in italia ma evitatelo come la peste se siete depressi e tendenti al suicidio, se invece vi piacciono i film pesantoni e drammatici accomodatevi!

"la quinta stagione" di brosens e woodworth è triste e freddo oltre i limiti, la natura che si ribella è la protagonista di una storia ambientata in un paesino belga...a parte la fotografia tetra e cupa come da copione e la bravura degli attori non salvo nulla, anche perchè di storie simili è pieno il cinema...e magari trattate in modo meno pesante!

giudizio critico: :angry:

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il primo non è all'altezza di altri film di bellocchio, si tratta di una serie di storie che si dipanano durante il periodo in cui scoppiò il caso di luana englaro e la conseguente discussione sull'eutanasia diventò il primo argomento in italia, sia nei bar che in parlamento

se alcuni personaggi sono ben delineati e ben recitati, primo tra tutti il sempre grandioso servillo e tutti gli altri consumati attori dell'episodio "politico" (il migliore secondo me, anche per l'evidente padronanza del regista con il tema), e allo stesso modo la huppert dà una forte impronta alla storia della madre in attesa del risveglio della figlia in coma, non si può dire lo stesso di altri, a cominciare dall'inutile a mio parere maya sansa che io già non sopporto un granchè come attrice, ma qui ha anche la scusante di trovarsi in un episodio assurdo, la tossicodipendente di cui si prende cura un medico...pura fantascienza!

insomma un film riuscito a metà, buone le intenzioni e la scelta del regista di non schierarsi, ottimi attori (quasi tutti), peccato per alcune inutilità che si potevano evitare

giudizio critico: :) :) (soprattutto per merito del servillo e della huppert!)

Sostanzialmente è un film sull'italianità, sui media e soprattutto sul potere -in tutte le sue accezioni- di scelta che solo i "vivi" possono avere.

Carine alcune scelte registiche ma tutto sommato non mi ha entusiasmato granché grazie anche al livello di recitazione non eccellente, esclusi ovviamente una manciata di ottimi attori.

Del festival muoio dalla voglia di guardare To the Wonder, il postumo di Raul Ruiz e La cinquiéme saison, mentre mi incuriosiscono non poco il nuovo di Assayas, il nuovo di Korine, The Master, Penance di Kiyoshi Kurosawa e Pietà di Kim Ki-Duk (seppur lo ritengo uno dei più sopravvalutati degli ultimi 20 anni). Il sequel di Outrage manco lo andrò a vedere, mi sa.

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Sostanzialmente è un film sull'italianità, sui media e soprattutto sul potere -in tutte le sue accezioni- di scelta che solo i "vivi" possono avere.

Carine alcune scelte registiche ma tutto sommato non mi ha entusiasmato granché grazie anche al livello di recitazione non eccellente, esclusi ovviamente una manciata di ottimi attori.

Del festival muoio dalla voglia di guardare To the Wonder, il postumo di Raul Ruiz e La cinquiéme saison, mentre mi incuriosiscono non poco il nuovo di Assayas, il nuovo di Korine, The Master, Penance di Kiyoshi Kurosawa e Pietà di Kim Ki-Duk (seppur lo ritengo uno dei più sopravvalutati degli ultimi 20 anni). Il sequel di Outrage manco lo andrò a vedere, mi sa.

pietà ha avuto un gran successo tra i critici, io non l'ho visto quindi passo, purtroppo come dicevo kitano non ha brillato...to the wonder è meglio che risparmi i soldi del biglietto!!! :D

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stasera ultimi due film, di de palma e comencini

"passion" è un thriller "alla de palma", e il problema sta proprio qui: il regista tende un po' troppo a copiare sè stesso, io l'ho trovato meno efficace di altre sue opere, la storia è buona all'inizio ma si intorta poi in una spirale un po' ripetitiva senza molta suspense (io ho capito tutto abbastanza presto)...brave le due protagoniste, soprattutto la rapace, un buon prodotto holliwoodiano per carità, ma nulla di più...da un de palma mi aspettavo qualcosa di meglio

giudizio critico: :) (il ragazzo è bravo ma non si applica!)

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poi la francesca comencini (sorella di cristina e figlia di luigi) ha portato alla mostra questo film che probabilmente a causa del panorama desolato di quest'anno ho apprezzato molto

una storia semplice, fresca, con due protagonisti azzeccati, niente di trascendentale, nessun capolavoro, ma un film che si fa guardare volentieri...con un po' di coraggio in più avrebbe fatto il salto di qualità, ma francamente stasera alle ore 22 io sono stata felice di vedermi le peripezie di due ragazzi in una roma periferica e turistica

quindi il mio ultimo giudizio critico è benevolo: :) :)

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domani assegnano il leone d'oro, pare che tra i papabili ci sia the master (che a me non è piaciuto) e addirittura il filippino (che è meglio)...ma vedremo domani :)

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brava little piggy, metto la lista intera copiaincollata per chi è interessato:

- Leone d'oro a Pietà di Kim Ki-Duk

- Leone d'argento miglior regia a Paul Thomas Anderson per il film The Master

- Premio Speciale della giuria al film Paradies: Glaube di Ulrich Seidl

- Coppa Volpi migliore attrice a Hadas Yaron per Fill the void

-Coppa Volpi miglior attore a Philip Seymour Hoffman e Joaquim Phoenix per 'The Master'

- Leone del Futuro - Premio Venezia Luigi De Laurentiis a Kuf / Küf di Ali Aydin

- Osella migliore sceneggiatura a Olivier Assayas per Après Mai

-Osella migliore fotografia a Daniele Ciprì per E' stato il figlio

- Premio Marcello Mastroianni giovane attore/attrice emergente a Fabrizio Falco per E' stato il figlio e Bella addormentata

- Il premio Orizzonti per il miglior lungometraggio è stato assegnato al film Three sisters di Wang Bing

- Gran Premio Speciale della Giuria della Sezione Orizzonti al film Tango Libre di Frédéric Fonteyne

-Premio Orizzonti Youtube per il miglior cortometraggio a Cho-de (Invitation) di Yoo Min-young

di questi ho visto the master che come dicevo non mi ha preso per niente, ma qui ha avuto successone di critica, condivido pienamente invece il premio ai due attori che sono davvero bravissimi, il leone d'oro pare che sia molto bello, ma non mi espongo non avendolo visto, la coppa a fabrizio falco come emergente non mi trova per nulla d'accordo riguardo a bella addormentata, in cui non brilla particolarmente, ma forse è stato premiato per il film di ciprì che non ho visto...vabbè, fine della mostra, di film da consigliare spassionatamente non ne ho visti, quindi niente consigli per gli acquisti, restano un po' fuori dal coro "at any price" e "le linee di wellington", invece da sconsigliare in assoluto sicuramente "to the wonder" (dire che è una palla è fargli un complimento), e "la quinta stagione" che è la pesantezza più pesante dell'universo!

bon, saluti dalla mostra :)

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Senza ombra di dubbio il sequel di Outrage, che anche Kitano stesso ammise essere totalmente impersonale e un divertissement. Una pellicola vuota ma impregnata del dilettantismo straniante che caratterizza tanto il cinema del regista giapponese. Mi ha divertito.

Giudizio critico (secondo la scala zalucy): :) :)

locandina.jpg

Sinfonia di immagini e geometrie su coordinate svedesi e cecoslovacche, una Bellezza composta di pathos e colori. Raramente ho visto cotanta delicatezza.

Giudizio critico: film dell'anno.

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