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ecco uno che se la tira


Lacatus

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Genio e... scontrosità: è finito nel peggiore dei modi il concerto di Keith Jarrett ieri sera a Umbria Jazz, a Perugia, con il pianista (e gli altri due componenti del trio, Gary Peacock e Jack DeJohnette) indispettito che lascia il palco senza concedere alcun bis e il pubblico che fischia e insulta l'artista.

A far infuriare Jarrett è stato il flash di una macchina fotografica: un'usanza che il pianista non sopporta da sempre e per la quale il pubblico viene 'messo in guardia' prima di ogni sua esibizione.

Jarrett non è nuovo alle interruzioni dei concerti: nel 2000, sempre a Perugia, smise di suonare perché sosteneva che la temperatura sul palco fosse troppo bassa. Riprese solo quando furono portate delle stufe. Ieri sera gli oltre quattromila spettatori presenti all'Arena Santa Giuliana di Perugia non hanno però perdonato al genio questo suo ennesimo scostante atteggiamento: hanno cominciato a insultarlo e a fischiare, senza però ottenere il ritorno del trio sul palco.

L'episodio non è andato giù nemmeno all'organizzazione del festival, che ha definitivamente messo la parola fine al rapporto tra Jarrett e Umbria Jazz, che negli ultimi dieci anni ha visto il grande pianista esibirsi per sette volte nel capoluogo umbro.

Peccato, perché lo show di ieri si era svolto nel rispetto più assoluto con i tre musicisti a proporre sublimi interpretazioni degli standard più noti della storia del jazz e la folla educata ad alternarsi tra religioso silenzio durante le esecuzioni e scrosci di applausi al termine dei brani.

Il tutto fino all'epilogo: un flash di troppo ha di nuovo indispettito il musicista, che ha anche rivolto epiteti poco eleganti alla città di Perugia. Il concerto, così come il legame tra Jarrett e Perugia, è finito con tanta amarezza.

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' date='Jul 13 2007, 02:51 PM']
è questo qui che caga sul pianoforte?

keith-jarrett-tokyo-2.jpg

spero che gli si chiudano dentro le mani nel pianoforte :mozart:

in questa foto sembra anche un po' Padoa Schioppa :lol:

Padoa Schioppa mentre si accascia sul pianoforte dopo aver ricevuto una barzelletta via sms da Prodi :bong:

post dei posteri :prego:

comunque pare che prodi gli stesse dicendo che ha capito che è meglio mandarci a casa a 58 così schiattiamo per fame invece che lavorare a oltranza e crepare per malattia...

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Genio e... scontrosità: è finito nel peggiore dei modi il concerto di Keith Jarrett ieri sera a Umbria Jazz, a Perugia, con il pianista (e gli altri due componenti del trio, Gary Peacock e Jack DeJohnette) indispettito che lascia il palco senza concedere alcun bis e il pubblico che fischia e insulta l'artista.

A far infuriare Jarrett è stato il flash di una macchina fotografica: un'usanza che il pianista non sopporta da sempre e per la quale il pubblico viene 'messo in guardia' prima di ogni sua esibizione.

Jarrett non è nuovo alle interruzioni dei concerti: nel 2000, sempre a Perugia, smise di suonare perché sosteneva che la temperatura sul palco fosse troppo bassa. Riprese solo quando furono portate delle stufe. Ieri sera gli oltre quattromila spettatori presenti all'Arena Santa Giuliana di Perugia non hanno però perdonato al genio questo suo ennesimo scostante atteggiamento: hanno cominciato a insultarlo e a fischiare, senza però ottenere il ritorno del trio sul palco.

L'episodio non è andato giù nemmeno all'organizzazione del festival, che ha definitivamente messo la parola fine al rapporto tra Jarrett e Umbria Jazz, che negli ultimi dieci anni ha visto il grande pianista esibirsi per sette volte nel capoluogo umbro.

Peccato, perché lo show di ieri si era svolto nel rispetto più assoluto con i tre musicisti a proporre sublimi interpretazioni degli standard più noti della storia del jazz e la folla educata ad alternarsi tra religioso silenzio durante le esecuzioni e scrosci di applausi al termine dei brani.

Il tutto fino all'epilogo: un flash di troppo ha di nuovo indispettito il musicista, che ha anche rivolto epiteti poco eleganti alla città di Perugia. Il concerto, così come il legame tra Jarrett e Perugia, è finito con tanta amarezza.

E se consideri che un biglietto per il concerto di Brescia costava 120 euri (C-E-N-T-O-V-E-N-T-I E-U-R-I)......

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E se consideri che un biglietto per il concerto di Brescia costava 120 euri (C-E-N-T-O-V-E-N-T-I   E-U-R-I)......

Beh, in tal caso la prospettiva del discorso cambia. Altro che calci in culo.

Prima devastare il pianoforte con un'ascia e poi, sempre accompagnati dall'ascia, recarsi in camerino a reclamare le dita del signore.

(Il tutto immortalato da minuzioso servizio fotografico. Naturalmente con flash.)

^_^

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E se consideri che un biglietto per il concerto di Brescia costava 120 euri (C-E-N-T-O-V-E-N-T-I  E-U-R-I)......

Beh, in tal caso la prospettiva del discorso cambia. Altro che calci in culo.

Prima devastare il pianoforte con un'ascia e poi, sempre accompagnati dall'ascia, recarsi in camerino a reclamare le dita del signore.

(Il tutto immortalato da minuzioso servizio fotografico. Naturalmente con flash.)

^_^

careful with that axe, Eugene.

dico, che colpa ne ha il povero pianoforte? :D

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