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Sleepyhead

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Everything posted by Sleepyhead

  1. https://www.youtube.com/watch?v=QIaPiYXqOrw Questo è uno dei live a cui sono più affezionato, beccato all'epoca su Mtv e ripreso sul tubo tipo una decina di anni fa e continua ancora oggi a braccarmi il cervello dopo ogni ri-ascolto. Tour che serviva ai Depeche Mode di rimettersi in carreggiata e smaltire le tossine del Devotional e relativi guai, Dave Gahan gonfio ma con la voce molto superiore ai successivi tour e per il resto una sobrietà scenica che incentra tutto inevitabilmente sulla musica che in quel tour era tutta dedicata ai classiconi + pezzi di Ultra che era un signor disco. Poi c'è It's Only When i Lose Myself che è tipo il loro primo pezzo che ascoltai all'epoca con relativo video che mi affascinò tantissimo, sembravano una band proveniente dall'oltretomba. Fighissimi. Uno status di gloria che fa pensare che più di quel tanto non sarebbero riusciti più a fare, oggettivamente. Poi è uscito Playing the Angel. Immortali.
  2. Mah, secondo me, per dieci anni di inattività, The Next Day era un po' pochino, tanta buona volontà ma niente di grandioso, tranne Stars are out Tonight. E' che gli vogliamo tutti un gran bene, e siamo benevoli con la sua leggenda.
  3. Smentite le influenze Jazz e Kraute sul profilo Facebook.
  4. Tre pezzi sembrano proprio usciti da quei dischi, è in generale c'è una atmosfera e un mood riconducibile a quel periodo, però no, non suona come Devotion. Ai tempi le melodie erano piuttosto limpide e il suono piuttosto scarno e lo-fi, in questo disco il chitarrista tende invece a stratificare le melodie e a renderle più dispersive e meno circolari, ogni tanto piazza qualche riff memorabile mentre al contempo la Legrand arricchisce le sue interpretazioni senza mai, mai alzare i toni del suo canto, sembra costantemente attratta da qualcosa e si concentra di più a rendere il suo registro vocale più sottilmente eterogeneo. Elegy to the Void è forse uno dei brani più belli della loro carriera, One Thing è una pop song impercettibile che sfocia in una stasi amnotica inedita per loro e Somewhere Tonight è la miglior prova della Legrand al microfono; di contorno canzoni in stile Devotion e The Traveller, che sembra un brano degli Air di Talkie Walkie con l'aggiunta delle loro classiche vertigini sonore, in pratica capolavoro anche questa. Più che altro si può dire che è anni luce da Teen Dream e In Bloom, prosegue con più convinzione la strada di Depression Cherry e porta a compimento il percorso di maturità della band, ormai sono inseriti completamente in un contesto tutto loro.
  5. Confermo, ero a Milano a vederlo, però si sente anche su disco eh, infatti il discorso di Lacatus è strano forte, poi boh in generale il discorso sull'importanza di essere madrelingua con i dischi di cantautorato mi convince poco, specie quando limita Dylan al solo aspetto testuale. Se poi provo a considerare questi concetti con Leonard Cohen mi viene male al solo pensiero.
  6. A me invece sta sconvolgendo parecchio: E' dispersivo, nebuloso, incustodito, c'è una coltre di nebbia melodica e di atmosfere surreali che stanno su un impianto pop non più ostentato a fare colpo su nessuno, nessuna invasività (essere indiscreti è un vezzo che l'indie odierno conosce bene). Ci sono pezzi davvero stupendi, c'è una atmosfera di palpabile magia, di dolce dispersione ma senza l'ingenuità infantile d'un tempo (Teen Dream). Band dell'anno a mani bassissime.
  7. Sleepyhead

    Nicolas Jaar

    Dai, scremate un po' la sua discografia e piantiamo qualche bandierina rossa lungo il sentiero che sono interessato anch'io.
  8. Man Alive era bello bello, il secondo assai meno, perciò l'ho trascurati. Oltre gli Everything Everything?
  9. No questi non hanno fatto nulla finora, due membri della band sono andati tra cui il batterista che è tipo l'eroe di quella ondata di band wave di metà anni 2000. Breaker è la classica canzone alla Pundt, mi pare sia sua ma potrei sbagliarmi; per il resto c'è un' intervista molto triste di Bradford Cox su Pitchfork dove si dispiace di essere passato per un coglione nel periodo di Monomania (specie sul Pitchfork dove l'hanno torchiato in questo senso), e che non si ricorda una sola canzone di Microcastle. Ha perso un po' di sana ingenuità, e ci tiene come tanti a fare bella figura per quella maledetta webzine. In effetti, di gruppi che quest'anno hanno inciso dischi belli non ne trovo, nella mia libreria ho trovato solo gli Algiers degni di nota, ma nient'altro. Suggerimenti?
  10. Mi vuoi dire che aveva un suo perché nel processo creativo della band? Da quel punto di vista ho sempre pensato a Cox e Pundt come ai fari assoluti per come realizzassero anche dischi meravigliosi da soli, ma potrei sbagliarmi proprio perché nel cambio del resto della band alla luce di Monomania hanno effettivamente iniziato a scazzare. Il disco di Neon Indian ha l'unico pregio di avere una vaga somiglianza, nella copertina, a una dei Yellow Magic Orchestra, e quindi pensi a loro e tutto sembra più bello. Comunque non mi sembra affatto un anno brutto, forse per il rock pop, ma nel resto c'è un bel bottino.
  11. A me Fading Frontier piace ma non entusiasma come successe per Halcyon Digest e sopratutto Microcastle/Weird era Cont. che è un disco ormai classico e che li rappresenta al meglio in tutte le loro capacità. La prima parte così omogenea non mi entusiasma affatto, con Living my Life che mi sembra proprio una brutta canzone, ma da Leather and Wood in poi il disco s'impenna improvvisamente, lasciando per strada nuovi classici della band come Snakeskin e Ad Astra. Il punto è che il passato l'ha mostrati ben più geniali di questo disco pop ben fatto, si applicano poco diciamo. Non accetto l'idea che abbiano finito la benzina.
  12. Ma è fantastica l'assenza totale di rime nel ritornello quando alcune parole utilizzate sono perfette per lo scopo. Sono tutti pezzi ben fatti, curati e ritmati, e la sensazione che comunque non abbiano personalità, almeno non adeguati al suo carisma. Non male, ma tutto troppo calibrato.
  13. Massive Attack announce 2016 tour with new music later this year http://t.co/SfoBYdkZez Milano e Padova per noi. Sfrego le mani.
  14. Sleepyhead

    Kid A

    Parla di influenze, e in Kid A Elettronica e Rock sono sullo stesso tavolo a parlare amabilmente, quindi si chiede se altri dischi con questo piglio siano più usciti dopo quel 2 Ottobre 2000. Secondo me non sbaglia molto a non considerarlo completamente rock, basterebbe immaginarlo inciso da una band emergente senza passato rock alle spalle. Cioè il solo il sentir comparire batteria, chitarra e basso non significa che sia rock, altrettanto si può dire per synth, campionamenti e beat. A mio avviso non è ne rock ne elettronico, quanto una implosione sonora e lirica di un bacino di suoni, influenze e approcci musicali che mai si sono trovati così a proprio agio insieme. E' innegabile che all'epoca (e me lo ricordo bene) si penso a un qualcosa che avrebbe definito lo scenario musicale del futuro, mentre invece non è successo assolutamente niente. Almeno, proviamo un po' a tirar giù una serie di album più o meno simili.
  15. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Quella che doveva andare a Sanremo per poi saltare causa intervista dove dichiarava di assumere droghe. All'epoca non mi sembrò granché.
  16. Encefalogramma piatto. L'altro giorno a Milano assistevo al live di Sufjan Stevens, piuttosto intimo e solenne, tutto impuntato su suoni sintetici abbinati a quelli classici, e mi sono divertito a immaginare che i Coldplay potevano benissimo intraprendere la stessa strada, innovarsi rimanendo fedeli alle proprie capacità pop malinconiche. Niente, magari è Stevens che abita in piani più alti e irraggiungibili.
  17. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Apparte i Subsonica (altri che all'epoca musicalmente erano piuttosto fuori dal giro) il resto sono personaggi storici che all'epoca erano già mostri sacri che non hanno mai avuto la puzza sotto il naso, ma punti di contatto con la scena indipendente l'hanno avuta giusto con Acidi e Basi, ma dal 1998 in poi non erano ben visti dalla critica più oltranzista che gli preferivano gli Afterhours e altri ad esempio, erano un vero gruppo di rottura tant'è che era una questione di odio o amore, bisognava scegliere. C'è tantissimo materiale che si può recuperare sul sito del fan club, e in una intervista sul Mucchio c'era proprio Morgan che si lamentava del fatto che Remain in Light per lui era un disco imprescindibile che nessuno però citava mai in giro, e che gli anni 80' non erano affatto quella merda che altri (Afterhours) volevano far intendere. Inutile dire cosa è successo anni dopo. Io un gruppo che riusci ad abbracciare il tubo catodico e qualità allo stesso tempo, in Italia, non l'ho più visto. http://www.prospettivabluvertigo.it/2015/04/nonmorgan-e-young-francesco-mandelli-racconta-i-bluvertigo/
  18. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Ma quale insegnamento? Sono sempre stati emarginati dalla scena rock italiana, dall'indie e quant'altro, se nessuno ha colto niente allora figurati ora che non stanno nemmeno nella forma migliore, senza più la lucidità sonora dell'epoca e l'ispirazione. Giusto una roba per i fan come possiamo essere io e te, anche se al contrario io non ho nessuna fiducia e buoni propositi a riguardo. Pure gli Scisma sono tornati per accontentare un po' i fan, con un profilo più confacente ai soggetti del caso, ma la sostanza è quella dai. Mi chiedo solo come si fa a seguire le bizze di Morgan e sperare che possa solo presentarsi ai concerti puntuale e con una voce accettabile.
  19. Spuntano pure i Mercury Rev e il nuovo disco di Matana Roberts (!!?)
  20. Disclosure, Floating Points, John Grant, Deafhaven, Editors, Oneohtrix Point Never, Port-Royal. Buon Autunno a tutti.
  21. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Puoi accusarmi pure, ci sta, ma sto solo dicendo che occasioni ne ha avute per produrre buona musica tra compilation, produzioni X-Factoriane, e quant'altro, ma era solo fuffa in cui ha sempre dimostrato di crederci giusto perché faceva comodo; ha indicato i Talent come viatico per fare buona musica e ha fallito che era prevedibile, e nel frattempo è diventato un clown che di musica inedita non ha neppure sognato di farla nonostante fosse in giro per concerti, tv, e quant'altro. Il Gossip non c'entra una mazza, semplicemente non è più il Morgan che andò a Sanremo a portare L'Assenzio, e letteralmente sbroccato.
  22. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Che sia ancora un musicista è tutto da dimostrare, appunto. Da quant'è che non fa un disco di inediti? Da A ad A mi pare. Pezzo musicalmente banalissimo, testo che scimmiotta i vecchi Bluvertigo, il resto una confusione pop radiofonica che passa e sparisce senza dare nulla.
  23. Sleepyhead

    Bluvertigo

    Perché sono passati quindici anni dal precedente disco e Morgan è un povero beota.
  24. Sleepyhead

    Iosonouncane

    Beh, il Tenco l'ha vinto pure Dente eh....
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