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Korg

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  1. Partendo dal presupposto che il TC Shaker sia un ottimo pedale, questo è il suono di un tremolo, questo è il suono di un vibrato (anche Ed in "Where I End And You Begin"). Il tremolo si origina sulla base del volume (0-100, fai conto, ad intervalli di tempo presettati e con modalità decise dalla forma d'onda scelta), il vibrato si origina modificando il pitch della nota, anche qui ad intervalli di tempo presettati e con modalità decise dalla forma d'onda scelta. Ecco perchè spesso le stesse case costruttrici "confondono" tranquillamente tra Vibrato e Tremolo, identico motivo per il quale troverai sempre alcuni ponti indicati sia come "vibrato" che come "tremolo" system.
  2. È tanto che non si scrive in questa sezione, in effetti non è così frequente avere argomenti in merito, così ho pensato di lanciare questo topic di discussione su uno dei marchi più importanti della storia della musica contemporanea. Sono anni che Gibson versa in condizioni pessime: multe salatissime per utilizzo/importazione illegale di legname (ebano e mogano dell'Honduras, per la precisione), "buchi" nelle Les Paul solo successivamente "ammascati" come "camere tonali" (ma queste sono camere tonali - anche se eccessive, questi sono semplicemente buchi), prodotti "allodola" ma addirittura prese in giro belle e buone sui prodotti di fascia più alta come "Historic"/VOS e Supreme - chitarre che costano tra i 3000 e i 5000€. Un altro caso, meno conosciuto ma non meno importante, è quello riguardante i condensatori "bumblebee": probabilmente questo nome dice qualcosa solo a pochi e forse alcuni di voi non sanno neanche che ci siano condensatori all'interno delle chitarre elettriche, ma esemplari originali di questi condensatori viaggiano su cifre astronomiche vicine ai 100/150$ l'uno (considerate che un condensatore normale non costa quasi mai più di 0,50€). Ebbene, anche in questo caso l'attuale gestione Gibson (gestione che ha un nome preciso: Henry Juszkiewicz) ha superato sè stessa: un pomeriggio di un paio d'anni fa ho visto e provato in un negozio questa Les Paul (Custom 54 Historic VOS); veniva venduta con tanto di cartellino "Bumblebees equipped" ma provandola non avevo notato niente di clamoroso rispetto ad altre Les Paul ben più economiche (con le dovute differenze tonali derivanti dal tipo di pickup montati su questa), eppure chi ha avuto il privilegio di provare una Les Paul costruita tra il '52 e il '59 ne rimane traviato perchè non riesce più a ritrovare un suono simile! Di lì a qualche mese scopro questa pagina che, per amor di diffusione della conoscenza, ritengo possa essere utile a più d'una persona: http://www.mylespaul.com/forums/historics-reissues/118027-historic-gibson-faux-bumblebee-caps.html ; e badate bene: questi condensatori sono venduti anche separatamente da Gibson, che pare credere sul serio a ciò che scrive nella descrizione.
  3. Colpo di scena dell'ultim'ora: ci sono anch'io, grazie al (e con il) boss. Riconoscermi è facile, l'unico stronzo in cravatta.
  4. Non bene, a giudicare dalla sintassi...!
  5. Al netto di alcuni brani forse un po' "puerili" nelle scelte e di una potenziale accusa di latente disomogeneità, disco bello da "macchè sse' beige?!" Conferma di un """"trend"""" degli ultimi anni caratterizzato da una classe femminile sempre più spiccata, capace di tirare fuori lavori "completi" anche e soprattutto in ottiche futuribili: speriamo continui!
  6. Oddio, io son' stato per buoni 4 anni col coinquilino fantasma pagante (presente per tipo qualche settimana tra Settembre e Ottobre e poi bona, saltuariamente ci si rivedeva per qualche giorno per le sessioni estive) e non mi viene nient'altro in mente che possa aderire meglio al ruolo di definizione di "Culo". Certo, non pagava i consumi e non puliva una sega di nulla ma chissene!
  7. No ma, pan, è che hanno evacuato tutto da Nagano ad Aomori, rischiano di suonare davanti a nessuno e mezz'ora dopo "galleggiare nell'acqua, morti"! http://www.youtube.com/watch?v=160jiK8_yXE
  8. Majala che disco FiGona Apple...!
  9. Ti capisco Cut però io per Italia - Inghilterra ci sento: sarei in pace in qualunque caso!
  10. "Questo è dedicato a te, mio dolce Alessandro" (Cecchi Paone).
  11. Tu ne hai quotate 7, perdonami: sono un tipo preciso.
  12. Un roadie si sostituisce in un paio d'ore, c'è la fila di gente (che suona dalle 12 alle 25 volte più di Phil ) pronta a prendere il posto, tecnicamente quello è un problema che non si pone. ;-)
  13. No, il punto è proprio questo: è il loro lavoro, sono perfettamente d'accordo, ma il loro lavoro non è in fabbrica o in miniera. Sono quasi una multinazionale, muovono un quantitativo di risorse, di capitale e di interessi cospicuo ma tutta la loro carriera e il fatto stesso che noi si sia qui a parlare di loro si basa su scambi emotivi, non sulla produttività nè su scadenze di consegna per un immobile. Dovrebbero pensarla così anche loro se è vero che hanno chiuso i rapporti con un'iper-major per le ragioni che ben conosciamo e se è vero che hanno praticamente regalato un disco intero ai fan facendogli scegliere quanto pagare. Il loro lavoro, dal mio sterile punto di vista, NON È quello di presentarsi su un palco con la faccia a culo ad intrattenere la gente, ma quello di restituire sè stessi a chi va a vederli, avendo anche estremo rispetto per tutta la gente che ti permette di creare i tuoi spettacoli (appunto tutto l'entourage che ci lavora) e per chi paga (e già a volte gli tocca vederti fare il figo a suonare la batteria su Bangers 'N Mash anche se non è palesemente il tuo territorio). Io, onestamente, a vedere la maschera di una band dopo un evento del genere non ci vò, e nemmeno mi piacerebbe andarci se sapessi che non si tratta di una maschera, leggi "del tecnico rimastoci, gliene batte una sega per davvero". Probabilmente esagero perchè anch'io (per pochissimo) ho fatto il roadie o perchè sono particolarmente costernato dalla facilità con la quale si mettono a repentaglio vite nonostante la mancanza di sicurezza sia così palese da decenni in questo settore, ma la prospettiva "fan" non riesce a prevalermi sulla prospettiva "staff". Il dolore per la perdita di un genitore è paradossalmente diverso, perchè si tratta di un dolore estremamente personale rispetto al quale ognuno individua il proprio percorso di somatizzazione, in questo caso si tratta di un dolore comune che ti costringe a fare i conti con un ambito molto più grande di persone coinvolte, con l'etica del tuo modo di lavorare (ci sono casi in cui l'impresario ferma il cantiere se uno dei suoi operai ci rimane, in altri casi ancora i cantieri li ferma la Finanza perchè magari il disgraziato non era regolare), con i tuoi fan e con tutta la macchina che hai messo in piedi. Sono fermamente convinto che annullare il tour sarebbe una ca**ata micidiale, assolutamente irrealistica, ma prendersi tutto il tempo che serve per mettere tutto a posto lo vedo quantomeno auspicabile e, dal basso della mia pochezza, due settimane mi sembrano congrue appena per farsi mandare un French Connection dalla Analogue System.
  14. Faccio due tipi di discorsi: uno d'integrità morale e uno di carattere logistico. Moralmente parlando, un gruppo che fa un comunicato in cui si definisce devastato dalla perdita del roadie e dopo due settimane è lì a far finta di niente sarebbe d'un'ipocrisia senza eguali e, personalmente, me li farebbe sostanzialmente sparire dalla lista delle preferenze. Sicuramente in linea di principio generale, particolarmente perchè si tratta di loro, troppo presenti e troppo importanti sul piano della comunicazione. Si sono fermati tutti, i Pearl Jam volevano smettere di suonare dopo il morto del Roskilde nonostante non fosse neanche lontanamente colpa loro (cosa che non si può dire per i Radiohead perchè per certo il palco era loro ed era stato progettato per loro, con loro), se loro andassero avanti per me equivarrebbe al sancire definitivamente una decadenza anche morale della band, nonchè un non necessario piegarsi a "leggi dello showbiz" infrante senza il minimo indugio anche da perfetti idioti. Logisticamente parlando, se da una parte è un attimo ritrovare tutta la strumentazione e rimettere in piedi un palco, dall'altra io sarò uno scemo ma non sarei mai più sicuro di nulla in merito a quel palco finchè non dovessi aver avuto sottomano tutta la documentazione sufficiente a spiegarmi per filo e per segno cosa sia successo e di cosa/chi sia stata la colpa. Inoltre, quanto accaduto DOVREBBE (e sottolineo dovrebbe) indurre quantomeno a una riconfigurazione del palco, e non è nemmeno pensabile riuscire a coordinare tutto in 2 settimane. Di conseguenza, se tale revisione non dovesse verificarsi, avrei paura io a guardarli figuriamoci loro a suonarci e figuriamoci che bel concerto ne viene fuori, se invece dovesse esserci e dovessero riuscirci in due settimane mi metterei a ridere perchè sarei automaticamente certo di trovarmi dinanzi ad una situazione "di rimessa". Due mesi mi cambiano eccome, per ambo i discorsi appena fatti!
  15. A me, onestamente, anche solo uno slittamento del tour pare imprescindibile, anzi: venderei il mio biglietto se non dovesse verificarsi!
  16. Vintage a Bologna no, come loro ci sono solo loro a livello di quantità e anche di qualità, soprattutto sui synth temo siano i più forniti d'Italia, solo che conviene di gran lunga comprare dall'estero (1350€ per un Rhodes da riparare e 2800€ per un Rhodes Student). Sullo stesso campo è interessante lo Still Novo di Montebelluna (Treviso) che ha sicuramente prezzi migliori ma non ne è un concorrente a livello di quantità (in questo momento c'è un CS-30 da loro a 1030€ e uno da Scolopendra - peraltro L - a 1400€). Ci sono negozi di strumenti vintage molto belli sparsi a giro per l'Italia però dipende da cosa cerchi: per chitarre e ampli lo stesso All For Music ha delle cose apocalittiche ma, per dire, a Verona c'è il Guitar Ranch di Pierpaolo Adda che è qualcosa di assurdo, oppure l'Hendrix Guitars di Lavagna (Genova), prezzi esagerati ma si può trattare e in effetti ne sanno a pacchi; per le batterie c'è il Garage di Asso ad Ardea (Roma)...!
  17. Sì ma ha dei prezzi da puro ladrocinio e probabilmente è gestito dai cugini di quelli che gestiscono il Disco D'Oro in quanto a cordialità (peraltro una volta ci sono anche rimasto male a livello di competenze perchè volevo provare una Fender a caso con un manico dal radius 7.5" e bastò una domanda stupida come questa per mandarli in crisi! )
  18. Devo dire che Firenze a livello di negozi non è messa affatto male, ce ne sono alcuni tenuti in piedi tra mille sacrifici da gente estremamente competente e con una devozione davvero encomiabile. Fa effetto sapere che la Ricordi di Piazza della Repubblica ha chiuso per fare spazio a un Nespresso Store (tristezza inaudita) mentre quelli che sto per elencare resistono nonostante tutto. Ora ha cambiato indirizzo (prima era in Via degli Alfani, ora è in una traversina di Borgo Albizi, un po' imboscato) ed è diventato ancora più luogo dell'anima: più spazio, più precisione e più milionate di euro da spendere. Ovviamente parlo di "Rock Bottom" e ovviamente è IL mio negozio di dischi. L'unico problemino è che non c'è verso di uscirsene senza aver speso almeno 25€, hanno anche vinili che costano 10€, solo che hanno troppe cose meravigliose, e poi in ogni istante c'è un disco in airplay e vuoi per la loro competenza, vuoi per l'impianto valvolare McIntosh col quale te li fanno sentire, son' sempre tutti apocalittici. C'è anche "Marquee Moon" in Piazza S. Maria Maggiore (un po' imboscato) ch'è "molto fashion" e comunque carino, ma chiaramente non regge il confronto con Rock Bottom - notare le ottime scelte di nomi per ambo i negozi, in ogni caso. Sempre sui vinili un posto foriero di roba ganza è anche la botteghina di un tizio nel mercatino di Piazza de' Ciompi: vinili tirati dietro anche a 2€ l'uno, chiaramente ne trovi uno ganzo ogni 120 Fivelandia, Carrà, Claudio Villa e Califano, ma c'è sempre qualche gioia nascosta. Per i cd, però, c'è Data Records che batte tutti, molto bellino in Via De' Neri (la viuzza che corre sulla sinistra tra Palazzo Vecchio e gli Uffizi) e un altro carino è quello aperto da poco in Via degli Artisti (traversa di Via Masaccio, zona Ponte al Pino/Piazza della Libertà) ma non ricordo come si chiami. Sempre sui cd, rimane comunque lo storico Alberti in Borgo S.Lorenzo che oltre a tutti i titoli imbarazzanti delle teraproduzioni da classifica è, stranamente, specializzato in progressive ed è l'unico ad avere dischi rarissimi di gruppi altrettanto rari come, ad esempio, l'unico omonimo dei "Campo di Marte". Bellissimo era il Black Candy Store, fatto sul modello del primo store Rough Trade di Londra vicinissimo a Portobello St. ma era in Culonia (Novoli) ed è durato tre cacate, ahimè!
  19. Per gli strumenti musicali, tutta la vita "All For Music", (ex Tomassone) via Pier' De Crescenzi: al contrario del Disco D'Oro sono talmente cortesi che ti piglia male uscire da lì senza comprargli nulla di nulla!
  20. (Per inciso: il post di atease è una corazzata Potemkin per l'opinione che ne aveva Fantozzi. I palchi, le luci e tutti gli impianti vengono noleggiati in "duplice copia"* dalle band. Ci sono ditte specializzate in ogni categoria, quelle che mettono a disposizione l'attrezzatura tecnica (STS, SIR, in Italia c'è il sempre amato Mokke's...), quelle che mettono a disposizione i tecnici e quelle che mettono a disposizione GLI ELEMENTI con i quali si possono costruire i palchi che IL GRUPPO - ovviamente tramite i propri ingegneri - ha progettato. Questo permette di costruire palchi con la stessa modalità dei Lego, cercando di venire incontro a qualunque richiesta. Sul posto si recluta SOLO la manodopera per il montaggio del palco, operazione normalmente molto ben sorvegliata almeno qui in Italia e che costituisce motivo per il quale ognuno di noi ha almeno un amico o amico dell'amico che s'è beccato 30€ (o 50.000L) una volta da giovane andando a dare una mano per montare il palco degli U2, piuttosto che di Madonna o di Fiasco Rossi etc etc etc. . Semplicemente NON ESISTE per nessunissimo tipo di ragione che calcoli per le attrezzature da montare vengano fatti sul momento nè che una band s'impunti per montare il proprio palco per intero su un palco che non è il loro (casi di festival in cui al massimo dei massimi si monta la metà di tutti gli effetti scenici che hai predisposto per il tour, e devi comunque essere i Depeche Mode per ottenere tali deroghe, e in ogni caso non mi pare che questa sia stata una di quelle occasioni), questo non perchè i Radiohead siano più signori di altri, ma perchè nessuno - appunto - vuole correre nemmeno il rischio di far' saltare la corrente per sovraccarico, ancora prima di pensare che qualche elemento potrebbe finirgli tra capo e collo. Personalmente sono d'accordissimo con quanto scritto dal nostro penderecki, però dal momento che le speculazioni ci stanno e sono inevitabili, quantomeno non si giunga subito a sentenze!) * = Uno con attrezzature a 110V (USA/Canada) e l'altro con attrezzature da 220V (Europa principalmente); possono anche chiedere due palchi per tour, gli U2 lo fanno sempre: mentre una sera suonano a mettiamo Seattle, nel frattempo un'altra squadra sta montando un altro palco, identico a mettiamo Los Angeles per il concerto del giorno dopo).
  21. Sottoscrivo punto per punto. Per me il tour non sarà annullato per ovvie ragioni (girano troppe cose attorno a un tour mondiale) ma ci sarà uno slittamento ed è per quello che dicevo che potremmo doverci preparare a rivendere i biglietti. Spero i miei interventi non vengano letti come quelli d'un insensibile, sono affranto per quanto successo, ma anche per me il fattaccio era nell'aria considerando il tipo di palco, e di palchi insensatamente grandi, ma soprattutto insensatamente alti, che poggiano sul burro di (inevitabili) strutture tubolari cave, con attrezzature pesanti montate sul tetto e magari anche con la copertura (che vuol dire "effetto vela" garantito) a giro ce n'è ben più d'uno. Pukkelpop, Indianapolis, Jovanotti, Pausania, Radiohead: solo i casi più famosi degli ultimi 2 anni.
  22. Prepariamoci a rivendere i biglietti (io, considerando l'ennesimo caso, una mezza idea del perchè sia crollato ce l'ho).
  23. OT - Max: ti amo. - OT
  24. Ragazzi, abbiate pazienza, ma saranno stellari i parchi attaccanti delle vostre squadre! Tra il Milan che senza Ibra non sarebbe arrivato neanche all'Europa League, la Gobbitas che ha tirato avanti una stagione coi goal dei centrocampisti, la Lazio ch'è riuscita ad arrivare in Europa League non appena rottosi Klose nonostante un terzo posto già scritto, per non parlare dell'attacco della Roma...! Per me Pazzini è ancora un ottimo giocatore se calato in un contesto appropriato, e come doti tecniche è unico, anni luce migliore dei vari "pali d'area" alla Gilardino, Amauri, Iaquinta - già meno palo - e similia: gente con la quale siamo andati avanti ANNI in nazionale e nella quale (Amauri) in molti riponevano addirittura sincere speranze. Però i problemi che ha avuto quest'anno sono stati soltanto suoi: ha sbagliato una quantità indicibile di goal oggettivamente già fatti e in poche occasioni è riuscito a rendersi pericoloso. Prima ancora della sua annata "no", tuttavia, forse un minimo di "analisi del giocatore" andrebbe fatta per capire ch'è uno che funziona bene come prima punta con alle spalle un trequartista e una seconda punta o due ali che s'accentrano: uno che lo serve in testa o sui piedi e l'altro che gli porta via almeno un uomo dalla marcatura muovendosi senza palla, il tutto verticalizzando direttamente e non - come invece puoi fare con Milito - dandogli funzione di "boa" in grado di difendere il pallone e far salire la squadra. All'Inter questo succedeva l'anno scorso con Sneijder in ottima forma e un certo Eto 'O, ma non sarebbe potuto succedere quest'anno come non succederebbe in nazionale per il tipo di gioco che ha Prandelli (non basato esclusivamente sulle ripartenze) ed è per questo, unitamente alle difficoltà che ha avuto quest'anno, che io non lo convocherei, ma da qui a dare tutta la colpa al trattamento che gli è stato riservato all'Inter francamente vuol dire non sapere di chi stiamo parlando.
  25. Temo che per casse amplificate e soprattutto sub amplificato tu vada a spendere più di un home theatre con ricevitore quasi per forza!
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