the original banana co Posted January 18, 2003 Report Share Posted January 18, 2003 io, ovviamente, vado per il geniale Piero Scaruffi. credo non ci sia paragone. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
max [idioteque.it] Posted January 18, 2003 Report Share Posted January 18, 2003 basta, fonderemo il fan club "piero scaruffi"!!!!dedicato al grande intenditore di musica! :twisted: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
the original banana co Posted January 18, 2003 Author Report Share Posted January 18, 2003 hehehe quando siamo cattivi :twisted: :roll: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ascar Posted January 19, 2003 Report Share Posted January 19, 2003 non conosco pithfork, ma voto scaruffi per principio Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
max [idioteque.it] Posted January 20, 2003 Report Share Posted January 20, 2003 non conosco pithfork, ma voto scaruffi per principioanch'io ho fatto così :twisted: Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nosurprisesplease Posted January 20, 2003 Report Share Posted January 20, 2003 "]non conosco pithfork, ma voto scaruffi per principioanch'io ho fatto così :twisted:pure io Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
, RevOLver Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Nonostante dia giudizi negativi su molti artisti che apprezzo(Beatles e Radiohead su tutti)secondo me è da ammirare,a prescindere se quello che dice ci trova d'accordo o meno. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lucky86 Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 intanto è uscita pure la sua recensione di In Rainbows... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Nonostante dia giudizi negativi su molti artisti che apprezzo(Beatles e Radiohead su tutti)secondo me è da ammirare,a prescindere se quello che dice ci trova d'accordo o meno. sì vabbema cicca delle robe in maniera insensata... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
, RevOLver Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Si quello è vero,però alla fine te la puoi girare come ti pare,ma alla fine la musica, come ogni cosa al mondo, è una cosa soggettiva.Quindi magari cose che a noi ci sembrano positive a lui sembrano negative. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Si quello è vero,però alla fine te la puoi girare come ti pare,ma alla fine la musica, come ogni cosa al mondo, è una cosa soggettiva.Quindi magari cose che a noi ci sembrano positive a lui sembrano negative. C'è soggettività e soggettività. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
, RevOLver Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 La soggettività è assoluta,non ha mezzi termini.Altrimenti poi ce la rigiriamo sempre come ci pare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Edwardbloom Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Si quello è vero,però alla fine te la puoi girare come ti pare,ma alla fine la musica, come ogni cosa al mondo, è una cosa soggettiva.Quindi magari cose che a noi ci sembrano positive a lui sembrano negative. Personalmente ho provato ad un sacco di feste a mettere su dei pezzi dei Radiohead, quando ero più piccolo ed ingenuo. E scontrandomi con la dura realtà, ho a poco a poco capito quale può essere il punto di vista di un "profano" sui Radiohead. Non lo condivido ma lo accetto. Comunque se non ti piacciono i Radiohead non ne capisci proprio un cazzo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Il suono di Kid A (Capitol, 2000), come una carcassa tra I boschi, ha decomposto e assorbito grandi varieta' di nuovi odori. Tutti I suoni vengono elaborati e mixati, compresi quelli vocali. I radiohead si avvicinano il piu' possibile all'elettronica senza in effetti abbracciarla. La prima meta' del loro album e' la piu' eterea e piu' artificiale della loro carriera: il fragile salmo vocale di Everything In Its Right Place, il carillon di Kid A ( in realta' un remix di Radioland di Kraftwerk), I corni sostenuti da incubo di The National Anthem, l'orchestrazione new age di How To Disappear Completely sono considerate canzoni solo perche'si cantano. In realta' rappresentano strutture flessibili per arrangiamenti creativi; pezzi lunatici stile Pynk Floyd, con sprazzi intellettuali vicini a Brian Eco, David Byrne, Robert Fripp etc; muzak per quelli che si sono persi la storia della musica rock. La seconda meta' dell'album e' piu' personale, le liriche cominciano a svelare odio e rabbia e improvvisamente si avverte il lavoro piu' umano dei Radiohead. Tale sequenza, dalle chitarre distorte di Optimistic alle languide cosmiche brezze di In Limbo ai ritmi futuristici e blues di Idioteque a Morning Bell, alle arpe celestiali e I sintetizzatori di Motion Picture Soundtrack, e' quasi un ascensione dal terreno al divino. I Radiohead sono I luminari dell'artificiale. Le loro parabole coronano la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica La recesione migliore che abbia mai letto su "kid a"PS è di Scaruffi Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
pandroid Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 La soggettività è assoluta,non ha mezzi termini.Altrimenti poi ce la rigiriamo sempre come ci pare. Senza dubbio.Ma c'è soggettività che viene fuori da sè.E quella che viene fuori da ciò che gli altri devono sapere di te.Come quelli che spalano camionate di merda su Creep. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Il suono di Kid A (Capitol, 2000), come una carcassa tra I boschi, ha decomposto e assorbito grandi varieta' di nuovi odori. Tutti I suoni vengono elaborati e mixati, compresi quelli vocali. I radiohead si avvicinano il piu' possibile all'elettronica senza in effetti abbracciarla. La prima meta' del loro album e' la piu' eterea e piu' artificiale della loro carriera: il fragile salmo vocale di Everything In Its Right Place, il carillon di Kid A ( in realta' un remix di Radioland di Kraftwerk), I corni sostenuti da incubo di The National Anthem, l'orchestrazione new age di How To Disappear Completely sono considerate canzoni solo perche'si cantano. In realta' rappresentano strutture flessibili per arrangiamenti creativi; pezzi lunatici stile Pynk Floyd, con sprazzi intellettuali vicini a Brian Eco, David Byrne, Robert Fripp etc; muzak per quelli che si sono persi la storia della musica rock. La seconda meta' dell'album e' piu' personale, le liriche cominciano a svelare odio e rabbia e improvvisamente si avverte il lavoro piu' umano dei Radiohead. Tale sequenza, dalle chitarre distorte di Optimistic alle languide cosmiche brezze di In Limbo ai ritmi futuristici e blues di Idioteque a Morning Bell, alle arpe celestiali e I sintetizzatori di Motion Picture Soundtrack, e' quasi un ascensione dal terreno al divino. I Radiohead sono I luminari dell'artificiale. Le loro parabole coronano la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica La recesione migliore che abbia mai letto su "kid a"PS è di Scaruffi scusami lacatus ma è piena di FOLLIE insensate.RITMI BLUES idioteque? Orchestrazione New Age?PEZZI LUNATICI STILE PINK FLOYD?ma vorrai scherzare... Questa è una recensione di parolone fatta da chi la musica l'ha annusata e mai ascoltata, fatta da un tizio che pensa che dall'altra parte ci sia gente che ignora chi cita, ma qui cade, perchè non tutti sono ignoranti come crede lui.per di più lasciami dire che "la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica"mi sembra una delle più grandi cagate di tutti i tempipoi detta da lui mi sembra quasi una sparata così grossolana da voler essere a fine ironico. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 Il suono di Kid A (Capitol, 2000), come una carcassa tra I boschi, ha decomposto e assorbito grandi varieta' di nuovi odori. Tutti I suoni vengono elaborati e mixati, compresi quelli vocali. I radiohead si avvicinano il piu' possibile all'elettronica senza in effetti abbracciarla. La prima meta' del loro album e' la piu' eterea e piu' artificiale della loro carriera: il fragile salmo vocale di Everything In Its Right Place, il carillon di Kid A ( in realta' un remix di Radioland di Kraftwerk), I corni sostenuti da incubo di The National Anthem, l'orchestrazione new age di How To Disappear Completely sono considerate canzoni solo perche'si cantano. In realta' rappresentano strutture flessibili per arrangiamenti creativi; pezzi lunatici stile Pynk Floyd, con sprazzi intellettuali vicini a Brian Eco, David Byrne, Robert Fripp etc; muzak per quelli che si sono persi la storia della musica rock. La seconda meta' dell'album e' piu' personale, le liriche cominciano a svelare odio e rabbia e improvvisamente si avverte il lavoro piu' umano dei Radiohead. Tale sequenza, dalle chitarre distorte di Optimistic alle languide cosmiche brezze di In Limbo ai ritmi futuristici e blues di Idioteque a Morning Bell, alle arpe celestiali e I sintetizzatori di Motion Picture Soundtrack, e' quasi un ascensione dal terreno al divino. I Radiohead sono I luminari dell'artificiale. Le loro parabole coronano la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica La recesione migliore che abbia mai letto su "kid a"PS è di Scaruffi scusami lacatus ma è piena di FOLLIE insensate.RITMI BLUES idioteque? Orchestrazione New Age?PEZZI LUNATICI STILE PINK FLOYD?ma vorrai scherzare... Questa è una recensione di parolone fatta da chi la musica l'ha annusata e mai ascoltata, fatta da un tizio che pensa che dall'altra parte ci sia gente che ignora chi cita, ma qui cade, perchè non tutti sono ignoranti come crede lui.per di più lasciami dire che "la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica"mi sembra una delle più grandi cagate di tutti i tempipoi detta da lui mi sembra quasi una sparata così grossolana da voler essere a fine ironico. al di là delle sottigliezze (blues o non-blues, new age o non-new age) è lo spirito di questa recensione che comunica appieno lo spirito di "kid a": già solo l'incipit mi farebbe venire voglia uscire di corsa a comprare l'album catapultandomi direttamente dal davanzale.Scaruffi poi aveva già capito quello che ancora oggi nessuno capisce: cioò che "kid a" si avvicina molto all'elettronica, ma non l'abbraccia. Cita Kraftwerk, Eno, Fripp, Byrne, new age e Pink Floyd, tutti paragoni lusinghieri.L'unica frase che non condivido della recensione è quando etichetta "kid a" come muzak perchè lì dà giudice imparziale diventa un pò di parte, lasciando emergere il suo odio verso la musica dei Nostri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
wehopethatyouchoke Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 [...]La recesione migliore che abbia mai letto su "kid a"PS è di Scaruffi scusami lacatus ma è piena di FOLLIE insensate.RITMI BLUES idioteque? Orchestrazione New Age?PEZZI LUNATICI STILE PINK FLOYD?ma vorrai scherzare... Questa è una recensione di parolone fatta da chi la musica l'ha annusata e mai ascoltata, fatta da un tizio che pensa che dall'altra parte ci sia gente che ignora chi cita, ma qui cade, perchè non tutti sono ignoranti come crede lui.per di più lasciami dire che "la lunga tradizione del rock britannico di mettere la forma prima del contenuto, di concentrarsi sul sound a spese della musica"mi sembra una delle più grandi cagate di tutti i tempipoi detta da lui mi sembra quasi una sparata così grossolana da voler essere a fine ironico. al di là delle sottigliezze (blues o non-blues, new age o non-new age) è lo spirito di questa recensione che comunica appieno lo spirito di "kid a": già solo l'incipit mi farebbe venire voglia uscire di corsa a comprare l'album catapultandomi direttamente dal davanzale.Scaruffi poi aveva già capito quello che ancora oggi nessuno capisce: cioò che "kid a" si avvicina molto all'elettronica, ma non l'abbraccia. Cita Kraftwerk, Eno, Fripp, Byrne, new age e Pink Floyd, tutti paragoni lusinghieri.L'unica frase che non condivido della recensione è quando etichetta "kid a" come muzak perchè lì dà giudice imparziale diventa un pò di parte, lasciando emergere il suo odio verso la musica dei Nostri. e soprattutto cita "brian eco" che nessuno di noi massa di ignoranti ha la più pallida idea di chi sia scherzi a parte, concordo con sallu. in una recensione do più peso ai giudizi concreti che ai passaggi descrittivi, "d'atmosfera". e quando scende sul concreto, scaruffi delira: fa accostamenti assolutamente improponibili. io ricordo sempre climbing up the walls accostata agli u2. ma anche idioteque (o morning bell, non si capisce) blues non è male come idiozia.non si può prendere sul serio uno così. ma è lui il primo a dirlo: ammette candidamente di ascoltare una sola volta i dischi che recensisce. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Sallu Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 sì ma scusa, a parte che non è certo nè il primo, nè tantomeno l'unico a dire che kid a non è un disco elettronico, tu travisi quello che dice lui. In realtà a lui fa cagare, e lo ritiene un disco derivativo (da cosa poi?), mentre non penso che questa sia la tua opinione. Se mi dici che è scritta bene come recensione è tutt'altra cosa; se mi dici che ti fa venire voglia di comprarlo beh, allora scaruffi ha fallito totalmente, dato che è il contrario quello che voleva fare lui.Poi mi stupisce il fatto che non vi sia scritto almeno una volta "musica da camera" e "voudeville" termini a lui cari.Io lo ritengo uno dei peggiori recensori dal punto di vista del gusto musicale, e della scrittura pure. E' borioso e pretenzioso. L'unica cosa che apprezzo è il fatto che adori andare controcorrente, e non si faccia influenzare da altre opinioni.però dai oh... è uno che fa scappare una risata quando leggi le sue opinioni su alcuni dischi celebri, anzi perdon, la verità, dato che lui non mi pare il tipo in grado di dividere gusto e valore oggettivo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lacatus Posted January 4, 2008 Report Share Posted January 4, 2008 se mi dici che ti fa venire voglia di comprarlo beh, allora scaruffi ha fallito totalmente, dato che è il contrario quello che voleva fare lui. esatto ha fallito totalmente perchè non sono cascato nella provocazione sulla muzakbasta conoscere le sue idiosincrasie per "depurare" la sua recensione e prendere ciò che c'è di buono... in questo caso, bastava sottrarre solo una frase Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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