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Intelligenze Artificiali


Gasba

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Mi fa sorridere l'ingenuità di chi pensa che l'I.A. sarà una grande opportunità per la civiltà. In realtà è evidente che creerà disastri sociali ed ambientali pari a quelli delle Rivoluzioni Industriali con l'aggravante di acuire enormemente di più la forbice tra ricchi e poveri. 

Siamo definitivamente regrediti allo stato di classi dominanti e plebe, è già realtà. Grazie capitalismo e grazie tecnologia.

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8 minutes ago, echoes said:

Mi fa sorridere l'ingenuità di chi pensa che l'I.A. sarà una grande opportunità per la civiltà. In realtà è evidente che creerà disastri sociali ed ambientali pari a quelli delle Rivoluzioni Industriali con l'aggravante di acuire enormemente di più la forbice tra ricchi e poveri. 

Siamo definitivamente regrediti allo stato di classi dominanti e plebe, è già realtà. Grazie capitalismo e grazie tecnologia.

Nettamente (e lo dimostra anche quel video sulla California che ho postato di là... California, guarda caso, dove c'è la Silicon Valley, luogo di nascita delle AI...)

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7 minutes ago, Lacatus said:

Nettamente (e lo dimostra anche quel video sulla California che ho postato di là... California, guarda caso, dove c'è la Silicon Valley, luogo di nascita delle AI...)

Ma è evidente che l'iper-tecnologizzazione deleghi interamente alla classe imprenditoriale il funzionamento del mondo. In questo contesto è impensabile perseguire il bene collettivo, sarà un mondo di pura ed iniqua competizione tra giganti serviti da tanti numerini disumanizzati e impossibilitati a vivere senza la ciotola loro fornita da Big tech.

Esempio banale ma chiaro: la firma digitale ha trasformato un gesto intrinseco del cittadino e alla portata di tutti in un servizio a pagamento che necessita di competenza digitale per essere fruito, di un dispositivo per essere attuato, di un erogatore di servizi per essere certificato. Senza tecnologia non sei più un cittadino o un professionista: non sei in quanto corpo e mente ma in quanto codice binario. È distopia ragazzi, ci siamo già dentro.

 

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5 minutes ago, echoes said:

Ma è evidente che l'iper-tecnologizzazione deleghi interamente alla classe imprenditoriale il funzionamento del mondo. In questo contesto è impensabile perseguire il bene collettivo, sarà un mondo di pura ed iniqua competizione tra giganti serviti da tanti numerini disumanizzati e impossibilitati a vivere senza la ciotola loro fornita da Big tech.

Esempio banale ma chiaro: la firma digitale ha trasformato un gesto intrinseco del cittadino e alla portata di tutti in un servizio a pagamento che necessita di competenza digitale per essere fruito, di un dispositivo per essere attuato, di un erogatore di servizi per essere certificato. Senza tecnologia non sei più un cittadino o un professionista: non sei in quanto corpo e mente ma in quanto codice binario. È distopia ragazzi, ci siamo già dentro.

Esatto, esempio perfetto :clapclap: 

Saranno perfino superati i concetti marxiani di "esercito industriale di riserva" e di "sovrappopolazione relativa", perché la platea di disoccupati potenzialmente occupabili sarà potenzialmente infinita con le AI che lavorano al posto degli umani.

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30 minutes ago, Lacatus said:

Esatto, esempio perfetto :clapclap: 

Saranno perfino superati i concetti marxiani di "esercito industriale di riserva" e di "sovrappopolazione relativa", perché la platea di disoccupati potenzialmente occupabili sarà potenzialmente infinita con le AI che lavorano al posto degli umani.

Non solo. L'I.A. porterà una velocizzazione enorme dei processi, quindi mondo che corre di più, produce molto di più in tempi più brevi. Risultato? Consumo di risorse che accelera ulteriormente con dentro emissioni, distruzioni degli habitat, degrado ambientale. Accanto a ciò si acuiranno ulteriormente problemi psicologici legati ad ansia e panico, determinati dai ritmi di vita disumanizzanti e dalle attività sempre più complesse alle quali siamo obbligati, e peggiorerà la regressione cognitiva già in atto in quanto oltre ad un generalizzato decadimento psico-fisico si affiancherà quello cognitivo.

Che bello il "progresso".

Come ripeto sempre: se si vuole salvare il Pianeta e l'umanesimo bisogna ammazzare la tecnologia. Data l'utopia di questa prospettiva l'autodistruzione è, a parere mio, certa. E' solo questione di tempo.

Nel frattempo è buona cosa cercare di ritagliarsi il proprio angolo di tranquillità e lentezza ed è quello che sto, con enormi sforzi, cercando di fare. Loading.

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18 minutes ago, echoes said:

Non solo. L'I.A. porterà una velocizzazione enorme dei processi, quindi mondo che corre di più, produce molto di più in tempi più brevi. Risultato? Consumo di risorse che accelera ulteriormente con dentro emissioni, distruzioni degli habitat, degrado ambientale. Accanto a ciò si acuiranno ulteriormente problemi psicologici legati ad ansia e panico, determinati dai ritmi di vita disumanizzanti e dalle attività sempre più complesse alle quali siamo obbligati, e peggiorerà la regressione cognitiva già in atto in quanto oltre ad un generalizzato decadimento psico-fisico si affiancherà quello cognitivo.

Che bello il "progresso".

Come ripeto sempre: se si vuole salvare il Pianeta e l'umanesimo bisogna ammazzare la tecnologia. Data l'utopia di questa prospettiva l'autodistruzione è, a parere mio, certa. E' solo questione di tempo.

Nel frattempo è buona cosa cercare di ritagliarsi il proprio angolo di tranquillità e lentezza ed è quello che sto, con enormi sforzi, cercando di fare. Loading.

Non serve neanche usare il futuro: ci siamo praticamente già. Per esempio: guarda le temperature di questi giorni... Ma tanto siamo tranquilli perché viviamo in un habitat totalmente artificiale (casa-auto-ufficio-supermercato climatizzati) e in buona parte pure virtuale (smartphone-social media).

Ma i lungotermisti la pensano in maniera diametralmente opposta a quanto hai scritto.

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18 minutes ago, Lacatus said:

Non serve neanche usare il futuro: ci siamo praticamente già. Per esempio: guarda le temperature di questi giorni... Ma tanto siamo tranquilli perché viviamo in un habitat totalmente artificiale (casa-auto-ufficio-supermercato climatizzati) e in buona parte pure virtuale (smartphone-social media).

Ma i lungotermisti la pensano in maniera diametralmente opposta a quanto hai scritto.

Esatto e questo perché la maggior parte della popolazione vive in maniera totalmente scollegata dalla natura (che, piccolo dettaglio, è quella cosa che ha creato la vita sul Pianeta e che la mantiene in essere) quindi non si rende conto minimamente della realtà all'esterno della bolla artificializzata. Di fatto non siamo più realmente liberi ma strettamente dipendenti dall'industria sia per alimentarci che per godere di un ambiente termo-igrometricamente accettabile (io non uso il condizionatore comunque).

Ti faccio un altro esempio emblematico: sono in una delle zone più belle e ricche d'acqua d'Abruzzo, le gole del Sagittario, e sto bevendo da una fonte d'acqua (con getto canalizzato eh, famosissima e rinomata per una delle acque più pure in Centro Italia). La bambina chiede al papà "posso bere?". "No tesoro, non è sicura, meglio andare a comprare una bottiglietta al bar più tardi". Questa vicenda, nel suo piccolo, credo sia emblematica: le persone da dove pensino che arrivi l'acqua? Probabilmente credono che sia prodotta in laboratorio o ignorano cosa sia una sorgente. E ancora: giudicare più sicura l'acqua in bottiglia di plastica rispetto a quella di una sorgente, anche qua follia. Io rimango sempre sbigottito quando vedo la gente in giro comprare dell'acqua nelle bottigliette, sono anni che non mi capita.

L'industria si alimenta di artificializzazione perché è inducendo bisogni che guadagna. L'acqua è un bene primario che ci ha garantito la Natura ma ora anche quella è a pagamento e la sua filiera è devastante ambientalmente. Hanno diritto di inquinare i fiumi per poi venderci l'acqua "sicura" nella bottiglietta. Siamo una specie orrenda.

I lungotermisti onestamente non so chi siano.

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2 minutes ago, echoes said:

(io non uso il condizionatore comunque).

Neanche in macchina? Io in macchina negli ultimi 2 anni sì.

3 minutes ago, echoes said:

Esatto e questo perché la maggior parte della popolazione vive in maniera totalmente scollegata dalla natura (che, piccolo dettaglio, è quella cosa che ha creato la vita sul Pianeta e che la mantiene in essere) quindi non si rende conto minimamente della realtà all'esterno della bolla artificializzata. Di fatto non siamo più realmente liberi ma strettamente dipendenti dall'industria sia per alimentarci che per godere di un ambiente termo-igrometricamente accettabile (io non uso il condizionatore comunque).

Ti faccio un altro esempio emblematico: sono in una delle zone più belle e ricche d'acqua d'Abruzzo, le gole del Sagittario, e sto bevendo da una fonte d'acqua (con getto canalizzato eh, non dal ruscello direttamente). La bambina chiede al papà "posso bere?". "No tesoro, non è sicura, meglio andare a comprare una bottiglietta al bar più tardi". Questa vicenda, nel suo piccolo, credo sia emblematica: le persone da dove pensino che arrivi l'acqua? Probabilmente credono che sia prodotta in laboratorio o ignorano cosa sia una sorgente. E ancora: giudicare più sicura l'acqua in bottiglia di plastica rispetto a quella di una sorgente, anche qua follia. Io rimango sempre sbigottito quando vedo la gente in giro comprare dell'acqua nelle bottigliette, sono anni che non mi capita.

L'industria si alimenta di artificializzazione perché è inducendo bisogni che guadagna. L'acqua è un bene primario che ci ha garantito la Natura ma ora anche quella è a pagamento e la sua filiera è devastante ambientalmente. Hanno diritto di inquinare i fiumi per poi venderci l'acqua "sicura" nella bottiglietta. Siamo una specie orrenda.

Concordo su tutto il discorso. 

Sulla questione bottiglie di plastica aggiungo che da diversi anni bevo direttamente l'acqua potabile del rubinetto e trovo assurdo quando mi capita a casa di altri vedere tonnellate di acqua contenuta in bottiglie di plastica... mi sembra una roba marziana :D 

 

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6 minutes ago, Lacatus said:

Neanche in macchina? Io in macchina negli ultimi 2 anni sì.

Concordo su tutto il discorso. 

Sulla questione bottiglie di plastica aggiungo che da diversi anni bevo direttamente l'acqua potabile del rubinetto e trovo assurdo quando mi capita a casa di altri vedere tonnellate di acqua contenuta in bottiglie di plastica... mi sembra una roba marziana :D 

 

Da quando mi sono sensibilizzato al veleno di vespe e calabroni, ahimé, in auto lo utilizzo.

Io tre anni fa ho iniziato a bere quella del rubinetto, poi ho scoperto di avere la Fonte Egeria a 10 minuti da casa e quindi vado a prenderla lì con le bottiglie di vetro. Sono andato proprio ieri pomeriggio. Devo dirti che in quella zona ho notato che tantissima gente lo fa, a testimonianza del fatto che se le Amministrazioni e i Governi si impegnassero seriamente ci potremmo totalmente emancipare dall'acqua in bottiglia di plastica. Ma non hanno interesse a farlo, in Italia per il quarto anno consecutivo abbiamo rinviato la plastic tax.

Sì comunque anche io dopo poco ho iniziato a percepire la pratica dell'acqua in plastica come qualcosa di marziano e distopico. Qua in Italia poi abbiamo proprio una malattia, all'estero usano molto di più l'acqua del rubinetto, che poi volendo si risolve tutto con un filtro da poche centinaia di euro anche a livello di cloro/calcare.

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@Lacatus

Siamo di fronte a una visione ciecamente fanatica, che ignora completamente che proprio l’antropocentrismo di stampo baconiano alla base del lungotermismo è ciò che ci ha portato alla crisi climatica e alla sesta estinzione di massa. Da un certo punto di vista, cercando di dare un senso alle assurdità lungotermiste, si potrebbe considerare questa visione del mondo come l’estremo tentativo del capitalismo di giustificare la sua inesauribile necessità di sfruttamento delle risorse, senza curarsi dei danni provocati oggi. Il lungotermismo è infatti una “filosofia” in grado di minimizzare qualsiasi catastrofe e ingiustizia odierna, di giustificare qualunque sfruttamento, manipolazione e trasformazione della natura in nome di un presunto e lontanissimo avvenire utopico: un domani paradossalmente sempre rinviabile a un futuro ancora più lontano.

Tutto è giustificabile – anche la peggiore dittatura, l’eugenetica, il sacrificio di intere popolazioni; perfino la distruzione del nostro stesso pianeta – se può portare a massimizzare le chance di realizzare il destino manifesto dell’essere umano e la sua gloria multiplanetaria. Il lungotermismo rappresenta in definitiva l’apice di un cupo tardocapitalismo dagli evidenti tratti fascisti e suprematisti.

 

 

Praticamente la Meloni, Trump e le destre estreme. Grazie per la dritta, ora so che la mia associazione tra turbo-capitalismo e Nazismo ha anche solide basi filosofiche.

Questo ricorda molto la retorica della Meloni degli ultimi anni "non disturbare chi ha voglia di fare", "non si può salvare il Pianeta a scapito dell'impresa" ecc. 

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31 minutes ago, echoes said:

@Lacatus

Siamo di fronte a una visione ciecamente fanatica, che ignora completamente che proprio l’antropocentrismo di stampo baconiano alla base del lungotermismo è ciò che ci ha portato alla crisi climatica e alla sesta estinzione di massa. Da un certo punto di vista, cercando di dare un senso alle assurdità lungotermiste, si potrebbe considerare questa visione del mondo come l’estremo tentativo del capitalismo di giustificare la sua inesauribile necessità di sfruttamento delle risorse, senza curarsi dei danni provocati oggi. Il lungotermismo è infatti una “filosofia” in grado di minimizzare qualsiasi catastrofe e ingiustizia odierna, di giustificare qualunque sfruttamento, manipolazione e trasformazione della natura in nome di un presunto e lontanissimo avvenire utopico: un domani paradossalmente sempre rinviabile a un futuro ancora più lontano.

Tutto è giustificabile – anche la peggiore dittatura, l’eugenetica, il sacrificio di intere popolazioni; perfino la distruzione del nostro stesso pianeta – se può portare a massimizzare le chance di realizzare il destino manifesto dell’essere umano e la sua gloria multiplanetaria. Il lungotermismo rappresenta in definitiva l’apice di un cupo tardocapitalismo dagli evidenti tratti fascisti e suprematisti.

 

 

Praticamente la Meloni, Trump e le destre estreme. Grazie per la dritta, ora so che la mia associazione tra turbo-capitalismo e Nazismo ha anche solide basi filosofiche.

Questo ricorda molto la retorica della Meloni degli ultimi anni "non disturbare chi ha voglia di fare", "non si può salvare il Pianeta a scapito dell'impresa" ecc. 

Il lungotermismo è molto oltre Meloni, Trump e destre, fidati. E' proprio una concezione filosofico-religiosa, come l'illuminismo o il cristianesimo, e perciò enormemente più forte. Lo scopo dei lungotermisti è l'immortalità dell'Uomo e in nome di questo traguardo, pur di far sopravvivere in eterno anche un solo uomo, sarebbero disposti a cancellare il resto della specie e a sganciare completamente la nostra specie o quello che ne resterà dal pianeta Terra e dal Sistema Solare per vagare nello spazio interstellare. Alla testa di questo movimento ci sono cervelloni multimiliardari tipo Musk che già oggi hanno in mano gli strumenti per avviare questa "transizione" dell'uomo verso l'Infinito (vedi i viaggi nello spazio, vedi nuovamente la California come laboratorio terrestre di questa prima fase della transizione con un unica classe benestante di eletti -élite- servita dalla macchine e la scomparsa delle altre classi sociali, ormai considerate inutili). 

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14 minutes ago, Lacatus said:

Il lungotermismo è molto oltre Meloni, Trump e destre, fidati. E' proprio una concezione filosofico-religiosa, come l'illuminismo o il cristianesimo, e perciò enormemente più forte. Lo scopo dei lungotermisti è l'immortalità dell'Uomo e in nome di questo traguardo, pur di far sopravvivere in eterno anche un solo uomo, sarebbero disposti a cancellare il resto della specie e a sganciare completamente la nostra specie o quello che ne resterà dal pianeta Terra e dal Sistema Solare per vagare nello spazio interstellare. Alla testa di questo movimento ci sono cervelloni multimiliardari tipo Musk che già oggi hanno in mano gli strumenti per avviare questa "transizione" dell'uomo verso l'Infinito (vedi i viaggi nello spazio, vedi nuovamente la California come laboratorio terrestre di questa prima fase della transizione con un unica classe benestante di eletti -élite- servita dalla macchine e la scomparsa delle altre classi sociali, ormai considerate inutili). 

Infatti per me Musk è il male assoluto, sempre detto e pensato. Sì non dico che la Meloni lo sia in senso stretto (Trump e Bolsonaro secondo me sì) ma di fatto servono quella parte lì ovvero le élite industriali super capitaliste. Comunque è gente malata psicologicamente eh, persone incapaci di stare con loro stesse e con evidenti complessi narcisistici. Il problema è che il "popolo" è ormai drogato dalla tecnologia e non ha più gli strumenti per ribellarsi a questa follia.

L'unica speranza è un collasso planetario prima che si realizzino le loro follie. Comunque, di nuovo, ecco il risultato di aver completamente reso libero il mercato e l'economia. Tematiche come la ricerca spaziale, quella medica, quella genetica dovrebbero essere esclusivamente portate avanti dagli Stati (ed anche qui ci sarebbe poco da fidarsi visto l'imperialismo di ritorno dilagante) e dalle università statali con fini predefiniti. La realtà è che oggi qualsiasi start-up ha la libertà di devastare il mondo con progettualità folli, anti-etiche e che hanno conseguenze imprevedibili a lungo termine.

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23 minutes ago, echoes said:

Infatti per me Musk è il male assoluto, sempre detto e pensato. Sì non dico che la Meloni lo sia in senso stretto (Trump e Bolsonaro secondo me sì) ma di fatto servono quella parte lì ovvero le élite industriali super capitaliste. Comunque è gente malata psicologicamente eh, persone incapaci di stare con loro stesse e con evidenti complessi narcisistici. Il problema è che il "popolo" è ormai drogato dalla tecnologia e non ha più gli strumenti per ribellarsi a questa follia.

Siamo passati dall'essere drogati di religione ("l'oppio dei popoli" ancora Carletto), all'essere drogati di tecnologia. 

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On 7/16/2023 at 12:26 PM, Lacatus said:

Siamo passati dall'essere drogati di religione ("l'oppio dei popoli" ancora Carletto), all'essere drogati di tecnologia. 

Guarda forse era meglio essere drogati di religione e lo dico da ateo convintissimo. Siamo passati dall'essere confinati mentalmente e ideologicamente ad esserlo anche cognitivamente e fisicamente. Di fatto andiamo verso questa roba qui:

Wall-e. Una giocosa critica all'umanità - Cicles Magazine

 

La fottuta realtà aumentata (ma aumentatevi sta ceppa).

 

 La potenza dell'arte: riuscire a prevedere il futuro e a capirne le aberrazioni. 

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  • 4 months later...
On 11/23/2023 at 4:52 PM, Lacatus said:

Nel frattempo che in Italia scoppia la guerra tra i sessi, i ricercatori di Open AI avvisano nuovamente che c'è un progetto di intelligenza artificiale che minaccia l'umanità:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/23/progetto-q-star-minaccia-umanita-lettera-ricercatori-openai-altman/7362808/

 

L'umanità è minacciata costantemente dall'umanità stessa. Rassegnamoci.

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On 11/23/2023 at 4:52 PM, Lacatus said:

Nel frattempo che in Italia scoppia la guerra tra i sessi, i ricercatori di Open AI avvisano nuovamente che c'è un progetto di intelligenza artificiale che minaccia l'umanità:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/11/23/progetto-q-star-minaccia-umanita-lettera-ricercatori-openai-altman/7362808/

 

E' il sacro progresso non osare metterlo in discussione. Eretico.

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