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Creatività


Radiobear

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ragazzi mi è venuta una idea... vorrei aprire un topic dove poter postare le poesie o comunque qualsiasi cosa fatta con la propria testa, se nn è una poesia, può essere anke un racconto ppure una fotografia oppure una img fatta con photoshop o altro che ve ne pare?

inizio io, vi mando questa cosa fatemi sapere

ciao RadioBear

"Sono una goccia

e tu

sei un cuore

un cuore avvolto

In un freddo strato di roccia

Il freddo esterno

urla parole orrende

contro la passione che arde nel cuore.....

Ed io le ascolto

Mi danno forza.....

Anke se sono una goccia

Insignificante per te.......

cadrò sulla roccia in eterno

la eroderò.....

Scaverò un piccolo buco

dal quale passerò solo io.....

Ti renderai conto

Che la goccia vista da vicino

E' un mare in tempesta"

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la poesia è bella..

non mi piace molto la prima parte...

e nel penultimo verso puoi fare a meno della parola "vista"...

ma ovviamente tienila così come l'hai scritta e non tenere presente quello che i dico nei particolari... ognuno esprime il suo giudizio personale...

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ovvio che anke sta per anche.......  

Ciao Ciao RadioBear

do ragione a plamp...

almeno nella poesia scriviamolo come si deve...

p.s. quando parlavo della prima parte, che non mi piace molto, mi riferivo all'immagine del cuore, che è un pò abusata, in generale...

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So che l'img del cuore è abusata però l'img di un cuore (calore) avvolto in qualcosa di freddo mi affascinava

Ps plamp ha ragione lo so ma quando trascrivevo nn me ne sono accorto dell'errore :P

Ciao RadioBear

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  • 2 weeks later...

allora, come promesso posto qualcosa di mio... dovrebbe appartenere allo stesso libro di cui alcuni di voi hanno già letto il capitolo "simboli"

vi avviso che è una primissima stesura... praticamente di 10 minuti fa, per niente sgrossata e risistemata, prendetela così per com'è, dal produttore al consumatore, tenendo presente che ci ha lovaorato sopra 10 minuti e non di più...

si dovrebbe intitolare "fumo" o "il fumo".. in tal caso avrebbe lo stesso titolo di un capitolo de La coscienza di Zeno, ma tanto tutto il resto non c'entra una mazza...

Il Greco guarda l'aria della sera, il traffico farsi sempre più rado giù in strada, mentre fa mattina. È sarà la mattina di un giorno speciale per qualcuno, e la mattina di un giorno come tanti, per quasi tutti.

Il Greco guarda da sveglio la città che dorme e molti si sentiranno soli e privilegiati come lui, da qualche altra parte. Ma nel nostro angolo ci siamo solo noi, e qualche macchina che passa giù in strada. E noi non sappiamo niente di loro e loro niente di noi. Ogni cosa come sempre scorre inconsapevole nel senso che gli appartiene.

Dove sta il significato? Nella più grande storia d'amore che uno possa mai aver sognato, in un pompino nel parcheggio di un locale? Dentro entrambe le cose e in tutto quello che c'è in mezzo, in quello che facciamo a noi stessi e agli altri, in quello che facciamo consapevolmente e inconsapevolmente, nei sensi di colpa che non abbiamo e in quelli che non dovremmo avere?

Il Greco dà un paio di tiri e sputa fuori nuvole di fumo denso che si disperdono nella nebbia che ci prepara al mattino. E da qualche parte portiere di auto sbattono, porte sbattono dentro le case dove la gente ancora dovrebbe dormire. Cose finiscono e non lasceranno nessun ricordo, forse un po' di male da qualche parte, e altre cose iniziano e probabilmente avranno lo stesso destino. E a nessuno importa niente.

Il Greco è sempre rapito da qualcosa che non so e neanche a lui importa niente. Forse lui sa già tutto e non si preoccupa di dirlo a qualcuno. Magari non sa niente e non si preoccupa di preoccuparsene. O magari per lui è tutto fumo. Anzi, fumo nel fumo. Fumo vecchio nel fumo nuovo. Tutto quello che soffi fuori si disperde in posti che non sai, entra in stanze dove gente vive inconsapevole di quel po' di fumo che è tuo e adesso è con loro. Fanno le cose che farebbero. Si amano, alcuni solo fisicamente e altri solo spiritualmente, si tradiscono e si lasciano. Qualcuno torna anche indietro. Anzi sono molti quelli che rifaranno errori che hanno già fatto. Senza di certo stare a pensare al fumo.

Infine il Greco tira una forte boccata e sembra non voler sputar fuori più niente. Tende il braccio verso di me e io prendo quello che ha da darmi. Mi ha passato la canna.

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giorno speciale per qualcuno, e la mattina di un giorno come tanti, per quasi tutti.

ci siamo solo noi, e qualche macchina che passa giù in strada
noi non sappiamo niente di loro e loro niente di noi

quello che facciamo a noi stessi e agli altri

in quattro righe il parallelo noi/gli altri è veramente abusato.

Ogni cosa come sempre scorre inconsapevole
quello che facciamo consapevolmente e inconsapevolmente

se in un racconto di sei righe si usa due volte lo stessa immagine bisogna fare attenzione che serva davvero.

Tutto quello che soffi fuori si disperde in posti che non sai, entra in stanze dove gente vive inconsapevole di quel po' di fumo che è tuo e adesso è con loro

molto bella, io aggiungerei "la" davanti a gente, e il "che" davanti ad adesso. il concetto è veramente suggestivo. peccato per il finale, vagamente anticipato dal pompino poco sopra, rovina tutta la magia.

nel mezzo c'è un po' di..fumo, per l'appunto. tra tutte le inconsapevolezze citate, si perde un po' il senso e sembra che il discorso si srotoli a braccio puntando su affermazioni dicotomiche (tutto...niente) (noi..gli altri) (qualcuno...molti)

vogliamo vedere il definitivo

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mi unisco...proponendovi il testo di Icaro

Cerco

un luogo per difendermi

da quello che no so e non voglio più

neanche credere

che quella che ho davanti sei te

Scorrono le immagini

e si affollano

teoremi inesplicabili

ma

non posso oppormi più

Hai scelto di volare via..

Cercherò un posto per provare

le mie nuove ali

e riprenderti

Ora capisco quanto è inutile

provare ad esser Icaro

Sento quanto è stupido

un paio d'ali effimero

Guardo le mie mani

e perse dentro ai mari

Penne di piombo e false libertà

Ugualmente inseguo un'utopia

dalla quale tento di fuggire via...

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