L'unica critica musicale che rispetto e di cui mi fido sono gli amici che so avere gusti musicali affini ai miei. E non per una qualche pretesa di autorevolezza, ma semplicemente perché è un buon modo di trovare album che mi piacciano. In generale una buona critica è quella che lo fa per divulgazione, per fornire al lettore tutti gli strumenti che lo aiutino a capire se un determinato lavoro rientri o meno nella sua sfera. La comparazione, se proprio deve essere presente, dovrebbe rivestire un ruolo minore all'interno della recensione, e sempre inserita nel contesto di cui sopra. Nemmeno a dire che tipicamente invece si assiste a uno sfoggio di spocchia da parte del recensore, un'esibizione di "cultura" (ma questa è cultura?), una sequela di giudizi secchi, termini improbabili messi lì per far scena, metafore totalmente inutili ai fini della recensione stessa. E, a quel punto, chiudo la pagina e ritorno al punto iniziale del discorso.