E vedere tra le mie brame, la mia stessa pena, tra i suoi profumi la genesi suprema, spinger tra le mie anime sulle soglie della resa. Ancora una volta, del cielo e della terra: una cosa sola. --- E corrodo le note, e corrodo le note, perché qualcosa accadrà. Mentre tra forze e convinzioni, corrodo le note. Quando porto il mio battito più in alto, corrodo le note. Poiché vivo per il mio destino, perché qualcosa accadrà. L'armonia dei miei ricordi i moti della mia storia le solite nuove forze, accolte tra violini e rughe, corde le abbracciano, e le energie finiscono troppo presto. Troppo presto i miei ricordi sono fatti armonia, le forze diventano ragioni, strappate ai loro violini, rotte le corde dal tempo e dal calore della musica. --- Per il cielo sazio di notti, nel maniero tra le nubi, chiamano i miei ricordi dal passato, che beffarono i miei ricordi dal passato, della torre assolata della candida scienza. Sibilano, invocano, loro stessi presenza sempre tarda, attendendo d'esplodere in supreme grida, in sublimi gesta: perché sanno che cederò al loro amore, poiché sperano, ancora una volta,una volta ancora, che il mio karma muova un altro passo. E questa coscienza metallica, che nebulosa e paranoica affolla i suoi pensieri di lividi e fiori. Come il consapevole assenso di spazio-tempi tra rose e spine. della mano che cede all'altrui intelletto tutti i colori sanguigni del suo cuore. Tra le miopie di inceneritori e i profumi di tabasco che insinuano ogni perché. --- Dunque tra profumi e fiori, Essenze di lividi e spine Liberano dal tempo ogni nuova percezione. Come ogni nuovo sole Inizia lucente la sua luna. Estasi di sabbia in terra promessa Lingue d'acqua impura tra nuove poesie Ossessiva sindrome d'ogni esistenza Eden e rocce di castelli assolati. Dove sei celata Esaltante verità delí'essere? Le tue livree instillano ambrosia nel mio cuore, Laconiche gridano che anch'io morirò, Ammirando la tua ovvia ineffabilità. Tentativi inutili porterò ai miei istanti Errando fra sublimazioni e note. Rendimi la luce predestinata Regala un soffio di eternità Alle resine del tuo iperuomo. Una sola donna nelle sue ombre Narrerà al nuovo prometeo Arcane ineffabilità. Concedendo veneree illusioni Ostentando deboli e malcelati, Supremi riordinamenti Ancora tardii alla porta del tuo maniero Sempre libera riposerò presso di te, Onirica mia salvezza, Leggendo nel tuo ritmo Ancora una volta che cosa sarà.